Nel mentre si apre una settimana importantissima per via delle semifinali di champions ed EL dove sono coinvolte Milan, Inter, Juve e Roma; nel mentre la corsa alla prossima champions va riducendosi a sole 4 giornate e ancora tante squadre in corsa; nel mentre chi ha vinto celebra il successo in campionato, si conferma una delle leggi del calcio: il suo moto perpetuo.
Tante panchine verranno forse rivoluzionate. Ballano Inzaghi all'Inter, Mourinho alla Roma, forse pure Allegri alla Juve, forse addirittura Pioli al Milan, forse Spalletti al Napoli.
Iniziamo da quest'ultimo: per Di Marzio alla fine resterà al Napoli ma è certo che le sparate unilaterali di De Laurentiis, che ha confermato in pubblico l'allenatore senza prima parlare con lui di rinnovi, adeguamenti contrattuali, programmi per il futuro, hanno agitato il già di suo fumantino carattere di Spalletti.
In effetti è stata quella di De Laurentiis una mossa affrettata ed inelegante, perchè i luoghi propri per trattare del futuro sono le stanze della società e non i raduni di massa o le trasmissioni di Vespa.
Credo che alla fine Spalletti resterà ma i due devono sedersi e chiarirsi in specie sui programmi, il mercato, le ambizioni, le partenze e gli arrivi.
Inzaghi e Pioli: il posto in champions e l'eventuale finale di champions basteranno a confermarli o i rispettivi club, se dovessero perdere la finale, penseranno ad altro, vista la fatica per assicurarsi un posto tra le prime 4, e, in specie Inzaghi, l'aver mancato in due anni la vittoria del campionato?
Rischia più Inzaghi di Pioli e si ha la sensazione che solo la conquista della coppa più importante potrà portare Marotta a cambiare idea.
Allegri pare saldo anche grazie all'oneroso contratto e alle molte attenuanti dovute alla travagliatissima stagione...ma se davvero (come ormai appare a tutti) Giuntoli dovesse arrivare alla Juve, che idee avrebbe il nuovo uomo forte dell'area sportiva circa l'allenatore?
Mourinho è sempre più lontano dalla Roma. Ha la possibilità di salutare con la vittoria di una coppa, che, tra l'altro, qualificherebbe la Roma per la prossima champions. Importantissima la semfinale col Bayer Leverkusen.
Visto il quadro in sommovimento di tante panchine, immaginiamo che il telefono di Conte in questi giorni sia caldissimo.
Tante panchine verranno forse rivoluzionate. Ballano Inzaghi all'Inter, Mourinho alla Roma, forse pure Allegri alla Juve, forse addirittura Pioli al Milan, forse Spalletti al Napoli.
Iniziamo da quest'ultimo: per Di Marzio alla fine resterà al Napoli ma è certo che le sparate unilaterali di De Laurentiis, che ha confermato in pubblico l'allenatore senza prima parlare con lui di rinnovi, adeguamenti contrattuali, programmi per il futuro, hanno agitato il già di suo fumantino carattere di Spalletti.
In effetti è stata quella di De Laurentiis una mossa affrettata ed inelegante, perchè i luoghi propri per trattare del futuro sono le stanze della società e non i raduni di massa o le trasmissioni di Vespa.
Credo che alla fine Spalletti resterà ma i due devono sedersi e chiarirsi in specie sui programmi, il mercato, le ambizioni, le partenze e gli arrivi.
Inzaghi e Pioli: il posto in champions e l'eventuale finale di champions basteranno a confermarli o i rispettivi club, se dovessero perdere la finale, penseranno ad altro, vista la fatica per assicurarsi un posto tra le prime 4, e, in specie Inzaghi, l'aver mancato in due anni la vittoria del campionato?
Rischia più Inzaghi di Pioli e si ha la sensazione che solo la conquista della coppa più importante potrà portare Marotta a cambiare idea.
Allegri pare saldo anche grazie all'oneroso contratto e alle molte attenuanti dovute alla travagliatissima stagione...ma se davvero (come ormai appare a tutti) Giuntoli dovesse arrivare alla Juve, che idee avrebbe il nuovo uomo forte dell'area sportiva circa l'allenatore?
Mourinho è sempre più lontano dalla Roma. Ha la possibilità di salutare con la vittoria di una coppa, che, tra l'altro, qualificherebbe la Roma per la prossima champions. Importantissima la semfinale col Bayer Leverkusen.
Visto il quadro in sommovimento di tante panchine, immaginiamo che il telefono di Conte in questi giorni sia caldissimo.
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