Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • sylvester
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    • Dec 2004
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    Valido!

    Andiamo avanti e speriamo che Pioli non si inventi nulla di strano.









    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

    (L. Pirandello)

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    • marcu9
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      • May 2009
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      • Sicilia
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      Non capirò mai l'ammonizione per la maglia tolta ma capisco ancora meno chi nonostante sia già ammonito segna ed esulta togliendosi la maglia...
      Giroud, Giroud...Azzo fai.
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      • sylvester
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        • Dec 2004
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        Oggi avremmo meritato la.sconfitta.

        Giocatori.con i piedi di formaggio
        nessuno in grado di infilare palla e portiere in fondo alla rete.
        Tutti timidi davanti alla porta.

        Altra chicca di Pioli che fa uscire Bennacer (migliore in campo) senza motivo alcuno.

        Vittoria poco meritata e scarsamente illuminata.









        "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
        Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
        vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

        (L. Pirandello)

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        • Venkman85
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          • Apr 2015
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          • Liguria
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          Credo sia una regola nata per via degli sponsor che volevano si vedessero i loro marchi durante gli highlights che riprendono poi le tv, quindi l'esultanze. I giocatori che nonostante la regola si tolgono la maglia sono comunque degli imbecilli

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          • sylvester
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            • Dec 2004
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            Vabbè, ma è un gesto liberatorio.

            L' ammonizione è esagerata in questi casi.









            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

            (L. Pirandello)

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            • Sean
              Csar
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              • In piedi tra le rovine
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              Il campionato ha rischiato di essere chiuso e lo scudetto consegnato al Napoli. Poi il Milan si sveglia, un gol del solito Giroud risulta decisivo nella sofferta vittoria contro lo Spezia e il distacco dei rossoneri dalla prima in classifica rimane almeno invariato (-6). Il Napoli può essere battuto dal Liverpool in Champions League, ma al momento in Italia non ha avversari. L’Atalanta si batte e gli dà del filo da torcere, ma alla fine prevale sempre la legge della squadra di Spalletti, anche se stavolta non c’è il fenomeno Kvaratskhelia. Osimhen ancora protagonista, gol del pareggio e assist, poi Elmas segna il gol della vittoria: insomma la fuga continua.


              Siamo andati forse veramente a un passo dal chiudere il campionato e consegnare lo scudetto nelle mani del Napoli. Ma Olivier Giroud è proprio il tipo che questi gol qui, quelli due volte più importanti e decisivi, vuole segnarli lui. Come se questa sia la sua vera, autentica missione nel Milan campione d’Italia. E infatti, come nel famoso derby dello scorso anno, che di fatto invertì la rotta scudetto dall’ Inter al Milan, mette dentro un gol spettacolare che permette al Milan di vincere in extremis una sofferta partita con lo Spezia. Aperta bene col gol di Hernandez ma complicata maledettamente dal pareggio di Daniel Maldini. Sì proprio lui, il figlio di Paolo, mito in tribuna, l’ultimo discendente della straordinaria, nobile schiatta rossonera.

              Fino a quando Giroud non è riuscito a segnare quel gol, il Milan si era allontanato di altri due punti dal Napoli, scendendo a -8. Abbastanza impressionante, per il solo fatto di averlo accumulato, tale distacco, in appena un terzo di campionato.

              Ma insomma tutto adesso è tornato nel solco quasi del normale, dell’affrontabile, del gestibile. Anche se il Napoli, a Bergamo contro l’Atalanta, ha dato ancora dimostrazione della propria robustezza. Vincere nello stadio di Gasperini è sempre un segno di grande potenza e maturità. Il Napoli lo ha fatto nella serata in cui gli mancava Karavatskhelia, uno dei giocatori più determinanti per Spalletti & C. Ma oggi il Napoli è portato per mano anche e soprattutto da Osimhen che ha segnato il gol del pareggio e servito l’assist per il gol vittoria di Elmas.
              Interrotto il cammino delle sue vittorie in Champions League, il Napoli lo ha ripreso in Serie A. Dove al momento non ha rivali.

              SERIE A, 13a giornata – ⚽ – Una luce nel buio, c’è ancora Juventus sotto il cielo di questo campionato. La squadra di Allegri batte l’Inter con l’imprevisto Rabiot e il giovane Fagioli. E’ la quarta vittoria consecutiva: ma sempre 10 punti dal Napoli sono… L’Inter invece è un mistero della fede, contro la Juve si spegne totalmente ancora una volta, quest’anno è mancata troppe volte contro le grandi squadre. Inzaghi ormai cerca solo di arrivare alla sosta mondiale e vedere un po’ cosa fare. La risposta al momento è: boh… – ⚽ – Intanto il campionato questo week end ha rischiato di essere chiuso e lo scudetto consegnato al Napoli. Ma il Milan si sveglia, un gol del solito Giroud risulta decisivo nella sofferta vittoria contro lo Spezia e il distacco dei rossoneri dalla prima in classifica rimane almeno invariato (-6). Il fatto è che il Napoli può essere battuto dal Liverpool in Champions League, ma al momento in Italia non ha avversari. L’Atalanta si batte e gli dà del filo da torcere, però alla fine prevale sempre la legge della squadra di Spalletti, anche se stavolta non c’è il fenomeno Kvaratskhelia. Osimhen ancora protagonista, gol del pareggio e assist, poi Elmas segna il gol della vittoria: insomma la fuga continua e facendola breve non c’è trippa per gatti – ⚽ – Il derby di Roma è quasi una non partita, lo decide un erroraccio di Ibanez che permette alla Lazio di vincerlo, sfruttando soprattutto l’innocuità degli attaccanti romanisti. L’unica cosa che sorprende per ora del calcio dei guru Sarri e Mourino è soprattutto la grande distanza di punti e brillantezza dal calcio del Napoli: no, non c’è proprio confronto - Il Bar Sport di Fabrizio Bocca
              SERIE A 2022-2023 13a GIORNATA Venerdì 4 novembre 2022 Udinese-Lecce 1-1 (33' Colombo L, 68' Beto U) Sabato 5 novembre 2022 Empoli - Sassuolo 1-0 (64' Baldanzi E) Salernitana - Cremonese 2-2 (3' Piatek S, 12' Okereke C, 38' Coulibaly S, 89' Ciofani C) Atalanta - Napoli 1-2 (19' Lookman rig. A, 23' Osimhen N,
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Domenica 6 novembre 2022
                Bologna – Torino 12.30
                Monza -Verona 15.00
                Sampdoria – Fiorentina 15.00
                Roma – Lazio 18.00
                Juventus – Inter 20.45
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  L’analisi di Sconcerti: Napoli per lo scudetto, Milan disordinato e irresistibile, Juve-Inter spareggio

                  L’Atalanta forse avrebbe meritato qualcosa di più, ma il Napoli sta ormai lasciando tutti alle spalle. Mostra ogni partita una completezza diversa. Milan un po’ stanco, ha concesso troppo


                  di Mario Sconcerti

                  A Bergamo la partita è stata molto bella e forse l’Atalanta avrebbe meritato qualcosa in più, ma il Napoli ha confermato di essere un argomento estremamente serio. Ha imparato a gestire le partite difficili, non si diverte e basta, guarda l’avversario e lo colpisce appena abbassa la guardia. È meno spettacolare delle prime giornate, ma costante e sempre a un livello alto. È stata decisiva la differenza dei due centravanti. Osimhen oggi è quasi imprendibile, Hojlund è ancora una carezza leggera. È una sintesi estrema, ma reale.

                  L’Atalanta ha ripreso a giocare bene, spesso di prima, con quattro-cinque uomini sempre intorno al pallone. Per molti tratti di partita ha soffocato il palleggio del Napoli, che infatti è andato soprattutto in contropiede. Ma era quasi una trappola. Appena aveva uno spazio, il Napoli lo usava per andare in verticale prendendo alle spalle i difensori a uomo dell’Atalanta. Gran belle squadre entrambe, comunque. Nessun odore di bluff, terranno a lungo le loro classifiche. Il Napoli ha più qualità e un’organizzazione classica. L’Atalanta deve sempre correre e non ha un attaccante. Il Napoli sta ormai lasciando tutti alle spalle. Mostra ogni partita una completezza diversa, i giocatori si aggiungono e crescono. A Bergamo è toccato ad Elmas sostituire Kvaratskhelia, ma anche Ndombele, anche Politano da subentrati, hanno portato nel finale qualcosa in più. C’è un po’ di magia dovunque. Non so se vincerà lo scudetto, ma ha molto per farlo.

                  Il Milan è stato disordinato, a tratti irresistibile, in altri distratto. Ha giocato di sentimento, di gruppo, non di equilibrio, ha lasciato troppe occasioni allo Spezia, come spesso capita quando Bennacer e Tonali non giocano insieme e si dividono il tempo. È mancato Leao, ha fatto un gol eccezionale Giroud, da vecchio almanacco del calcio. È un Milan che ha bisogno di riposo per ricompattarsi e ritrovare Leao, ma è vivo. È stata una partita piena di Var, anche 5 minuti per confermare il gol di Hernandez e perfino un incidente tecnico alla macchina, a cui spesso troppe volte chiediamo di sapere troppo. Dimenticando che in fondo resta solo una macchina.

                  È infine una storia fantastica che il ragazzo Maldini abbia segnato il suo primo gol stagionale al Milan e nello stadio del padre e del nonno. Se è vero che le coincidenze non esistono, a volte fingono bene. I risultati del Napoli e anche quello del Milan, rendono quasi uno spareggio Juve-Inter di stasera. Chi perde strada si lascia davanti una distanza poco colmabile.

                  CorSera
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                    Roma-Lazio
                    (ore 18 su Dazn)
                    Da una parte la Roma di José Mourinho, passata ai sedicesimi di Europa League grazie al 3-1 in rimonta contro il Ludogorets (3 novembre); dall’altra la Lazio di Maurizio Sarri, retrocessa in Conference League, manifestazione continentale vinta a maggio proprio dai giallorossi (1-0 al Feyenoord, che ha eliminato i biancocelesti, con un gol firmato da Zaniolo). È un derby totale. Tra due allenatori diversi, molto diversi tra loro. Lo Special One ama molto la dialettica, Sarri non è mai stato un allenatore che si è fatto mettere i piedi in testa. Dovrà fare a meno dello squalificato Milinkovic e già sull’ammonizione del serbo contro la Salernitana (k.o. per 3-1 il 30 ottobre) ha detto la sua e si è infuriato. Mourinho si affida ad Abraham, mentre la Lazio non avrà a disposizione Immobile, out fino al gennaio 2023.

                    Juventus-Inter
                    (ore 20.45 su Dazn)
                    Il derby d’Italia è sempre il derby d’Italia. La Juventus di Massimiliano Allegri, che ha riabbracciato Chiesa (rientrato mercoledì 2 novembre nella sfida persa 2-1 contro il Psg) e si affida a Milik e Vlahovic, mentre l’Inter cerca la quinta vittoria di fila: «Sappiamo cosa rappresenta la partita, è sentitissima da tifoseria e società. Troviamo un avversario in salute, che come l’Inter ha vinto quattro delle ultime cinque. Conosciamo le difficoltà. Chi perde è fuori dalla lotta scudetto? Ne mancano 25. Lukaku? Romelu farà un esame settimana prossima, penso che non ci sarà nemmeno per l’ultima gara prima della sosta. Peccato per il ragazzo che aveva lavorato tantissimo per esserci», ha detto Simone Inzaghi.

                    CorSera
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                      Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
                      Credo sia una regola nata per via degli sponsor che volevano si vedessero i loro marchi durante gli highlights che riprendono poi le tv, quindi l'esultanze. I giocatori che nonostante la regola si tolgono la maglia sono comunque degli imbecilli
                      A me pare di ricordare che nacque sulla scorta delle discussioni sulle perdite di tempo e il gioco effettivo, per cui si decise di tagliare queste lungaggini delle esultanze.

                      Il bello è che poi con le ore al var si è finiti pure peggio.
                      ...ma di noi
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                      • Sean
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                        Non mi piacciono le inesattezze e le mistificazioni, i giornalisti dovrebbero tenersene lontani.

                        Salvatore Riggio scrive:

                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Roma-Lazio
                        (ore 18 su Dazn)
                        Da una parte la Roma di José Mourinho, passata ai sedicesimi di Europa League grazie al 3-1 in rimonta contro il Ludogorets (3 novembre); dall’altra la Lazio di Maurizio Sarri, retrocessa in Conference League, manifestazione continentale vinta a maggio proprio dai giallorossi (1-0 al Feyenoord, che ha eliminato i biancocelesti, con un gol firmato da Zaniolo).
                        Messa così parrebbe che la Roma sia bella beata nel tabellone della EL, sicura cioè del suo posto in quella competizione, pronta a partire dai sedicesimi...mentre la Lazio è in conference...ma le cose non stanno esattamente così.

                        Non ci sono più i sedicesimi di EL, adesso ci sono i play off per andare agli ottavi di EL o, questo non lo so, per essere eliminati completamente o andare in conference, ma comunque sia se la Lazio è in conference la Roma (come anche la Juve) non è certa del suo destino perchè prima deve vincere i play off...quindi Salvatore Riggio si è fatto trasportare dall' "entusiasmo" distorcendo i fatti...che è diventata la vera professione dei giornalisti.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
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                          La Roma, secondo Repubblica, ha preso Solbakken, l'attaccante norvegese del Bodo già cercato questa estate. Contratto a 4 anni ad un milione a stagione.
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                          • robybaggio10
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                            • Dec 2011
                            • 15816
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                            • Franciacorta
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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            A me pare di ricordare che nacque sulla scorta delle discussioni sulle perdite di tempo e il gioco effettivo, per cui si decise di tagliare queste lungaggini delle esultanze.

                            Il bello è che poi con le ore al var si è finiti pure peggio.
                            Ha ragione Venk. Ci fu un periodo nel quale si tiravano giù la maglia e sotto c'erano, prima semplici scritte...tipo il famoso "vi ho purgato ancora" e poi iniziarono le sponsorizzate! Allora decisero di ammonire chi si toglieva la maglia!
                            I SUOI goals:
                            -Serie A: 189
                            -Serie B: 6
                            -Super League: 5
                            -Coppa Italia: 13
                            -Chinese FA Cup: 1
                            -Coppa UEFA: 5
                            -Champions League: 13
                            -Nazionale Under 21: 19
                            -Nazionale: 19
                            TOTALE: 270

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                            • robybaggio10
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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              La Roma, secondo Repubblica, ha preso Solbakken, l'attaccante norvegese del Bodo già cercato questa estate. Contratto a 4 anni ad un milione a stagione.
                              Solbakken era bloccato da mesi...ma in Norvegia i contratti scadono a dicembre...quindi si è liberato solo ora! L'affare era chiuso da mesi!
                              I SUOI goals:
                              -Serie A: 189
                              -Serie B: 6
                              -Super League: 5
                              -Coppa Italia: 13
                              -Chinese FA Cup: 1
                              -Coppa UEFA: 5
                              -Champions League: 13
                              -Nazionale Under 21: 19
                              -Nazionale: 19
                              TOTALE: 270

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                              • robybaggio10
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                                • Franciacorta
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                                Purtroppo stasera la Juve, causa infortuni, e' messa veramente male. Su 3 centrali, 2 sono terzini adattati ed il terzo al rientro da un infortunio. Locatelli giochera' nel posto che meno gli compete (centrale di un centrocampo a 3). Davanti non ci sara' Vlahovic e giocheranno 2 giovanissimi come Fagioli e Miretti. L'Inter piu' o meno e' al completo. Non credo ci possa essere partita in queste condizioni.
                                I SUOI goals:
                                -Serie A: 189
                                -Serie B: 6
                                -Super League: 5
                                -Coppa Italia: 13
                                -Chinese FA Cup: 1
                                -Coppa UEFA: 5
                                -Champions League: 13
                                -Nazionale Under 21: 19
                                -Nazionale: 19
                                TOTALE: 270

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