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Il Milan nn ha una rosa superiore al napoli
Ma nn l aveva neanche l anno scorso.
L Inter si. L anno scorso e quest anno.
Inviato dal mio SM-F721B utilizzando Tapatalk
Al Milan serve un giocatore lì davanti che ti risolve le partite da solo...
E non può essere Leao.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Forse oggi non meritavamo la vittoria
Loro davvero infuriati.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Il Napoli è sempre primo da solo e stavolta deve dire grazie a Osimhen, attaccante fenomeno dimenticato dopo l’esplosione dei vari Karavatskhelia & C. E pensare che questa estate dicevano di poterlo scambiare con Ronaldo, ma era una gustosissima bufala campana lasciata circolare ad arte
Napoli, ricordate quando volevano scambiare Ronaldo con Osimhen?
Troppa grazia. Nel Napoli non si sa più dove mettere Victor Osimhen, avanza, è di troppo. C’è stato un momento in cui andava tutto così bene e si facevano – o meglio si fanno tuttora… – così tanti gol, che Spalletti e il Napoli scoppiano di attaccanti, di giocatori offensivi e comunque di gente che fa gol. Se ne contano 15 finora, per un monte gol in campionato (25 in 10 partite) e Champions League (17 in 4 partite) che è clamorosamente superiore a tutti gli altri.
Posto per tutti, dunque, non ce ne è. Se non facendo turn over e alternandosi con un po’ di panchina. Le imprese di Karavatskhelia e Raspadori, ma anche Simeone e Lozano, hanno messo nel cono d’ombra Victor Osimhen che pure era la rivelazione della stagione scorsa, il supercrac per cui qualcuno in Premier League avrebbe già fatto volentieri qualche follia quest’estate. Per una trattativa un po’ partorita nella fantasia di qualcuno, un po’ lasciata circolare ad arte a Napoli, un po’ perché il calciomercato è un comunque un fenomeno paranormale, si era vaneggiato addirittura di uno scambio, per portare Ronaldo al Napoli e spedire Osimhen al Manchester United. Con tanto di conguaglio addirittura di un centinaio di milioni.
Il fatto che tutto questo non sia andato effettivamente a termine ci lascia capire come la storia facesse parte del grande Risiko dell’estate, ma non avesse poi un fondo di serietà, se non un paio di tiri di dadi sul tavolo da gioco. In altri termini una gustosissima bufala campana. Il caso ha voluto che Osimhen – il calciatore più costoso mai ingaggiato dal Napoli (80 milioni) – iniziasse stentando un po’ anche perché forse frastornato dal grande tourbillon dell’estate napoletana, e poi si infortunasse restando fuori per circa un mese e mezzo.
E nel frattempo il Napoli si era abituato a giocare e vincere (siamo ormai alla decima vittoria consecutiva tra Serie A e Champions League) senza di lui. Tanto da far quasi diventare un problema il suo rientro. I gol all’ Ajax e quello decisivo e vincente al Bologna, hanno riportato l’attaccante nigeriano sotto i riflettori dopo i 18 gol dello scorso anno (14 in campionato e 4 in Europa League). Stagione segnata dal terrificante infortunio al viso, per cui porta ancora – per sicurezza e tranquillità personale – la maschera nera. Ormai il suo segno distintivo.
Egoisticamente il fatto che non vada ai Mondiali con la Nigeria può preservare l’attaccante per la parte più importante e decisiva della stagione. Il Napoli primo in classifica ha una riserva di gol e di energia da fare invidia.
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 10 Sabato 15 ottobre 2022 Empoli - Monza 1-0 (11' Haas E) Torino - Juventus 0-1 (74' Vlahovic J) Atalanta - Sassuolo 2-1 (41' Kyriakopoulos S, 45'+1' Pasalic A, 46' Lookman A) Domenica 16 ottobre 2022 Inter - Salernitana 2-0 (13' Lautaro Martinez I, 58' Barella I) Lazio - Udinese
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il Milan passa dagli schiaffi del Chelsea a un campionato che lo vede in corsa scudetto, merito anche di Tonali. Non c’è solo Leao.– La Lazio pareggia, Immobile si fa male e Sarri dà fuori di matto.
Non solo Leao. C’è sempre più Tonali nel Milan, è lui l’uomo che guida il centrocampo, è lui che adesso si getta anche a rete e fa gol importanti, decisivi. Al Milan manca qualche gol degli attaccanti veri: Giroud, Rebic, Origi. La personalità e la classe di Leao e soprattutto il trascinamento di Tonali riempiono quei vuoti. Così da tenere il Milan in rotta e aspettare il momento giusto per affondare.
Il Milan veniva dal doppio schiaffo del Chelsea, non gli è facile gestire contemporaneamente un campionato che sia degno dello scudetto che ha conquistato e una Champions League che lo stressa pesantemente . E’ un lungo camminare sul filo del rasoio.
Lazio, una domenica di brutte notizie
Lazio e Udinese sono le uniche che si sono tolte punti reciprocamente nella zona alta della classifica. Le altre hanno vinto tutte. Sarri ha accusato abbastanza pesantemente il colpo. Per vari motivi. La Lazio è tornata in campo appena 60 ore dopo aver giocato in Europa League. L’allenatore si è molto lamentato del terreno di gioco dell’ Olimpico, anche esagerando: “Io non sono l’allenatore adatto per una squadra che deve giocare su un terreno così, il presidente faccia qualcosa o si cerchi un altro allenatore”. La partita con l’ Udinese ha visto l’infortunio di Immobile, attaccante super utilizzato dalla Lazio e che dicono non avere un vero e proprio sostituto con cui fargli riprendere ogni tanto un po’ di fiato. Veramente ci sarebbe Pedro, ma a quanto pare non è la copia perfetta.
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 10 Sabato 15 ottobre 2022 Empoli - Monza 1-0 (11' Haas E) Torino - Juventus 0-1 (74' Vlahovic J) Atalanta - Sassuolo 2-1 (41' Kyriakopoulos S, 45'+1' Pasalic A, 46' Lookman A) Domenica 16 ottobre 2022 Inter - Salernitana 2-0 (13' Lautaro Martinez I, 58' Barella I) Lazio - Udinese
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L’Inter sta vincendo e comincia a risalire la classifica: sarà strano e insolito, ma a quanto pare il vento è girato davvero. “Tre vittorie e un pareggio in quattro partite, compreso il doppio confronto col Barcellona” Simone Inzaghi appare soddisfatto e forse vuole anche togliersi qualche sassolino dalle scarpe dopo che tutti lo avevamo già scaricato e bollato come non adeguato alla panca nerazzurra. Cosa sarà successo non si sa, ma intanto Lautaro e Barella si sono svegliati sul serio…
Lautaro e Barella, all’Inter è girato il vento
E’ girato il vento all’ Inter? Da che sbatteva violento e potente contro la faccia di Inzaghi, letteralmente fermandolo e ostacolandolo, ora pare che spinga vigorosamente le vele della sua squadra. E dunque adesso lo faciliti a superare anche qualche barchetta tipo Sassuolo o Salernitana o addirittura qualche galeone tipo Barcellona. Condizione fisica, fiducia in se stessi, nuovi metodi di gioco o diverse scelte (Onana per Handanovic…)? Un po’ di tutto e niente di tutto questo, di sicuro c’è che nel calcio a un certo punto la ruota gira e le cose vanno per il verso giusto nonostante i giocatori e l’allenatore siano gli stessi.
Il calcio è l’unione complessa di undici sport singoli per cui a un certo punto se Lautaro Martinez e Barella ritrovano ispirazione, forza e gol inevitabilmente tutta la squadra se ne giova in salute e dunque le azioni riprendono quota sia in campionato che in Champions League. I due hanno fatto gol sia al Barcellona che alla Salernitana e gli ultimi gol di San Siro sono anche particolarmente belli, coraggiosi, spettacolari. Segno che qualcosa dentro forse è scattato davvero e che se il vento persiste si potrebbe persino riprendere qualche puntino laggiù
sull’orizzonte.
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L'analisi di Sconcerti: Milan, Pioli indovina tutto, Napoli ora più forte. Inter tornata in asse
Il Milan è meno spontaneo, sta mancando l'arroganza di Leao. Il Napoli adesso è più completo, ha una facilità straordinaria di diventare pericoloso appena accelera, l'Inter ha giocato meglio di molte altre volte
di Mario Sconcerti
È probabile che Pioli a Verona abbia avuto anche fortuna, di sicuro ha indovinato tutto. Quando schierare il centrocampo di riserva, come aspettare che il Verona si sfinisse con le sue marcature a tutto campo, in quale fase di partita gestire la non troppa brillantezza che gli porta il momento. In questo effetto quasi da telecomando, il Milan è molto simile al Napoli, così Pioli a Spalletti. I giocatori vanno in campo come fossero una malattia felice, si contagiano uno con l’altro. Il Napoli adesso è più completo, ha una facilità straordinaria di diventare pericoloso appena accelera.
Il Milan è meno spontaneo, sta mancando l’arroganza di Leao, mentre quella di Kvaratskhelia continua ad allargarsi su tutta la squadra. Prende tanti gol in più il Napoli, 9 contro 3 di un anno fa, che sarebbe un 200% in più, aumento statisticamente colossale. Non sembra però pericoloso nel suo organismo profondamente offensivo dove uno come Simeone, 17 gol la scorsa stagione, a Napoli fa il terzo centravanti. Il Napoli vince da sei partite, quindi sono 50 giorni che non cambia il suo vantaggio minimo sugli avversari. Sono ormai 10 punti sulla Juve, 8 sull’Inter, 5 sulla Lazio, 3 sul Milan, con percorsi peraltro quasi opposti in Champions.
Non credo comunque siano indicazioni che portino a un pronostico. Il Napoli ora è la più forte, ma è un campionato che sta cambiando, la prima energia è stata scossa dai cambi di allenatori, gli infortuni continuano e il Mondiale deve ancora cominciare. Il Milan ha sofferto molto a Verona perché non ha avuto i diversivi di Leao. Diaz non ragiona da esterno, tutto questo non ha portato palloni a Giroud. C’è anche un ritorno generale alla marcatura a uomo, per questo si segna con più difficoltà. Se la permettono squadre che non hanno interesse a costruire troppo perché troppo inferiori nella costruzione. Marcare a uomo inoltre responsabilizza i calciatori. È un cambio plausibile.
CorSera
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(Ore 18.30 su Dazn)
Sono ancora zero le vittorie in campionato della Sampdoria. I blucerchiati proveranno a conquistare il primo successo contro la Roma, nel match nel quale Dejan Stankovic affronta l’allenatore con cui nel 2010 all’Inter conquistò il Triplete. «Mi ha insegnato davvero tanto», ha detto l’ex centrocampista nerazzurro. «L’ho sentito in videochiamata. Ho grande rispetto per la persona e il tecnico. Nei 90’ ognuno andrà per la sua strada, poi torneremo amici come prima. È un uomo forte. Abbiamo fatto un percorso bellissimo insieme. Non voglio parlare di altri, ma ogni allenatore mi ha dato qualcosa», ha concluso. Da parte sua, lo Special One ha qualche dubbio in attacco tra Belotti e Abraham.
Lecce-Fiorentina
(Ore 20.45 su Dazn, Sky Sport e Sky Calcio e in streaming su Now Tv)
Dopo la roboante vittoria contro gli Hearts in Conference League (5-1, giovedì 13 ottobre), la Fiorentina cerca di riprendere il proprio cammino anche in campionato. I viola sono impegnati nella trasferta in Puglia, in casa del Lecce: «Il successo in Europa è servito. Bisogna iniziare a correre anche in serie A, alzare ritmo e qualità tornando a gestire bene le partite nei 90’, con più attenzione e quel furore che serve a tutte le squadre, soprattutto lontano da casa. Sarà una partita difficile. Loro sono rapidi e bravi davanti, dal punto di vista difensivo dovremo stare attenti», ha detto Vincenzo Italiano. Così, invece, Matteo Baroni: «Giochiamo contro una squadra forte, che ha una classifica non veritiera. Noi guardiamo alla Fiorentina che ci creerà difficoltà pazzesche, ma ci serve il successo davanti ai nostri tifosi e non possiamo rimandare questo appuntamento. Bisogna avere dedizione, voglia e pressione sulla palla perché loro giocano veramente un gran calcio».
CorSera
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La rosa dell'Inter è superiore (neanche di tantissimo a dire il vero)...ma non direi che il Napoli NON ha ricambi di valore. Li ha...e pure parecchi! Diciamo che ad inizio campionato nessuno avrebbe mai pensato che Kvaratskhelia e Chi Mink Iae fossero così forti...
beh si quello è ovvio.
Giuntoli è un fenomeno assoluto
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
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