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Rigori, nuove regole per il portiere
L’Ifab ha riscritto le regole del calcio: prima di un calcio di rigore «il portiere dovrà rimanere sulla linea di porta senza toccare la traversa, i pali e la rete. E non dovrà comportarsi in modo da distrarre ingiustamente chi calcia»
Cambia, e sarà dura la vita dei portieri d’ora in avanti, la sfida tra numeri uno e rigoristi. Tutto questo perché l’Ifab, l’organo che scrive le regole del calcio, ha stabilito che dalla prossima stagione, prima di un rigore, «il portiere dovrà rimanere sulla linea di porta senza toccare la traversa, i pali e la rete. E non dovrà comportarsi in modo da distrarre ingiustamente chi calcia». In sostanza, il portiere non potrà più disturbare chi tira (avvisate Emiliano Martinez, campione del mondo con l’Argentina il 18 dicembre 2022 in Qatar) o, per intenderci, non vedremo più quelle danze storiche sulla linea di porta. Come quella di Dudek, che il 25 maggio 2005 a Istanbul, ipnotizzò i giocatori del Milan regalano la Champions al Liverpool, dopo una rimonta da 3-0 a 3-3. È l’ennesima vita dura dei portieri, che nel 1992 gli fu vietato di raccogliere un retropassaggio con le mani. La sfida contro i portieri è stata poi portata avanti a colpi scagliati con palloni sempre più leggeri e veloci, fino al blocco totale durante i rigori.
Mike Maignan, portiere del Milan e titolare della Francia (grande protagonista contro l’Eire con una parata straordinaria), ha provocato il mondo dicendo che ai portieri sarà ordinato un giorno di parare un penalty dando le spalle al tiratore. Forse (meglio usare la parola forse) non si arriverà a tutto questo, ma intanto il cambiamento è comunque tosto. Non vedremo più quel campionato strategico di trucchi su cui molti arbitri finora chiudevano gli occhi, cosa che col cambiamento introdotto nel dettato della regola 14 al comma 1 non sarà più possibile. La vecchia regola recitava così: «Il portiere difendente deve rimanere sulla linea di porta, di fronte al calciatore, tra i pali, senza toccare i pali, la traversa o la rete, finché il pallone non è stato calciato».
Il nuovo testo rimette all’arbitro la possibilità di stroncare qualsiasi comportamento del portiere ritenga essere antisportivo: «Il portiere difendente deve rimanere sulla linea di porta, di fronte al calciatore, tra i pali, fino a quando il pallone non viene calciato. Il portiere non deve comportarsi in modo tale da distrarre il calciatore in maniera scorretta, ad esempio ritardando l’esecuzione del tiro o toccando i pali, la traversa o la porta». L’Ifab ha precisato quanto sarà importante la correttezza: «Si chiarisce che il portiere non deve comportarsi in maniera che non mostri rispetto per il gioco e per l’avversario, cioè distraendo ingiustamente il calciatore». Quale sarà la prossima modifica?
CorSera
L’Ifab ha riscritto le regole del calcio: prima di un calcio di rigore «il portiere dovrà rimanere sulla linea di porta senza toccare la traversa, i pali e la rete. E non dovrà comportarsi in modo da distrarre ingiustamente chi calcia»
Cambia, e sarà dura la vita dei portieri d’ora in avanti, la sfida tra numeri uno e rigoristi. Tutto questo perché l’Ifab, l’organo che scrive le regole del calcio, ha stabilito che dalla prossima stagione, prima di un rigore, «il portiere dovrà rimanere sulla linea di porta senza toccare la traversa, i pali e la rete. E non dovrà comportarsi in modo da distrarre ingiustamente chi calcia». In sostanza, il portiere non potrà più disturbare chi tira (avvisate Emiliano Martinez, campione del mondo con l’Argentina il 18 dicembre 2022 in Qatar) o, per intenderci, non vedremo più quelle danze storiche sulla linea di porta. Come quella di Dudek, che il 25 maggio 2005 a Istanbul, ipnotizzò i giocatori del Milan regalano la Champions al Liverpool, dopo una rimonta da 3-0 a 3-3. È l’ennesima vita dura dei portieri, che nel 1992 gli fu vietato di raccogliere un retropassaggio con le mani. La sfida contro i portieri è stata poi portata avanti a colpi scagliati con palloni sempre più leggeri e veloci, fino al blocco totale durante i rigori.
Mike Maignan, portiere del Milan e titolare della Francia (grande protagonista contro l’Eire con una parata straordinaria), ha provocato il mondo dicendo che ai portieri sarà ordinato un giorno di parare un penalty dando le spalle al tiratore. Forse (meglio usare la parola forse) non si arriverà a tutto questo, ma intanto il cambiamento è comunque tosto. Non vedremo più quel campionato strategico di trucchi su cui molti arbitri finora chiudevano gli occhi, cosa che col cambiamento introdotto nel dettato della regola 14 al comma 1 non sarà più possibile. La vecchia regola recitava così: «Il portiere difendente deve rimanere sulla linea di porta, di fronte al calciatore, tra i pali, senza toccare i pali, la traversa o la rete, finché il pallone non è stato calciato».
Il nuovo testo rimette all’arbitro la possibilità di stroncare qualsiasi comportamento del portiere ritenga essere antisportivo: «Il portiere difendente deve rimanere sulla linea di porta, di fronte al calciatore, tra i pali, fino a quando il pallone non viene calciato. Il portiere non deve comportarsi in modo tale da distrarre il calciatore in maniera scorretta, ad esempio ritardando l’esecuzione del tiro o toccando i pali, la traversa o la porta». L’Ifab ha precisato quanto sarà importante la correttezza: «Si chiarisce che il portiere non deve comportarsi in maniera che non mostri rispetto per il gioco e per l’avversario, cioè distraendo ingiustamente il calciatore». Quale sarà la prossima modifica?
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Le nuove assurde regole sui rigori: i portieri dovranno restare immobili, fino al momento del tiro. Nessun movimento consentito. Già la maggior parte dei rigori è diventata puramente burocratica, basta un niente, il rigore non punisce più un fallo grave in area, ma addirittura qualcosa di estremamente veniale, se non addirittura inesistente. E’ chiaramente un semplice trucco per facilitare gli attaccanti e aumentare il numero dei gol. E ora questa nuova regola dell’IFAB, presa chiaramente per ostacolare il mestiere del portiere. Ma perché i portieri subiscono e non si ribellano, perché non scendono in sciopero, e non hanno l’orgoglio di difendere la dignità del loro lavoro?
Ho scoperto che da qualche tempo sui rigori tifo per i portieri. Lo faccio in parte per simpatia naturale, un po’ perché cerco di ribellarmi al loro destino di vittime predestinate. Figuriamoci adesso che hanno messo regole ancor più restrittive. Il portiere già non può muovere i piedi dalla linea di porta prima del tiro, adesso la sua immobilità deve essere totale, non può nemmeno toccare la traversa o saltellare un po’ prima, sciogliere i muscoli di gambe e braccia. Nulla. Immobilità assoluta.
Non solo l’assegnazione stessa del rigore sta diventando un arbitrio, una scusa: basta che una palla sfiori un braccio, una mano, anche involontariamente ed è rigore. Stiamo ore a parlare di Var e di tecnicismi assai controversi, senza alcuna certezza, usando il microscopio. La volontà di facilitare e aumentare i gol è diventata una perversione, un’imposizione, una protervia. Ti devi beccare già un rigore assurdo e il portiere può anche fare poco o niente se non tuffarsi da una parte quando il pallone è già stato colpito.
Maignan, portiere del Milan, ha detto: “Dal prossimo anno vorranno pure che ci voltiamo di spalle”. Quello che mi colpisce è come le decisioni dell’IFAB (International Football Association Board, 4 membri fissi di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, più altri 4 stabiliti dalla Fifa) siano non solo imposte, ma assolutamente subìte. Ecco se i portieri ritengono che certe regole siano ingiuste e penalizzanti per la loro dignità di giocatori, perché non si ribellano, perché non scioperano. Perché, non si rifiutano di entrare in campo, perché non boicottano la decisione: la prima volta che gli capita non si muovono proprio, e nemmeno ci provano a parare. Restino davvero fermi, immobili e si facciano far gol. Capisco che si chiede tanto e che certi gol possano costare davvero cari, però a tutto c’è un limite. E se non ora quando?
https://www.bloooog.it/2023/03/29/le...ocratica-bast/
Ho scoperto che da qualche tempo sui rigori tifo per i portieri. Lo faccio in parte per simpatia naturale, un po’ perché cerco di ribellarmi al loro destino di vittime predestinate. Figuriamoci adesso che hanno messo regole ancor più restrittive. Il portiere già non può muovere i piedi dalla linea di porta prima del tiro, adesso la sua immobilità deve essere totale, non può nemmeno toccare la traversa o saltellare un po’ prima, sciogliere i muscoli di gambe e braccia. Nulla. Immobilità assoluta.
Non solo l’assegnazione stessa del rigore sta diventando un arbitrio, una scusa: basta che una palla sfiori un braccio, una mano, anche involontariamente ed è rigore. Stiamo ore a parlare di Var e di tecnicismi assai controversi, senza alcuna certezza, usando il microscopio. La volontà di facilitare e aumentare i gol è diventata una perversione, un’imposizione, una protervia. Ti devi beccare già un rigore assurdo e il portiere può anche fare poco o niente se non tuffarsi da una parte quando il pallone è già stato colpito.
Maignan, portiere del Milan, ha detto: “Dal prossimo anno vorranno pure che ci voltiamo di spalle”. Quello che mi colpisce è come le decisioni dell’IFAB (International Football Association Board, 4 membri fissi di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, più altri 4 stabiliti dalla Fifa) siano non solo imposte, ma assolutamente subìte. Ecco se i portieri ritengono che certe regole siano ingiuste e penalizzanti per la loro dignità di giocatori, perché non si ribellano, perché non scioperano. Perché, non si rifiutano di entrare in campo, perché non boicottano la decisione: la prima volta che gli capita non si muovono proprio, e nemmeno ci provano a parare. Restino davvero fermi, immobili e si facciano far gol. Capisco che si chiede tanto e che certi gol possano costare davvero cari, però a tutto c’è un limite. E se non ora quando?
https://www.bloooog.it/2023/03/29/le...ocratica-bast/
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Un tempo l'Ifab che cambiava le regole del calcio era una eccezione epocale, perchè al regolamento ci si accostava con timore sacrale...adesso non si riesce a stare dietro alla "creatività" degli Idioti al potere.
Se l'intenzione è fare del calcio una specie di basket dove i goal si devono contare a decine, come i punti della pallacanestro, lo dicano, anzi lo facciano: il portiere può anche essere tolto di mezzo e si gioca coi "sistemi" di difesa come sul parquet...o si possono eliminare i pareggi, concludere le partite con una bella serie di rigori.
Stravolgendo il gioco pensano forse di attrarre le nuove generazioni, quelle che, secondo le indagini, non riescono a stare ferme per più di 10 minuti davanti al video o allo smartphone per seguire una partita? Quindi la soluzione è fare del calcio uno di quegli sport-show, quelle americanate per inebetiti?
Possono sempre aggiungere anche le cheerleaders e le scimmiette ammaestrate volendo, uno spettacolino a fine primo tempo. C'è sempre modo di fare meglio.
Se l'intenzione è fare del calcio una specie di basket dove i goal si devono contare a decine, come i punti della pallacanestro, lo dicano, anzi lo facciano: il portiere può anche essere tolto di mezzo e si gioca coi "sistemi" di difesa come sul parquet...o si possono eliminare i pareggi, concludere le partite con una bella serie di rigori.
Stravolgendo il gioco pensano forse di attrarre le nuove generazioni, quelle che, secondo le indagini, non riescono a stare ferme per più di 10 minuti davanti al video o allo smartphone per seguire una partita? Quindi la soluzione è fare del calcio uno di quegli sport-show, quelle americanate per inebetiti?
Possono sempre aggiungere anche le cheerleaders e le scimmiette ammaestrate volendo, uno spettacolino a fine primo tempo. C'è sempre modo di fare meglio.
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