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Non te la sei sentita di gufare il PEP scrivendo solo Man City eh, maledetto uccellaccio parac**o. Invoco Steel per editare il post e portare seccia a quel pelatone
Ma non e' vero. Inda, Real e Napoli all'andata hanno vinto. Passeranno il turno. Il City ha pareggiato...e' ancora tutto 50%-50%.
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I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
10+1 cominciavano ad essere tanti
È un tassello, piccolo, ma lo e'.
3 nomi: Pioli.
Fantoccio per un mese, in 24 ore resuscita.
Meglio di qualcuno nella storia di cui mi sfugge ora il nome...
Come al solito la misura non esiste.
Con questo non dico che non ha avuto le sue colpe nel periodo nero, eh.
Ma le valutazioni tout court si fanno al momento adatto, diversa l'analisi e la giusta critica delle condizioni recenti.
Ma lucida.
Il tutto premettendo che non abbiamo ancora fatto assolutamente nulla, specie in campionato
Il concetto comunque rimane
PS un plus che passa spesso inosservato
Mediaticamente, nelle interviste, critiche o complimenti, mai voce alta
Grandissimo risultato col minimo sforzo. Il Milan fa 0-0 a Londra contro il Tottenham di Conte e va ai quarti di Champions League dopo 11 anni
Pioli salta come un grillo, felicissimo e il Milan balla sotto la curva rossonera a White Hart Lane, o come diavolo (appunto…) si chiama adesso il nuovo mostro di acciaio e cemento. Uno dei tanti templi del football inglese, dove vincere – o meglio passare il turno – dà ancora più soddisfazione.
Centottanta minuti per un gol di Brahim Diaz. E con quello si fa tutto. Il massimo col minimo sforzo, anche se la fatica e la paura sono state tante: Milan va ai quarti di Champions League dopo undici anni in maniera quasi trionfale, il Tottenham di Antonio Conte si ferma in una classica notte invernale londinese, fredda e piovosa. Tra San Siro e il fantasmagorico nuovo stadio londinese gli Spurs hanno prodotto poco o nulla e dunque addio. Quando Romero al 78’ ha preso il cartellino rosso sul finale di partita è stato tutto più chiaro, lo 0-0 scolpito nel marmo del tabellino. Era fatta, bastava salvaguardare il risultato, e infatti Maignan è stato fondamentale. Nello stesso identico momento, Donnarumma al Psg viene eliminato mentre il francese che ha preso il suo posto si prende tutti gli applausi e gli abbracci della serata. A quel punto non c’era nemmeno da piangere troppo sui tirarci sghembi di Messias e Origi, altri gol non servivano. Bastava il gol di Brahim Diaz a San Siro, appunto.
Quello che il Milan campione d’Italia non è riuscito a fare in campionato lo sta facendo in Champions League, cominciando a rievocare i fasti di un tempo. Non c’è nulla di casuale o immeritato, il Tottenham ha fatto meno e infatti l’avventura londinese di Conte si chiuderà a fine stagione, magari se ne tornerà in Italia chissà. Il Milan si gode la Champions, ripercorrendo in parte i fasti di un tempo, mentre molte altre superstar hanno combinato certamente molto di meno.
Un grande classico del genere è l’eliminazione del Psg di Messi e Mbappé, mazzolato come si deve dal Bayern Monaco. Gli stramiliardari del pallone messi l’uno accanto all’altro non sommano le loro straordinarie doti, ma al contrario finiscono col sottrarsele l’uno all’altro. Insomma si elidono e si annullano. Messi ha il solito muso lungo di queste occasioni, ma ormai il Mondiale lo ha messo in cassa e dunque il magone se lo farà passare presto godendosi il fiume d’oro con cui viene pagato. Mentre il Milan ripercorre timidamente i suoi passi, il Psg resta per ora ora un grande golem di fango inerte.
E’ stato un grande Milan? Perfetto? No, è stato un Milan minimale, ma è bastato. E comunque all’opposto di quello inguardabile e impresentabile di Firenze in campionato. Come sia possibile avere due facce così diverse non sappiamo, ed è uno dei tanti motivi per cui molti allenatori non riescono a conciliare facilmente campionato e Champions League. Obbligatorio in ogni caso rinviare almeno al prossimo turno discorsi e ragionamenti sull’inconsistenza di Leao. Adesso il Milan ha saputo fare a meno di lui. Magari per sognare serve qualcosa di più, ma insomma, chissà, si vedrà…
Pioli salta come un grillo, felicissimo e il Milan balla sotto la curva rossonera a White Hart Lane, o come diavolo (appunto…) si chiama adesso il nuovo mostro di acciaio e cemento del Tottenham. Uno dei tanti templi del football inglese, dove vincere - o meglio passare il turno - dà ancora più soddisfazione.
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Tottenham-Milan, Pioli: "Ai quarti con merito, partita di personalità". Conte: "Qualificazione persa all'andata"
Il tecnico rossonero si gode il passaggio del turno: "Siamo stati bravi, in campo con grande determinazione. Questo risultato ci dà fiducia anche in ottica campionato. Dove possiamo arrivare? Facciamo un passo alla volta, ce la possiamo giocare con chiunque"
"Abbiamo giocato con personalità, la qualificazione è meritata". Stefano Pioli si gode l'accesso ai quarti di finale di Champions e si congratula con i suoi: "Abbiamo giocato con energia, con tanta voglia di ottenere il risultato. Tenevamo al passaggio del turno ed era importante per il club andare avanti in questa competizione. Ci portiamo a casa qualcosa di positivo sul quale costruire anche qualche risultato in più in campionato dove dobbiamo recuperare posizioni. Dove possiamo arrivare in Europa? Il Milan deve fare un passo alla volta. Le difficoltà ora aumenteranno inevitabilmente. Prenderemo una grande squadra - Pioli lo sa bene - ma ce la giocheremo con chiunque con fiducia. Non sarà facile, ma mi piace pensare che nello sport non ci sia nulla di impossibile. Sognare è bello e aiuta a lavorare meglio".
Conte: "Qualificazione persa all'andata"
Sul fronte opposto Antonio Conte è deluso: "Il Tottenham è una squadra che deve lavorare tanto e per diventare competitiva a livelli importanti deve fare ancora tanta strada. Lo scorso anno siamo usciti dai gironi di Conference League. Uno step quest'anno lo abbiamo fatto, vincendo il girone, e uscendo poi con la squadra campione d'Italia. Noi non vinciamo niente da tanti anni. Lo scorso campionato siamo passati dal nono al quarto posto, vincendo 10 partite su 14, compiendo un miracolo. I giocatori si sono impegnati, ma bisogna determinare di più in fase offensiva. Avevamo preparato la gara in modo diverso nella circolazione della palla. Avevamo defezioni importanti in questi 180', anche se non può essere una scusa. Nelle due partite, forse l'abbiamo persa all'andata. Il mio futuro? Ho un contratto con il Tottenham e lo rispetto. A fine stagione si faranno le valutazioni insieme al club. Magari la società è delusa".
Il tecnico rossonero si gode il passaggio del turno: "Siamo stati bravi, in campo con grande determinazione. Questo risultato ci dà fiducia anche i…
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(ore 18.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e in streaming su Sky Go e Now Tv) Battuta la Juventus in campionato (1-0, 5 marzo), la Roma è pronta a ripetersi contro la Real Sociedad in Europa League: «Sono un’ottima squadra. Onestamente è difficile trovare i loro punti deboli, Alguacil è un bravissimo allenatore. Non è facile fargli gol, poi ci sono giocatori tecnicamente bravi. Essere quarti in Liga dietro tre giganti è tanta roba. È una squadra con grandi qualità, non abbiamo avuto un sorteggio fortunato, ma quest'anno c'è tanta qualità in Europa League perciò è sempre difficile. So che loro ci guarderanno con lo stesso rispetto che avremo noi», ha detto José Mourinho. Lo Special One ha poi parlato di Oyarzabal, uno dei giocatori più rappresentativi della formazione basca: «Devo dire che lui è molto bravo, ma c’è più di lui. Anche dal punto di vista individuale ne hanno altri di alto livello. Poi è importante come giocano di squadra e difensivamente sono molto organizzati. Sono bravi a cambiare modulo in corsa, sono una bellissima squadra. Faccio tanti complimenti a loro».
Juventus-Friburgo
(ore 21 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e in streaming su Sky Go e Now Tv) La Juventus non vuole fallire in Europa. Eliminato il Nantes, i bianconeri ripartono dal Friburgo: «Si tratta di una partita di livello europeo contro una squadra quarta in classifica, imbattuta nel girone, fisica e organizzata. È la gara d'andata, dobbiamo cercare di portare a casa la vittoria perché andare in Germania con un risultato di vantaggio è importante», le parole di Massimiliano Allegri. E ancora: «Che Juve sarà tatticamente? Devo ancora decidere. Devo anche valutare la gara di domenica, che sarà molto importante per noi, perché non avremo Kean che è squalificato. Da giovedì a domenica dovrò cercare di gestire al meglio gli attaccanti perché i due incontri sono molto ravvicinati».
CorSera
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Non solo l’Europa League. Oggi, giovedì 9 marzo, si gioca anche la Conference. In campo soltanto la Fiorentina (la Lazio ha anticipato a martedì e perso 2-1 contro l’Az Alkmaar), che al Franchi affronta i turchi del Sivasspor. In campo alle ore 21, la gara sarà trasmessa da Tv8, Sky Sport, Sky Sport Football, Dazn e — in streaming — su Sky Go e Now Tv. I viola sabato 4 marzo hanno battuto il Milan 2-1 e si presentano pieni di entusiasmo a questi ottavi di andata: «Penso che non ci sia nessuno della Fiorentina che pensi che siamo favoriti. Loro hanno vinto il proprio girone, è già un grande merito. Noi abbiamo dovuto superare un altro turno difficilissimo. Hanno una certa esperienza e poi il calcio turco sta diventando una realtà importante», ha ribadito Vincenzo Italiano.
Fiorentina-Sivasspor di Conference, le parole di Italiano
Vincenzo Italiano ha poi continuato nelle sue riflessioni riguardo alla partita: «Se interpretiamo bene come nelle ultime gare, possiamo cercare di ottenere un vantaggio in vista del ritorno. Ci vuole la massima umiltà e la massima attenzione. Le difficoltà possono arrivare in ogni momento», ha detto Vincenzo Italiano. Che poi ha parlato del successo contro il Milan: «Il campionato è una storia diversa da quello che può essere un doppio confronto europeo. Siamo in un momento positivo che ci sta dando autostima. Questa fiducia e questa voglia che stiamo mettendo in campo mi auguro che ci dia una spinta ulteriore. Vedo tanti ragazzi in crescita e che stanno giocando più sciolti e tranquilli», ha concluso.
CorSera
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Bayern Monaco-Psg, risultato 2-0: la maledizione continua, Mbappé non basta
La proprietà qatarina voleva conquistare la coppa o almeno mostrare di meritarla, e neanche quest’ultimo obiettivo è raggiunto.
La maledizione continua, Mbappé non basta, Messi non aiuta e non serve neppure l’assenza di Neymar infortunato, che nelle ore della vigilia aveva fatto sperare in una squadra meno vanitosa e più pratica, magari disposta a soffrire e quindi capace di vincere.
Il Paris Saint-Germain è eliminato agli ottavi di Champions League, come l’anno scorso. Nel 2022 battuto dal Real Madrid destinato poi a vincere la coppa, stavolta il Psg è sconfitto dal Bayern con i gol dei due ex, Kingsley Coman all’andata a Parigi e Choupo-Mouting a Monaco, più un raddoppio in contropiede di Serge Gnabry all’89', quando ormai i parigini attaccavano più per disperazione che convinzione.
Il Bayern ha giocato con intensità e cinismo, forte dell’1-0 dell’andata: allora fu una partita vinta senza impressionare, soprattutto grazie a un errore di Donnarumma. A Monaco la squadra di casa non ha dominato ma è riuscita a gestire il vantaggio di partenza, fino al colpo di grazia a metà della ripresa, quando un errore difensivo di Verratti in area ha dato a Choupo-Moting una palla difficile da sbagliare. Mancava mezz’ora, ma era già evidente che il Psg non ce l’avrebbe fatta. Il gol di Gnabry, solo un’umiliazione in più.
Il piano del Bayern annunciato da Thomas Muller il giorno prima in conferenza stampa — «Se funziona, Mbappé avrà poco da divertirsi» — è riuscito. La fiammata si è vista a due minuti dall’inizio, lancio lungo e Mbappé che arriva troppo decentrato ma comunque riesce a tirare nello specchio della porta. Inizio molto promettente, ma è la prima e unica volta che Mbappé esegue una delle sue celebri discese.
Poi il Bayern riesce a imbrigliare lui, e pure gli altri campioni: da Hakimi forse turbato dalle accuse di violenza sessuale, al capitano Marquinhos che gioca nonostante un colpo nel costato ed è costretto a uscire al 30’, a Sergio Ramos che sfiora il gol con un colpo di testa ma a 36 anni viene regolarmente battuto in corsa, a Messi, tornato il Messi pre-mondiali: camminate, passettini, in attesa di una magia improvvisa che con l’Argentina arriva sempre e con il Psg mai.
C’è stato un unico momento in cui il Psg è sembrato vicino a svoltare: al 38’, quando Sommer ha avuto un controllo infelice in aerea e Vitinha ha potuto tirare a porta vuota. Eravamo sullo 0-0, la palla stava entrando e a quel punto è spuntato De Ligt a negare in scivolata un gol che sembrava già fatto.
Non era una partita come le altre. La Champions era l’unico vero obiettivo del Psg, ancora una volta. La proprietà qatarina voleva conquistare la coppa o almeno mostrare di meritarla, e neanche quest’ultimo obiettivo è raggiunto. A Parigi c’è aria di fine ciclo e di addio al trio sMNM (Mbappé Neymar Messi). Il modello Psg — tante stelle ma poca rabbia di vincere — sembra arrivato al capolinea.
CorSera
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Conte afferma che la qualificazione è stata persa all'andata...ma è una analisi campata per aria perchè all'andata il Tottenham ha perso solo 1-0 e dunque la qualificazione era apertissima...ma se in casa tua non fai nemmeno un goal è chiaro che poi esci. Mi ricorda moltissimo la già citata Juve-Benfica del '14 dove pure lì, con lo stesso passivo, al ritorno Conte non cavò un ragno dal buco.
Si conferma quindi questo rapporto catastrofico di Conte con le coppe, ambito dove Conte puntualmente diventa la copia irriconoscibile di se stesso...e non si capisce per quale motivo, visto che una partita è una partita, per cui se sei bravo nel calcio dovresti esserlo poi bravo in qualunque competizione del calcio, come confermano tanti altri allenatori...Pioli compreso, che non è che avesse tutta questa esperienza con le coppe o con la champions.
Grossa soddisfazione per il Milan che si concederà un elettrizzante inizio di primavera con i quarti di champions.
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Stasera Roma - Real Sociedad gran bella partita, sulla carta.
Da non sottovalutare il Friburgo. Nel suo campionato è quarto e nel girone di EL non ha mai perso.
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Conte afferma che la qualificazione è stata persa all'andata...ma è una analisi campata per aria perchè all'andata il Tottenham ha perso solo 1-0 e dunque la qualificazione era apertissima...ma se in casa tua non fai nemmeno un goal è chiaro che poi esci. Mi ricorda moltissimo la già citata Juve-Benfica del '14 dove pure lì, con lo stesso passivo, al ritorno Conte non cavò un ragno dal buco.
Si conferma quindi questo rapporto catastrofico di Conte con le coppe, ambito dove Conte puntualmente diventa la copia irriconoscibile di se stesso...e non si capisce per quale motivo, visto che una partita è una partita, per cui se sei bravo nel calcio dovresti esserlo poi bravo in qualunque competizione del calcio, come confermano tanti altri allenatori...Pioli compreso, che non è che avesse tutta questa esperienza con le coppe o con la champions.
Grossa soddisfazione per il Milan che si concederà un elettrizzante inizio di primavera con i quarti di champions.
Si può dire visto e considerato che in questi 10 anni ha fatto letteralmente pietà in champions, che nel complesso Conte non sia tutto questo fenomeno? o è un crimine dirlo?
Senza dimenticare che questo ogni salta volta, in qualsiasi club si trova (compresa nazionale), dura al max 2/3 anni?
Qualcosa vorrà dire no?
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Si può dire visto e considerato che in questi 10 anni ha fatto letteralmente pietà in champions, che nel complesso Conte non sia tutto questo fenomeno? o è un crimine dirlo?
Senza dimenticare che questo ogni salta volta, in qualsiasi club si trova (compresa nazionale), dura al max 2/3 anni?
Qualcosa vorrà dire no?
Ma certo che si può dire.
Conte è (almeno fino a qui) uno che apre e chiude brevemente il ciclo... è uno dove la componente testadecazz0 la fa da padrone, quindi dura quel che dura.
Mettici che a livello prettamente tecnico e di campo, non è manco sto genio e il quadro è completo.
Con la Juve ha vinto alla Conte, di carattere e cattiveria...ma se vai a vedere pure l'incidenza in partita, faceva sempre ma dico sempre gli stessi cambi del cazz0.
Pregi e difetti di Conte ormai sono noti. Pure Inzaghi (che di Conte non vale mezza unghia) rischia di fare meglio di lui in champions.
Quello che c'è da dire è quindi che quei difetti noti fin da quasi il principio non sono stati limati, migliorati. Conte in questo non è progredito, non ha lavorato sulle sue pecche. Ci fa capire che in un certo senso è mentalmente pigro...e ci dice anche che è un allenatore che va bene per gettare delle basi (due, max 3 anni) ma che poi occorre altro per andare oltre il primo piano, mettere su l'attico e il tetto.
...ma di noi
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felice per il Milan e per la disfatta del PSG
squadra di figurine che spende miliardi per avere in attacco Neymar-Messi e Mbappe
e pretende di arrivare in fondo alla champions con Vitigna e Fabian Ruiz a centrocampo
fanno mercato come lo facevamo noi da ragazzini alla Master League di Winning 11
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sarebbe bellissimo se anche le altre 2 italiane riuscissero ad arrivare ai quarti
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
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