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Svolta clamorosa: il Tribunale commerciale di Madrid accoglie l'appello della A22Sports, è possibile creare una competizione indipendente e alternativa a quelle dell'organizzazione europea ed internazionale
“Uefa e Fifa non non possono ostacolare la concorrenza”
Il Tribunale commerciale di Madrid accoglie l'appello della A22Sports, e possibile creare una competizione indipendente e alternativa a quelle dell'organizzazione europea ed internazionale
#SportMediaset
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Il calciatore che sposa il progetto non esiste salvo rari casi, quindi in Italia le squadre devono avere sotto continuo controllo il mercato perché una casella solida dell'undici titolare può saltare in un attimo, basta un campionato a buoni livelli.
Non sposano il progetto e nemmeno la maglia.
A volte penso che è un dispiacere per noi, cioè noi tifosi che hanno fatto in tempo a vedere almeno le ultime propaggini di un calcio differente...Forse per i tifosi nati qui e ora, i giovani e giovanissimi, magari è del tutto normale che un giocatore cambi casacca alla bisogna, come accade nella NBA negli USA...dove i giocatori si fanno un anno qua, due anni là e un anno ancora altrove ecc...
D'altro canto per i giovani il calcio in Italia è sempre meno attrattivo, fanno altro, guardano altro. Magari arriveranno ad interessarsi di questa o quella squadra se avrà un giocatore che in qualche maniera li attrae...per poi seguirlo altrove, senza sposare nessuna maglia, nessun colore sociale: tifosi fluidi che, come i calciatori odierni, non sposano nessun club.
Tutto va trasformandosi. Noi ormai ragioniamo con categorie di pensiero già adesso fuori dal mondo (del calcio). Inoltre la Premier si prenderà tutto. La serie A è quasi del tutto evanescente, un villaggio dove sopravvivono alcuni decorativi indiani, noi che ce le cantiamo e suoniamo da soli.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Dopo l'iniziale rifiuto, Zaniolo aveva accettato l'offerta del Bournemouth, ma ora sono gli inglesi ad aver fatto un passo indietro. Secondo quanto riporta Sky Sport, infatti, il club inglese avrebbe bloccato le trattative in quanto si sono già spesi troppi soldi per altre operazioni di mercato. Tra queste, quella ultimata nelle ultime ore per l'arrivo di Traoré dal Sassuolo. Dopo l'esclusione dal progetto tecnico giallorosso, il numero 22 era pronto ad accettare l'offerta del Bournemouth, ma il proprietario del club ha deciso di mettere tutto in stand-by.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
Finalmente è finito il calciomercato. La roma prende solbakken e llorente, due giocatori che rimpinguano la rosa.
Perdiamo però tre giocatori che ai nastri di partenza erano tre titolari: zaniolo, kardsdorp, messi fuori rosa e spinazzola totalmente fracico.
La buona notizia è che wynaldum sta rientrando.
Tre competizioni sono troppe per la rosa della, punterei tutto sulla coppa italia a discapito dell' eurpa league .
Fortuna che c'è il Palermo che mi regala qualche gioia nel mercato...
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Gli acquisti e le cessioni della sessione invernale di calciomercato: tutti gli affari ufficiali in Serie A, squadra per squadra. Il mercato di riparazione senza perdere nemmeno un colpo!
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenziobrucerà la campagna come i falò la sera."
AC Milan Twitter
"In merito all’articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano La Gazzetta dello Sport dal titolo: “Leão Milan rottura totale”, AC Milan tiene a precisare che la trattativa con Rafael Leão non ha subito alcuna interruzione.
La narrazione giornalistica di un presunto gelo tra le parti non solo è totalmente infondata ma anche lesiva nei confronti del Club e del suo giocatore. AC Milan prosegue, infatti, il dialogo con Leão e il suo entourage in un clima sereno e professionale."
31 gennaio 3.48 pm
La Gazzetta dello Sport Twitter
"In merito all’articolo pubblicato oggi sul Milan e Leao, la Gazzetta dello Sport conferma quanto scritto: secondo chi cura gli interessi del giocatore la trattativa è in stallo da metà gennaio e, ad oggi, il problema della clausola non ha trovato soluzione."
31 gennaio 5.06 pm
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenziobrucerà la campagna come i falò la sera."
L’Inter va nonostante il capitano Skriniar che a giugno se ne andrà al Psg per cui ha già firmato, caso assai meno sconvolgente di come è stato presentato e in realtà perfettamente nell’ordine delle cose. I nerazzurri intanto proseguono la loro corsa in Coppa Italia, che lo scorso anno hanno già vinto e di cui Simone Inzaghi è ormai uno specialista. Il tutto alla fine di un calciomercato d’autunno molto povero e triste, assai distante della follie della Premier e riempito più che altro con i no dei giocatori importanti ai loro stessi club: Leao non ha rinnovato col Milan, Skriniar si è accordato col Psg invece che con l’Inter, Zaniolo ha rifiutato il trasferimento. E per questo è stato messo fuori squadra. I club ormai col fatto che pagano i giocatori veramente tanto pensano anche di esserne i padroni…
Funziona lo stesso, basta farsene una ragione. Senza il capitano Skriniar non sarà un dramma, e comunque da oggi fino a giugno l’Inter ce lo avrà, sarebbe assurdo escluderlo per ripicca o gelosia. Come sta accadendo alla Roma con Zaniolo: si taglia fuori un giocatore per divergenze interne dopo un ammutinamento ancora non del tutto chiarissimo e perché ha rifiutato il trasferimento a una squadra a lui non gradita. Cioè o te ne vai e mi fai incassare 30 milioni oppure sei fuori, non giochi più, “non fai più parte del progetto” come si dice oggi. Contemporaneamente con dichiarazioni tv molto spericolate lo si espone alle minacce dei tifosi che usano mezzi spicci e mafiosi per farlo andar via alle condizioni volute dal club.
A queste situazioni di rottura e di separazione possiamo aggiungere anche il fallimento delle trattative per il rinnovo di contratto tra Leao e il Milan. Questioni di soldi portano le parti su direzioni opposte e un probabile futuro divorzio il prossimo anno.
Il fatto che i club paghino molto i giocatori fa ritenere loro di esserne i “padroni” in tutti i sensi, quando invece c’è un contratto e un accordo collettivo che regola diritti e doveri. Tutto questo a latere di una Coppa Italia tornata la stessa sera della chiusura di un triste e povero mercato di gennaio. Niente di nemmeno paragonabile alla Premier League, ormai un altro pianeta.
Lo scudetto è complicato. La Coppa Italia è la specialità di Simone Inzaghi che tiene l’Inter in corsa su tutti i fronti, tranne lo scudetto, ovviamente. Anche se al momento è comunque la squadra più vicina al Napoli. Non c’è granché di entusiasmante nel fare un golletto all’ Atalanta con Darmian mentre Lukaku gioca ma resta sempre lì a guardare. Insomma all’ Inter si fa quel che si può e oltre capitan Skriniar, a quanto pare, c’è vita.
Funziona lo stesso, basta farsene una ragione. Senza il capitano Skriniar non sarà un dramma, e comunque da oggi fino a giugno l’Inter ce lo avrà, sarebbe assurdo escluderlo per ripicca o gelosia. Come sta accadendo alla Roma con Zaniolo: si taglia fuori un giocatore per divergenze interne dopo un ammutinamento ancora non del tutto
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Skriniar, Leao, Zaniolo, Amrabat: le tensioni dopo il mercato
Sono tutti rimasti dove erano, ma per un motivo o per l’altro non sarà facile gestirli. Zaniolo il caso più spinoso: aveva accettato il Bournemouth ma quando era troppo tardi. Oggi sarà a Trigoria. Marotta: «Skriniar? Decisione che va rispettata»
Da Milano a Roma, passando per Firenze. L’ultimo giorno di mercato è povero di affari conclusi, ma ricco di tensioni. Alla fine resta tutto come prima: Skriniar all’Inter, Zaniolo alla Roma, Amrabat alla Fiorentina. E naturalmente Leao al Milan. Ma le scorie di trattative serrate e durissime potrebbero lasciare il segno, condizionare gli umori e anche il rendimento dei giocatori che hanno immaginato lo strappo e adesso invece devono riciclarsi. Skriniar ha già firmato con il Paris Saint Germain per giugno e avrebbe preferito cambiare maglia subito. Amrabat ha chiesto la cessione al Barcellona, che si è fatto vivo la mattina dell’ultimo giorno. Zaniolo è il caso più clamoroso: prima ha rifiutato il Bournemouth, poi ha capito che solo quella strada gli rimaneva e nell’ultima notte passata senza chiudere occhio ha deciso di accettare, ma a quel punto gli inglesi avevano già preso Traoré dal Sassuolo per 30 milioni e lo hanno scaricato.
La serie A gioca in difesa. La crisi non consente investimenti che all’estero, invece, si possono permettere. O, come nel caso del Barcellona, non si possono permettere ma provano ad aggirare gli equilibri finanziari. Anche il Milan è chiamato a difendersi perché il rinnovo di Leao, in scadenza nel 2024, è tutto fuorché probabile. Nell’ultimo mese l’operazione ha subito un deciso rallentamento. Sul tavolo anche la clausola rescissoria, che Rafa ha chiesto di dimezzare: da 150 milioni sino a 70-80, mentre il Diavolo vorrebbe cancellarla. L’altro nodo, apparentemente insuperabile, è la multa da quasi 20 milioni che il portoghese deve allo Sporting Lisbona. E non aiuta la complessa trattativa legata al numero degli agenti, una specie di Sudoku. Sullo sfondo la solita Premier.
Proprio il Milan è stato la grande illusione di Zaniolo, che adesso vivrà mesi terribili da separato in casa nella Roma. Anche ieri non si è allenato, ma aveva la giustificazione, oggi sarà a Trigoria. La società non ha mollato un centimetro, pretendendo 27 milioni più il 10 per cento sulla futura rivendita, l’offerta del Bournemouth, svanita dopo che il giallorosso aveva deciso di accettarla, tanto da aver prenotato un volo Pisa-Londra alle 18. Nelle ultime concitate ore di mercato si sono fatti avanti Leeds, Southampton, Everton e i tedeschi del Lipsia. Ma tutti volevano il giallorosso in prestito. E i Friedkin hanno chiuso la porta. Gli americani sono furiosi non tanto perché ha rifiutato il Bournemouth, quanto perché si è tirato indietro contro lo Spezia e a Napoli. Ora minacciano di tenere Zaniolo lontano dalla prima squadra sino a giugno. Bisognerà vedere se Mourinho asseconderà la proprietà, come ha fatto in questi giorni, o cercherà di ricucire lo strappo che non giova a nessuno.
Anche Skriniar avrebbe preferito cambiare aria. Ma l’offerta del Psg è stata considerata irricevibile: 10 milioni, peraltro dilazionati. Lo slovacco resterà sino alla fine della stagione, probabilmente senza più la fascia da capitano e bisognerà vedere con che spirito. «Non esistono più le bandiere», commenta Marotta, mentre il difensore non è andato allo stadio per la partita con l’Atalanta. È basso anche il morale del marocchino Amrabat, una delle stelle del Mondiale. Il Barcellona, svegliandosi con colpevole ritardo, ha presentato un’offerta da 4 milioni per il prestito e 36 per il riscatto. I viola, che nel frattempo hanno preso Sabiri dalla Samp per giugno e riscattato Barak in anticipo, non hanno ceduto, ma il ragazzo è turbato e non è stato convocato per il cruciale quarto di finale di Coppa Italia contro il Torino. All’estero, invece, ci hanno dato dentro: l’Arsenal ha preso Jorginho dal Chelsea, il Bayern il terzino portoghese Cancelo dal Manchester City.
CorSera
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La Premier si prende e si prenderà tutto. Il resto verrà intercettato da club come il PSG, cioè ricchi quanto gli stati di cui sono espressione. Il terzo lato del triangolo sono Real e Barcellona, che, pur se messe peggio rispetto a qualche anno fa, sono pur sempre club che fatturano 700 milioni. E' questa la piramide del calcio, con la vertice la Premier e poi PSG, Real e Barcellona.
L'Italia è invece quel calcio dove arriva la terz'ultima della Premier e getta sul tavolo una offerta che è di gran lunga superiore a quella fatta dal club che ha vinto il campionato e che risiede a Milano, la capitale economico-industriale del Paese...e questo ci rende bene la fotografia di come è messo il nostro calcio.
Skriniar si è già promesso al PSG (rieccolo), Leao sbuffa perchè vuole le luci inglesi, i club italiani contano gli spicci e invece di aprire il borsello sono costretti a prima vendere e poi comprare...si ma chi? Quello che resta nel retrobottega, visto che ai pezzi in vetrina non ti puoi nemmeno avvicinare.
Dunque oggi più che mai diventa fondamentale progettare e lavorare come ha fatto il Napoli: avere in rosa elementi da poter vendere sul mercato per poi essere bravissimi a rimpiazzarli con profili non ancora nel mirino dei club della Premier o di quelli straricchi.
Il Napoli è così che si è fatto una rosa invidiabile, cioè forte nei titolari, profonda e qualitativa nelle riserve.
E' un club che non si è scomposto se c'era da dare via i Cavani, gli Higuain, i Koulibaly...perchè poi sono entrati i Kim, i Kvara, gli Anguissa e soprattutto gli Osimehn, altro forziere milionario che permetterà, al momento giusto, di avere il cento milioni da buttare sul mercato e continuare il gioco.
E' proprio per quei motivi che il Milan deve chiedersi se conviene trattenere Leao a tutti i costi o se forse non è meglio incassare un bel pacco di milioni e andare a cercare quei rinforzi che gli mancano, un vuoto che gli ha impiccato la stagione a gennaio.
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