Il conto del derby. Tensione Mourinho e razzismo ultrà: stangata in arrivo
La Roma sarà punita per le sceneggiate. La Lazio pagherà i cori antisemiti. Abodi: “Non resteremo indifferenti”
La capitale brucia. La sua vetrina sportiva, il derby, ridotta a un saloon con colonna sonora di cori antisemiti. Roma oggi è un problema. Prima di tutto politico. La squadra più odiata d’Italia. Addirittura «inarbitrabile»: così un arbitro ha definito la Roma parlando con i dirigenti, e la parola è perfetta per spiegare il livello del nervosismo che arriva dalla panchina romanista sul campo da gioco.
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Lazio-Roma, domani la decisione del Giudice Sportivo su cori antisemiti e lite postpartita
Benvenuti alla corrida calcio italiano. Non c'è solo Lazio-Roma nell'altissima tensione della giornata di campionato appena finita. Al fischio finale dell'Olimpico ha fatto seguito ieri sera l'inizio di un altro derby, quello di Italia tra Inter e Juve, e anche lì i nervi erano scoperti. [...] Poca roba rispetto al bilancio di Lazio-Roma. Il giorno dopo, la partita dell'Olimpico ha la coda delle denunce di cori antisemiti da parte della curva Nord, con l'impressionante immagine di un tifoso che veste la maglia 'Hitlersson', ma non si spengono gli echi delle tensioni in campo e negli spogliatoi, tra giocatori, tecnici e dirigenti. Tutto al vaglio del giudice sportivo, domani. Oltre all'eventuale rapporto degli ispettori sui cori, dovrà valutare cinque espulsi, una panchina intera che si precipita verso quella avversaria per litigare, una mischia da rugby a fine partita, una lite sfiorata sulla porta dello spogliatoio Roma, un botta e risposta Mourinho-Lotito che rimbomberà per anni.
Il giudice Gerardo Mastandrea ha tutto già nel suo computer: il referto dell'arbitro e il rapporto degli ispettori federali che hanno visto tutto quel che è successo tra le due squadre, durante e dopo. La decisione è attesa domani. Nel botta e risposta acido tra il tecnico portoghese e il presidente laziale non ci sarebbero estremi di intervento, stando ai testimoni: parole grosse e poco più. Mourinho poteva stare lì, assicurano dalla Lega di A, perché la squalifica era terminata col fischio finale. E la Lazio, precisano dal club biancoazzurro, non ha fatto nulla di strano a passare davanti allo spogliatoio Roma perché quello è il percorso, che i giallorossi fanno chiudere quando giocano in casa (ma ieri erano in casa Lazio).
Resta il fatto che tra le due espulsioni a fine partita di Cristante e Marusic, le mani in faccia di Mancini a un avversario immortalate da una foto e il contatto sfiorato tra giocatori nello spogliatoio (Nuno Santos avrebbe provato a spingere indietro Lotito, fermato dai suoi) ci sarà parecchio lavoro per Mastandrea. "Ciascuno raccoglie quello che semina", la valutazione di Lotito, all'indomani, parlando del confronto con Mou. "A darmi fastidio è stata la presenza di un giocatore della Roma nudo nel corridoio, in quel parapiglia", ha aggiunto Lotito. Insomma, la tensione agonistica mourinhiana ha preso una via pericolosa, come lamentano nel day after anche molti tifosi romanisti; anche se l'Aia in una nota smentisce le ricostruzioni di alcuni siti romani che le attribuiscono prese di posizioni contro il nervosismo della panchina giallorossa.
In ogni caso, la rivalità Sarri-Mourinho, la tendenza del portoghese ad alzare i toni, le sue ironie post Conference, le frecciate di Sarri sulla squalifica del rivale, la diretta concorrenza delle due squadre per la Champions: tutto ha concorso a un derby vinto dalla Lazio e stravinto dal nervosismo.
La Roma sarà punita per le sceneggiate. La Lazio pagherà i cori antisemiti. Abodi: “Non resteremo indifferenti”
La capitale brucia. La sua vetrina sportiva, il derby, ridotta a un saloon con colonna sonora di cori antisemiti. Roma oggi è un problema. Prima di tutto politico. La squadra più odiata d’Italia. Addirittura «inarbitrabile»: così un arbitro ha definito la Roma parlando con i dirigenti, e la parola è perfetta per spiegare il livello del nervosismo che arriva dalla panchina romanista sul campo da gioco.
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Lazio-Roma, domani la decisione del Giudice Sportivo su cori antisemiti e lite postpartita
Benvenuti alla corrida calcio italiano. Non c'è solo Lazio-Roma nell'altissima tensione della giornata di campionato appena finita. Al fischio finale dell'Olimpico ha fatto seguito ieri sera l'inizio di un altro derby, quello di Italia tra Inter e Juve, e anche lì i nervi erano scoperti. [...] Poca roba rispetto al bilancio di Lazio-Roma. Il giorno dopo, la partita dell'Olimpico ha la coda delle denunce di cori antisemiti da parte della curva Nord, con l'impressionante immagine di un tifoso che veste la maglia 'Hitlersson', ma non si spengono gli echi delle tensioni in campo e negli spogliatoi, tra giocatori, tecnici e dirigenti. Tutto al vaglio del giudice sportivo, domani. Oltre all'eventuale rapporto degli ispettori sui cori, dovrà valutare cinque espulsi, una panchina intera che si precipita verso quella avversaria per litigare, una mischia da rugby a fine partita, una lite sfiorata sulla porta dello spogliatoio Roma, un botta e risposta Mourinho-Lotito che rimbomberà per anni.
Il giudice Gerardo Mastandrea ha tutto già nel suo computer: il referto dell'arbitro e il rapporto degli ispettori federali che hanno visto tutto quel che è successo tra le due squadre, durante e dopo. La decisione è attesa domani. Nel botta e risposta acido tra il tecnico portoghese e il presidente laziale non ci sarebbero estremi di intervento, stando ai testimoni: parole grosse e poco più. Mourinho poteva stare lì, assicurano dalla Lega di A, perché la squalifica era terminata col fischio finale. E la Lazio, precisano dal club biancoazzurro, non ha fatto nulla di strano a passare davanti allo spogliatoio Roma perché quello è il percorso, che i giallorossi fanno chiudere quando giocano in casa (ma ieri erano in casa Lazio).
Resta il fatto che tra le due espulsioni a fine partita di Cristante e Marusic, le mani in faccia di Mancini a un avversario immortalate da una foto e il contatto sfiorato tra giocatori nello spogliatoio (Nuno Santos avrebbe provato a spingere indietro Lotito, fermato dai suoi) ci sarà parecchio lavoro per Mastandrea. "Ciascuno raccoglie quello che semina", la valutazione di Lotito, all'indomani, parlando del confronto con Mou. "A darmi fastidio è stata la presenza di un giocatore della Roma nudo nel corridoio, in quel parapiglia", ha aggiunto Lotito. Insomma, la tensione agonistica mourinhiana ha preso una via pericolosa, come lamentano nel day after anche molti tifosi romanisti; anche se l'Aia in una nota smentisce le ricostruzioni di alcuni siti romani che le attribuiscono prese di posizioni contro il nervosismo della panchina giallorossa.
In ogni caso, la rivalità Sarri-Mourinho, la tendenza del portoghese ad alzare i toni, le sue ironie post Conference, le frecciate di Sarri sulla squalifica del rivale, la diretta concorrenza delle due squadre per la Champions: tutto ha concorso a un derby vinto dalla Lazio e stravinto dal nervosismo.
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