Zaniolo-Roma, lo stress e il rischio causa. Un compagno gli manda la foto dell’armadietto vuoto
Nicolò Zaniolo manda un certificato per «stress emotivo». La Roma si cautela mettendolo in lista Uefa. L'armadietto è stato svuotato, e i compagni gli hanno mandato la foto
Non è una novità, ma il calciatore che non può «lavorare» per colpa dello stress fa sempre notizia. Stagione 2004-2005: Emerson, detto Er Puma, è già d’accordo con la Juve e vuole andarsene dalla Roma. Non risponde alla convocazione per il ritiro estivo presentando un certificato medico. Diagnosi: è depresso e la colpa è del club giallorosso che lo ha dipinto come un mercenario, mettendogli contro tutta la città. Poi va a finire come voleva Emerson.
Diciotto anni dopo è Nicolò Zaniolo a inviare un certificato medico, sempre alla Roma, ammalato di calciomercato. Ha forzato la mano per andare al Milan 18 mesi prima della scadenza del contratto. I Friedkin e Mou l’hanno presa male. È finito «fuori dal progetto». Ieri si è scoperto che il 31 gennaio, prima che chiudesse il mercato, ha spedito un documento: gli servono 30 giorni di riposo.
Lo stress emotivo nasce dal tentativo di aggressione subìto sotto casa da parte di alcuni pseudotifosi. Zaniolo, ieri, si è sottoposto a una visita specialistica, tenuta da un medico «terzo», non il suo né quelli della Roma. Il controllo ha confermato la necessità del riposo e nei prossimi giorni Zaniolo non si allenerà né con i compagni né da solo. Per restare in forma lavorerà a casa, con un personal trainer. Tra dieci giorni, una nuova visita: si capirà se la situazione è migliorata o se i 30 giorni di prognosi vanno confermati.
La rottura resta dunque totale. I Friedkin sono furibondi per il suo comportamento, Mou ha detto che «c’è posto in famiglia solo per chi è contento di starci».
Lo hanno scaricato anche i compagni, uno gli ha inviato una foto del suo armadietto senza il nome e il numero 22. Nicolò aveva tolto dai suoi profili social la dicitura calciatore della Roma. Era rimasto solo «calciatore». E pensare che in mattinata era uscita una notizia che sembrava avvicinare Zaniolo e la Roma. Il club ha inserito il numero 22 nella lista Uefa per l’Europa League (Salisburgo-Roma il 16 febbraio, ritorno il 23).
I motivi, però, sono altri. Il primo è mettersi al riparo da possibili cause per «mobbing». Il secondo è che Zaniolo occupa un posto nella lista dei giocatori formati in Italia che altrimenti sarebbe restato vuoto. Il terzo è non fargli perdere valore nell’ambito del settlement agreement che la Roma ha stipulato con l’Uefa . Potrà essere conteggiato, in caso di cessione a giugno, negli accordi di fair play finanziario: la Roma può fare mercato solo finanziandolo con le uscite.
La Uefa, però, non ha pubblicato la lista giallorossa sul suo sito per «sottoporla a controlli da parte dell’Organo di Controllo Finanziario». Se l’Europa League è il futuro, il campionato è il presente. Oggi si presenta all’Olimpico (ore 18) l’Empoli (a questo link dove vedere la partita), che ha appena battuto l’Inter.
Come sta la Roma, uscita sotto i fischi di tutto lo stadio, dopo l’harakiri in Coppa Italia? Con Mourinho in panchina, la Roma non ha mai perso tre partite di fila. Se dovesse succedere, dopo Napoli e Cremonese, si salvi chi può.
CorSera
Nicolò Zaniolo manda un certificato per «stress emotivo». La Roma si cautela mettendolo in lista Uefa. L'armadietto è stato svuotato, e i compagni gli hanno mandato la foto
Non è una novità, ma il calciatore che non può «lavorare» per colpa dello stress fa sempre notizia. Stagione 2004-2005: Emerson, detto Er Puma, è già d’accordo con la Juve e vuole andarsene dalla Roma. Non risponde alla convocazione per il ritiro estivo presentando un certificato medico. Diagnosi: è depresso e la colpa è del club giallorosso che lo ha dipinto come un mercenario, mettendogli contro tutta la città. Poi va a finire come voleva Emerson.
Diciotto anni dopo è Nicolò Zaniolo a inviare un certificato medico, sempre alla Roma, ammalato di calciomercato. Ha forzato la mano per andare al Milan 18 mesi prima della scadenza del contratto. I Friedkin e Mou l’hanno presa male. È finito «fuori dal progetto». Ieri si è scoperto che il 31 gennaio, prima che chiudesse il mercato, ha spedito un documento: gli servono 30 giorni di riposo.
Lo stress emotivo nasce dal tentativo di aggressione subìto sotto casa da parte di alcuni pseudotifosi. Zaniolo, ieri, si è sottoposto a una visita specialistica, tenuta da un medico «terzo», non il suo né quelli della Roma. Il controllo ha confermato la necessità del riposo e nei prossimi giorni Zaniolo non si allenerà né con i compagni né da solo. Per restare in forma lavorerà a casa, con un personal trainer. Tra dieci giorni, una nuova visita: si capirà se la situazione è migliorata o se i 30 giorni di prognosi vanno confermati.
La rottura resta dunque totale. I Friedkin sono furibondi per il suo comportamento, Mou ha detto che «c’è posto in famiglia solo per chi è contento di starci».
Lo hanno scaricato anche i compagni, uno gli ha inviato una foto del suo armadietto senza il nome e il numero 22. Nicolò aveva tolto dai suoi profili social la dicitura calciatore della Roma. Era rimasto solo «calciatore». E pensare che in mattinata era uscita una notizia che sembrava avvicinare Zaniolo e la Roma. Il club ha inserito il numero 22 nella lista Uefa per l’Europa League (Salisburgo-Roma il 16 febbraio, ritorno il 23).
I motivi, però, sono altri. Il primo è mettersi al riparo da possibili cause per «mobbing». Il secondo è che Zaniolo occupa un posto nella lista dei giocatori formati in Italia che altrimenti sarebbe restato vuoto. Il terzo è non fargli perdere valore nell’ambito del settlement agreement che la Roma ha stipulato con l’Uefa . Potrà essere conteggiato, in caso di cessione a giugno, negli accordi di fair play finanziario: la Roma può fare mercato solo finanziandolo con le uscite.
La Uefa, però, non ha pubblicato la lista giallorossa sul suo sito per «sottoporla a controlli da parte dell’Organo di Controllo Finanziario». Se l’Europa League è il futuro, il campionato è il presente. Oggi si presenta all’Olimpico (ore 18) l’Empoli (a questo link dove vedere la partita), che ha appena battuto l’Inter.
Come sta la Roma, uscita sotto i fischi di tutto lo stadio, dopo l’harakiri in Coppa Italia? Con Mourinho in panchina, la Roma non ha mai perso tre partite di fila. Se dovesse succedere, dopo Napoli e Cremonese, si salvi chi può.
CorSera
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