Dybala ci sarà
IL TEMPO (L. PES) -Giornate, anzi, ore decisive per le speranze dì Paulo Dybala. A due giorni dalla storica finale di Europa League l'argentino è ancora alle prese con il recupero dal problema alla caviglia, ma le nuvole dei giorni scorsi sembrano essersi distese. La sua presenza sull'aereo che porterà la squadra a Budapest non sembra in dubbio, ma resta da capire il tipo di impiego che potrà garantire a Mourinho. La joya ha seguito un programma di lavoro serrato per esserci contro il Siviglia, allenandosi sabato mattina a Trigoria in maniera individuale, per poi proseguire con terapie nel pomeriggio. Anche ieri Dybala si è allenato, e proprio le sensazioni dell'attaccante dopo il lavoro sul campo riaccendono le speranze. ll dolore alla caviglia è quasi sparito e Paulo si sente molto meglio rispetto ai giorni precedenti: un altro passo avanti dopo un sabato positivo per lui.
L'intensità è aumentata ieri, e non è da escludere una presenza in gruppo durante l'allenamento odierno, l'ultimo prima della rifinitura di domani (alle 11) e la partenza per Budapest. Difficile immaginarlo titolare in finale, nonostante la grande voglia di giocare dell'argentino, che potrebbe comunque ritagliarsi uno spezzone importante di gara. La decisione finale spetta a Mourinho, che lo valuterà nelle prossime ore e capirà se può prendersi anche il rischio di gettarlo nella mischia dal primo minuto. La speranza, fino a mercoledì scorso, era di averlo per una ventina di minuti, quota che ad oggi è certamente salita ma non raggiunge ancora i fatidici novanta. Aumentano perciò le speranze di rivedere in campo le magie dell'ex Juventus.
Chi invece sarà certamente della partita è Lorenzo Pellegrini. Il capitano ha saltato la trasferta di Firenze per gestire il problemino alla caviglia che non gli impedirà di guidare i compagni alla Puskas Arena. Dovrebbe invece accomodarsi in panchina Spinazzola: il laterale azzurro sta recuperando dalla lieve lesione alla coscia sinistra rimediata a Leverkusen ma in Ungheria ci sarà, a meno di sorprese. Anche il suo contributo, sempre che Mou voglia provare ad utilizzarlo, potrà essere poco determinante. Non preoccupano le condizioni di Stephan El Shaarawy, uscito all'intervallo a Firenze per un problemino al quadricipite destro che sa più di prudenza che di infortunio. Il Faraone si candida concretamente per una maglia da titolare a Budapest, sempre che Dybala inizi dalla panchina. Quel tassello è certamente un dubbio per Mourinho, vista la forma non brillante di Wijnaldum e un Bove difficile da tenere fuori. L'altro dubio è legato al terzo centrale di difesa: Llorente è recuperato e Ibanez, convocato dalla nazionale brasiliana, continua a collezionare errori decisivi.
IL TEMPO (L. PES) -Giornate, anzi, ore decisive per le speranze dì Paulo Dybala. A due giorni dalla storica finale di Europa League l'argentino è ancora alle prese con il recupero dal problema alla caviglia, ma le nuvole dei giorni scorsi sembrano essersi distese. La sua presenza sull'aereo che porterà la squadra a Budapest non sembra in dubbio, ma resta da capire il tipo di impiego che potrà garantire a Mourinho. La joya ha seguito un programma di lavoro serrato per esserci contro il Siviglia, allenandosi sabato mattina a Trigoria in maniera individuale, per poi proseguire con terapie nel pomeriggio. Anche ieri Dybala si è allenato, e proprio le sensazioni dell'attaccante dopo il lavoro sul campo riaccendono le speranze. ll dolore alla caviglia è quasi sparito e Paulo si sente molto meglio rispetto ai giorni precedenti: un altro passo avanti dopo un sabato positivo per lui.
L'intensità è aumentata ieri, e non è da escludere una presenza in gruppo durante l'allenamento odierno, l'ultimo prima della rifinitura di domani (alle 11) e la partenza per Budapest. Difficile immaginarlo titolare in finale, nonostante la grande voglia di giocare dell'argentino, che potrebbe comunque ritagliarsi uno spezzone importante di gara. La decisione finale spetta a Mourinho, che lo valuterà nelle prossime ore e capirà se può prendersi anche il rischio di gettarlo nella mischia dal primo minuto. La speranza, fino a mercoledì scorso, era di averlo per una ventina di minuti, quota che ad oggi è certamente salita ma non raggiunge ancora i fatidici novanta. Aumentano perciò le speranze di rivedere in campo le magie dell'ex Juventus.
Chi invece sarà certamente della partita è Lorenzo Pellegrini. Il capitano ha saltato la trasferta di Firenze per gestire il problemino alla caviglia che non gli impedirà di guidare i compagni alla Puskas Arena. Dovrebbe invece accomodarsi in panchina Spinazzola: il laterale azzurro sta recuperando dalla lieve lesione alla coscia sinistra rimediata a Leverkusen ma in Ungheria ci sarà, a meno di sorprese. Anche il suo contributo, sempre che Mou voglia provare ad utilizzarlo, potrà essere poco determinante. Non preoccupano le condizioni di Stephan El Shaarawy, uscito all'intervallo a Firenze per un problemino al quadricipite destro che sa più di prudenza che di infortunio. Il Faraone si candida concretamente per una maglia da titolare a Budapest, sempre che Dybala inizi dalla panchina. Quel tassello è certamente un dubbio per Mourinho, vista la forma non brillante di Wijnaldum e un Bove difficile da tenere fuori. L'altro dubio è legato al terzo centrale di difesa: Llorente è recuperato e Ibanez, convocato dalla nazionale brasiliana, continua a collezionare errori decisivi.
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