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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Non ho capito l'espulsione

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    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      Espulso Handanovic adesso, a partita finita



      Originariamente Scritto da Giampo93
      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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        Non ho capito cosa ha fatto Lukaku

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        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          Pure Quadrado, ma tanto gia’ non ci sarebbe stato al ritorno.
          Pagina di “calcio” oscena.



          Originariamente Scritto da Giampo93
          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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            Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
            Non ho capito cosa ha fatto Lukaku

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            Doppia ammonizione. Pare per esultanza eccessiva.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Ste squadre si odiano

              Inviato dal mio Samsung Galaxy S23 Ultra utilizzando Tapatalk
              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                Finale da dimenticare.

                1-1...si decide tutto al ritorno. Si fa la solita fatica bestia a segnare. Il solito goal di vantaggio stavolta non t'ha fatto portare a casa la partita.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Finale da dimenticare.

                  1-1...si decide tutto al ritorno. Si fa la solita fatica bestia a segnare. Il solito goal di vantaggio stavolta non t'ha fatto portare a casa la partita.
                  Inter comunque poca roba...

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                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    Due squadre che hanno giocato male, non solo l'Inter...ma tanto non è che si poteva andare a San Siro fidando nel minimo golletto di vantaggio per cui si ripartirà così.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Il ritorno è tra 3 settimane...hai voglia...

                      Stasera però male Di Maria e Vlahovic...pure per questo si fa fatica a segnare. Però pure l'Inter non è che abbia fatto chissà che...con Dzeko, Lautaro e Lukaku in campo.

                      Adesso pensiamo al campionato e alla EL e poi vedremo che succederà al ritorno. Aprile sarà pienissimo di partite tutte importanti per tutti.
                      ...ma di noi
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                        Io non leggo da nessuna parte di insulti razzisiti a Lukaku. I giornali scrivono che Lukaku segna e poi provoca (lui) la curva facendo col dito il gesto di tacere...e per questo l'arbitro lo ammonisce (doppia ammonizione e dunque espulsione).

                        Che non si debba provocare o rivolgersi agli spettatori, chi gioca a pallone lo impara fin da ragazzino. E' da lì che poi parte tutta la rissa anche in campo.
                        ...ma di noi
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                          Lukaku ex giocatore

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                            Non esiste partita tra Juventus e Inter, senza polemiche, scontri e soprattutto un gran rissone finale. E così lo striminzito 1-1, arrivato alla fine di una partita assai povera di spettacolo e di grande calcio è stato seguito da un putiferio in campo con le due squadre a darsele di santa ragione. Insomma, succede tutto nel finale: segna Cuadrado, rigore di Bremer per mani in area, fa gol Lukaku che esulta in maniera polemica contro la curva juventina che lo aveva bersagliato con cori razzisti. Espulso dall’arbitro per aver risposto facendo provocatoriamente il segno del silenzio ai tifosi avversari. E alla fine Handanovic e Cuadrado si azzuffano, espulsi anche loro. Inzaghi si lamenta: “Lukaku espulso per la sua solita maniera di esultare dopo un gol”. Non è propriamente così, e il punto è: perché devo essere espulso se reagisco contro chi mi fa buu e urla insulti razzisti?


                            I due gol di Cuadrado e Lukaku su rigore nel finale di partita, i cori razzisti al centravanti dell’ Inter, le tre espulsioni di Lukaku, Handanovic e Cuadrado, e la generale rissa conclusiva tra Juventus-Inter, hanno riempito in una manciata di minuti il vuoto di una partita intera. Sopportate un’ora e un quarto di poverissimo calcio e il finale vi ripagherà con tante emozioni: calcio e rissa in un fantastico binomio. E’ lo schema abbastanza classico di una partita che è classica proprio per questi tipo di episodi che regolarmente la inquinano e la avvelenano. Si era in una semifinale d’andata di Coppa Italia, ma due settimane fa non avevamo fatto discorsi troppo diversi per il match di campionato.

                            Le polveri si sono accese con il rigore nel recupero. Lukaku ha trasformato il penalty e poi ha esultato alla sua maniera portando l’indice della mano davanti al naso, come a dire zitti, tacete, e urlando più volte non si è capito bene cosa contro la curva Juventus. Inzaghi si è lamentato del cartellino rosso, sbandierato al giocatore: “Nessuna provocazione, quella è la sua maniera di esultare. Purtroppo quei rossi mi impediranno di utilizzare Lukaku e Handanovic nel match di ritorno”.

                            I fatti non sono esattamente andati così, Lukaku ha risposto in quella maniera ai cori razzisti, al gesto ha unito parole furiose, non ben identificate ma insomma intuibili, nei confronti della curva. Non a caso tutti i compagni di squadra, a cominciare da Dzeko che era stato sostituito ed era ormai in panchina, sono andati ad abbracciarlo fortemente per impedirgli di continuare nella sua protesta contro la curva juventina, quasi a nasconderlo. Il punto insomma non è quello che dice Inzaghi, ma è un altro: se mi insultano con buu e cori razzisti, perché devo pagare con un’espulsione per una reazione fino a quel momento abbastanza contenuta? La contraddizione del calcio oggi è questa, stare a volte clamorosamente dalla parte sbagliata.

                            Chiaro che una volta visto il cartellino rosso anche Lukaku abbia perso le staffe e litigato con molti di passaggio dalle sue parti, a cominciare da Cuadrado. Che vestiva il ruolo di agente provocatore, presentandosi in tutte le zuffe. All’espulsione di Lukaku infatti a fine partita nella baraonda generale sono seguite le espulsioni di Handanovic e l’agitatissimo Cuadrado (che ha allungato anche un gancio destro al portiere).

                            Abbiamo parlato di questo invece della partita che è stata solo un mero esercizio ginnico, in attesa di risolvere tutti i conti aperti al ritorno di San Siro. Le stesse squadre hanno messo tutte loro stesse nell’ultimo quarto d’ora, astenendosi invece nei precedenti 75 minuti. Il marchio di Juve-Inter appunto. Stay tuned dunque, perché oltre a capire chi passerà il turno, non è escluso che ci sia anche un seguito della rissa. Tutto quanto fa spettacolo.

                            COPPA ITALIA, SEMIFINALI DI ANDATA (FINALE, ROMA 24 MAGGIO 2023) Mercoledì 5 aprile 2023 Cremonese - Fiorentina 0-2 (ritorno, Fiorentina-Cremonese giovedì 27 aprile) Attenzione, la Fiorentina è pronta per vincere un trofeo Oggi la Fiorentina è una certezza più di quanto non lo siano Juventus e Inter. Che per la finale di Coppa Italia sono
                            ...ma di noi
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                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Buu razzisti a Lukaku, giocatori che si rincorrevano negli spogliatoi: il finale da Far West di Juventus-Inter

                              Una baraonda anche nel tunnel, con giocatori che si rincorrevano, l’arcirivalità nella sua manifestazione peggiore. Lukaku espulso mentre Il 26 aprile, a San Siro, si ripartirà dall’1-1


                              Più che un finale di partita, è stato un (indegno) saloon: parapiglia tra Lukaku e Cuadrado (e rosso al belga per doppia ammonizione), gruppetti con piglio da bulli anche dopo il fischio finale, ed espulsioni per Handanovic e lo stesso colombiano. Con baraonda pure nel tunnel degli spogliatoi, e giocatori che correvano, e si rincorrevano, da una parte e dall’altra. Insomma, un epilogo indecente: ovvero, l’arcirivalità nella sua manifestazione peggiore. Peccato, perché il finale, quello giocato, era stato almeno emozionante, dopo una sfida a lungo brutta e noiosa. Stavolta, invece, per riassumere le emozioni sarebbe servita la moviola: a sette minuti dal termine segna Cuadrado (sesto gol ai nerazzurri in 26 gare), e a venti secondi dal gong il calcio di rigore per l’Inter, dopo un colpo da volley di Bremer. Con gelo e gran classe, pareggia Lukaku, prendendosi la rivincita sulla pessima prova di sabato a San Siro e, soprattutto, sui fischi dello Stadium. Che, poco prima, l’aveva sepolto di insulti, ma ci sono anche i buu razzisti, dopo un fallaccio su Gatti.

                              La situazione delle squadre, e l’importanza della semifinale di Coppa Italia, aveva riempito il duello come una tanica di benzina: è bastato un fiammifero. Del resto, il campo preme e il futuro freme, per entrambe le squadre. Confermava, già prima dell’inizio, Beppe Marotta, ad nerazzurro: «Abbiamo fiducia in Inzaghi, ma è chiaro che per noi, anche economicamente, immaginare di essere fuori dai primi quattro posti ci obbligherebbe a rivedere tutti i piani, a livello di business plan, in vista dell’anno prossimo». I libri contabili tracciano la rotta, da tempo: dal rosso di oltre mezzo miliardo di euro complessivamente accumulato nei bilanci a partire dal 2016/17, all’indebitamento, sui 390 milioni.

                              Hanno i conti sott’occhio pure i bianconeri, anche se il passivo dell’ultimo bilancio (meno 239 milioni) fa meno paura, vista la solidità di una proprietà capace di aumenti di capitale da 700 milioni di euro nel giro di tre anni. La Juve ha pure un’agenda legale stipata: dal Consiglio di garanzia dello Sport del 19 aprile, per il meno 15 in campionato, all’attesa di un eventuale deferimento sportivo per le manovre stipendi. Oltre al procedimento penale, con l’udienza preliminare del 10 maggio.

                              A un certo punto, per cercare emozioni, toccava girarsi in tribuna, dove Alex Del Piero accoglieva l’invito della curva, saltellava e salutava: «Un capitano, c’è solo un capitano». Seconda volta filata allo Stadium, dopo qualche chiacchiera con la società, non solo di cortesia . Aprile mese di sentenze dunque, in campo e fuori. Dalla Champions dell’Inter all’Europa League della Juve, con curioso incrocio comune a Lisbona (Benfica e Sporting). Allegri arrivava qui lucidando un filotto da otto vittorie in nove partite; Inzaghi era in picchiata, con dieci sconfitte, di cui tre consecutive. Il 26 aprile, a San Siro, si ripartirà dall’1-1: sperando in più pallone e meno Far West.

                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Cremonese-Fiorentina di Coppa Italia

                                Chi passa non solo va in finale, ma si qualifica anche per la Supercoppa Italiana del gennaio 2024


                                Si chiude la due giorni di Coppa Italia con la semifinale d’andata tra Cremonese e Fiorentina, in programma oggi mercoledì 5 aprile. Fischio di inizio alle 21: la gara sarà trasmessa su Canale 5 e in streaming su Mediaset Infinity.


                                Chi passa non solo va in finale, ma si qualifica anche per la Supercoppa Italiana del gennaio 2024, che si disputerà in Arabia Saudita con il nuovo format a quattro, con lo stile della Supercoppa spagnola.

                                La Fiorentina arriva da otto vittorie di fila tra campionato e Conference League, l’ultimo successo quello di sabato 1° aprile contro l’Inter a San Siro (1-0), e non ha nessuna intenzione di fermarsi. «Il futuro di Vincenzo Italiano? È con la Fiorentina, ha un contratto, siamo contenti. È il nostro allenatore, le storie sul suo futuro sono inventate», ha detto Joe Barone, direttore generale di viola. «La Coppa Italia? Pensiamo una partita alla volta. Siamo concentrati sul lungo periodo, ma con i piedi a terra perché le cose possono cambiare. La Coppa Italia per noi è molto importante, sarà una partita dura contro la Cremonese che ha già fatto fuori due squadre di livello», ha aggiunto.

                                Da parte sua, la Cremonese prova l’impresa. Ha già eliminato il Napoli (ai rigori il 17 gennaio) e la Roma (2-1, 1° febbraio). «La Coppa Italia è una bella vetrina: se si eliminano Napoli e Roma si hanno grandi meriti. Se con la Fiorentina non fai bene, rischi di fare brutta figura», ha detto Davide Ballardini, che farà a meno di Ferrari, Chiriches e Okereke. «La rosa della Fiorentina è impressionante. Quelli che giocano sono buoni e quelli che stanno in panchina pure. Non è tanto contro chi giochiamo ma per noi è importante fare la prestazione», ha aggiunto il tecnico della Cremonese.

                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
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                                forse, tra mille inverni
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                                C. Campo - Moriremo Lontani


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