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Finite le partite con la Nazionale ci si può tornare ad infortunare...
Ma non ci dovevamo vedere più!
Originariamente Scritto da fedeita
ma se io applicassi una pressione costante sul mio sterno sporgente, tipo con una cintura, riuscirei a rimodellare la cassa toracica e ad espanderla lateralmente?
Prevedo un ottimo rapporto tra CR7 e Rudy Garcia...
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Rimane una cosa molto infelice, ma nell'articolo non c'e scritto che era una battuta.
Risparmiabile tutta la vita e di una grana sottile come un pachiderma, chiaro
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Dopo 52 giorni di sosta ritorna il campionato di serie A con la 16esima giornata per l’occasione tutta di mercoledì. Partite come sempre in onda su Dazn, Sky, Now Tv e Tim Vision
Salernitana-Milan
(Ore 12,30 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4k e in streaming su Sky Go e Now)
Il Milan riparte da Salerno. Maignan è ancora out e Stefano Pioli in conferenza ha confermato che non sa quando il francese potrà rientrare. Ci saranno, però, seppur delusi per la finale Mondiale persa, sia Theo Hernandez sia Giroud. «Non dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi. Per provare a vincere il campionato servono tanti punti, più di 85 probabilmente. Bisogna vincere tante partite. Non dobbiamo andare troppo avanti con il pensiero, pensiamo solo alla gara di domani. Ci troveremo di fronte un avversario tosto, ma vogliamo ricominciare bene il nostro percorso», ha detto il tecnico rossonero. Da parte sua, Davide Nicola avrà a disposizione tra i pali Ochoa, che in Qatar ha parato il rigore a Lewandowski nella sfida tra il suo Messico e la Polonia. E aspetta il Milan: «Sono in emergenza? Non mi fido mai di queste notizie», le parole del tecnico della Salernitana.
Roma-Bologna
(Ore 16,30 su Dazn)
Il destino regala all’Olimpico una sfida tra la Roma e il Bologna. La prima squadra in Italia di Sinisa Mihajlovic, stroncato da una leucemia il 16 dicembre, e il Bologna, ultima squadra allenata dal serbo. «La morte di Sinisa è stato un momento che abbiamo vissuto e stiamo vivendo insieme consapevoli quanto sia difficile per i ragazzi, che hanno passato tanto tempo con una grandissima persona, un grandissimo giocatore e un grandissimo allenatore. Sinisa si è meritato tutto l’omaggio che gli è stato reso in una città, Bologna, alla quale ha dato tanto. Abbiamo cercato nel modo più naturale possibile di andare avanti. Come? Provando a vivere giorno dopo giorno nel migliore modo possibile. Ma non è facile lasciarsi alle spalle un dolore del genere», queste le parole di Thiago Motta tecnico rossoblu.
Cremonese-Juventus
(Ore 18,30 su Dazn)
Con qualche dubbio la Juventus riparte da Cremona cercando di dare continuità alle sei vittorie di fila conseguite prima della sosta Mondiale. Gli argomenti di discussione in casa bianconera sono sempre gli stessi: le assenze di Pogba, Chiesa e Szczesny. «Paul sta correndo. La cosa più importante è che il ginocchio non dia fastidio. Se procede così nel giro di 15 o 20 giorni può essere con la squadra. Si dovrà vedere quando bisognerà alzare il ritmo. Invece, Chiesa sta meglio, ha lavorato con la squadra. È pronto per un segmento di gara. Szczesny? Valuterò se farlo rientrare o meno», questa l’analisi di Massimiliano Allegri. Così, invece, Massimiliano Alvini tecnico dei grigiorossi: «Abbiamo preparato la gara per limitare i loro punti di forza. Nell’ultimo test abbiamo commesso errori sui quali abbiamo lavorato per scivolare meglio ed evitare l’inserimento delle mezze ali. La Juventus è una squadra forte e lo sappiamo, ma ce la vogliamo giocare».
Inter-Napoli
(Ore 20,45 su Dazn)
È il big match di questo inizio 2023. Il Napoli vuole continuare la sua corsa scudetto (13 vittorie e due pari in 15 gare), mentre l’Inter punta a rientrare in corsa. «È una gara importantissima dove probabilmente la tensione sarà più dalla nostra parte, ma è il bello del calcio è quello di poter giocare partite del genere. Se sono preoccupato dalla situazione di Skriniar? No, lo conosco, è un ragazzo straordinario che in campo dà sempre tutto innamorato dell’Inter. Ho diversi giocatori in scadenza, ma so che ho una società forte sempre vicina e sta cercando di lavorare al meglio per tutte le situazioni in ballo. Se credo nello scudetto? Sì, ci credo. Mancano 23 partite alla fine, sono tanti i punti in palio», ha spiegato Simone Inzaghi. «Siamo consapevoli di ciò che sappiamo fare in campo e su ciò svilupperemo le nostre prossime gare. Complotto contro il Napoli? Per il ruolo che abbiamo, per i professionisti che siamo, noi non pensiamo a nessun tipo di complotto, di nessun genere. Però se in tanti e spesso tirate fuori questi discorsi, è segno che il nostro sistema è migliorabile. Voi - ha detto Luciano Spalletti riferendosi ai giornalisti - spesso mi parlate di dubbi che sentite dire o che percepite. In un momento dove la credibilità deve essere la nostra prima qualità , bisogna lavorare con estrema attenzione, essere bravi in tutti i nostri comportamenti, per non alimentare questi dubbi».
Le altre partite
In programma, in questa prima giornata del 2023 ci sono poi altre sei partite di A: Sassuolo-Sampdoria (ore 12,30 su Dazn), Torino-Verona (ore 14,30 su Dazn), Spezia-Atalanta (ore 14,30 su Dazn), Lecce-Lazio (ore 16,30 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Calcio e in streaming con Sky Go e Now), Fiorentina-Monza (ore 18,30 su Dazn) e Udinese-Empoli (ore 20,45 su Dazn).
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Inter-Napoli, per Inzaghi e Spalletti una partita che vale una stagione (e forse una carriera)
Lo scontro di San Siro ci dirà se ora comincia un nuovo campionato o se dopo la sosta tutto ritornerà come prima
Mica è facile preparare una partita così dopo 52 giorni di niente. L’Inter non può sbagliare l’incrocio scudetto con il Napoli, deve riattivare i sensi in un lampo, ritrovare gli equilibri, la concentrazione, la tensione di certe notti speciali, convincersi che può mettere all’angolo l’invincibile Spalletti, l’unico a non aver mai perso neppure una volta nell’Europa che conta. Come una finale, è il ritornello di chi è sull’orlo del baratro e ha davanti un solo risultato. Ma proprio le finali sono la specialità di Simone Inzaghi, che ne ha giocate 6, vincendone 5, 3 di Supercoppa e 2 di Coppa Italia. L’Inter, spalle al muro, confida nel ritorno di Lukaku e si affida al suo allenatore per non perdere subito di vista l’obiettivo. Prima della sosta aveva vinto 6 delle ultime 7 partite, ma aveva fallito l’assalto più importante, cadendo allo Stadium contro la Juve. Gli scontri diretti sono una macchia interista, sinora ha vinto solo l’ultimo con l’Atalanta. Ma questo è qualcosa in più, è una sfida senza appello come quelli che Simone ha governato con il piglio dell’allenatore di successo, prima alla Lazio e poi a Milano. Inzaghi non ha mai vinto lo scudetto nella sua carriera e se a Roma la missione era oggettivamente impossibile, qui la musica è diversa. Ha perso il primo round contro il Milan, non può finire fuori dai giochi all’inizio di gennaio nel secondo anno della sua avventura nerazzurra. Stasera non deve sbagliare niente, in una partita che cambierà pelle e anima più di una volta nei 90 minuti. L’Inter è la squadra che ha segnato di più nel primo quarto d’ora, il Napoli quella più reattiva nell’ultimo. Ma sono indicazioni che provengono dal «vecchio» campionato. Quello nuovo potrebbe essere diverso. Già oggi capiremo quanto.
Spalletti, come Inzaghi, lo scudetto non lo ha mai vinto, almeno in Italia, e ha davanti un’occasione forse irripetibile, anche quella di prendersi una rivincita contro la squadra che lo ha sedotto e poi abbandonato, preferendogli Conte. Luciano, artigiano della panchina, studioso del mestiere e innovatore, si meriterebbe di vincere il campionato ma in questa lunga vigilia non avrà dimenticato che l’anno scorso, proprio a San Siro contro i nerazzurri, ha perso per la prima volta e che da quel momento il cammino della sua creatura è stato claudicante, con una vittoria e ben tre sconfitte nelle successive 7 partite. Allora, anche lui, come Simone, nonostante l’enorme vantaggio da gestire, sentirà il peso della ripartenza e di una notte che vale una stagione e può valere una carriera.
CorSera
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Manchester United su Thuram, sorpassata l'Inter Il Manchester United sembra aver sorpassato l'Inter per Marcus Thuram, l'attaccante francese, figlio di Lilian, che si è messo in mostra anche ai Mondiali in Qatar: i Red Devils vorrebbero in questo modo sostituire Cristiano Ronaldo che oggi sarà presentato dall'Al Nassr in Arabia Saudita. Nelle scorse settimane i dirigenti dell'Inter avevano parlato con l'entourage del giocatore che andrà a scadenza contrattuale con il Borussia M'gladbach a fine stagione. I Red Devils vorrebbero chiudere già per gennaio. Si tratta a partire da 15 milioni.
Milan, ufficiale Vasquez
Il Milan ha annunciato il primo colpo del mercato di gennaio, il portiere Devis Vasquez. Questo il comunicato del club rossonero: «AC Milan è lieto di annunciare di aver acquisito a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore Devis Estiven Vásquez Llach dal Club Guaranì. Il portiere ha firmato un contratto con il Club rossonero fino al 30 giugno 2026. Nato a Barranquilla (Colombia), Devis debutta in Prima Squadra nel 2021 e, in due stagioni con il Club Guaranì, colleziona 28 presenze in campionato e 3 in Coppa Libertadores. Il portiere vestirà la maglia numero 77».
West Ham e Tottenham vogliono Malinovskyi
Sono ben due le squadre inglesi che punterebbero a ingaggiare Ruslan Malinovskyi il fantasista dell’Atalanta. In particolare gli Spurs di Antonio Conte avrebbero proposto un prestito che dovrebbe trasformarsi in acquisto a certe condizioni a fine stagione.
Juventus, McKennie in uscita (Michele Cappello, redazione gianlucadimarzio.com) Weston McKennie potrebbe lasciare Torino in questa sessione di mercato. Sul centrocampista statunitense c'è l'interesse dell'Aston Villa, che non ha ancora però presentato un'offerta ufficiale. E la Juventus attende. In caso di cessione, i bianconeri non interverranno sul mercato per sostituirlo, considerando gli inserimenti in prima squadra ormai definitivi di Fabio Miretti e Nicolò Fagioli.
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Spalletti: "A Napoli sento la paura del complotto, potrebbe danneggiarci. Sozza un arbitro come altri"
Il tecnico azzurro alla vigilia del big match contro l'Inter teme che i malumori della città per la designazione del fischietto di Seregno, ma nato proprio a Milano, possano deconcentare i suoi. "Siamo professionisti, vogliamo regalare felicità ai nostri tifosi". Kvaratskhelia e Lobotka recuperati
Il tecnico azzurro alla vigilia del big match contro l'Inter teme che i malumori della città per la designazione del fischietto di Seregno, ma nato …
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La conferenza stampa di presentazione di Cristiano con l'Al Nassr: "Mi volevano in Brasile, in Australia, negli Stati Uniti, in Portogallo. Ma avevo dato la mia parola a questo club perché credo in una possibilità di cambiamento per questo paese"
Dice di avere avuto offerte europee, ma CREDE nell'Arabia
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenziobrucerà la campagna come i falò la sera."
Ecco qua, a Napoli inizia a fare difetto la testa e Spalletti, invece di restare e far restare focalizzati sull'obiettivo, si fa anch'egli prendere dal clima e cavalca l'ondicella del Gomblotto.
Basta un arbitro nato a Milano per vedere i fantasmi. A parte che nascere da qualche parte non vuol dire nascere tifosi delle squadre locali (il tifo lo si sceglie in una fase successiva, in genere nell'infanzia), ma se ti fai turbare da queste scemenze vuol dire che non credi nella tua forza, la stessa che ti ha permesso di chiudere la prima parte del campionato con ben 8 punti di vantaggio sulle più dirette inseguitrici: lì il Gomblotto non c'era?
Meno che mai un allenatore deve alimentare queste distrazioni mentali: mai dare alibi a nessuno, piazza o squadra che sia...o a se stessi.
Per quanto riguarda la partita, non vale assolutamente "una carriera", almeno non per Spalletti, come invece scrive Bocci sul CorSera. L'Inter è dietro di 11 punti: se anche dovesse vincere hai voglia a pedalare.
Il Napoli può concedersi 2 sconfitte e un pareggio e restare primo. E' quindi una partita che pesa più per Inzaghi: se perde ciao core. Per questo Spalletti dovrebbe restare sereno e non iniziare a farsi prendere da quei cedimenti nervosi che nella seconda parte della stagione lo hanno tante volte fregato.
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Avevano talmente fretta di prendere un altro colorato che praticamente lo hanno annunciato ancora prima che iniziasse il mercato. Non c'e' mai fine al peggio. Mi chiedo a che punto vogliano arrivare. Fossi in Tonali e Calabria...chiederei la cessione ad un club nostrano.
Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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