La coppa è dell'inter ormai. Fozzzaaaa
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioFa rivalutare il gioco di Allegri
Che hai da perdere???
Inviato dal mio Samsung Galaxy S23 Ultra utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Si vola ad Istanbul a sistemare la pelata
Ed a prendere il cazz0 dal real madrid/city
BeneOriginariamente Scritto da huntermastertu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.Originariamente Scritto da luna80Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
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Qualificazione meritata.
Sponda Milan, indubbiamente meglio dell'andata perché era impossibile fare peggio del primo tempo.
Ma non ho mai avuto l'impressione di avere davanti una squadra che dovesse rimontare 2 gol, che ci credesse un minimo.
Sempre compassati, quasi come se fosse una partita in equilibrio. Boh.
Ciò mi dispiace
Bruciare, brucia. Sarebbe ipocrita non dirlo
È passata comunque giustamente la squadra momentaneamente miglioreSpesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Ma vogliamo parlare della nostra condizione fisica????
Un'annata intera a cercare di recuperare dagli infortuni!
E poi quasi sempre molli in campo, stanchi, spenti...
Ma.che caxxo hanno fatto??
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Giocatori colpevoli, Pioli pure, società certamente...ma a me sembra che pure Maldini dopo tutti gli elogi ricevuti ora si meriti delle belle critiche. Per dire, De Ketelaere ha fallito e magari la stagione prossima farà bene, MA anche avesse fatto meglio, il Milan che ha vinto lo scudetto aveva un tipo di gioco che necessitava l'acquisto di un trequartista? A me non pare proprio fosse il ruolo su cui investire
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In parte mi sento di scagionare PIoli
(che cmq va esonerato)
che rosa abbiamo??
Andava preso uno al posto di kessie
un esterno destro d'attacco
una punta da 30 gol
e possibilmente un terzino destro e dare la fascia da capitano a Tonali
Che abbiamo fatto di tutto questo??
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da laplace Visualizza MessaggioSaluti
Inviato dal mio SM-A202F utilizzando TapatalkI SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da sylvester Visualizza MessaggioIn parte mi sento di scagionare PIoli
(che cmq va esonerato)
che rosa abbiamo??
Andava preso uno al posto di kessie
un esterno destro d'attacco
una punta da 30 gol
e possibilmente un terzino destro e dare la fascia da capitano a Tonali
Che abbiamo fatto di tutto questo??
Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk
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Originariamente Scritto da laplace Visualizza MessaggioSaluti
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Inzaghi, Inter: «So chi c’è sempre stato e chi no quando avevo bisogno»
L’allenatore dell’Inter ha conquistato la finale di Istanbul vincendo anche il derby di ritorno contro il Milan.Lautaro firma il gol: «Me lo sentivo, lo avevo detto ai compagni nello spogliatoio»
Sale sui cartelloni pubblicitari, allarga le braccia, respira a pieni polmoni l’urlo della curva Nord. Non poteva che essere del Toro il gol che vale il sogno finale di Champions. Lukaku cerca Lautaro, che infila sul primo palo Maignan. La Lu-La di nuovo connessa, nella notte più importante. Il capitano, leader maximo e generoso di una squadra che ha saputo compattarsi nel momento più difficile. In queste partite tutto gira attorno a lui, alla sua capacità di attaccare la porta, di mettere su la faccia feroce quando serve. Con l’Inter siamo al gol numero 99. «Me lo sentivo, l’avevo detto ai ragazzi che potevamo farcela», dice Lautaro a caldo, San Siro ancora bollente. Parla da campione del mondo: «L’ho vissuto al Mondiale, ho provato a trasmetterlo ai miei compagni. L’unione del gruppo ci ha portato qui».
La firma più bella, però, stavolta è di Inzaghi. Un allenatore capace di resistere camminando su una corda, di vivere ogni partita pericolosamente, come fosse l’ultima. Al fischio finale Simone accoglie l’abbraccio dei suoi collaboratori, dà una pacca sulle spalle di Barella, in lacrime per l’emozione, ma non fa una piega. Non sorride, resta calmo. Il lavoro non è ancora finito, c’è una finale da giocare. E lui, specialista di Coppe, lo sa bene. «È stato un percorso lungo e difficile, ma i ragazzi ci hanno creduto dal primo giorno. Sono contento, è un traguardo voluto e ottenuto con tanti sacrifici — le parole del tecnico interista —. Non ho sassolini da togliermi. So chi c’è sempre stato, e chi non c’era nel momento del bisogno. Sono orgoglioso».
Questa Inter, arrivata a otto vittorie di fila tra tutte le competizioni, è il trionfo delle sue scelte. Onana promosso titolare; Mkhitaryan, uomo ovunque finché regge — al 44’ è costretto a uscire per un risentimento muscolare—; Acerbi, il centrale arrivato in prestito gratuito che annulla di nuovo Giroud. C’è lui, e un Darmian tirato a lucido, dietro la quarta vittoria di fila nel derby senza subire reti. «Ci aspettano due finali — ancora Simone, che parla anche di quella di Coppa Italia con la Fiorentina —. Tra City e Real non ho preferenze, ce la giocheremo».
Esulta anche il vicepresidente Zanetti: «Non era semplice, un derby in semifinale. E io che l’ho perso lo so bene. I complimenti più grandi vanno all’allenatore: ha saputo reagire, ha parlato poco e ha dimostrato con i fatti. Avversaria? Vorrei evitare il Real Madrid, questa competizione sembra fatta su misura per loro». Oggi l’attesa davanti la tv. Intanto, il volo per Istanbul lo prenota l’Inter. Una rivincita, attesa vent’anni, dolcissima.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Milan, Pioli: "Sono l'allenatore più deluso al mondo". Maldini: "Fatta per il rinnovo di Leao". Complimenti di Cardinale all'Inter
Il tecnico rossonero è amareggiato dopo la sconfitta per 1-0: "Il risultato dell'andata ha condizionato la sfida. Peccato non aver segnato nel primo tempo. Ora dobbiamo reagire in campionato". Il dt: "Il divario con i nerazzurri è reale"
“In questo momento sono l’allenatore più deluso del mondo”. Stefano Pioli è a terra dopo aver perso anche il derby di ritorno con l’Inter: un risultato che certifica l’eliminazione del Milan dalla Champions: ”È una grossa delusione, è stata una stagione più complicata di quello che pensavo. Dispiace soprattutto perché raggiungere quel traguardo sarebbe stato il coronamento del percorso che stiamo facendo da tre anni. Peccato perché siamo arrivati fin qua con grande merito. Quest’anno qualcosa ci è mancato, in campionato non abbiamo avuto quel passo che potevamo avere”.
Pioli: “Al Milan non è mancata la voglia”
Sulla prestazione della squadra Pioli dice: “Siamo partiti bene, abbiamo fatto un buon primo tempo e creato 2-3 occasioni da gol. È sembrata mancare un po’ di voglia ai giocatori? Non è vero e non è corretto. Siamo mancati nei primi 15? all’andata e questo inevitabilmente ha condizionato anche il ritorno. L’Inter comunque ha meritato. A fine partita ho cercato di sollevare il morale dei giocatori, dobbiamo finire bene, dobbiamo essere positivi. Sono sicuro che questa stagione complicata ci ha insegnato tanto e potremo ripartire con ancora più certezze perché la base della squadra è una base ottima su cui lavorare”.
Maldini: “Il divario con l’Inter è reale, fatta per il rinnovo di Leao”
Paolo Maldini prova ad analizzare il risultato con serenità: “Il divario con l’Inter è reale, nelle ultime 4 partite non c’è stata gara. Stavolta il derby è stato giocato un po’ meglio, ma è stata una gara compromessa da quella dell’andata. È una maniera quella dell’Inter di giocare che ci dà fastidio e non riusciamo a trovare contromisure. Il percorso comunque non è finito. Essere arrivati in semifinale è stata una grandissima cosa, anche inaspettata. Certo che se incontri l’Inter la cosa brucia e fa sembrare il percorso meno bello di quello che è stato. Abbiamo il dovere di provare a qualificarci tra le prime 4 in campionato, aspettando di capire cosa succederà alla Juventus”. In chiusura una buona notizia: “Il rinnovo di Leao? Siamo ai dettagli, ci sono piccolissime cose da mettere a posto, ma l’operazione verrà sicuramente fatta”.
Cardinale: “Complimenti Inter, auguri per la finale”
In chiusura ha parlato anche il patron rossonero Gerry Cardinale con fair-play ha dichiarato: “A nome del Milan voglio congratularmi con tutto il team dell’Inter e con i suoi tifosi per due partite ben giocate. Auguriamo loro tutto il meglio per la finale a Istanbul”.
...ma di noi
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popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Inzaghi in finale, la rivincita dell’allenatore dell’Inter. Lui e Pioli devono restare
L’Inter si affretti a rinnovare il contratto a Simone Inzaghi, il Milan non si faccia venire pazze idee pensando di cambiare Pioli: serve piuttosto un mercato più efficace
La serata Simone Inzaghi ce l’ha impegnata, osserverà City-Real con occhio studioso per iniziare a capire come battere chi si presenterà a Istanbul il 10 giugno a sfidare l’Inter. Tra le sue qualità, le sue doti, ne spicca una, persino i critici più ostinati gliela riconoscono: bravissimo a preparare le partite secche, le finali (come ha piegato Porto, Benfica e Milan sa affrontare anche atto primo e atto secondo, andata e ritorno), a incartare il tecnico rivale. Stefano Pioli è solo l’ultimo a doversi inchinare davanti a Inzaghi.
Messo giustamente sotto accusa per l’inaccettabile distacco subito in campionato dal Napoli campione d’Italia, Inzaghi si prende una rivincita enorme in Champions dove all’inizio di questa avventura europea pochi, pochissimi, forse nessuno pensava potesse arrivare al traguardo. Comunque andrà a finire, la società si affretti a garantirgli il rinnovo del contratto, spazzando via tentazioni che adesso non avrebbero alcuna logica.
Così come il Milan non si faccia venire in mente pazze idee sul futuro di Pioli: avrà commesso errori, la semifinale d’andata contro l’Inter resta un mistero per come è stata vissuta e interpretata dal Milan, mai feroce, spesso passivo, così diverso e lontano da quello di ieri sera, anche se Leao non è stato cercato come si deve e con costanza, nonostante il portoghese nel primo tempo, quando ha avuto la palla da trattare con cura, si è reso pericolosissimo. Ma se c’è un uomo, un professionista, un tecnico con il quale bisogna guardare avanti e progettare il futuro è proprio Pioli. Conosce gli uomini, la squadra, vizi e qualità, meglio di chiunque altro, sarebbe un azzardo metterlo prima in discussione e poi da parte. Nell’ordine e per il futuro Spalletti, Inzaghi, Pioli e Allegri devono restare lì dove sono. Meglio concentrarsi su un mercato più generoso, intelligente, efficace. In casa Milan, visti i rendimenti e i risultati di quello precedente, non sarà difficile. Anche l’Inter è da sistemare e rivedere. Ma non ora, prima la si guardi a Istanbul.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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