Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
    La scelta di McKennie e Locatelli al posto di Fagioli e Miretti la vedo motivata dall'abitudine a un certo tipo di partite dei due "vecchi", che hanno giocato in competizioni internazionali e in teoria dovrebbero gestire meglio la tensione dei big match rispetto ai giovani. Poi a posteriori è evidente che i due abbiano fatto male, ma credo che la scelta di Allegri sia dovuta a questi motivi.

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    Però è anche vero che nel nostro campionato abbiamo quest'insana abitudine a tergiversare fin troppo sui giovani. A 20 anni sono crudi, a 22 "beh, aspetterei ancora un pò", poi finisce che giocano con continuità a 28 quando sono già in fase declinante. In altri campionati, ci sono titolari a 17-18 anni. Se non giochi non ti fai la scorza.

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    • marcu9
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      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
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        • In piedi tra le rovine
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        Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
        Immagino sarà l'ultimo anno. Vedo anche con l'udinese, la squadra che seguo di più per motivi di tifo. De Paul a parte, che è rimasto più anni perchè solo nel corso del tempo sono emerse tutte le sue potenzialità, gli altri buoni rimangono un anno e poi prendono il volo per la premier o la liga. Vedi molina, o udogie, che il prossimo anno sarà in premier. Ormai dobbiamo mettercela via: ad oggi, siamo un campionato di ripiego o di gavetta.
        Può essere il suo ultimo anno...ma rendiamoci conto quanti soldi incasserebbe il Napoli da una sua cessione, se in Premier pagano 100 e passa milioni un Lukaku. Potremmo tranquillamente stare sui 150 milioni...e in mano a Giuntoli 150 milioni vanno moltiplicati per due.

        Dobbiamo un attimo parlare infatti di questo grande direttore sportivo. La rosa del Napoli non nasce dall'oggi al domani ma in due/tre sessioni di mercato: l'esborso oneroso fu fatto con Osimehn. Il resto è puro artigianato, cesello.

        Kim, Anguissa, Kvara...sono questi profili che ti portano su, aumentando il tasso tecnico di una squadra. Poi seconde linee non banali come Raspadori (e Simeone o Politano), che il loro apporto lo danno. Poi i Lobotka, gli Ounas...tanti giocatori.

        Se la guardiamo bene e a fondo quella del Napoli è una rosona, altro che storie...messa su con pazienza e competenza certosine.

        Poi, in un team che gira a meraviglia, ti rendono anche i Mario Rui, ma questa è una dinamica nota.

        Tanto di suo ci sta mettendo anche Spalletti che a 60 anni suonati propone un gioco incredibile, di travolgente attacco, e una condizione atletica invidiabile. Insomma stiamo parlando di quella che ad oggi è la migliore squadra italiana, dove al momento tutto funziona sia in dirigenza che sul campo.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • robybaggio10
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          • Franciacorta
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          Analizzando il campionato attuale...abbiamo una certezza...il livello della serie A è bassissimo! Il Napoli praticamente le vince tutte. La Juve, che secondo voi ha un centrocampo scarsisissimo, una difesa da rottamare ed un attacco inesistente...è seconda...assieme ad un Mazembe che ha buoni solo i titolari...tra cui l'attaccante è un vecchietto. Subito dietro la derelkitta Inter...anch'essa con davanti un vecchietto (Dzseko).
          Capite da voi che se queste 3 squadre stanno lì davanti...il livello delle restanti 16 deve essere proprio bassissimo!
          I SUOI goals:
          -Serie A: 189
          -Serie B: 6
          -Super League: 5
          -Coppa Italia: 13
          -Chinese FA Cup: 1
          -Coppa UEFA: 5
          -Champions League: 13
          -Nazionale Under 21: 19
          -Nazionale: 19
          TOTALE: 270

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            • In piedi tra le rovine
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            Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
            La scelta di McKennie e Locatelli al posto di Fagioli e Miretti la vedo motivata dall'abitudine a un certo tipo di partite dei due "vecchi", che hanno giocato in competizioni internazionali e in teoria dovrebbero gestire meglio la tensione dei big match rispetto ai giovani. Poi a posteriori è evidente che i due abbiano fatto male, ma credo che la scelta di Allegri sia dovuta a questi motivi.

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            Bettega fu fatto esordire a 19 anni. Per una squadra il cui nome significa "gioventù" non deve rappresentare un problema l'età dei calciatori, ma solo la loro qualità.

            McKennie è uno scarsone inutile, buono nemmeno per fare panchina. Locatelli è un panchinaro. Fagioli e Miretti, le volte che sono stati chiamati, hanno dato il loro. Poi è chiaro che ieri sera non è con Fagioli e Miretti che svolti, il Napoli era superiore, lo è per tutti da inizio campionato...ma non avresti rinnegato la linea intrapresa, che, proprio perchè sei ormai svincolato da obblighi di risultato (primo non ci arrivi) puoi mettere a frutto la stagione cercando di tirare su qualche giovane, sennò stai solo perdendo tempo.

            McKennie-Locatelli-Rabiot è un centrocampo horror.

            Poi la fase involutiva è mostrata dal fatto che tu stai con Milik, loro con Osimehn. Tu puoi fare entrare Kean, loro Raspadori/Simeone/Politano. Questo fa capire la differenza e quanto lavoro c'è davanti.
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            • sylvester
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              Può essere il suo ultimo anno...ma rendiamoci conto quanti soldi incasserebbe il Napoli da una sua cessione, se in Premier pagano 100 e passa milioni un Lukaku. Potremmo tranquillamente stare sui 150 milioni...e in mano a Giuntoli 150 milioni vanno moltiplicati per due.

              Dobbiamo un attimo parlare infatti di questo grande direttore sportivo. La rosa del Napoli non nasce dall'oggi al domani ma in due/tre sessioni di mercato: l'esborso oneroso fu fatto con Osimehn. Il resto è puro artigianato, cesello.

              Kim, Anguissa, Kvara...sono questi profili che ti portano su, aumentando il tasso tecnico di una squadra. Poi seconde linee non banali come Raspadori (e Simeone o Politano), che il loro apporto lo danno. Poi i Lobotka, gli Ounas...tanti giocatori.

              Se la guardiamo bene e a fondo quella del Napoli è una rosona, altro che storie...messa su con pazienza e competenza certosine.

              Poi, in un team che gira a meraviglia, ti rendono anche i Mario Rui, ma questa è una dinamica nota.

              Tanto di suo ci sta mettendo anche Spalletti che a 60 anni suonati propone un gioco incredibile, di travolgente attacco, e una condizione atletica invidiabile. Insomma stiamo parlando di quella che ad oggi è la migliore squadra italiana, dove al momento tutto funziona sia in dirigenza che sul campo.


              Un pò come il Milan lo scorso anno...
              Ma noi abbiamo speso ancora meno

              E il nostro allenatore non godeva della considerazione di uno Spalletti.









              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

              (L. Pirandello)

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              • Irrlicht
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Può essere il suo ultimo anno...ma rendiamoci conto quanti soldi incasserebbe il Napoli da una sua cessione, se in Premier pagano 100 e passa milioni un Lukaku. Potremmo tranquillamente stare sui 150 milioni...e in mano a Giuntoli 150 milioni vanno moltiplicati per due.

                Dobbiamo un attimo parlare infatti di questo grande direttore sportivo. La rosa del Napoli non nasce dall'oggi al domani ma in due/tre sessioni di mercato: l'esborso oneroso fu fatto con Osimehn. Il resto è puro artigianato, cesello.

                Kim, Anguissa, Kvara...sono questi profili che ti portano su, aumentando il tasso tecnico di una squadra. Poi seconde linee non banali come Raspadori (e Simeone o Politano), che il loro apporto lo danno. Poi i Lobotka, gli Ounas...tanti giocatori.

                Se la guardiamo bene e a fondo quella del Napoli è una rosona, altro che storie...messa su con pazienza e competenza certosine.

                Poi, in un team che gira a meraviglia, ti rendono anche i Mario Rui, ma questa è una dinamica nota.

                Tanto di suo ci sta mettendo anche Spalletti che a 60 anni suonati propone un gioco incredibile, di travolgente attacco, e una condizione atletica invidiabile. Insomma stiamo parlando di quella che ad oggi è la migliore squadra italiana, dove al momento tutto funziona sia in dirigenza che sul campo.
                Concordo in tutto
                Giuntoli ha fatto investimenti mirati, pescando nomi anche più "di nicchia" con occhio clinico.
                Naturalmente ci vuole anche un po' di fortuna perché si adattino al meglio, ma la professionalità e competenza massima è palese. Solo complimenti

                A me il centrale sudcoreano ha stupito tanto in positivo. Poco citato.
                Poi, tra i tanti, se come butti dentro un Raspadori (buon giocatore e "prospetto", ma chi avrebbe detto che avrebbe retto una grande squadra?) ti fa le prestazioni che ho visto, la tavola è ben apparecchiata per il dessert...
                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                "Un acceso silenzio
                brucerà la campagna
                come i falò la sera."

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                  Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                  Concordo in tutto
                  Giuntoli ha fatto investimenti mirati, pescando nomi anche più "di nicchia" con occhio clinico.
                  Naturalmente ci vuole anche un po' di fortuna perché si adattino al meglio, ma la professionalità e competenza massima è palese. Solo complimenti

                  A me il centrale sudcoreano ha stupito tanto in positivo. Poco citato.
                  Poi, tra i tanti, se come butti dentro un Raspadori (buon giocatore e "prospetto", ma chi avrebbe detto che avrebbe retto una grande squadra?) ti fa le prestazioni che ho visto, la tavola è ben apparecchiata per il dessert...
                  Sono anche stati bravi a ringiovanire la squadra, il che è funzionale al calcio aggressivo ed atletico che fanno.

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                  • marcu9
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                    Allegri dice che purtroppo è mancata l'energia mentale per lottare contro questo Napoli.

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                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      Cambiando discorso....ma che fine ha fatto enzo catania aka turbominchia? Ve lo ricordate?

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                      • marcu9
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                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        • CRI PV
                          Mufasa
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                          Saluto anche qui un amico
                          Rip

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                            Condoglianze.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
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                              L’analisi di Napoli-Juventus: Spalletti e i segreti di una squadra quasi perfetta

                              Gli azzurri giocano sempre per vincere e sono una squadra quasi perfetta. Come ai tempi di Sarri, ma senza passaggi a vuoto e sfruttando tutta la rosa. Osimhen sulla scia di Cavani e Higuain, Kvaratskhelia il valore aggiunto. Ora Spalletti può sognare

                              Nel lungo, nel corto, nello stretto, a campo aperto o con la difesa schierata. Il Napoli è una poesia, alterna il palleggio al pressing, cerca l’ampiezza e sfrutta la potenza di Osimhen. Bello e impossibile. Come ai tempi di Sarri, ma senza passaggi a vuoto e sfruttando la profondità della rosa. Una squadra quasi perfetta e la perfezione è certificata da numeri impressionanti: 15 vittorie, una sola sconfitta e due pareggi lontani nel tempo, quando i meccanismi non erano ancora perfezionati. Spalletti offre al pianeta pallonaro la migliore versione di se stesso.

                              Nello stadio di Maradona, il Napoli esalta la propria bellezza. Dopo la sconfitta con l’Inter e il riscatto a Marassi, contro la Sampdoria, dove aveva faticato più del dovuto contro un’avversaria in crisi e in inferiorità numerica, nello scontro al vertice con la seconda ritrova la magia del suo gioco quasi aritmetico. Meccanismi studiati e mandati a memoria, abbinati a una praticità spesso sconosciuta agli amanti del bello. Il Napoli gioca sempre per vincere con due terzini che attaccano la profondità, Zielinski che impreziosisce il centrocampo diventando spesso l’uomo in più negli ultimi trenta metri, mentre Anguissa copre e riparte. Fondamentale la regia di Lobotka, a cui Spalletti ha dato un senso e una dimensione come aveva fatto con Brozovic nell’Inter. È proprio lo slovacco, con un break decisivo, ad accendere l’azione del primo gol alla Juventus nella sfida scudetto che si è trasformata in una mattanza.

                              Il Napoli fa tutto bene e a grande velocità: pressing, raddoppi, sovrapposizioni, inserimenti che prima o poi stendono gli avversari. L’imprendibile Osimhen dà un senso compiuto al lavoro della squadra e si inserisce nella grande tradizione dei centravanti di De Laurentiis, cominciata con Cavani e proseguita con Higuain. Kvaraktkhelia è un collante perfetto, magico e imprendibile sulla fascia, il valore aggiunto, lo spacca avversario. Sembra facile, non lo è.


                              Ma non è solo con il gioco che si spiega il dominio della capolista. Anche con la maturità dei discepoli spallettiani. L’anno scorso, dopo aver perso a San Siro contro l’Inter, proprio come adesso, la squadra aveva perso ritmo e fiducia. Stavolta la risposta sono stati cinque gol alla Juve seconda. Il Napoli abbina alla qualità una straordinaria ferocia e la maturità di saper leggere le partite. Contro i bianconeri ha chiuso male il primo tempo, subendo Di Maria e rischiando di farsi raggiungere. Ma nella ripresa, anziché impaurirsi, ha stritolato gli avversari con ferocia, passione, autorevolezza. Ha il grande pregio di non disunirsi mai, neppure quando il vento soffia contrario, basta guardare quante partite ha vinto in rimonta lontano da casa: 7 in campionato che diventano 9 con la Champions.

                              Napoli adesso sogna. Se vincerà il derby con la Salernitana, può girare a 50 punti e se riuscirà a ripetersi nel ritorno arrivare sino a 100, un record per una città che in estate, dopo il mancato rinnovo di Insigne e la cessione di Koulibaly, sembrava caduta in depressione. Sono passati sei mesi, sembra un’eternità.

                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
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                                • Sep 2007
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                                • In piedi tra le rovine
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                                L'analisi è a firma di Alessandro Bocci del CorSera.

                                Ecco è vero, a differenza del Napoli di Sarri questo ha molta più panchina e molta più profondità di rosa...per questo motivo può arrivare in fondo, mentre la squadra di Sarri alla fine si usurò (oltre ad uscire dalle coppe per risparmiarsi mentre il Napoli di Spalletti ha fatto primo posto nel girone di champions).

                                Osimehn è senza dubbio sulla scia di Cavani ed Higuain. Attaccante micidiale, crea panico nelle difese, aggredisce l'area e la porta, è continuo nel segnare e insomma è fortissimo.

                                Mi stupisce Spalletti perchè all'Inter non ha mica giocato così...si vede che l'aria del Golfo lo ha ringiovanito. Inoltre svalvola poco o per nulla ai microfoni. Sta tenendo i nervi a posto.
                                Last edited by Sean; 14-01-2023, 15:43:25.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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