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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Bologna, Mihajlovic racconta la malattia: ''Quattro mesi duri ma percorso andato bene''
Il tecnico, che lo scorso luglio ha annunciato di avere la leucemia, è stato sottoposto ad ottobre a trapianto di midollo osseo: ''Non sono un eroe ma un uomo con le sue fragilità. Oro mi godo ogni minuto della giornata''. I medici: ''Siamo ancora in una fase precoce. Abbiamo bisogno di tempo per cercare di capire la risposta finale"
"In questi 4 mesi difficili ho conosciuto medici straordinari, infermieri che mi hanno curato, supportato e sopportato, perché so di avere un carattere forte, a volte difficili, ma sono stati meravigliosi con me. Ho capito subito di essere nelle mani giuste, senza di loro non avrei potuto fare questo percorso che secondo me è andato molto bene". Lo ha detto Sinisa Mihajlovic, in conferenza stampa a Casteldebole, facendo il punto sulle sue condizioni di salute dopo il trapianto di midollo osseo a cui è stato sottoposto lo scorso 29 ottobre.
Affiancato dall'ad Claudio Fenucci ("Sono strafelice di averlo qui con noi e di averlo rivisto in campo con la tuta del Bologna") e accolto anche dalla squadra ("Dire che ci sei mancato è poco, siamo stracontenti che sei tornato. Grazie di essere tornato", le parole di Blerim Dzemaili a nome del gruppo), Mihajlovic ha voluto ringraziare tutti per "le dimostrazioni di vicinanza e affetto che ho sentito in questi ultimi 4 mesi. L'ultima volta ci siamo sentiti il 13 luglio, quando ho annunciato la mia malattia. Pensavo fosse giusto, dopo il percorso fatto, parlare qui assieme ai medici che mi hanno curato per spiegare il mio stato di salute e quello che si deve fare per il futuro". La commozione ha impedito per qualche attimo al tecnico di proseguire. "In questi mesi ho pianto e non ho più le lacrime... mi sono rotto le palle di piangere".
"Sono stati quattro mesi e mezzo tosti, sono stato rinchiuso in una stanza di ospedale, da solo. Il mio più grande desiderio era di prendere una boccata d'aria fresca e non potevo farlo. Non mi sono mai sentito un eroe, ma un uomo, sì forte, con carattere, che non si arrende mai, ma sempre un uomo con tutte le sue fragilità. Queste malattie non si possono sconfiggere solo col coraggio ma anche con le cure. E voglio dire a tutti quelli che sono malati, di leucemia o di qualche malattia grave, che non devono sentirsi meno forti se non affrontano la malattia come l'ho affrontata io. L'unica cosa che non devono perdere mai è la voglia di vivere, di lottare".
Mihajlovic ha ammesso "di avere ancora paura. E' normale, ma è una paura che ti fa rigare dritto, devo prendere tutto gradualmente. Sono stato due giorni in campo e sono stanchissimo, prendo 19 pastiglie al giorno, dalle 8 fino a mezzanotte. Spero però di uscirne come un uomo migliore. Nella vita precedente la pazienza non era il mio forte ma ho migliorato anche quella e mi godo ogni minuto della giornata. Ora tutto quello che sembrava normale lo vedo in un'altra maniera".
L'allenatore serbo ha parlato anche di calcio bacchettando la sua squadra: "Mi sarei aspettato di più. Ho lottato ogni giorno, ho cercato di essere presente, con Skype, con le telefonate, andando alle partite, tutti i giorni ho fatto dei sacrifici per arrivare a un certo obiettivo. Speravo di vedere in campo questo sacrificio ma non è sempre stato così e questo mi dispiace. Sono incazzato nero per i risultati, per il comportamento della squadra, per il gioco, per l'atteggiamento. Da adesso in poi bisogna dare il 200% e abbiamo già cominciato. Dobbiamo ricominciare a fare punti, conosciamo la strada da seguire e dobbiamo riprenderla. Chi non lo fa, avrà problemi con me e vi assicuro che non è una bella cosa. E presto rivedremo il Bologna che io voglio vedere".
"Per noi il cerchio ancora non si è chiuso, abbiamo ancora bisogno di tempo per capire la risposta finale ottenuta, per cercare di monitorare Sinisa e le possibili complicanze. Ma siamo felici di averlo restituito in questa ottima forma a tutta la comunità" ha detto Michele Cavo, direttore del reparto di Ematologia del Policlinico Sant'Orsola. "Sin dall'inizio abbiamo tracciato la strada maestra, consapevoli del fatto che sarebbe stato un percorso complicato, con un caso clinico complesso da affrontare con professionalità e cautela - racconta affiancato dal tecnico serbo - E già dopo il primo ciclo abbiamo ottenuto la remissione completa". "Da non tifoso di calcio ho visto però un affetto trasversale che gli ha dato forza - ha aggiunto il professor Cavo - Sinisa ha sempre visto le cose in positivo e si è sempre fidato ciecamente di noi, anche quando i no gli stavano stretti si è adeguato".
"C'è stato l'attecchimento del midollo osseo, un primo passo fondamentale senza il quale gli altri passi non possono succedersi. E c'è assenza di complicanze, che non è poco" ha spiegato Francesca Bonifazi, medico ematologo del Sant'Orsola. "Le condizioni sono soddisfacenti, il decorso post-operatorio è regolare ma occorre cautela. I primi 100 giorni sono i più delicati, il sistema immunitario è ancora molto fragile. Il ritorno alla vita normale avverrà gradualmente in funzione di tanti fattori, valuteremo di volta in volta la possibilità che Sinisa possa essere presente". La dottoressa Bonifazi precisa che "il bollino del guarito si può dare dopo cinque anni" ma già dopo due anni il rischio di recidiva è minimo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Varriale è vicedirettore di Raisport eh
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popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioVarriale è vicedirettore di Raisport eh
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Sarebbe da aggiungere "nel prossimo turno". Se scrivi com'è scritto, si capisce che: "oltre alla Juve l'Italia ha fatto l'en plein di vittorie".
Che abbia inteso il Napoli vincente a Liverpool lo si capisce anche dalla parte precedente del messaggio. Infatti sopra dice: "L'europa fa bene al Napoli ecc..." e "vince pure l'Inter"...come se la vittoria dell'Inter seguisse quella del Napoli...che invece ha pareggiato, quindi quel "vince pure" non avrebbe senso o lo trova solo se dai per inteso che il Napoli ha vinto....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Boh, nella frase precedente dice che l'Inter si gioca la qualificazione con il Barcellona, quindi proseguiva il tema della qualificazione delle italiane. Nella prima frase scrive che il Napoli abbia portato via il pari.
Comunque frega un ca**o di difendere quel cog**one di Varriale
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| 🗣️ | Rocco Commisso "Sarà un posto bellissimo e unico dove crescere i nostri talenti delle squadre maschili e femminili. Il mio regalo ai fiorentini...
Quest'uomo mi fa spaccare.
Ha la parlata di un pastore dell'Aspromonte, con un velo - innaturale però, come si sforzasse di fare l'imitazione - di accento americano e intervalla il tutto con continui mmmkay come il professore di South Park.Originariamente Scritto da Seanmò sono cazzi questo è sicuro.Originariamente Scritto da bertinho7ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo
Originariamente Scritto da Giampo93A me fai venire in mente il compianto bertignoOriginariamente Scritto da huntermasterBignèw
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Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggiohttps://www.facebook.com/ACFFiorenti...1949458318255/
Quest'uomo mi fa spaccare.
Ha la parlata di un pastore dell'Aspromonte, con un velo - innaturale però, come si sforzasse di fare l'imitazione - di accento americano e intervalla il tutto con continui mmmkay come il professore di South Park.
Originariamente Scritto da SergioSei un coglione.
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