Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • In piedi tra le rovine
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    Credo che la Juve non abbia mai presentato una offerta cash anche dilazionandola con formule tipo prestito + riscatto ma sempre e solo delle offerte con dentro una quota di contropartite e una di soldi. Questa proposta fin dall'inizio non è mai stata presa in considerazione dalla Roma (anche perchè sul totale della valutazione un 15% sarebbe andato all'Inter e quindi soldi perchè mica puoi mandargli una gamba di una contropartita tecnica) e la cosa come è nata è morta.

    Se non ci fosse stato il riscatto di Chiesa, ecco ci sarebbero stati i 40 milioni contanti. Siccome nel frattempo è arrivato Di Maria a zero (Zaniolo sarebbe stato il post-Di Maria, per un anno crescendo alla sua ombra, il piano era questo) e siccome 40 tutti e subito la Juve non ce li aveva, la faccenda non s'è chiusa.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • marcu9
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      • May 2009
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      Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
      Morto Tavecchio

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      Sean, niente dici ?

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      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
        • 119849
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        • In piedi tra le rovine
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        Personalmente su Tavecchio non ho niente da dire perchè c'è poco da raccontare. Non è stato un presidente federale che ha in qualche maniera lasciato il segno (se non in negativo con la prima delle due mancate qualificazioni ai mondiali). Come tanti prima (e dopo, perchè pure Gravina è una bella statuina) di lui non è riuscito nemmeno a fare una mezza riforma...delle quali il nostro calcio avrebbe tanto bisogno.

        Non è dunque un personaggio che ha inciso. Da quel punto di vista è stato soltanto uno dei tanti burocrati che si alternano o saltano di poltrona in poltrona, tutti uguali, tutti inani.
        ...ma di noi
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        forse, tra mille inverni
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        • robybaggio10
          Bodyweb Senior
          • Dec 2011
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          • Franciacorta
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          Idolo Tavecchio!
          I SUOI goals:
          -Serie A: 189
          -Serie B: 6
          -Super League: 5
          -Coppa Italia: 13
          -Chinese FA Cup: 1
          -Coppa UEFA: 5
          -Champions League: 13
          -Nazionale Under 21: 19
          -Nazionale: 19
          TOTALE: 270

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          • Virulogo.88
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            Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
            Idolo Tavecchio!
            Già, mancherà.

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            Originariamente Scritto da Pesca
            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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            • robybaggio10
              Bodyweb Senior
              • Dec 2011
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              • Franciacorta
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              Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
              Già, mancherà.

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              Se avesse avuto carta bianca avrebbe di sicuro messo un limite al numero di colorati in rosa. Agli illuminati c'è sempre qualcuno che mette i bastoni tra le ruote!
              I SUOI goals:
              -Serie A: 189
              -Serie B: 6
              -Super League: 5
              -Coppa Italia: 13
              -Chinese FA Cup: 1
              -Coppa UEFA: 5
              -Champions League: 13
              -Nazionale Under 21: 19
              -Nazionale: 19
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              • Irrlicht
                Bodyweb Senior
                • Aug 2021
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                Mourinho in conferenza stampa
                “Se ci saranno provvedimenti disciplinari o meno questo non lo so – dice l’allenatore della Roma –. Purtroppo però ho ragione io e mi sembra che possa succedere quello che avevo detto dopo lo Spezia. E dico purtroppo perché Nicolò è un mese che dice che vuole andare via, che non vuole più giocare con questa maglia o allenarsi con questo gruppo. Dopo lo Spezia ho lasciato il giorno libero e il martedì opzionale: tutti quelli che erano in panchina e molti che hanno giocato sono venuti e questi sono i giocatori che uno vuole: anche se non gioco, so che la squadra prima o poi avrà bisogno di me. Ecco perché dico purtroppo, perché la situazione ideale è avere giocatori felici. Avevo la sensazione che Nicolò il primo febbraio sarebbe stato ancora qui e penso che succederà. Di certo c’è solo che non farà parte della spedizione di Napoli. E io ora penso ai ragazzi che vogliono venire a lottare con me per il club e per i tifosi"
                (Gazzetta)
                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                • fede79
                  Stratocaster Addicted
                  • Oct 2002
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                  Come gestirà Zaniolo? Che evoluzione avrà la storia? Ci saranno provvedimenti disciplinari?
                  "Non posso rispondere a questo. Purtroppo sembra che io abbia ragione. Dopo quello che ho detto nel post di Spezia-Roma ("La mia sensazione è che il 1° febbraio Zaniolo sarà qua", ndr) sembra che sia questa la direzione".



                  Perché dice purtroppo?
                  "Perché è da un mese che il giocatore dice ogni giorno di voler andare via. Dopo lo Spezia ho dato lunedì come giorno libero a tutti e martedì ho fissato un allenamento opzionale. Martedì ero a Trigoria con il mio staff, tutti i giocatori in panchina a La Spezia sono venuti ad allenarsi, anche tanti giocatori che hanno giocato sono venuti in piscina o per fare recupero. Questo è il profilo di giocatore che un allenatore vuole: un giocatore di squadra, questo è il concetto di giocatore che vuoi. Quando un calciatore dice, non solo all'allenatore ma soprattutto alla società e anche ai compagni ogni giorno, di non voler giocare per la Roma, di non voler vestire la maglia della Roma e di non volersi allenare con il gruppo, allora devo dire purtroppo. La situazione ideale sarebbe che il giocatore sia felice e lasci gli altri felici. Ho avuto questa sensazione quando ho rilasciato quelle dichiarazioni e purtroppo sembra che stia succedendo. Se vuoi sapere i dettagli, quello che è successo e come, non è una domanda per me. Ancora una volta Nicolò non è a disposizione della squadra, il nostro focus è sulla partita e il mio focus come allenatore è sui ragazzi che vogliono lottare per il club e per i tifosi, in questa dinamica Nicolò non fa parte del progetto Napoli se si può chiamare così. Non voglio parlare più di Zaniolo".


                  Al di là della questione Zaniolo, il mercato si conclude con pochi cambiamenti nella rosa, ma ha due giocatori in meno: mancheranno Zaniolo e Karsdorp. Manca qualcosa? La Roma si è indebolita?
                  "Ho un regalo per te. Lasciatemi ringraziare tanta gente che mi ha fatto gli auguri per il compleanno. Non parlo della mia famiglia e dei miei amici più stretti, ma della gente che per attraverso vie mi hanno fatto anche molti regali. Voglio ringraziare tutti, è fantastico, non me lo aspettavo. Il regalo per te è la formazione che gioca domani: Rui Patricio in porta, Zalewski a destra, Spinazzola a sinistra, i tre centrali con Kumbulla in panchina, Cristante, Matic e Pellegrini, Dybala e Abraham. Sulla tua domanda: se si conclude la situazione di Shomurodov, abbiamo un giocatore in meno ed un ragazzo in meno fantastico. Eldor ha lavorato tanto per avere opportunità di giocare a Roma e non ne ha avute tante. Bisogna giocare sempre: se finisce bene il prestito per 6 mesi, è qualcosa di cui ha bisogno e che merita. È triste per noi, è uno dei nostri che va via, ma è importante per lui giocare. Se ne abbiamo uno in meno e nessuno in arrivo, è ovvio che abbiamo un'opzione in meno ma è così. Non ho nulla da dire".


                  Si aspettava di più dal mercato?
                  "No, perché la situazione del Fair Play è diventata più chiara per tutti. L'uscita di Eldor è in prestito oneroso con risparmio sul suo ingaggio, ma non ha un impatto sul mercato che possiamo fare o meno, per questo non mi aspetto nulla. Mi aspetto più difficoltà, perché adesso la struttura competitiva cambia: da gennaio abbiamo giocato una partita a settimana, ora ne inizia una diversa. Quando hai qualche problema e non opzioni, puoi aspettarti più difficoltà. Ma il gruppo è fantastico e solidale, andiamo insieme fino alla fine con i tifosi. È tanto senza tifosi".


                  Karsdorp è nella stessa situazione di Zaniolo?
                  "Sarà fuori fin quando lui vorrà, serve poco per stare dentro. Ora è infortunato, ha un piccolo problema ma si è sempre allenato con noi dal ritiro in Algarve. Qualcuno in questo processo è stato bugiardo ed ha lasciato un'immagine negativa di un allenatore e di un club e non la meritavamo. Dipende solo da lui".


                  Qual è il principio per cui la penultima squadra di Premier riesce a fare un'offerta per Zaniolo e non la prima della Serie A? Perché questa differenza strutturale?
                  "Inizia tutti dai diritti tv. È quasi una metafora ma è la realtà: quando si gioca la finale di Championship, è la partita che ha più soldi sul tavolo, anche di più di una finale di Champions League. Questo dice tutto, è un potere economico diverso. Dal punto di vista economico le squadre di Premier sono più forti di quelle italiane. Si può parlare di Juve con potenziale diverso ma tutte sono in difficoltà".

                  Vorrei che lei mi parlasse di Smalling: ha parlato con lui?
                  "Il punto è che sta giocando e lo sta facendo molto molto bene, dimostrando di essere concentrato sulla Roma. È conosciuto da tutti, è una situazione aperta, non ho mai parlato con lui del contratto, è una situazione personale ma la mia convinzione personale è che voglia rimanere. Posso dire perché lo so: la società capisce la sua importanza, la sua professionalità e il suo rendimento soprattutto nelle ultime due stagioni. La mia convinzione è che si possa trovare un accordo. Penso sia più di qua che di là. Devono trovare tutti e due un accordo: la Roma ha bisogno di Chris e per lui non vedo altro posto dove possa essere più felice per la sua sicurezza professionale e il suo status. Penso arriveranno ad una conclusione buona".
                  sigpic
                  Free at last, they took your life
                  They could not take your PRIDE

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                  • Sean
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                    Mourinho molto lucido...in specie quando analizza il nostro calcio e quando afferma che è meglio avere in rosa giocatori contenti di starci invece che il contrario...però non sempre le esigende di uscita di un calciatore corrispondono a quelle di entrata (quanto voglio farci in soldi con quel tal giocatore) di un club.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
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                    forse, tra mille inverni
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                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Cremonese-Inter 1-2. Doppietta di Lautaro che in questa fase sta sostanzialmente tenendo su da solo la baracca.
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                        Spezia, visite mediche per Shomurodov
                        (Valentino Della Casa- Redazione gianlucadimarzio.com) Visite mediche in corso a Carrara per Shomurodov. L’attaccante uzbeko è arrivato nel pomeriggio da Roma e sta effettuando i test di idoneità con lo staff medico dello Spezia. Si trasferirà in prestito secco al club ligure per 1,5 milioni di euro.


                        Juventus, McKennie domani parte per l’Inghilterra
                        (Guendalina Galdi- Redazione gianlucadimarzio.com) Weston McKennie sta per diventare un nuovo giocatore del Leeds. L’accordo tra le parti è stato trovato sulla base di un prestito oneroso a 1,5 milioni con diritto di riscatto (che tuttavia potrebbe diventare obbligo al verificarsi di alcune condizioni) fissato a 35 più altri 5 di bonus. Per domani è prevista la partenza del giocatore verso l’Inghilterra per sostenere le visite mediche di rito. Nel buon esito di questa operazione è stata importante la buona collaborazione e relazione tra i due dirigenti Giovanni Manna e Victor Orta per chiudere la trattativa.


                        Milan, Pioli chiude il mercato: «Ci sono già le risorse per uscire dal momento»
                        «Abbiamo le risorse e le qualità necessarie per uscire da questo momento, la società sul mercato s’è espressa da tempo. Non ci voleva l’infortunio di Tomori, ma ci sta, giochiamo spesso. Stiamo bene così». Lo dice l’allenatore del Milan Stefano Pioli, in conferenza stampa alla vigilia del match con il Sassuolo.

                        CorSera
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                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                          Per battere la Cremonese serve un Lautaro campione del mondo. L’Inter va presa così, una squadra che non sa correre in linea retta e che ha bisogno di andare sempre sulle montagne russe. E’ così dai tempi di Antonio Conte, ma potremmo andare ai tempi di Massimo Moratti, oppure limitarci all’Inter che ha vinto la Supercoppa battendo il Milan e che adesso deve arrivare al derby di campionato tra distrazioni, sbandate, il caso Skriniar, i dubbi su Inzaghi, per non parlare dell’eclissi di Lukaku. Certo, se poi si tira troppo la corda…

                          L’Inter è quasi storicamente una montagna russa, almeno per gli ultimi anni della sua storia. Diciamo dall’epoca di Massimo Moratti in poi. E questo gene ha conservato intatto fino a oggi. C’era una possibilità di un’ Inter stabile e duratura da Antonio Conte in poi, ma sappiamo tutti come è andata e molto più banalmente possiamo prenderla dalla Supercoppa vinta contro il Milan per chiudere il cerchio al prossimo derby che l’attende. L’Inter di Inzaghi non ha gestito bene nemmeno la banale euforia derivata dalla vittoria in Supercoppa, ha fatto del caso Skriniar uno psicodramma quando è nell’ordine delle cose oggi non poter competere con le offerte del Psg (bisogna solo far buon viso a cattivo gioco e saperci metterci una pezza…), si è fatta disilludere stupidamente dall’ Empoli, si sono aperte riflessioni su Inzaghi, ha faticato pure contro la Cremonese ultima in classifica, il caso Lukaku meglio lasciar perdere. Per batterla c’è voluto un Lautaro che si ricordasse di essere un campione del mondo.


                          L’Inter non cammina in linea retta, procede per alti e bassi, montagne russo appunto. E’ nell’ordine delle cose.

                          SERIE A, 20a giornata – ⚽ – Il Napoli domina il calcio italiano, dall’altro dei suoi 53 punti tutto sembra minimale. Se anche il Milan fosse stato perfetto e non in crisi, come avrebbe potuto arginare una squadra così? Spalletti azzecca tutto, toglie Osimhen e mette Simeone che segna il gol vittoria contro la Roma. Con 13 punti di vantaggio difficile tenere i piedi in terra, ma con la Champions non è certo impossibile. – ⚽ – L’Armageddon si scatena sulla Serie A, mietendo big a tutto spiano. Dopo il Milan schiaffi fuori e pure dentro al campo per la Juventus. Dopo la mazzata del -15 in classifica della giustizia sportiva ecco l’ulteriore picchiata in classifica per i bianconeri: ai 5 gol presi a Napoli, adesso si aggiunge anche il clamoroso ko in casa col Monza. La squadra di Berlusconi è il terrore per quella di Allegri, da neopromossa le ha tolto 6 punti. Manco fosse un aggravante della sentenza sulle plusvalenze taroccate. Insomma va sempre peggio, se prima qualcuno pensava all’impresa eroica di tornare comunque in corsa per la Champions League, ebbene forse adesso sarà meglio guardarsi alle spalle. Allegri è categorico, il suo è un disperato “Salviamo il salvabile”. E intanto lasciate ogni speranze o voi che entrate… – ⚽ – Il Milan è un film del terrore, lo scioccante crollo verticale e improvviso di una squadra che ha vinto lo scudetto. Agli schiaffi presi dall’Inter in Supercoppa, e dalla Lazio in campionato ecco addirittura i 5 gol incassati dal Sassuolo a San Siro. Ora è in dubbio anche la qualificazione alla Champions League, praticamente un incubo che rimette tutto in discussione: dal lavoro di Maldini a quello di Pioli, dal mercato ai giocatori fantasma, tipo De Ketelaere (ma non solo lui…). Forse fu addirittura troppo generoso essere premiato, un Milan del genere, dallo scudetto dello scorso anno. Mentre Jerry Cardinale sembra Decio Cavallo l’italo americano che compra la Fontana di Trevi da Totò. – ⚽ – Per battere la Cremonese serve un Lautaro campione del mondo. L’Inter va presa così, una squadra che non sa correre in linea retta e che ha bisogno di andare sempre sulle montagne russe. E’ così dai tempi di Antonio Conte, ma potremmo andare ai tempi di Massimo Moratti, oppure limitarci all’Inter che ha vinto la Supercoppa battendo il Milan e che adesso deve arrivare al derby di campionato tra distrazioni, sbandate, il caso Skriniar, i dubbi su Inzaghi, per non parlare dell’eclissi di Lukaku. Certo, se poi si tira troppo la corda… - Il Bar Sport di Fabrizio Bocca
                          SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 20 Venerdì 27 gennaio 2023 Bologna - Spezia 2-0 (37' Posch B, 77' Orsolini B) Lecce - Salernitana 1-2 (5' Dia S, 20' Vilhena S, 23' Strefezza L) Sabato 28 gennaio 2023 Empoli - Torino 2-2 (37' Luperto E, 69' Marin E, 82' Ricci T, 85' Sanabria T) Cremonese -



                          Domenica 29 gennaio 2023
                          Milan – Sassuolo 12.30
                          Juventus – Monza 15.00
                          Lazio – Fiorentina 18.00
                          Napoli – Roma 20.45

                          Lunedì 30 gennaio 2023
                          Udinese – Verona 20.45
                          ...ma di noi
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                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Milan-Sassuolo

                            (ore 12.30 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e in streaming Sky Go e Now)
                            È il momento peggiore della gestione di Stefano Pioli. Ma a San Siro contro il Sassuolo il Milan non può più sbagliare. «Credo che per superare questo momento bisogna avere grande capacità di compattezza e di voltare pagina. Pensare troppo a quello che dovevamo fare e potevamo fare non ci aiuta. Sappiamo che possiamo fare molto meglio e siamo contenti di tornare a giocare davanti ai nostri tifosi che a Roma sono stati fonte di ispirazione: hanno dimostrato di essere compatti e di sostenerci. Si supera questo momento lavorando, come abbiamo sempre fatto. Abbiamo sempre creduto nel nostro lavoro. Ora c’è qualche sorriso in meno e silenzio: quindi più attenzione al lavoro», ha detto Stefano Pioli. Così, invece, Alessio Dionisi: «Veniamo da una partita fatta bene dove potevamo tirare fuori anche di più, siamo leggermente migliorati ma non siamo guariti. Servono continuità e atteggiamento, poi ci sono gli avversari che sono i campioni d’Italia, giocano in casa e sono feriti come noi».


                            Juventus-Monza

                            (ore 15 su Dazn)
                            Alla Juventus serve tornare a vincere dopo la penalizzazione di 15 punti. Di fronte c’è il Monza che all’andata superò i bianconeri per 1-0. «Ci arriviamo dopo due partite in cui abbiamo raccolto solo un punto subendo otto gol. Su questo dobbiamo migliorare. Affrontiamo il Monza che è una squadra che gioca bene. Pogba e Vlahovic ci saranno, Chiesa no perché ha un affaticamento al flessore della gamba operata, sono contrattempi che ci possono stare, giovedì ci sarà. Cuadrado ha un problema al nervo sciatico, ma con la Lazio in Coppa Italia dovrebbe esserci», le parole di Massimiliano Allegri. Da parte sua, il Monza tenta il colpaccio: «Vogliamo continuare a ricevere elogi. Dobbiamo migliorare quotidianamente. E poi pensare alla salvezza. Tutto ciò che è stato fatto ormai è fatto, a me piace fare cose nuove», ha detto Raffaele Palladino.

                            Lazio-Fiorentina

                            (ore 18 su Dazn)
                            Dopo la roboante vittoria per 4-0 contro il Milan, la Lazio vuole continuare la rincorsa Champions: «Ci aspetta una partita rischiosa, dobbiamo fare il salto della qualità. La cilindrata mentale? Non la temo, ma temo una sorta di down. Questo ci ha separato dalla parte altissima della classifica. O risolviamo il problema o ci accontentiamo di posizioni di rincalzo. Manca solo questo alla squadra. La gestione di Immobile? Non è ancora la mia, non si è mai allenato completamente con la squadra. Lui ha sensazioni positive, i medici sono cauti. Il ragazzo si vorrebbe mettere a disposizione qualche minuto, vedremo», ha spiegato Maurizio Sarri. Invece, Vincenzo Italiano: «I ragazzi sono concentrati per venire fuori da questo momento negativo, con le ultime due sconfitte. Dobbiamo reagire, alzando il livello della prestazione. Siamo consapevoli di affrontare una squadra molto forte e in fiducia. Speriamo di prenderla anche noi quella fiducia, cercando di proporre con intensità, ritmo e qualità. Ci sono in palio punti importanti».

                            Napoli-Roma

                            (ore 20.45 su Dazn)
                            È il big match di oggi. Luciano Spalletti ritrova la Roma che ha guidato per cinque stagioni con l’obiettivo di continuare a correre in testa alla classifica: «La quota scudetto? Non lo so. Noi non ci ritenevamo inferiori a nessuno, abbiamo cominciato a lavorare parlando di squadra che doveva migliorare la posizione del campionato precedente, si lavora così. La società per prima ha indicato il percorso per soddisfare i tifosi, siamo partiti e durante il viaggio dobbiamo far bene passo per passo, senza farci distrarre dai panorami perché ce ne sono tanti ma poi si inciampa e si finisce come me con infortuni», l’analisi del tecnico di Certaldo. «Quanti giocatori ha il Napoli come Dybala? Nessuno. Ha tanti bravi giocatori. Uno in particolare che io lo volevo prendere al Tottenham ma il club non mi ha aiutato perché non poteva spendere soldi. È un ragazzo che voleva tanto venire, è Kim. Il Napoli è una grande squadra, ma come Paulo non c’è nessuno», ha dichiarato José Mourinho.

                            CorSera
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                            sopra una sola teca di cristallo
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                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Mourinho su Zaniolo, Karsdorp e il retroscena su Kim

                              La vigilia contro il Napoli è stata l’occasione per Mourihno per affrontare il tema mercato ad ampio raggio. Zaniolo, Karsdorp, Smalling, il peso degli investimenti sul suo futuro alla Roma e il retroscena con Kim


                              Mourinho e i temi più caldi del mercato giallorosso

                              Equilibrato. Perché si è autodefinito così. Ma anche equilibrista per aver affrontato con lucidità e sincerità i temi - anche i più caldi - dell'attualità romanista inevitabilmente legati al calciomercato. Josè Mourinho nella conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Napoli al Maradona non ha lasciato nulla in sospeso e, puntuale, ha fatto un vero e proprio punto del mercato in casa Roma . Dal caso Zaniolo al rinnovo di Smalling, dalla situazione Karsdorp al peso che gli investimenti a livello tecnico dei Friedkin potranno avere sul suo futuro sulla panchina giallorossa, fino ad un retroscena che lo lega al centrale del Napoli, Kim, che domenica 29 gennaio affronterà da avversario. Come cinque regali post-compleanno che ha deciso di fare mentre vede compattarsi ancora di più l'ambiente intorno a lui.

                              Il caso Zaniolo

                              Da uomo mercato a caso di mercato. In dieci giorni si è consumata la rottura tra Nicolò Zaniolo e la Roma. L'apertura alla cessione anche a gennaio, le avances e il dietrofront del Milan non in grado di soddisfare economicamente la Roma, l'offerta del Bournemouth congrua rispetto alle richieste della società giallorossa ma declinata dal giocatore. Un 'gran rifiuto' ad un ingaggio pari al doppio di quello attuale ed anche soltanto alla richiesta di un incontro con la dirigenza inglese che è volata a Roma senza nemmeno riuscire a sedersi intorno a un tavolo con Zaniolo e il suo entourage. Troppo per la Roma che vede così bloccarsi il mercato in entrata e che valuta provvedimenti disciplinari nei confronti delgiocatore che«da un mese dice ogni giorno che se ne vuole andare», parola di José Mourinho. «Sembra che abbia ragione io. Purtroppo, in questo momento sembra che la direzione sia quella che ho detto dopo la partita con lo Spezia. Ho avuto questa sensazione quando ho detto che mi aspettavo Nicolò qua il primo di febbraio. E purtroppo è quello che potrebbe succedere. Poi se vuoi sapere i dettagli, ciò che è successo e come, non spetta a me. Io dico solo che una volta in più Nicolò non sarà a disposizione della squadra, una volta in più il nostro focus è sul Napoli, una volta in più io penso a chi vuole essere con me a lottare per questo club e per questi tifosi. E Nicolò non fa parte del progetto Napoli, se così vogliamo chiamarlo».

                              La situazione Karsdorp

                              Se dopo lo scontro con Zaniolo ormai non ci si può più aspettare alcun tentativo di risistemare questa rottura, la situazione Karsdorp invece assume contorni sempre più morbidi. Non è una novità, visto che il giocatore si allena con la squadra ed è sempre stato a disposizione dell'allenatore fin dal ritiro in Portogallo di dicembre. Ma Mourinho ha voluto precisare che «Karsdorp sta fuori fino a quando lui vuole stare fuori. Ha bisogno di poco per rientrare. Ora ha un piccolo infortunio, ma si allena sempre con noi. È dall'Algarve che si allena normalmente con la squadra. Qualcuno in questa situazione è stato veramente bugiardo, ha dato un’immagine negativa di un allenatore, di un club, che non lo meritavano. Parliamo di bugie. Per diventare un’opzione, dipende solo da lui». Il riferimento è al comunicato della FIFPRO che aveva condannato il trattamento che Karsdorp ha ricevuto della Roma, arrivando a parlare di mobbing. Un'accusa pesante, tuttavia diffusa con tempistiche errate visto che al momento di quella pubblicazione i problemi erano già rientrati. Declinando questo tema al mercato, la posizione della Roma non è cambiata: Karsdorp può partire qualora arrivassero offerte ritenute congrue(quindi a titolo definitivo e per una cifra tra i 10 e i 12 milioni di euro).

                              Il messaggio di Mourinho ai Friedkin

                              Come e quanto pesano gli investimenti sul mercato sul futuro di José Mourinho alla Roma? La risposta a questo tema diventa subito l'unico dribbling della conferenza, anche se il messaggio alla proprietà è chiaro: «Capisco la domanda, ma credo che questa sia una domanda che deve pormi la società. Io, magari quando ero più giovane e più immaturo, ero capace di discutere con voi giornalisti di cose che secondo me sono cose interne. La maturità aiuta ad essere equilibrato, non vorrei dire più etico ma più uomo di società, meno egoista, meno egocentrico. Questa è una domanda che mi dovrà fare la società, quando loro penseranno di dovermela fare». Per sedersi intorno ad un tavolo e parlare di futuro, obiettivi, ambizioni di crescita e mezzi tecnici a disposizione di un allenatore che ha il contratto in scadenza nel 2024.

                              Il rinnovo di Smalling

                              Compresa e assimilata la rottura insanabile con Zaniolo, il tema che al momento probabilmente sta più a cuore ai tifosi della Roma è quello del rinnovo di Chris Smalling. Troppo importante per la difesa giallorossa, uno di quei giocatori che allo stadio solleva gli 'olè' del pubblico ad ogni chiusura. Garanzia di solidità nella sua metà campo ma anche concreto in avanti, come testimoniato dai tre gol realizzati finora in stagione che lo rendono il terzo miglior marcatore della Roma alle spalle soltanto di Dybala e Abraham. Il suo contratto scade a giugno e nella capitale, sponda giallorossa, pensare ad una squadra senza Smalling assume quasi i contorni del dramma sportivo. Tuttavia l'ottimismo che Mourinho ha lasciato trapelare in conferenza fa ben sperare i tifosi: «Chris sta giocando molto bene, dimostrando di avere il focus sulla Roma. La sua è una situazione aperta. Non ho mai parlato con lui di questo, è una cosa personale che deve risolvere con il club. La mia convinzione personale è che lui voglia rimanere. La società capisce la sua importanza, la sua professionalità, il suo rendimento in particolare nelle ultime due stagioni, in cui sta giocando sempre e senza nessun tipo di problema. La mia convinzione è che si possa trovare un accordo. Per me è una situazione più di qua che di là, devono tutti e due arrivare a un accordo. La Roma perché ha bisogno di Chris e per Chris perché non vedo un altro posto in cui può essere più felice. Penso che alla fine arriveranno ad una conclusione buona».

                              Il retroscena con Kim

                              Mourinho e Kim, il muro che dovrà arginare l’attacco giallorosso al Maradona. Inevitabile specificare nel giorno in cui il nome ‘Kim’ ha invaso i social giallorossi e non per motivi di campo ma perché l’ereditiera Kardashian è stata fotografata a Los Angeles con una maglia della Roma stagione 1997/98. Kim dunque è il Min-jae difensore centrale del Napoli che José Mourinho affronta ora da avversario ma che anni fa avrebbe potuto allenare al Tottenham. E in una delle conferenze stampa in cui il portoghese ha parlato di più di mercato (proprio alla vigilia del match contro gli azzurri), ha anche regalato questo retroscena, svelando però il nome del giocatore soltanto alla fine del racconto. «Ho una storia su un loro giocatore che volevo prendere al Tottenham, avevo parlato con lui. Costava 10 milioni, il Tottenham ne offrì 5, poi si poteva fare a 7-8, ma il Tottenham in quel momento lì non poteva spendere soldi. Adesso sì, ma in quel momento no. Il ragazzo voleva tanto venire, ho parlato tante volte con lui tramite Facetime. Il ragazzo è quello "scarso" che gioca in difesa, Kim». Sliding doors e un colpo soltanto sfiorato nella sua ultima esperienza in Premier League. Un'ulteriore dimostrazione di quanto Mourinho stimi e conosca il valore di Kim, come quello di tutta la squadra di Spalletti, anche se... «Il Napoli ha tanti grandissimi giocatori, ma nessuno forte come Dybala».

                              CorSera
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                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
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                                Zaniolo, affisso nella notte uno striscione al Colosseo: "Traditore"
                                Ultras furibondi contro l' ex eroe di Tirana dopo la rottura col club e il rifiuto del trasferimento al Bournemouth. Di fronte al centro sportivo irripetibile scritta offensiva all'indirizzo della madre
                                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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