Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Classe 2002, nato a Vercelli da genitori ivoriani, Ibrahima Bamba ha trovato fortuna in Portogallo.
Cresciuto nella Pro Vercelli, la squadra della sua città, è il Vitoria Guimaraes a scommettere su di lui e farlo debuttare tra i grandi a gennaio 2022.
Centrocampista centrale di ruolo, a maggio la prima convocazione di Roberto Mancini per uno stage. Oggi il CT ha deciso di richiamarlo: la giovane Italia cresce.
Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Ma chi era quell'altro che mi pare giocasse in Svizzera? Ha fatto una partita ed è sparito? Proviamo con la bamba allora....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Lui. Si vede che è stato bocciato. Proviamo con Bamba allora. Saremo la Francia dei poveri....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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La prossima Coppa del Mondo sarà avrà un formato a 48 squadre e si giocherà negli stadi di Usa, Canada e Messico. Dopo tre decenni di Mondiali giocati a 32 squadre, alla prossima parteciperanno in 48
La prossima Coppa del Mondo sarà avrà un formato a 48 squadre e si giocherà negli stadi di Usa, Canada e Messico. Dopo tre decenni di Mondiali giocati a 32 squadre, alla prossima parteciperanno in 48
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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CREMONACRONACA
Gianluca Vialli ricoverato a Londra, le condizioni si aggravanoA pochi giorni dalla notizia del ritiro dalla Nazionale l'ansia cresce per il campione cremonese
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Non ho belle sensazioni... PoraccioOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioNon ho belle sensazioni... PoraccioOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioCREMONACRONACA
Gianluca Vialli ricoverato a Londra, le condizioni si aggravanoA pochi giorni dalla notizia del ritiro dalla Nazionale l'ansia cresce per il campione cremonese
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Questo riporto in modo testuale.
Speriamo tutti ovviamente che la situazione non stia così repentinamente precipitando ma già l'annuncio di "pausa" dagli incarichi federali aveva fatto intuire che le cose non stavano mettendosi bene, perchè chi ha avuto a che fare (con conoscenti, amici, familiari ecc...) coi tumori sa che si arriva ad un certo punto in cui le cure non fanno più effetto e il male ha campo libero, per questo poi tutto si affretta....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Difatti per scrivere così ho la bruttissima sensazione che sia già sul letto di morte o quasi...altra tremenda notizia.
Spero vivamente di sbagliarmi...
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Gli ultimi giorni di Sinisa Mihajlovic: dall'abbraccio di Djokovic alle lacrime di Sabatini
In queste settimane tanti compagni e campioni hanno voluto incontrarlo. Novak Djokovic prima di piangerlo sui social aveva fatto il possibile, a tu per tu, per dargli conforto e farlo sorridere
Arianna e i figli di Mihajlovic avevano saputo ai primi di novembre che oltre alla speranza non restava più tanto. L'ultima apparizione pubblica di Sinisa è datata primo dicembre, elegantissimo e ancor più magro andò alla presentazione dell'autobiografia di Zeman. Undici giorni dopo cominciarono a circolare dalla capitale le prime preoccupatissime indiscrezioni, rivelatesi poi fondate, sul suo improvviso peggioramento. E gli amici più stretti capirono che se volevano rivedere quei suoi occhi scintillanti, avrebbero dovuto precipitarsi alla clinica Paideia, la stessa dove esattamente 46 anni fa, nel dicembre del 1976, se n'era andato Tommaso Maestrelli, un altro gigante dell'iconografia laziale.
Lorenzo De Silvestri non perse tempo e unico della squadra corse in ospedale a salutare il fratello maggiore di tante indimenticabili stagioni. Anche Claudio Fenucci andò a trovare il tecnico malato, scesero insieme Gianni Nanni e Giovanni Sisca, due dei dottori del Bologna che gli erano stati vicinissimi in questi anni. Per Walter Sabatini è stato molto più semplice, vive lì e non aveva mai smesso di frequentare Sinisa, anche dopo l'esonero di settembre. L'ha trovato intubato, gli si è avvicinato e l'ha baciato, commuovendo Arianna. Era giovedì scorso. Il giorno prima che Sinisa spirasse.
L'abbraccio di Djokovic
A novembre Mihajlovic era stato anche a Bergamo, per una serie di esami. E qui, proveniente da Torino dove erano in corso le Finals Atp di tennis ad abbracciarlo aveva pensato, del tutto a sorpresa, Novak Djokovic, suo connazionale, che nei giorni scorsi l'ha ricordato pubblicamente con un tweet: "Riposa in pace, caro Sinisa. Condoglianze alla famiglia Mihajlovic. Grazie per tutto quello che hai fatto per il nostro sport, oltre che in Italia, il tuo marchio è indelebile". Detto da uno che ha vinto 21 titoli dello Slam e non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Prima però di piangerlo sui social, aveva fatto il possibile, a tu per tu, per dargli conforto e farlo sorridere. Avevano chiacchierato della travagliata stagione del tennista, le peripezie legate al mancato vaccino, la vittoria di Wimbledon che gli aveva consentito di prendere parte al torneo di fine stagioni in Piemonte. E naturalmente di calcio. Fino all'ultimo Sinisa non ha smesso di crederci, nei giorni scorsi a un tifoso del Bologna aveva promesso che in primavera avrebbe provato a vedere una partita del Bologna in curva Bulgarelli e progettava, per il 2023, di stare una settimana a Londra a vedersi gli allenamenti del Tottenahm di Antonio Conte.
Vivere senza Sinisa
Ora, dopo le tumultuose emozioni, che sempre si provano durante un funerale, per quella che è stata la sua famiglia comincia da oggi la quotidianità senza Sinisa. La folla scema, il clamore si placherà, gli amici si faranno sentire quando potranno, e loro si sentiranno soli. Perché Sinisa era uno che riempiva una stanza con la sua sola presenza, non è mai riuscito a passare inosservato, da quando nacque senza piangere, come lui stesso ha detto più volte. Chissà se sapeva, se aveva intuito, di sicuro Arianna e i figli hanno fatto di tutto per incoraggiarlo. Ma ai suoi collaboratori tecnici da qualche settimana la moglie aveva rivelato tutto: "Preparatevi, perché il peggio potrebbe capitare".
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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