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"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Inzaghi in due anni, avendo la rosa più forte del campionato (l'anno scorso sicuro, con tanto di scudetto contiano cucito sul petto, e quest'anno facciamo alla pari col Napoli) ha perso due campionati. Un vuoto che nessuna coppa Italia o supercoppetta italiana potrà mai colmare.
Quei due campionati persi pesano enormemente sul giudizio che si dà di lui come allenatore, ovvero un allenatore bravo nelle competizioni minori, nelle coppe di un giorno, nei trofei da soprammobile...ma nullo in quelli pesanti, che ti cambiano la carriera.
C'è però Istanbul, una partita che vale una vita o magari due. Una partita dove il brutto anatroccolo può diventare un cigno...togliersi di dosso quel sedimento da grigio impiegato pallonaro, bravino, sufficientino, diligente ma piatto, tutti 6 e mai un 8 od un 9.
Davanti c'è il City, un avversario che se lo scavalchi non potranno che finalmente dirti bravo. C'è Guardiola, ci sono una sfilza di campioni...Vediamo se l'impiegato incolore ci stupirà obbligandoci ad incensarlo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Guardiola ha pure lui l'occasione di una vita, nel senso che sì, le champions le ha già vinte...ma tutti gli rinfacciano che le ha vinte col Barcellona di Messi...ed ecco che invece potrebbe tornare ai fasti senza l'ombra di Messi e portando per la prima volta degli arabi a vincere quella benedetta coppa per la quale spendono e spandono miliardi...quindi Guardiola non credo che sottovaluterà nessuno e penso che si stia studiando l'Inter da un secondo dopo che è approdata in finale.
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Inzaghi in due anni, avendo la rosa più forte del campionato (l'anno scorso sicuro, con tanto di scudetto contiano cucito sul petto, e quest'anno facciamo alla pari col Napoli) ha perso due campionati. Un vuoto che nessuna coppa Italia o supercoppetta italiana potrà mai colmare.
Quei due campionati persi pesano enormemente sul giudizio che si dà di lui come allenatore, ovvero un allenatore bravo nelle competizioni minori, nelle coppe di un giorno, nei trofei da soprammobile...ma nullo in quelli pesanti, che ti cambiano la carriera.
C'è però Istanbul, una partita che vale una vita o magari due. Una partita dove il brutto anatroccolo può diventare un cigno...togliersi di dosso quel sedimento da grigio impiegato pallonaro, bravino, sufficientino, diligente ma piatto, tutti 6 e mai un 8 od un 9.
Davanti c'è il City, un avversario che se lo scavalchi non potranno che finalmente dirti bravo. C'è Guardiola, ci sono una sfilza di campioni...Vediamo se l'impiegato incolore ci stupirà obbligandoci ad incensarlo.
Non io o non solo io...Marotta stava per silurarlo...e solo la finale di champions lo ha salvato.
Inzaghi quest'anno, con quella rosa, ha fatto 11 sconfitte in campionato e contribuito a far scappare il Napoli...che magari avrebbe vinto lo stesso lo scudetto, ma di certo non a febbraio.
Se vuoi che ti dica la mia, secondo me Marotta ha confermato Inzaghi ma si tiene le sue riserve mentali e credo che incroci le dita per la prossima stagione, perchè Inzaghi a dicembre era fuori dalla lotta per il vertice...Poi, per carità, in champions è stato bravissimo.
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Come da pronostico la Coppa Italia la solleva l’Inter, che già l’aveva vinta lo scorso anno. Il merito va a Inzaghi, Re di Coppe, e a Lautaro Martinez ormai l’uomo trascinatore di un attacco formidabile. L’argentino rimonta con una doppietta la Fiorentina, che chiude piangendo ma anche pensando di poter sempre vincere la Conference League. Per l’Inter è stata la prova generale della finale di Champions League contro il Manchester City. Se a Roma tutto è andato secondo copione, a Istanbul il pronostico dovrà essere completamente ribaltato. Insomma la stagione può ancora diventare storica….
La snobbano tutti abbastanza, ma quando arriva il momento l’alzano tutti molto in alto. E addirittura si piange se la perdi. La Coppa Italia all’Inter è un copione scritto con molto anticipo, è il bis dello scorso anno. Per Simoni Inzaghi, già marchiato come Re di Coppa, è addirittura la terza: una con la Lazio, due con l’Inter. Uno specialista, il 47enne allenatore nerazzurro, di queste classiche più che dei grandi giri a tappe, le gare secche sono il suo pane: insieme alle 4 Supercoppe Italiane, fanno sette trofei.
E’ la ruota di scorta, la nona Coppa Italia dell’Inter, alla Champions League. A Roma è andato tutto secondo pronostico, a Istanbul, contro il Manchester City ci vorrà invece il ribaltone, la sovversione di ogni pronostico. La serata romana contro la Fiorentina può essere considerata un allenamento, un riscaldamento in vista del gran finale di stagione e del tentativo di ingresso nella storia 13 anni dopo il Triplete di Mourinho. Stagione comunque ormai abbastanza piena per Inzaghi da essersi già meritato la conferma da parte di Zhang e Marotta, che invero qualche mese fa erano tentati dalla voglia di divorzio. Proprio la partita precedente l’Inter aveva dovuto ingoiare il rospo dei tre gol presi dal Napoli, dodicesima sconfitta della stagione.
La firma sul trofeo ce la mette Lautaro Martinez, 25 gol quest’anno, con la doppietta che scaccia il brivido del gol preso in avvio da Nico Gonzalez. La viola per un po’ ha coltivato il sogno, poi il campione del mondo ha preso la partita in mano e ristabilito l’ordine scritto delle cose. Anche se pure Handanovic, capitano dal posto perduto a vantaggio di Onana, ma prescelto per difendere la porta in Coppa Italia, ha dovuto darsi da fare in un paio di occasioni a spegnere le ultime velleità della Fiorentina. Con Lautaro e Dzeko più Lukaku in panchina l’Inter ha un potenziale d’attacco fortissimo. Ora starò a Inzaghi scegliere la miglior coppia possibile per Istanbul.
Anche se un pensiero proibito lo aveva accarezzato, la squadra di Italiano sapeva di avere poche chances contro l’Inter, da cui la separavano, a livello di rosa e di campioni a disposizione, parecchi gradini. Il jack pot Italiano se lo giocherà per intero in finale di Conference League contro il West Ham. Anche per Italiano è stato un utile training: gli errori commessi contro l’Inter non andranno ripetuti.
La snobbano tutti abbastanza, ma quando arriva il momento l’alzano tutti molto in alto. E addirittura si piange se la perdi. La Coppa Italia all’Inter è un copione scritto con molto anticipo, è il bis dello scorso anno. Per Simoni Inzaghi, già marchiato come Re di Coppa, è addirittura la terza: una con la Lazio,
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Inter, Inzaghi: "Volevamo ripeterci, bravi a reagire dopo l'approccio sbagliato"
Il tecnico nerazzurro si gode il secondo titolo stagionale: "Non è stato facile, la Fiorentina ci ha impensierito moltissimo. Abbiamo sbagliato l'approccio ma siamo stati bravi a restare in partita".
"Sono contento, ci siamo riconfermati". Simone Inzaghi è euforico dopo aver conquistato la Coppa Italia, secondo titolo stagionale dopo la Supercoppa, 7° in carriera: "Volevamo ripeterci dopo la vittoria dello scorso anno e ci siamo riusciti. Non è stato facile perché abbiamo trovato una squadra che ci ha impensierito moltissimo. All'inizio abbiamo sbagliato l'approccio ed è difficile che ci accada, soprattutto in una finale. Anche io forse ero più nervoso del solito visto che abbiamo un’altra finale davanti. Ma i ragazzi sono stati bravi a rimanere in partita. Abbiamo battuto una squadra di valore".
"Ora la Champions? Importante recuperare le energie nervose"
La vittoria dà ulteriore fiducia al tecnico nerazzurro in vista dell'importantissima finale di Champions. "E' una bellissima stagione che vogliamo continuare. Dovremo recuperare energie perché arriveremo a Istanbul con 20 partite nelle gambe in 2 mesi. C’è un po’ di stanchezza, soprattutto mentale. Sarà importante arrivarci nel migliore dei modi. E poi proveremo a giocarcela alla pari. Avremo davanti dei grandissimi campioni ma per me i gocatori che alleno sono sempre i migliori del mondo. Lautaro al 100° gol in nerazzurro? È stato bravissimo come i suoi compagni, prima e dopo. Sono molto soddisfatto".
Il tecnico nerazzurro si gode il secondo titolo stagionale: "Non è stato facile, la Fiorentina ci ha impensierito moltissimo. Abbiamo sbagliato l&#…
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Fiorentina, Italiano: "Alla pari con la finalista di Champions"
Il tecnico viola applaude i suoi malgrado la delusione per la sconfitta: "C'è rammarico ma torniamo a casa a testa alza. Siamo stati piegati solo da una prodezza di un campione del mondo. Ho detto ai ragazzi che quando si lotta e si suda non si perde mai. Con questo spirito faremo sudare anche il West Ham"
"C'è rammarico. Alza la Coppa l'Inter, ma torniamo a casa con grande onore". Vincenzo Italiano non nasconde la grande delusione per fallito il primo dei due grandi appuntamenti che attendevano la Fiorentina ma prova immediatamente a risollevare il morale dei suoi giocatori: "Abbiamo messo in difficoltà l'Inter nel secondo tempo, abbiamo giocato alla pari contro una squadra strepitosa che contenderà la Champions al Manchester City".
"Ho detto ai ragazzi che quando si lotta e si suda non si perde mai"
Il tecnico viola analizza così la partita: "Siamo partiti molto bene: anche dopo il primo gol abbiamo creato dei presupposti per raddoppiare. Poi abbiamo concesso la ripartenza e l'1-1 che potevamo evitare. Il secondo gol se lo è inventato Lautaro che non a caso è un campione del mondo...". Italiano punta a voltare già pagina. D'altronde alle porte c'è l'attesa finale di Conference con il West Ham: "Non possiamo mollare, ci sono ancora due gare di campionato e la finale di Conference League. Siamo abituati ad archiviare subito, ho detto ai ragazzi che quando si lotta e si suda non si perde mai. Se ci mettiamo questo spirito qua possiamo mettere in difficoltà i nostri avversari. Jovic e Cabral? Sono stati i nostri trascinatori durante tutto l'anno, giusto dare fiducia, hanno dato l'anima".
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Juve: la sconfitta della Fiorentina garantisce il piazzamento europeo. L’eventuale penalità per la manovra stipendi a questo punto si applica a stagione in corso (escludendo la Juve dalle coppe): scongiurata la partenza handicap nel prossimo campionato.
Da ieri sera la Juventus è ufficialmente in Europa visto,con la Fiorentina fuori dalla Europa League infatti l'Italia avrà i fatti 7 posti (8 se la viola vince la Conference).
Questo vuol dire che l'eventuale ma più che probabile sanzione per la manovra stipendi sarà applicata alla stagione corrente per escluderla dalle coppe per l'utilizzo dell"affittivitá.
Patteggiamento o processo ci sono i termini per chiuderla entro il 30 giugno con i bianconeri che avrebbero quindi modo di partire senza penalità il prossimo anno
Tuttosport
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Juve: la sconfitta della Fiorentina garantisce il piazzamento europeo. L’eventuale penalità per la manovra stipendi a questo punto si applica a stagione in corso (escludendo la Juve dalle coppe): scongiurata la partenza handicap nel prossimo campionato.
Da ieri sera la Juventus è ufficialmente in Europa visto,con la Fiorentina fuori dalla Europa League infatti l'Italia avrà i fatti 7 posti (8 se la viola vince la Conference).
Questo vuol dire che l'eventuale ma più che probabile sanzione per la manovra stipendi sarà applicata alla stagione corrente per escluderla dalle coppe per l'utilizzo dell"affittivitá.
Patteggiamento o processo ci sono i termini per chiuderla entro il 30 giugno con i bianconeri che avrebbero quindi modo di partire senza penalità il prossimo anno
La conference è matematicamente acquisita. Dall'Europa (quella coppa è comunque Europa) ti escluderà la Figc col processo "stipendi", per cui in sostanza l'anno prossimo non farai le coppe, nessuna coppa.
L'unica cosa positiva è che così facendo (applicando l'afflittività in questa stagione) non dovresti avere pendenze l'anno prossimo, cioè in campionato partiresti senza penalizzazioni...però tanto il 15 giugno si avvicina e quindi vedremo cosa accadrà. La trafila ormai te la devi fare tutta, non si scappa.
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Resta il grande rebus di cosa ci si stia ancora a fare nella superlega nonostante la dipartita di Agnelli. Nessuno spiega, nessuno chiarisce ai tifosi le ragioni ("stiamo ancora dentro per questo e quest'altro motivo ecc...") eppure credo che i tifosi sul punto due parole le meriterebbero.
E' chiaro che Elkann sulla superlega è d'accordo con Agnelli, altrimenti, fatto fuori quest'ultimo, ne saresti già uscito. Questo è l'unico punto chiaro.
Se la corte europea ti darà ragione, dicendo che tu ti puoi fare le leghe che ti pare ma la Uefa ha il diritto a quel punto di escluderti dalle sue (per il semplice motivo che non puoi tenere il piede in due staffe), poi che farai? E chi ci verrebbe in questa superlega? Chi romperebbe con la Uefa?
In assenza di spiegazioni e chiarimenti a me pare una follia.
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Inzaghi in due anni, avendo la rosa più forte del campionato (l'anno scorso sicuro, con tanto di scudetto contiano cucito sul petto, e quest'anno facciamo alla pari col Napoli) ha perso due campionati. Un vuoto che nessuna coppa Italia o supercoppetta italiana potrà mai colmare.
Quei due campionati persi pesano enormemente sul giudizio che si dà di lui come allenatore, ovvero un allenatore bravo nelle competizioni minori, nelle coppe di un giorno, nei trofei da soprammobile...ma nullo in quelli pesanti, che ti cambiano la carriera.
C'è però Istanbul, una partita che vale una vita o magari due. Una partita dove il brutto anatroccolo può diventare un cigno...togliersi di dosso quel sedimento da grigio impiegato pallonaro, bravino, sufficientino, diligente ma piatto, tutti 6 e mai un 8 od un 9.
Davanti c'è il City, un avversario che se lo scavalchi non potranno che finalmente dirti bravo. C'è Guardiola, ci sono una sfilza di campioni...Vediamo se l'impiegato incolore ci stupirà obbligandoci ad incensarlo.
tutto verissimo
la coppa italia non può compensare due stagioni mediocri
la champions direi proprio di si
Guardiola ha pure lui l'occasione di una vita, nel senso che sì, le champions le ha già vinte...ma tutti gli rinfacciano che le ha vinte col Barcellona di Messi...ed ecco che invece potrebbe tornare ai fasti senza l'ombra di Messi e portando per la prima volta degli arabi a vincere quella benedetta coppa per la quale spendono e spandono miliardi...quindi Guardiola non credo che sottovaluterà nessuno e penso che si stia studiando l'Inter da un secondo dopo che è approdata in finale.
guardiola di occasioni ne avrà probabilmente ancora molte altre
stavolta ha davvero tutto da perdere
parte da ultrafavorita
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
E' in quel "tutto da perdere" di Guardiola che stanno le chance dell'Inter...Ricordiamoci che la scuola difensiva italiana, e la difesa&contropiede, sono stati inventati dall'Italia proprio perchè si dovevano affrontare squadre forti (anche fisicamente forti)...e ci ha portato ad innumerevoli successi.
Certamente Inzaghi non si farebbe problemi a disegnare una partita impostata su quegli antichi - ma sempre validi - concetti.
Poi è chiaro che il City è molto favorito ma non a livelli che "non c'è partita".
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