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sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il Napoli che ha travolto la Juventus viene da lontano. E’ la conferma della squadra del campionato scorso, quando lo scudetto non è arrivato per aver perso punti facili in casa. Ma è lo stesso gioco, la stessa voglia di vincere, il non voler far giocare gli altri, di fare anche una difesa vecchio stampo per proteggere Meret. Tutte cose che servono per vincere lo scudetto. Quello scudetto che sarebbe giusto venisse assegnato subito, perché sarebbe un messaggio per il calcio: la squadra che gioca meglio vince, è finita l’era di chi la spunta facendo un contropiede. Il Napoli esprime una cifra tecnica meravigliosa: basta vedere i gol, che vedono tutti la partecipazione di gran parte della squadra. Non ci sono più aggettivi per magnificare il lavoro di Spalletti: i giocatori esprimono una facilità eccezionale nel trovarsi, vuol dire che a parte le qualità tecniche esiste anche una base tattica e psicologica.
Anche se la Juve avesse vinto avrei detto le stesse cose. Quale presente e futuro può avere una squadra che manda in campo Di Maria. McKennie, Rabiot, Kostic? La ripresa della Juve dopo la brutta partenza di campionato è avvenuta con ragazzi di belle speranze, e mi sarebbe piaciuto se Allegri avesse iniziato la partita con loro. Questo è stato il rammarico della serata, sarebbe stato meglio perdere 5-1 con i giovani. Invece si è perso con Rabiot, Alex Sandro e Bremer, che non hanno giocato all’altezza della fiducia che ha dato il tecnico.
Il futuro delle due. Il Napoli può gestire il largo vantaggio con una ricetta semplice, giocando bene e dimostrando che la presunzione se va di pari passo con i risultati è il massimo perché diventa consapevolezza di forza. La Juve: con l’esperienza dei giocatori Allegri può puntare al quarto posto, il lato economico è importante. Ma è altrettanto importante imporre giovani per il futuro.
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Napoli, Spalletti: "A ritmo altissimo". De Laurentiis: "Serata indimenticabile"
Il tecnico azzurro spiega così la 'manita' alla Juventus: "Siamo stati aggressivi e bravi a continuare a fare la partita anche dopo aver subito il 2-1. Ringrazio il pubblico che ci ha dato una grande spinta. Messaggio al campionato? No, a noi stessi..."
"Estasiato da una squadra fantastica! Sarà impossibile dimenticare questa serata!!". Aurelio De Laurentiis, su Twitter, fatica a contenere la sua gioia dopo il 5-1 alla Juventus. E Luciano Spalletti spiega come è nata la grande impresa: "È stata una bella serata perché la squadra ha giocato una grande partita, tenendo ritmi altissimi. Il pubblico poi ha contribuito dandoci un'ulteriore spinta. Questa squadra ha saputo creare nuovamente amore verso questi colori. È stata una gara disputata nella maniera giusta".
"Bravi a continuare a fare la partita, anche dopo il 2-1"
Il tecnico azzurro poi entra nei particolari. "Abbiamo perso diversi palloni che avremmo potuto gestire meglio, ma quello è il nostro dna. L'atteggiamento deve essere quello di fare la partita. Abbiamo difensori che sono bravi a giocare a campo aperto. Kim e Rrahmani non hanno timore di avere 30 o 40 metri di campo alle spalle. Quando perdiamo palla, andiamo subito ad aggredire. Siamo stati bravi a rimanere dentro la partita nel modo corretto anche dopo il loro gol. La reazione della Juve c'è stata e ci ha creato qualche difficoltà. Per vincere, d'altronde, dobbiamo giocare".
"Messaggio al campionato? No, a noi stessi..."
Infine un plauso a Osimhen, ancora una volta grande protagonista: "Ha potenzialità che non ha ancora messo in pratica. Sono curioso di vedere dove arriverà. Nel contatto fisico regge e ha coraggio. Si butta su tutti i palloni". Infine a chi pensa che il Napoli abbia mandato un segnale forte e chiaro al campionato Spalletti replica. "Abbiamo mandato un grande messaggio a noi stessi. La Juventus l'abbiamo sofferta ma abbiamo comandato la partita. Ora festeggerò a cena con i miei figli", conclude.
Osimhen: "Abbiamo dimostrato di avere tanta qualità"
Victor Osimhen è felicissimo: "È stata una notte fantastica. Sono davvero felice per la vittoria e orgoglioso della squadra. Abbiamo dimostrato di avere tanta qualità. E' stata una battaglia e sono contento di aver contribuito con due gol e un assist. Ora dobbiamo continuare così perché la strada è ancora lunga. Abbiamo buone chance di arrivare fino in fondo ma non pensiamo allo scudetto. Ora dobbiamo pensare partita per partita e mettere in pratica quello che ci insegna Spalletti".
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Juventus, Allegri: "Sconfitta meritata, avevamo meno energie del Napoli"
Il tecnico bianconero spiega così il pesante 5-1: "E' stata una serata storta, abbiamo regalato tre gol commettendo gravi errori individuali. Dispiace perché erano situazioni facilmente leggibile. Voltiamo pagina, il cammino è ancora lungo"
"E' una sconfitta meritata, abbiamo avuto meno energie del Napoli". Non cerca scuse Massimiliano Allegri dopo il pesante ko al Maradona che stronca quasi definitivamente le speranze scudetto dei bianconeri, scivolati a -10 dagli azzurr: "Complimenti al Napoli che ha fatto una grande partita", sottolinea Allegri. "Abbiamo preso il 2-0 nel nostro momento migliore e poi abbiamo avuto un paio di situazioni buone dopo il 2-1. Questo però è il calcio. Dispiace aver preso gol su situazioni facilmente leggibili. Non dobbiamo però abbatterci, perché arriviamo da 8 vittorie di fila. Bisogna rimettersi in piedi e recuperare le forze. Il campionato è ancora lungo".
"Abbiamo commesso gravi errori individuali"
Allegri prosegue poi nell'analisi della gara: "Quando si fanno errori individuali gravi è difficile non subire gol. Sono serate che purtroppo capitano. Il secondo, terzo e quarto gol sono arrivati con palloni che avevamo e che sono poi finiti agli altri. Non è un caso, significa che avevamo meno energia del Napoli. Ora cerchiamo di recuperare qualche infortunato". Infine un pensiero per Andrea Agnelli: "Dispiace che questa sia stata l'ultima partita del presidente. Ha costruito un ciclo forse irripetibile, ma dobbiamo pensare ad andare avanti, come ci ha detto lui", chiosa.
Il tecnico bianconero spiega così il pesante 5-1: "E' stata una serata storta, abbiamo regalato tre gol commettendo gravi errori individuali. D…
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Come acutamente rileva Massimo Mauro, il grave è certo nella proporzione della sconfitta, nel modo in cui è arrivata (un crollo verticale nel secondo tempo)...ma nello sport se c'è chi vince vuol dire che c'è chi perde: si deve accettare che esistano squadre più forti, con un gioco più bello, giocatori migliori...quindi il grave, come rileva Massimo Mauro, è essersi snaturati, aver rinunciato a quei giovani che sono per te la strada di domani.
Perchè McKennie e Locatelli al posto di Miretti e di Fagioli (o di uno dei due?). Dopo 8 partite stralci la via intrapresa e torni all'antico. Se in una stagione in cui non puoi puntare a vincere, non approfitti almeno per far crescere delle risorse, ecco è in questo caso che sarebbe un anno davvero buttato via.
McKennie è un pingue centrocampista che, non so, nemmeno adatto per la panchina. Locatelli invece è un panchinaro, niente più di questo, o un titolare ma all'Empoli. Allora vai con Fagioli o Miretti: perdi lo stesso ma almeno li fai giocare, li fai crescere, li abitui a queste partite. Non hai niente da perdere quando le alternative sono un americano con un fisico e la tecnica di un impiegato che si nutre ad hamburger e un italiano incolore, insapore, inodore.
Per quanto riguarda il Napoli, è nella notte della grande festa che gli va ricordato che non hanno vinto nulla. E' proprio adesso. I tweet, i titoli e gli editoriali sui giornali, lo sturbarsi dei critici, i fuochi di artificio, il +10...non dovrebbero nemmeno starli a guardare o ad ascoltare.
Intanto è + 10 su Juve ed Inter, ma sul Milan il distacco è di 7 punti se vince a Lecce. Non è ancora terminato il girone di andata, restano in totale 20 partite e 60 punti.
Il Napoli dovrà rigiocare tutti gli scontri diretti, compresa la trasferta a Torino con la Juventus. Ricevere Milan e Inter (ma anche Roma e Lazio). Ci sono poi le saponette bagnate di qualche sgambetto in giornate dove non te lo aspetti, sono un classico di un campionato.
I punti di distacco, a fronte di quanto mare c'è ancora davanti, non sono una garanzia di successo finale. Troppe partite ancora.
Nella mattina in cui si leggono articoli trionfalistici, è giusto dirlo e ribadirlo, perchè se si augura al Napoli di vincere il campionato (io a questo punto glielo auguro, se lo meriterebbe) è proprio ricordandogli che non hanno vinto una mazza ieri sera che gli si fa un favore. La bellezza è un sogno che muore all'alba, esiste solo nel mondo delle idee: non è un trofeo, non è un titolo, lo stesso Spalletti non si faccia traviare. Attenzione, perchè il calcio è un gioco diabolico, ingannatore, basta una inezia per trovarti in mano alla fine solo i ritagli dei titoli dei giornali.
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Lecce-Milan
(ore 18 su Dazn)
Per il Milan è un momento molto delicato, dopo il pari con la Roma, arrivato in pieno recupero, e l’eliminazione dagli ottavi di Coppa Italia contro il Torino, che ha giocato a San Siro in 10 contro 11. «Nelle ultime due partite non abbiamo raggiunto i risultati che volevamo, dobbiamo fare tutti meglio, ma ho visto voglia di imparare dagli errori», ha detto Stefano Pioli. I rossoneri sembrano soffrire le tante assenze e i nuovi non stanno rendendo come dovrebbero: «Il gruppo è forte quando è al completo. Più siamo e più siamo forti. Gente come Ibrahimovic, Kjaer e Florenzi non sono forti solo in campo, ma sono anche dei leader. Origi e Kjaer sono recuperati per Lecce, Rebic potrebbe recuperare per la Supercoppa. Gli altri spero di riaverli a breve perché abbiamo bisogno di tutti». Il Lecce, invece, cerca il colpaccio: «Banda sta meglio, Helgason verrà con noi e rientrerà pian piano, per Ceesay valuteremo. Colombo? Le parole se le porta via il vento, deve dimostrare al Milan di avere le qualità giuste per entrare. Però deve giocare soprattutto per la squadra ed è quello che gli chiedo», ha spiegato Marco Baroni.
Inter-Verona
(ore 20.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e in streaming su Sky Go e Now)
Con uno sguardo alla Supercoppa Italiana di Riad, in Arabia Saudita, contro il Milan (18 gennaio), l’Inter sfiderà il Verona a San Siro. «Arriviamo dopo una partita dispendiosa come è stata quella contro il Parma, ma siamo contenti di aver passato il turno. Troviamo un avversario che si è ripresentato dopo la sosta in ottime condizioni, hanno giocato due partite importanti, ma già prima della sosta il Verona aveva dimostrato di essere in salute, anche contro Juventus e Milan», ha detto Simone Inzaghi che potrà fare affidamento su Calhanoglu. Il Verona, invece, cerca punti salvezza: «Rispetto all’ultima gara dovrebbe esserci Lasagna, che stamattina si allenerà con la squadra. Verdi invece ha avuto un problema muscolare, ma non di grave entità: non sarà a disposizione, ma si tratta di una cosa lieve. Ogni gara ti insegna qualcosa, sarà una partita da affrontare con attenzione e determinazione. Conosciamo il valore dell’avversario, che sarà in lotta fino alla fine per vincere il campionato e che tra poco affronterà gli ottavi di Champions», ha detto Marco Zaffaroni.
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Roma, su Zaniolo c’è il Newcastle
«Il futuro? Il mio procuratore parlerà con la società», ha detto prima della partita di Coppa Italia con il Genoa Nicolò Zaniolo. L’attaccante della Roma ha il contratto in scadenza a giugno 2024, e al momento una trattativa sul rinnovo non è ancora nata. Anche per questo diverse squadre stanno prendendo informazioni sul giocatore, più per giugno che per la finestra di mercato di gennaio. Tra queste anche l’ambizioso Newcastle, sorpresa stagionale in Premier League.
Inter, Scalvini se parte Skriniar
Coccolato dai tifosi, aspettato dalla società, Milan Skriniar dovrà presto decidere: accettare la proposta di rinnovo dell’Inter, 6 milioni di euro più bonus a stagione, o tentare una nuova avventura, magari al Psg che da tempo lo stuzzica. L’incontro (si spera) decisivo tra l’Inter e il centrale è previsto per la prossima settimana, al rientro da Riad. Basta tergiversare, bisogna prendere una posizione: questa, in sintesi, la richiesta che l’a.d. Marotta e il d.s. Ausilio faranno al giocatore. Il piano B, che guarda al futuro, c’è già e porta a Giorgio Scalvini, 19enne difensore dell’Atalanta: costa tanto, circa 30 milioni, piace molto.
CorSera
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Come acutamente rileva Massimo Mauro, il grave è certo nella proporzione della sconfitta, nel modo in cui è arrivata (un crollo verticale nel secondo tempo)...ma nello sport se c'è chi vince vuol dire che c'è chi perde: si deve accettare che esistano squadre più forti, con un gioco più bello, giocatori migliori...quindi il grave, come rileva Massimo Mauro, è essersi snaturati, aver rinunciato a quei giovani che sono per te la strada di domani.
Perchè McKennie e Locatelli al posto di Miretti e di Fagioli (o di uno dei due?). Dopo 8 partite stralci la via intrapresa e torni all'antico. Se in una stagione in cui non puoi puntare a vincere, non approfitti almeno per far crescere delle risorse, ecco è in questo caso che sarebbe un anno davvero buttato via.
McKennie è un pingue centrocampista che, non so, nemmeno adatto per la panchina. Locatelli invece è un panchinaro, niente più di questo, o un titolare ma all'Empoli. Allora vai con Fagioli o Miretti: perdi lo stesso ma almeno li fai giocare, li fai crescere, li abitui a queste partite. Non hai niente da perdere quando le alternative sono un americano con un fisico e la tecnica di un impiegato che si nutre ad hamburger e un italiano incolore, insapore, inodore.
Per quanto riguarda il Napoli, è nella notte della grande festa che gli va ricordato che non hanno vinto nulla. E' proprio adesso. I tweet, i titoli e gli editoriali sui giornali, lo sturbarsi dei critici, i fuochi di artificio, il +10...non dovrebbero nemmeno starli a guardare o ad ascoltare.
Intanto è + 10 su Juve ed Inter, ma sul Milan il distacco è di 7 punti se vince a Lecce. Non è ancora terminato il girone di andata, restano in totale 20 partite e 60 punti.
Il Napoli dovrà rigiocare tutti gli scontri diretti, compresa la trasferta a Torino con la Juventus. Ricevere Milan e Inter (ma anche Roma e Lazio). Ci sono poi le saponette bagnate di qualche sgambetto in giornate dove non te lo aspetti, sono un classico di un campionato.
I punti di distacco, a fronte di quanto mare c'è ancora davanti, non sono una garanzia di successo finale. Troppe partite ancora.
Nella mattina in cui si leggono articoli trionfalistici, è giusto dirlo e ribadirlo, perchè se si augura al Napoli di vincere il campionato (io a questo punto glielo auguro, se lo meriterebbe) è proprio ricordandogli che non hanno vinto una mazza ieri sera che gli si fa un favore. La bellezza è un sogno che muore all'alba, esiste solo nel mondo delle idee: non è un trofeo, non è un titolo, lo stesso Spalletti non si faccia traviare. Attenzione, perchè il calcio è un gioco diabolico, ingannatore, basta una inezia per trovarti in mano alla fine solo i ritagli dei titoli dei giornali.
effettivamente questi 2 non hanno più senso di esistere alla juve, con il centrocampo di qualche anno manco in panchina sarebbero finiti, forse li portavano in tribuna...
tra l'altro Fagioli e Miretti se non ricordo bene proprio in champions quando sono entrati hanno dato sprint alla squadra ormai con certi medioman non ha più senso insistere, non ce n'è
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Anguissa Lobotka Zielenski.... Vidal Pirlo Marchisio
Io voglio insistere su sto punto perche' e' fondamentale. Se non hai un centrocampo solido, non hai le basi per vincere. Credete che la Juve di Conte abbia vinto per caso ?
Poi dite perche' bestemmio dentro quando vedo il centrocampo della Roma.
Quando la squadra funziona, puoi permetterti anche Juan Jesus, state sicuri che rendera' pure lui (infatti media voto 6.29)
effettivamente questi 2 non hanno più senso di esistere alla juve, con il centrocampo di qualche anno manco in panchina sarebbero finiti, forse li portavano in tribuna...
tra l'altro Fagioli e Miretti se non ricordo bene proprio in champions quando sono entrati hanno dato sprint alla squadra ormai con certi medioman non ha più senso insistere, non ce n'è
McKennie lasciamo perdere, non discutiamone nemmeno perchè non ne vale la pena.
E' Locatelli la questione: pagato circa 40 milioni, ennesima tassa ai Carnevali di turno, è sotto di un paio di gradini ai Barella e ai Tonali...che, in quanto italiani, già di loro fanno parte di un movimento che è da 8 anni che non va nemmeno ai mondiali: insomma Locatelli è due gradini sotto a due esponenti di un calcio mediocre, quindi è tutto dire.
Quando è così preferisco gettarmi alla scoperta di qualche novità e Fagioli e Miretti ce l'hai in casa.
Poi aspettiamo i comodi di Pogba, che tra una visita allo stregone e l'altra, tra una gita in montagna e l'altra, se si ricorda che a tempo perso è anche un giocatore magari 10 minuti da qui a maggio li gioca.
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McKennie lasciamo perdere, non discutiamone nemmeno perchè non ne vale la pena.
E' Locatelli la questione: pagato circa 40 milioni, ennesima tassa ai Carnevali di turno, è sotto di un paio di gradini ai Barella e ai Tonali...che, in quanto italiani, già di loro fanno parte di un movimento che è da 8 anni che non va nemmeno ai mondiali: insomma Locatelli è due gradini sotto a due esponenti di un calcio mediocre, quindi è tutto dire.
Quando è così preferisco gettarmi alla scoperta di qualche novità e Fagioli e Miretti ce l'hai in casa.
Poi aspettiamo i comodi di Pogba, che tra una visita allo stregone e l'altra, tra una gita in montagna e l'altra, se si ricorda che a tempo perso è anche un giocatore magari 10 minuti da qui a maggio li gioca.
ripeto, preso dopo la miracolosa vittoria all'europeo, non era assolutamente quello il suo prezzo
però diciamo anche questo, il centrocampo di 10 anni fa, della juve di Conte, fatto a zero o poco più e che era tanta non roba, non è la regola fare un centrocampo del genere con così pochi soldi ma era un'eccezione sicuramente per bravura ma anche per fortuna di eventi direi (milan che ti relaga pirlo, idem il MU con pogba).
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Non è nemmeno la regola, nella controparte Napoli, indovinare acquisti che cambiano le sorti del campionato e con piccoli investimenti. Kim e Kgra ma anche l'esterno destro di colore sono giocatori fantastici. Soprattutto l'ultimo è ovunque raddoppio in difesa e sovrapposizione sulla fascia è uno di quei giocatori silenziosi ma fondamentali
Osimhen tanta roba davvero, mi sembra difficile possa rimanere in Italia.
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Osimhen tanta roba davvero, mi sembra difficile possa rimanere in Italia.
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Immagino sarà l'ultimo anno. Vedo anche con l'udinese, la squadra che seguo di più per motivi di tifo. De Paul a parte, che è rimasto più anni perchè solo nel corso del tempo sono emerse tutte le sue potenzialità, gli altri buoni rimangono un anno e poi prendono il volo per la premier o la liga. Vedi molina, o udogie, che il prossimo anno sarà in premier. Ormai dobbiamo mettercela via: ad oggi, siamo un campionato di ripiego o di gavetta.
La scelta di McKennie e Locatelli al posto di Fagioli e Miretti la vedo motivata dall'abitudine a un certo tipo di partite dei due "vecchi", che hanno giocato in competizioni internazionali e in teoria dovrebbero gestire meglio la tensione dei big match rispetto ai giovani. Poi a posteriori è evidente che i due abbiano fatto male, ma credo che la scelta di Allegri sia dovuta a questi motivi.
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