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Io spero che nei contratti ci sia una sorta di assicurazione, perché è illogico acquistare un giocatore e pagarlo oro e poi non ti ha fatto neanche una partita.Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da fede79 Visualizza MessaggioSu questo punto sono d'accordo con te Sean: quando si iniziano a prendere mezzi giocatori, ex carneadi e promesse all'ultimo grido, vuol dire che in società regna il caos. Se l'altro ieri il pallone del Lecce fosse entrato invece di colpire il palo, io non so se Allegri fosse rimasto, alla fine l'ha salvato un ragazzino con il classico coniglio dal cilindro (Allegri che poi lo vedeva poco a Fagioli).
Pogba comunque non c'è da farci conto. A gennaio speriamo almeno Chiesa...ma la squadra ormai è questa, questo magma oscuro....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMa non si può rescindere il contratto per marcitudine con sto Pogba? Ma questo non ha giocato un minuto da quando è arrivato...e prende 9 milioni l'anno. Ma chi diavolo ci siamo messi in casa? Ma come hanno fatto a farsi fregare dall'avvocata e da questo ex giocatore?Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Pogba è stato il baratto fatto con la Pimenta per de Ligt e i 70 milioni che t'hanno portato. Hanno detto: "noi vi piazziamo de Ligt a cifre congrue e voi vi prendete Pogba"...un affare per tutti...se non fosse che la Pimenta ha omesso di descrivere le condizioni fisiche di Pogba (compresa la sua scelta di non operarsi quando oziava allo United) e anche quelle psicologiche (il "sequestro" e il ricatto della gang).
Non si ritornerà ad essere una squadra vera fino a quando non si sistemeranno i conti e dunque le condizioni capestro che ti costringono, per mettere su una squadra, a raccogliere questi ex campioni o presunti tali (Pogba, Di Maria), a risparmiare coi parametri zero, a scegliere dei mezzi profili alla Locatelli, panchinari alla McKennie ecc...
Devi buttare via tutto e ricominciare da capo e seriamente. Questi ultimi 3 anni sono stati pessimi, molto pessimi sotto ad ogni profilo....ma di noi
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Direi che dall'operazione CR7 in poi hanno fatto solo danniOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Gli affari di Boiocchi legati allo stadio: 80 mila euro al mese con pizzo e parcheggi
Dicono che chiedesse soldi di continuo. Soprannominato «lo Zio», era tornato nel mondo criminale nel 2018 dopo 26 anni di carcere e dieci condanne. Si muoveva su più campi, dalle estorsioni a piccoli traffici di droga
Chi ha ucciso Boiocchi aveva fretta. E forse l’esecuzione a poche ore dall’inizio di Inter-Sampdoria, più che un messaggio al mondo ultrà è un indizio. Quello di un piano organizzato rapidamente, approfittando del fatto che sabato sera Boiocchi sarebbe rientrato a casa prima del match come le prescrizioni della sorveglianza speciale gli ordinavano. Era stato fino alle 19.30 al Baretto, storico covo della Nord alle spalle del Meazza. Poi un amico lo aveva accompagnato in scooter in via Zanzottera a Figino — a 4,5 chilometri — e appena è ripartito, i killer sono entrati in azione. Due uomini con caschi integrali e giubbotti scuri appostati con una moto di grossa cilindrata in una via laterale. Quando s’è avviato solo verso il vialetto di casa gli spari: 5 proiettili calibro 9x21, pallottole di fabbricazione slava, almeno due colpi a segno. Una ferita passante al fianco, forse nel tentativo di fuggire, e un colpo ravvicinato al collo che non gli ha lasciato scampo. Gli investigatori della squadra Mobile, diretti da Marco Calì e coordinati dal pm Paolo Storari, stanno cercando di ricostruire il percorso dei killer attraverso le telecamere intorno a Figino. Un lavoro certosino nella certezza che gli assassini hanno lasciato una traccia del loro passaggio.
Boiocchi era un bersaglio facile, abitudinario. Tanto che non sarebbe stato neppure necessario aspettare il giorno della partita per colpirlo solo e disarmato. Uccidere di sabato sera con la zona ovest di Milano piena di polizia impegnata per il servizio di ordine pubblico allo stadio, e il rischio nel pieno dell’afflusso dei tifosi di restare bloccati nel traffico o peggio nei controlli, fa pensare a una rapida accelerazione al piano dei killer. Forse chi ha ucciso non poteva lasciare a Boiocchi il vantaggio della prossima mossa.
Boiocchi era un nome pesante nel panorama della malavita: 26 anni di carcere, dieci condanne e contatti con uomini della ‘ndrangheta (clan Facchineri) della mafia siciliana (i Fidanzati) e la malavita pugliese (i Canito-Magrini). Era entrato in carcere sul finire degli anni Novanta. È uscito nel 2018. Nel frattempo il mondo della mala milanese è cambiato, s’è fatto più «mafioso», meno violento e più «raffinato» e imprenditoriale. Lui però una volta uscito non sembrava non essersi adattato ai tempi cambiati.
Anche la sua ascesa in curva era stata violenta con il pestaggio allo storico capo ultrà Franchino Caravita. E la sua gestione della Nord aveva ormai portato a una frattura insanabile. Tanto che il direttivo, da lui stesso nominato, è diviso in due: i vecchi (Nino Ciccarelli e Renato Bosetti) con «lo Zio», come era soprannominato, e i giovani contrari ai suoi metodi da padrino: poco stadio tanto business. Dicono che chiedesse soldi di continuo, che si lamentasse per gli affari troppo magri dello stadio: «Possibile che abbiamo in mano una curva e mangiamo così poco?». Per questo pare aveva iniziato a taglieggiare parcheggiatori e paninari: «Loro lavorano grazie a noi». Una circostanza confermata da un’intercettazione captata dalla polizia durante le indagini: «Faccio 80 mila euro al mese tra parcheggi e altre cose, 10 mila euro a partita». Roba da mafiosi, controllo di affari e territorio. Che molti in curva non avevano condiviso, anche se Boiocchi restava capo temuto e rispettato. Ieri la Nord gli ha dedicato solo poche righe sui social. «In questi interminabili attimi di buio e dolore è solo tempo di silenzio».
Per gli inquirenti la pista ultrà è molto remota. Anche perché il 69enne si muoveva ormai in più campi: dalle estorsioni al piccolo traffico di droga, dalla mala ai contatti con i clan calabresi della ‘ndrangheta. Chi ha sparato, a Boiocchi, secondo gli inquirenti, vive nel milieu criminale e ha avuto un motivo preciso per uccidere. Anche se potrebbe aver fatto un favore, indiretto, a molti.
CorSera...ma di noi
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Il Var non vede tante cose...
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Le curve degli ultrà in Italia sono in mano ai Boiocchi. Questo signore ammetteva candidamente di ricavare (attraverso le estorsioni) con lo stadio 80mila (!) euro al mese...e a Milano (non in Burundi) la polizia, la digos, i carabinieri, la procura, i magistrati lasciavano fare.
La stessa cosa, cambiando solo i nomi ed i cognomi dei personaggi, accade a Roma, a Napoli ma anche a Verona, a Bergamo, in tante, troppe realtà calcistiche italiane e nella più completa indifferenza della legge e dei tutori della legge.
Bisogna arrivare agli omicidi (od ai ricatti, come nel caso della Juventus) perchè - buongiorno! - qualcuno si svegli....ma di noi
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“Se sono arrabbiato per l’ammonizione a Milinkovic? Lasciamo perdere. Parliamo d’altro…” ha detto il presidente della Lazio Claudio Lotito all’uscita dal consiglio federale Figc a via Allegri, riferendosi al cartellino giallo rimediato dal centrocampista serbo, già diffidato e costretto a saltare il derby con la Roma. . Prima di salire in macchina, Lotito ha avuto un breve faccia a faccia con il presidente dell’Associazione italiana arbitri Alfredo Trentalange.sigpic
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Vlahovi?, ancora pubalgia: salta il Psg per esserci con l’Inter ??
Il problema si è ripresentato. E, con un Mondiale alle porte, tiene in ansia un po’ tutti: la Juve, il calciatore stesso e la nazionale serba che fa chiaramente tanto affidamento su di lui per il Qatar. La pubalgia è un’infiammazione che, se ancora nella sua fase precoce, si può in qualche modo gestire con un po’ di riposo e trattamenti specifici.
Vlahovi? a Firenze riusciva a gestirsi bene, dovendo preparare una sola partita alla settimana, ma col passaggio alla Juve a gennaio scorso, si è ritrovato a stravolgere ritmi e abitudini. E il centravanti servo alla Juve ha giocato quasi tutte le partite in calendario fino ad ora. A Lisbona non è più riuscito a contenere la sensazione di dolore (ha chiesto il cambio) e per questo ha saltato pure la trasferta di Lecce. La proiezione sulla settimana non è delle migliori: col Psg non ci sarà, con l’Inter dovrebbe rientrare ma per adesso filtra prudenza. Piove sul bagnato.
#gazzetta #vlahovic #juventusOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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