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Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Il Giornale dà le cifre delle disdette e intervista Barbara Ricci, Ceo di Sportwide che illustra il quadro generale di una situazione che definisce "delicata e dolorosa". Today invece prende fischi per fiaschi perchè ci parla degli "ascolti"...che non c'entrano niente, sono le pere mentre qua sono in discussione le mele.
Come ben sa chi possiede un abbonamento alle paytv, la disdetta diventa effettiva dopo 30 giorni dalla richiesta, per cui la spia dell'auditel potrebbe avere un qualche valore indicativo tra un mese e non fotografa certo la situazione attuale. Quello è un articolo incosistente da questo punto di vista.
Posto che nemmeno Il Giornale cita una fonte sulle 500mila disdette di cui parla, e che quel numero sarebbe enorme se fosse autentico, perchè DAZN in Italia ha 2 milioni di abbonati, il vero punto in questione è quello del trafiletto di Barbara Ricci, ovverosia di un quadro calcistico italiano già da tempo in deterioramente dove si sta andando ad innestare una situazione che invece di migliorare peggiorerà quel quadro, che già sconta un enorme divario (in termini di diritti tv, sponsor, marketing) rispetto alla Premier.
E' questo che interessa gli investitori e chi andrà ad acquistare i diritti tv per il prossimo triennio.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
lasciando stare che risponde a quel coglione di Cassano secondo me dice una cosa giusta.
le inglesi stanno spendendo come noi negli anni 80, ovvero oltre il reale valore di mercato dei giocatori ed alla lunga anche per loro sarà insostenibile
I dati di ascolto di quei giorni non vogliono dire niente, dato che quando dai la disdetta non è che di colpo non puoi vedere più nulla, ma è possibile vedere ancora fino a quando previsto dal precedente rinnovo.
I dati di ascolto di quei giorni non vogliono dire niente, dato che quando dai la disdetta non è che di colpo non puoi vedere più nulla, ma è possibile vedere ancora fino a quando previsto dal precedente rinnovo.
Il Giornale dà le cifre delle disdette e intervista Barbara Ricci, Ceo di Sportwide che illustra il quadro generale di una situazione che definisce "delicata e dolorosa". Today invece prende fischi per fiaschi perchè ci parla degli "ascolti"...che non c'entrano niente, sono le pere mentre qua sono in discussione le mele.
Come ben sa chi possiede un abbonamento alle paytv, la disdetta diventa effettiva dopo 30 giorni dalla richiesta, per cui la spia dell'auditel potrebbe avere un qualche valore indicativo tra un mese e non fotografa certo la situazione attuale. Quello è un articolo incosistente da questo punto di vista.
Posto che nemmeno Il Giornale cita una fonte sulle 500mila disdette di cui parla, e che quel numero sarebbe enorme se fosse autentico, perchè DAZN in Italia ha 2 milioni di abbonati, il vero punto in questione è quello del trafiletto di Barbara Ricci, ovverosia di un quadro calcistico italiano già da tempo in deterioramente dove si sta andando ad innestare una situazione che invece di migliorare peggiorerà quel quadro, che già sconta un enorme divario (in termini di diritti tv, sponsor, marketing) rispetto alla Premier.
E' questo che interessa gli investitori e chi andrà ad acquistare i diritti tv per il prossimo triennio.
Sarebbe meglio aspettare fonti ufficiali.
Per Today sono fake news.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Comunque Io ancora non ho capito le regole del Fair play finanziario.
Se hanno speso tanto, è perché davvero hanno avuto simili entrate e quindi non hanno sforato?
C'è altro?
Boh mi pare così assurdo, specialmente per gennaio.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Ma la Roma per quanto tempo ancora dovrà averlo nel cul0 sto fair play finanziario?
Chiedo eh.
Perché me pare che sia l'unica che spiattella sta cosa al mondo intero.
Tutti parlano di "tirare la cinghia"...De Laurentiis è tirchio, Lotito compra solo nei balcani, Elliot n je frega n cazz0, Er Cinese sta n bianco arovinato, La Juve rubba (c'entra sempre ovviamente)...
Da noi la scusa pe nun caccià li sordi è sto Fair play finanziario...
Sarebbe meglio aspettare fonti ufficiali.
Per Today sono fake news.
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È chiaro che nessuno abbia dati ufficiali se non DAZN e Sky e credo che in ogni caso si guardino bene dal comunicarli. Qualsiasi numero di disdette abbiano avuto non è bello per loro condividere dei numeri in negativo. Quelli d'ascolto ufficiali però come dicevamo io e Sean non hanno senso analizzarli ora che anche chi ha disdetto può ancora vedere per alcune settimane.
È chiaro che nessuno abbia dati ufficiali se non DAZN e Sky e credo che in ogni caso si guardino bene dal comunicarli. Qualsiasi numero di disdette abbiano avuto non è bello per loro condividere dei numeri in negativo. Quelli d'ascolto ufficiali però come dicevamo io e Sean non hanno senso analizzarli ora che anche chi ha disdetto può ancora vedere per alcune settimane.
Certo, ma loro stessi a parte gli ascolti dicono che girano fake news assurde sulle disdette.
Poi chissà.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
lasciando stare che risponde a quel coglione di Cassano secondo me dice una cosa giusta.
le inglesi stanno spendendo come noi negli anni 80, ovvero oltre il reale valore di mercato dei giocatori ed alla lunga anche per loro sarà insostenibile
Su questo, come detto altre volte, sono in completo disaccordo.
La serie A degli anni d'oro era tenuta su da un flusso di soldi non strutturali (non generati cioè dal campionato, dalle tv, dagli sponsor ecc..., insomma dal sistema calcio) ma da dei mecenati: gli Agnelli, i Berlusconi, i Moratti e tutti gli altri...compresi quelli che spendevano e spandevano fino a rovinarsi...e difatti una volta scoperto il trucco molti di quelli sono finiti per aria coi loro club, nel mentre il mecenatismo puro è tramontato: essendoci sotto a quello niente (niente di strutturale) il calcio italiano s'è svegliato povero, arretrato, superato.
La Premier è tutto un altro paio di maniche: è ricca di suo, non ha solo proprietà ricche. Distribuisce miliardi in diritti tv, attrae altri miliardi in sponsor e merchandaising, ha una cornice luminescente (gli stadi nuovissimi) e che pure essa contribuisce a distribuire soldi...oltre a questo, anzi proprio per questo, ha proprietà ricche, grossi colossi, arabi, petrolieri ecc...
Quindi quella della A era una "bolla" poi esplosa, la Premier è un palazzo con delle fondamenta, una differenza sostanziale...
Un'altra non meno importante è il sistema di controllo: in Premier un Manenti non potrà mai attecchire, perchè la federazione controlla sul serio chi va a chiedere un posto a tavola. Un Li Yonghong non avrebbe mai potuto acquistare il Milan...e via discorrendo.
In Premier difatti non fallisce un club, qua da noi tanti e a tutte le ore e in tutte le serie, dalla A a quelle inferiori.
Una bolla è semmai il PSG, perchè lì c'è un club, sul modello del Milan di Berlusconi, tenuto in piedi dai soldi di un proprietario. Se dovesse andarsene il PSG si sgonfierebbe...ma non è però nemmeno del tutto certo, perchè potrebbe subentrare un altro riccone al suo posto, visto che la Francia non è l'Italia, il sistema funziona, gli investimenti sono premiati, la situazione complessiva è differente pure lì, per cui se ho qualche miliardo da buttare nel calcio la Francia mi garantisce certo più dell'Italia: qua perchè dovrei venirci?
...ma di noi
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forse, tra mille inverni
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nella necropoli deserta»
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Mercato di gennaio. La serie B inglese ha movimentato quanto la A italiana. La Premier ha un saldo negativo di mezzo miliardo di euro...vuol dire che non deve vendere per comprare, ma che le uscite le copre coi soldoni che le arrivano dal sistema calcio inglese e dalla ricchezza delle squadre...per cui comprano, comprano e comprano.
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Il problema non sono le inglesi che "distribuiscono" soldi in giro per l'europa. Il problema sono i giocatori che prendono i bonus alla firma ed i procuratori con le loro commissioni monstre.
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I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Su questo, come detto altre volte, sono in completo disaccordo.
La serie A degli anni d'oro era tenuta su da un flusso di soldi non strutturali (non generati cioè dal campionato, dalle tv, dagli sponsor ecc..., insomma dal sistema calcio) ma da dei mecenati: gli Agnelli, i Berlusconi, i Moratti e tutti gli altri...compresi quelli che spendevano e spandevano fino a rovinarsi...e difatti una volta scoperto il trucco molti di quelli sono finiti per aria coi loro club, nel mentre il mecenatismo puro è tramontato: essendoci sotto a quello niente (niente di strutturale) il calcio italiano s'è svegliato povero, arretrato, superato.
La Premier è tutto un altro paio di maniche: è ricca di suo, non ha solo proprietà ricche. Distribuisce miliardi in diritti tv, attrae altri miliardi in sponsor e merchandaising, ha una cornice luminescente (gli stadi nuovissimi) e che pure essa contribuisce a distribuire soldi...oltre a questo, anzi proprio per questo, ha proprietà ricche, grossi colossi, arabi, petrolieri ecc...
Quindi quella della A era una "bolla" poi esplosa, la Premier è un palazzo con delle fondamenta, una differenza sostanziale...
Un'altra non meno importante è il sistema di controllo: in Premier un Manenti non potrà mai attecchire, perchè la federazione controlla sul serio chi va a chiedere un posto a tavola. Un Li Yonghong non avrebbe mai potuto acquistare il Milan...e via discorrendo.
In Premier difatti non fallisce un club, qua da noi tanti e a tutte le ore e in tutte le serie, dalla A a quelle inferiori.
Una bolla è semmai il PSG, perchè lì c'è un club, sul modello del Milan di Berlusconi, tenuto in piedi dai soldi di un proprietario. Se dovesse andarsene il PSG si sgonfierebbe...ma non è però nemmeno del tutto certo, perchè potrebbe subentrare un altro riccone al suo posto, visto che la Francia non è l'Italia, il sistema funziona, gli investimenti sono premiati, la situazione complessiva è differente pure lì, per cui se ho qualche miliardo da buttare nel calcio la Francia mi garantisce certo più dell'Italia: qua perchè dovrei venirci?
non c'erano solo i moratti e berlusconi, ogni squdra aveva dei giocatori di livello internazionale che ora non potrebbero giocare in provinciali.
Bierhoff e balbo all'udinese, il Pisa con Dunga e Simeone, fonseca del cagliari, e una squadra come la fiorentina poteva avere batistuta edmundo e rui costa. Anche se cecchi gori rientra tra quelli che si rovinarono
Che poi basterebbe un accordo tra le big per non prendere nessuno a zero con bonus alla firma e commissioni esagerate. Ma evidentemente alle societa' va bene come funziona ora...altrimenti si metterebbero d'accordo tra loro in un attimo.
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I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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