Chi sarà il nuovo allenatore del Napoli? Da Gasperini agli altri 6 candidati
L'allenatore azzurro ribadisce che «è tutto chiaro e definito», il telefono di De Laurentiis scotta: i nomi dei possibili sostituti di Spalletti a Napoli
Le alternative a Luciano Spalletti a Napoli
Vittoria dello scudetto e linea tracciata. Il Napoli, dopo il terzo tricolore della sua storia, la prossima stagione può ritrovarsi con un direttore sportivo e un allenatore nuovi. Proprio Luciano Spalletti, dopo la vittoria sull'Inter, è tornato a parlare del suo futuro. Con il suo stile: «È tutto chiaro, è tutto definito. C'è soltanto da dirlo,e abbiamo convenuto con De Laurentiis di aspettare. Non so quanto manca, ma è tutto chiaro. Fuochino, fuocherello, acqua: non vi inventate nulla, perché è tutto definito, non c'è stata alcuna trattativa. Da quella cena siamo usciti con tutto a posto». Il riferimento è all'incontro tra allenatore e presidente a poco più di una settimana dai festeggiamenti per la vittoria dello scudetto; una cena a cui ha partecipato anche l'amministratore delegato Chiavelli e al termine della quale i due protagonisti hanno lasciato il ristorante con il sorriso. Animi distesi. Ma una stagione post trionfo in Serie A non può non avere una guida e un progetto tecnico ben definito; per questo De Laurentiis già ha iniziato a valutare le possibili alternative a Spalletti qualora le loro strade dovessero dividersi, come ad ora è nelle intenzioni dell'allenatore.
Nel segno della continuità: Italiano e Thiago Motta
La decisione sul post-Spalletti sarà di Aurelio De Laurentiis, chiamato innanzitutto a scegliere se dare continuità all'assetto tattico del suo Napoli. In tal senso, i candidati principali per sostituire Spalletti che possono restare fedeli al 4-3-3 sono Vincenzo Italiano e Thiago Motta. Il primo è ancora in corsa per la vittoria della Conference League con la sua Fiorentina - la finale contro il West Ham a Praga è in programma il 7 giugno - mentre il secondo con il Bologna ha conquistato una salvezza serena e dopo 36 giornate si ritrova a quota 50 punti in classifica. A fine aprile, proprio Motta parlando del suo futuro, aveva dichiarato: «È sempre l’occasione giusta per parlarne. Nel momento opportuno con Saputo soppeseremo tutte le cose».
Un nome che ritorna: Gian Piero Gasperini
Napoli chiama Bergamo. O comunque ci pensa. Anche perché non sarebbe la prima volta che De Laurentiis ragiona sul suo Napoli con in panchina Gian Piero Gasperini. Una scelta che, diversamente da due profili come Italiano e Motta, segnerebbe una discontinuità a livello tattico visto il credo dell'attuale allenatore dell'Atalanta (dalla difesa a 3 in poi) ma che non sarebbe meno stimolante. Gasperini è un profilo che sicuramente piace a De Laurentiis; il presidente azzurro infatti lo stima da tempo e già lo aveva contattato in passato quando stava pensando di chiudere il rapporto con Mazzarri. All'epoca ci fu anche un incontro tra i due che lo stesso Gasp ha raccontato in un'intervista del 2018: «Nel 2011 prima di firmare per l’Inter ho incontrato De Laurentiis nei suoi uffici a Roma. Quella con lui e Chiavelli è stata una chiacchierata piacevole: ho avuto l’opportunità di conoscere due ottime persone che ho rivisto nelle stagioni successive da avversari. De Laurentiis è un vincente».
I nomi esteri: da Benitez a Gallardo
Se il rapporto di De Laurentiis con Gasperini è basato su una profonda stima, con Rafa Benitez invece si parla proprio di amicizia. Lo spagnolo ha già allenato il Napoli dal 2013 al 2015 e ora è senza una squadra. Fermo dal gennaio del 2022, quando ha chiuso la sua ultima esperienza in Premier League all'Everton, Benitez è una di quelle persone a cui il presidente del Napoli si rivolge sempre nei momenti di difficoltà. Quindi sarà da vedere se in vista di un cambio così delicato in panchina dopo una stagione esaltante De Laurentiis richiamerà l'amico Benitez per coinvolgerlo nel suo Napoli dalla prossima annata; se scegliendolo nuovamente come allenatore o direttore dell'area tecnica con una guida più giovane. Tuttavia è più facile che vengano seguite altre piste, al di là dello stretto rapporto che c’è tra i due e che non verrebbe intaccato dalle decisioni del presidente. Un altro nome estero che può essere un'idea è quello di Marcelo Gallardo che aspetta una chiamata dall'Europa per una prima esperienza nel calcio del vecchio continente e che in 8 anni con il River Plate ha vinto undici titoli (comprese due Libertadores).
Conte e Nagelsmann, segnali?
Con l'intenzione di mantenere un alto profilo, anche a livello europeo, per il post Spalletti sono iniziati a circolare anche i nomi di Antonio Conte e Julian Nagelsmann, entrambi accostati alla panchina del Napoli. Al momento però nessun segnale dal primo, reduce dalla fine dell'esperienza al Tottenham, mentre non si è registrato ancora alcun contatto ad oggi con il tedesco che a marzo ha lasciato il Bayern Monaco.
CorSera
L'allenatore azzurro ribadisce che «è tutto chiaro e definito», il telefono di De Laurentiis scotta: i nomi dei possibili sostituti di Spalletti a Napoli
Le alternative a Luciano Spalletti a Napoli
Vittoria dello scudetto e linea tracciata. Il Napoli, dopo il terzo tricolore della sua storia, la prossima stagione può ritrovarsi con un direttore sportivo e un allenatore nuovi. Proprio Luciano Spalletti, dopo la vittoria sull'Inter, è tornato a parlare del suo futuro. Con il suo stile: «È tutto chiaro, è tutto definito. C'è soltanto da dirlo,e abbiamo convenuto con De Laurentiis di aspettare. Non so quanto manca, ma è tutto chiaro. Fuochino, fuocherello, acqua: non vi inventate nulla, perché è tutto definito, non c'è stata alcuna trattativa. Da quella cena siamo usciti con tutto a posto». Il riferimento è all'incontro tra allenatore e presidente a poco più di una settimana dai festeggiamenti per la vittoria dello scudetto; una cena a cui ha partecipato anche l'amministratore delegato Chiavelli e al termine della quale i due protagonisti hanno lasciato il ristorante con il sorriso. Animi distesi. Ma una stagione post trionfo in Serie A non può non avere una guida e un progetto tecnico ben definito; per questo De Laurentiis già ha iniziato a valutare le possibili alternative a Spalletti qualora le loro strade dovessero dividersi, come ad ora è nelle intenzioni dell'allenatore.
Nel segno della continuità: Italiano e Thiago Motta
La decisione sul post-Spalletti sarà di Aurelio De Laurentiis, chiamato innanzitutto a scegliere se dare continuità all'assetto tattico del suo Napoli. In tal senso, i candidati principali per sostituire Spalletti che possono restare fedeli al 4-3-3 sono Vincenzo Italiano e Thiago Motta. Il primo è ancora in corsa per la vittoria della Conference League con la sua Fiorentina - la finale contro il West Ham a Praga è in programma il 7 giugno - mentre il secondo con il Bologna ha conquistato una salvezza serena e dopo 36 giornate si ritrova a quota 50 punti in classifica. A fine aprile, proprio Motta parlando del suo futuro, aveva dichiarato: «È sempre l’occasione giusta per parlarne. Nel momento opportuno con Saputo soppeseremo tutte le cose».
Un nome che ritorna: Gian Piero Gasperini
Napoli chiama Bergamo. O comunque ci pensa. Anche perché non sarebbe la prima volta che De Laurentiis ragiona sul suo Napoli con in panchina Gian Piero Gasperini. Una scelta che, diversamente da due profili come Italiano e Motta, segnerebbe una discontinuità a livello tattico visto il credo dell'attuale allenatore dell'Atalanta (dalla difesa a 3 in poi) ma che non sarebbe meno stimolante. Gasperini è un profilo che sicuramente piace a De Laurentiis; il presidente azzurro infatti lo stima da tempo e già lo aveva contattato in passato quando stava pensando di chiudere il rapporto con Mazzarri. All'epoca ci fu anche un incontro tra i due che lo stesso Gasp ha raccontato in un'intervista del 2018: «Nel 2011 prima di firmare per l’Inter ho incontrato De Laurentiis nei suoi uffici a Roma. Quella con lui e Chiavelli è stata una chiacchierata piacevole: ho avuto l’opportunità di conoscere due ottime persone che ho rivisto nelle stagioni successive da avversari. De Laurentiis è un vincente».
I nomi esteri: da Benitez a Gallardo
Se il rapporto di De Laurentiis con Gasperini è basato su una profonda stima, con Rafa Benitez invece si parla proprio di amicizia. Lo spagnolo ha già allenato il Napoli dal 2013 al 2015 e ora è senza una squadra. Fermo dal gennaio del 2022, quando ha chiuso la sua ultima esperienza in Premier League all'Everton, Benitez è una di quelle persone a cui il presidente del Napoli si rivolge sempre nei momenti di difficoltà. Quindi sarà da vedere se in vista di un cambio così delicato in panchina dopo una stagione esaltante De Laurentiis richiamerà l'amico Benitez per coinvolgerlo nel suo Napoli dalla prossima annata; se scegliendolo nuovamente come allenatore o direttore dell'area tecnica con una guida più giovane. Tuttavia è più facile che vengano seguite altre piste, al di là dello stretto rapporto che c’è tra i due e che non verrebbe intaccato dalle decisioni del presidente. Un altro nome estero che può essere un'idea è quello di Marcelo Gallardo che aspetta una chiamata dall'Europa per una prima esperienza nel calcio del vecchio continente e che in 8 anni con il River Plate ha vinto undici titoli (comprese due Libertadores).
Conte e Nagelsmann, segnali?
Con l'intenzione di mantenere un alto profilo, anche a livello europeo, per il post Spalletti sono iniziati a circolare anche i nomi di Antonio Conte e Julian Nagelsmann, entrambi accostati alla panchina del Napoli. Al momento però nessun segnale dal primo, reduce dalla fine dell'esperienza al Tottenham, mentre non si è registrato ancora alcun contatto ad oggi con il tedesco che a marzo ha lasciato il Bayern Monaco.
CorSera
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