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Nell'ottica della Gazzetta non è affatto prematura, ma anzi cronometricamente calibrato: domani sera c'è, guarda caso, Inter-Juve...e la Gazzetta se ne esce, in un giorno di festa, a cinque colonne, sul "cosa rischia la Juve in Europa", così tanto per...
Basta fare caso alle tempistiche del giochino e si capiesce il motivo di quell'articolo.
Vlahovic domani non gioca. Distorsione caviglia in allenamento.
A Lukaku è stata fatta la grazia...forse di una grazia avremmo bisogno anche noi.
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Si riparte dall'1-1 dll'andata deciso da Cuadrado e dal «graziato» Lukaku. Dirigenza dell'Inter alla Pinetina al gran completo, Allegri deve decidere per il tridente
E Lukaku potrebbe non partire titolare in questo ennesimo derby d’Italia stagionale. Graziato dal presidente della Figc Gabriele Gravina, che ha tolto la squalifica rimediata dopo le polemiche della gara d'andata, il belga potrebbe lasciare il suo posto in attacco a Dzeko. Potrebbe così essere il bosniaco a giocare accanto a Lautaro Martinez. A centrocampo si giocano una maglia da titolare Brozovic e Calhanoglu, con il secondo favorito sul primo, che è diffidato.
Questa è una delle gare importanti di questo finale di stagione per i nerazzurri, impegnati ancora anche nel derby delle semifinali di Champions League e nella corsa al quarto posto, tanto che la dirigenza al completo, sbarcata alla Pinetina, ha poi assistito alla rifinitura pomeridiana.
Da parte sua, Massimiliano Allegri rischia di non avere a disposizione Vlahovic, che si è fatto male nell'allenamento mattutino. «Dusan si è procurato una distorsione e difficilmente sarà della partita. Se non recupera bene, gioca Milik. Chiesa e Kostic sono ok, mentre Kean starà fuori ancora 10 giorni. Di Maria è straordinario e può fare la differenza anche in mezzora come ha dimostrato contro il Napoli. Deciderò se puntare o meno sul tridente. Miretti sta meglio e anche Iling è di nuovo centrato come a inizio stagione. In porta ci sarà Perin. Pogba? Paul può giocare uno spezzone», ha spiegato il tecnico bianconero.
E ancora: «Sarà una bellissima partita e faremo il possibile per andare in finale. Faremo il possibile perché l’impossibile non si può. Ci prepariamo con serenità e rivalsa, è un obiettivo importante. Se saremo bravi e fortunati passeremo, altrimenti faremo i complimenti all’Inter. Ma dopo la Coppa Italia, dovremo riprendere il cammino in campionato e arrivare secondi anche per garantirci la Supercoppa. Lavoriamo per i trofei, Coppa Italia e Europa League».
CorSera
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Inzaghi contro Allegri in Inter-Juventus di Coppa Italia: due stagioni tra contestazioni e difficoltà
Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri si ritroveranno contro per la quarta volta in stagione nel ritorno della semifinale di Coppa Italia: così diversi, ma entrambi condannati a vivere fra critiche e incertezze
Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri sono allenatori differenti per storia, palmarès e carattere, la sfida tra un emiliano concreto e un toscano disincantato, ma dividono il peso di una stagione vissuta sempre con la faccia al vento, senza un attimo di tregua, giocando ogni tre giorni. Simone deve guardarsi dalle critiche e dal fuoco amico, Max, anche lui criticato ferocemente dagli juventini per l’inizio desolante, l’eliminazione dalla Champions e la mancanza di un gioco offensivo, fatica a tenere insieme mesi senza certezze, tra penalizzazioni che spariscono (e magari domani ricompariranno) e processi senza fine.
Vincere per mettere le mani sulla Coppa Italia
La vita dell’allenatore è così, bella e pericolosa. Stasera si guarderanno dritto negli occhi e chissà se proveranno un po’ di solidarietà l’uno per l’altro prima del quarto derby d’Italia della stagione, quello che consegnerà un verdetto inappellabile: in palio la finale di Coppa Italia, anche un pezzo della Coppa stessa, considerando che chi riuscirà a presentarsi all’Olimpico il 24 maggio, contro Fiorentina o Cremonese, partirà da una posizione di vantaggio. Inzaghi ha già vinto la Supercoppa e mira alla Coppa domestica, proprio come l’anno scorso. Allegri vuole fortemente sollevare un trofeo, come ancora non è riuscito a fare in questa seconda vita juventina e per riuscirsi ha tenuto mezza squadra a riposo contro il Napoli, incassando la terza sconfitta consecutiva in campionato come non succedeva dai tempi di Delneri.
Distrazione Europa?
Per nessuna delle due la Coppa Italia è il traguardo più ambito del 2023, considerando che l’Inter nelle prossime due settimane è attesa dall’affascinante ma potenzialmente devastante derby di Champions contro il Milan e deve inseguire un posto tra le prime quattro in campionato, mentre la Juve ha capito di poter allungare le mani sull’Europa League. Ma si daranno battaglia come se non ci fosse un domani. Non aspettiamoci una partita spettacolare, ma dura, combattuta, tattica. Proprio la tattica rischia di essere al centro della notte di San Siro. La Juve, senza Vlahovic e con Di Maria e Chiesa non al cento per cento, punterà sulla difesa di ferro rimasta inviolata per 22 volte in questa stagione e che potrà contare sul rientro di Bremer. Madama proverà a abbassare il ritmo, chiudere le linee di passaggio e ripartire forte.Così aveva piegato anche il Napoli, prima che la Var annullasse la rete di Di Maria e Raspadori rovesciasse il risultato.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
"Il mio procuratore Mino Raiola, che purtroppo non c'è più, mi diceva sempre:
"Guarda che Ronaldo e Messi hanno così tanti palloni d'oro perché tu giochi al 20% delle tue possibilità.
Se giocassi al 100% quei palloni d'oro li avresti tu."
Sembra una frase troppo grande, ma conoscendomi e sapendo le mie qualità dico che è vero, aveva ragione Mino.
Questa cosa mi fa star male un bel po'... e se potessi tornare indietro certe cose le cambierei subito."
Mario Balotelli
Podcast "Muschio selvaggio"
...
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
Il pareggio dell'andata, quel rigore sul finale, è stato una mazzata e una grossa ipoteca pro Inter sulla partita di stasera...perchè adesso devi vincere a casa loro giocando praticamente senza punte e in una fase da dove vien ida 3 sconfitte consecutive e da 8 non si segna più di un goal a partita.
Non lo so, serve una prestazione diciamo quasi mai vista in stagione o andare ai rigori tenendola sul pari per 120 minuti...il che è tutto dire.
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