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Una verità è certo quella. Moggi purtroppo amava il suo riflesso, il suo specchiarsi da potente...e quindi non si limitava a fare il suo lavoro ma si impicciava di tutto e fuori dai suoi confini diciamo (si occupava di tante altre squadre).
La questione poi della Gea credo che abbia davvero esasperato molti e anche questo ha contribuito.
Il calcio è una tavola imbandita dove vogliono mangiare in tanti, un po' per uno...Moggi stava debordando.
Me sa che è la Juve che però fa perdere il contatto con la realtà.
Perché il Moggi granata, giallorosso e partenopeo non era così.
Da voi, pure un cretino come Paratici si è sentito stocazz0, a na certa...
Cioè, Gianni Agnelli che era Gianni Agnelli, sempre opportuno e sotto traccia, idem Boniperti...e ne avrebbero avuto per bullarsi eh.
Me sa che è la Juve che però fa perdere il contatto con la realtà.
Perché il Moggi granata, giallorosso e partenopeo non era così.
Da voi, pure un cretino come Paratici si è sentito stocazz0, a na certa...
Cioè, Gianni Agnelli che era Gianni Agnelli, sempre opportuno e sotto traccia, idem Boniperti...e ne avrebbero avuto per bullarsi eh.
Non ci mettere la mano sul fuoco che non fosse così perchè le conoscenze, il porsi (di Moggi) al centro di ogni o quasi incrocio (di mercato, di decisioni federali, del calcio a 360 gradi) gli veniva dai suoi trascorsi, dai suoi anni ed anni di frequentazione e di vissuto dell'ambiente-calcio.
Moggi è stato allievo di Allodi (chi non sa chi sia Allodi cerchi su google). Ha iniziato negli anni '70. Boniperti, una volta diventato presidente della Juve, tenne Allodi per uno o due anni e poi se ne liberò...e vietò a Moggi (che fin dagli anni '70 aspirava ad entrare alla Juve) di mettere piede in sede.
Alla Roma fu pizzicato a parlare (lui disse che li incontrò per caso) al ristorante con la terna arbitrale che il giorno dopo avrebbe dovuto dirigere Ascoli-Roma o Roma-Ascoli (sto andando a braccio). Viola lo licenziò.
Al Torino fu lui a far avere le escort all'arbitro della semifinale di Uefa (l'edizione con Mondonico e la famosa sedia sollevata in finale).
Al Napoli c'era lui con la monetina di Alemao.
Era fatto così. Quelle cose lui non le racconta (le escort al Torino sì) ma noi le conosciamo. Però era il più bravo, a me piace ricordare (anche) questo, perchè una storia va presa tutta: quando era alla Juve lo chiamavano tutti. Ancelotti al Milan è opera sua. Moratti gli faceva vendere dei giocatori che non riusciva a piazzare, e nel '98 gli fece un contratto per portarselo all'Inter (e ancora nella cassaforte di Moggi e Moratti non ha mai smentito).
Lo chiamò Berlusconi nel 2004 ma fu Galliani, spaventato dal perdere il posto, ad opporsi.
E' storia anche quella. Però come dirigente, intenditore di calcio...il più bravo. Quanti campioni. A Napoli vinse uno scudetto, alla Roma portò Ancelotti, Pruzzo, mi pare anche Nela e tanti altri (insomma creò parte dell'ossatura che poi vincerà il campionato). Al Torino fece vivere le sue migliori stagioni da dopo Radice.
Alla Juve la infilata di campioni e campionissimi (o di carneadi diventati ottimi giocatori) la conoscono tutti. A me piace avere una impostazione da storico, e se bisogna scrivere una biografia va detto quello ma anche questo.
A Napoli (dove ha una casa) ancora oggi al ristorante non paga, gli viene offerto tutto. Mise su una squadra mica da ridere attorno a Maradona. Ibrahimovic lo idolatra, lo considera il numero uno, ne è amico. C'è pure questo Moggi, non solo quello del 2006.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Non ci mettere la mano sul fuoco che non fosse così perchè le conoscenze, il porsi (di Moggi) al centro di ogni o quasi incrocio (di mercato, di decisioni federali, del calcio a 360 gradi) gli veniva dai suoi trascorsi, dai suoi anni ed anni di frequentazione e di vissuto dell'ambiente-calcio.
Moggi è stato allievo di Allodi (chi non sa chi sia Allodi cerchi su google). Ha iniziato negli anni '70. Boniperti, una volta diventato presidente della Juve, tenne Allodi per uno o due anni e poi se ne liberò...e vietò a Moggi (che fin dagli anni '70 aspirava ad entrare alla Juve) di mettere piede in sede.
Alla Roma fu pizzicato a parlare (lui disse che li incontrò per caso) al ristorante con la terna arbitrale che il giorno dopo avrebbe dovuto dirigere Ascoli-Roma o Roma-Ascoli (sto andando a braccio). Viola lo licenziò.
Al Torino fu lui a far avere le escort all'arbitro della semifinale di Uefa (l'edizione con Mondonico e la famosa sedia sollevata in finale).
Al Napoli c'era lui con la monetina di Alemao.
Era fatto così. Quelle cose lui non le racconta (le escort al Torino sì) ma noi le conosciamo. Però era il più bravo, a me piace ricordare (anche) questo, perchè una storia va presa tutta: quando era alla Juve lo chiamavano tutti. Ancelotti al Milan è opera sua. Moratti gli faceva vendere dei giocatori che non riusciva a piazzare, e nel '98 gli fece un contratto per portarselo all'Inter (e ancora nella cassaforte di Moggi e Moratti non ha mai smentito).
Lo chiamò Berlusconi nel 2004 ma fu Galliani, spaventato dal perdere il posto, ad opporsi.
E' storia anche quella. Però come dirigente, intenditore di calcio...il più bravo. Quanti campioni. A Napoli vinse uno scudetto, alla Roma portò Ancelotti, Pruzzo, mi pare anche Nela e tanti altri (insomma creò parte dell'ossatura che poi vincerà il campionato). Al Torino fece vivere le sue migliori stagioni da dopo Radice.
Alla Juve la infilata di campioni e campionissimi (o di carneadi diventati ottimi giocatori) la conoscono tutti. A me piace avere una impostazione da storico, e se bisogna scrivere una biografia va detto quello ma anche questo.
A Napoli (dove ha una casa) ancora oggi al ristorante non paga, gli viene offerto tutto. Mise su una squadra mica da ridere attorno a Maradona. Ibrahimovic lo idolatra, lo considera il numero uno, ne è amico. C'è pure questo Moggi, non solo quello del 2006.
No no, non volevo dire che fosse un santo eh, solo che magari non era così incisivo... perché fuorché al Napoli (che era quello del più forte giocatore del pianeta), i successi con le altre furono poco e niente.
No no, non volevo dire che fosse un santo eh, solo che magari non era così incisivo... perché fuorché al Napoli (che era quello del più forte giocatore del pianeta), i successi con le altre furono poco e niente.
Non bisogna partire però dall'impostazione che dietro ad ogni successo della Juve ci sia un Moggi traffichino, perchè se quella del Napoli era la squadra di Maradona, le Juventus erano quelle di Lippi, delle tre finali di champions consecutive (4 in 9 anni), degli Zidane, degli Ibrahimovic, dei Baggio e Del Piero, dei palloni d'oro, di 8 tra campioni e vicecampioni del mondo nella sua ultima del 2006.
Io poi quanto si estendesse l'ifluenza di Moggi non lo so, di certo non era un dominus senza confini ma aveva dei paletti e un circondario, perchè la coppia Galliani-Berlusconi non era meno potente con quell'intreccio di politica, tv, editoria (Galliani era presidente di Lega, Berlusconi presidente del consiglio).
Inoltre mi chiedo ancora oggi come mai a Perugia non riuscì a fare niente per fermare quella partita (oggettivamente irregolare, cioè su di un campo impraticabile). Perchè non fece niente? Perchè abbozzò? Perchè al tavolo non era l'unico capotavola. Ieri sera un pò di nomi di tanti altri detentori di una fetta della torta del potere sono stati fatti. Moggi non era, come singolo, la legge. Era una parte di quel sistema "legislativo".
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Stasera Vado allo STADIO!
Ci manco da Napoli-Barcellona giocata una settimana prima del Lock-Down
a prescindere da tutto è un emozione essere ai quarti di Champions!
minchia tifoso occasionale... muori!
Se scoppia poi una nuova pandemia sappiamo dove venirti a prendere, pezzo di merda.
Non bisogna partire però dall'impostazione che dietro ad ogni successo della Juve ci sia un Moggi traffichino, perchè se quella del Napoli era la squadra di Maradona, le Juventus erano quelle di Lippi, delle tre finali di champions consecutive, degli Zidane, degli Ibrahimovic, dei Baggio e Del Piero, di 8 tra campioni e vicecampioni del mondo.
Io poi quanto si estendesse l'ifluenza di Moggi non lo so, di certo non era un dominus senza confini ma aveva dei paletti e un circondario, perchè la coppia Galliani-Berlusconi non era meno potente con quell'intreccio di politica, tv, editoria.
Inoltre mi chiedo ancora oggi come mai a Perugia non riuscì a fare niente per fermare quella partita (oggettivamente irregolare, cioè su di un campo impraticabile). Perchè non fece niente? Perchè abbozzò? Perchè al tavolo non era l'unico capotavola. Ieri sera un pò di nomi di tanti altri detentori di una fetta della torta del potere sono stati fatti. Moggi non era, come singolo, la legge. Era una parte di quel sistema "legislativo".
Si ma infatti era nammerda comune.
Infatti fu penalizzato pure chi non vinse nulla, giustamente.
Che poi il tifoso e l'essere umano tendano sempre a guardare la parte loro, dice poco sul valore e la conformità della sentenza stessa.
Ovviamente i successi della Juve non possono essere tutti inquinati o pilotati da Moggi, ma sempre ovviamente, se sei il migliore e vai al Como...che potrai fare mai? Risulti decisivo ed incisivo in un club che vince.
Al Como, per salvarti bisogna che si vendono le partite i giocatori... perché gli arbitri non te li compri sicuro (parlo estremizzando ovviamente).
Si ma infatti era nammerda comune.
Infatti fu penalizzato pure chi non vinse nulla, giustamente.
Che poi il tifoso e l'essere umano tendano sempre a guardare la parte loro, dice poco sul valore e la conformità della sentenza stessa.
Ovviamente i successi della Juve non possono essere tutti inquinati o pilotati da Moggi, ma sempre ovviamente, se sei il migliore e vai al Como...che potrai fare mai? Risulti decisivo ed incisivo in un club che vince.
Al Como, per salvarti bisogna che si vendono le partite i giocatori... perché gli arbitri non te li compri sicuro (parlo estremizzando ovviamente).
In Italia ancora ci si divide sui fatti occorsi da dopo il '43, sull'8 settembre, sul 25 aprile, sulla RSI a Nord e gli Alleati al Sud, sul referendum repubblica-monarchia, sugli anni di piombo e tanto altro ancora...ad esempio l'unità d'Italia, nemmeno quella è condivisa nella sua lettura e ricosctruzione...e non si trovano punti comuni, anche piccoli sparuti elementi su cui concordare...è un paese straordinario, bellissimo, però da dopo Roma ciascuno va per i fatti suoi, esistono le fazioni, forse a causa dei 2mila anni in cui siamo stati divisi, per cui tante teste, tanti animi e tante storie.
Io ho fatto pace e mi sono messo l'animo in pace con quanto accaduto in quella estate del 2006, anche sulla scorta di quelle considerazioni espresse sopra, sulla specificità del nostro Paese. Ciascuno le sue ragioni se le tiene...e non penso che le cose cambieranno nemmeno tra 50 o 100 anni, anche se di solito il tempo dovrebbe favorire l'intervento di una più alta lettura storica, ma in Italia il tempo passa ma non passa.
Allora mi piace pensare che era un bellissimo calcio, fatto di tanti campioni, di generazione che seguiva a generazione. Grandi allenatori, grandi calciatori, grandi partite, grandi nazionali. Un paradiso...dove sotto c'erano anche purgatorio ed inferno, però voglio ricordare il paradiso, perchè c'era anche la bellezza...pensando poi a come siamo finiti adesso.
...ma di noi
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popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Non ci mettere la mano sul fuoco che non fosse così perchè le conoscenze, il porsi (di Moggi) al centro di ogni o quasi incrocio (di mercato, di decisioni federali, del calcio a 360 gradi) gli veniva dai suoi trascorsi, dai suoi anni ed anni di frequentazione e di vissuto dell'ambiente-calcio.
Moggi è stato allievo di Allodi (chi non sa chi sia Allodi cerchi su google). Ha iniziato negli anni '70. Boniperti, una volta diventato presidente della Juve, tenne Allodi per uno o due anni e poi se ne liberò...e vietò a Moggi (che fin dagli anni '70 aspirava ad entrare alla Juve) di mettere piede in sede.
Alla Roma fu pizzicato a parlare (lui disse che li incontrò per caso) al ristorante con la terna arbitrale che il giorno dopo avrebbe dovuto dirigere Ascoli-Roma o Roma-Ascoli (sto andando a braccio). Viola lo licenziò.
Al Torino fu lui a far avere le escort all'arbitro della semifinale di Uefa (l'edizione con Mondonico e la famosa sedia sollevata in finale).
Al Napoli c'era lui con la monetina di Alemao.
Era fatto così. Quelle cose lui non le racconta (le escort al Torino sì) ma noi le conosciamo. Però era il più bravo, a me piace ricordare (anche) questo, perchè una storia va presa tutta: quando era alla Juve lo chiamavano tutti. Ancelotti al Milan è opera sua. Moratti gli faceva vendere dei giocatori che non riusciva a piazzare, e nel '98 gli fece un contratto per portarselo all'Inter (e ancora nella cassaforte di Moggi e Moratti non ha mai smentito).
Lo chiamò Berlusconi nel 2004 ma fu Galliani, spaventato dal perdere il posto, ad opporsi.
E' storia anche quella. Però come dirigente, intenditore di calcio...il più bravo. Quanti campioni. A Napoli vinse uno scudetto, alla Roma portò Ancelotti, Pruzzo, mi pare anche Nela e tanti altri (insomma creò parte dell'ossatura che poi vincerà il campionato). Al Torino fece vivere le sue migliori stagioni da dopo Radice.
Alla Juve la infilata di campioni e campionissimi (o di carneadi diventati ottimi giocatori) la conoscono tutti. A me piace avere una impostazione da storico, e se bisogna scrivere una biografia va detto quello ma anche questo.
A Napoli (dove ha una casa) ancora oggi al ristorante non paga, gli viene offerto tutto. Mise su una squadra mica da ridere attorno a Maradona. Ibrahimovic lo idolatra, lo considera il numero uno, ne è amico. C'è pure questo Moggi, non solo quello del 2006.
si era uno che di calcio ne capiva veramente moltissimo
peraltro le sue fortissime juventus erano costruite senza mai spendere cifre mostruose (o quantomeno reinvestendo i proventi delle cessioni es. fuori zidane inzaghi dentro buffon thuram nedved..............quello che però pochi ricordano è che zidane e inzaghi non furono assolutamente pagati molto)
si era uno che di calcio ne capiva veramente moltissimo
peraltro le sue fortissime juventus erano costruite senza mai spendere cifre mostruose (o quantomeno reinvestendo i proventi delle cessioni es. fuori zidane inzaghi dentro buffon thuram nedved..............quello che però pochi ricordano è che zidane e inzaghi non furono assolutamente pagati molto)
Era tutto autofinanziato. La proprietà non mise mai letteralmente un euro bucato.
Però appunto contava molto l'occhio di chi ha per dono di natura il talento di capire di calciatori. Zidane fu pagato 5 miliardi, rivenduto a 150 miliardi. Ibrahimovic era, si può dire, un ragazzino...però Moggi mica mandava gli osservatori o si faceva portare i video dai procuratori. Prendeva e andava a guardarseli lui in loco i giocatori, una due o tre volte...ma non solo Moggi, l'impostazione dei dirigenti era quella, la scuola del fare le squadre in Italia era quella.
Adesso, si sa, fanno tutto i procuratori. Tu stai in ufficio e quelli bussano e ti chiedono se ti serve un terzino od un centrocampista od un attaccante.
A me piace Giuntoli (che spero un giorno possa venire alla Juve) perchè è il più bravo a scegliere, ha esperienza, ha fiuto. Pure Massara del Milan è bravo, anche se con De Ketelaere non è andata bene (ma con Leao sì).
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