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Juventus-Maccabi Haifa, probabili formazioni e ultime notizie
Bianconeri ancora a zero punti nel girone. Allegri con Di Maria e Kostic al fianco di Vlahovic. Israeliani con qualche assenza per la festività ebraica dello Yom Kippur
Una questione di fede
È (anche) una questione di fede, stasera all’Allianz Stadium: per la Juve, che insegue una non semplice rimonta nel girone di Champions; e per il Maccabi Haifa che potrebbe tenere fuori quattro titolari per lo Yom Kippur, la ricorrenza ebraica per il giorno dell’espiazione che prescrive il digiuno fino a stasera (da ieri al tramonto).
Partenza lenta
«In questo momento, è la partita più importante della Champions — dice Massimiliano Allegri — perché abbiamo zero punti dopo due gare e allora bisogna solo vincere». Tra Milan e Juve, l’allenatore si è sempre qualificato agli ottavi del jet set europeo e non vorrebbe iniziare a fallire adesso: «Non sono mai partito così male in Coppa — spiega — ma la prima stagione qui, con l’Olympiacos, stavamo perdendo in casa 2-1, e saremmo stati eliminati». Era il 4 novembre 2014 e finì 3-2, con l’inaugurazione del 4-3-1-2 che portò alla finale di Berlino e i gol di Pirlo e Pogba: rispetto all’attualità, il Metaverso.
Nelle mani di Di Maria
Squalificato in campionato, la Champions restituirà Di Maria: «Angel sta meglio, anche fisicamente: credo farà un’ottima partita». L’argentino porterà al cambio di assetto (virando sul 4-3-3) con Milik in panca a scopo precauzionale: «Ha un affaticamento, spero di non doverlo fare entrare».
Allegri allenatore e psicologo
Ai bianconeri servono due vittorie filate contro il Maccabi — qui e la settimana prossima in Israele — per poi giocarsi il secondo posto a Lisbona, contro il Benfica, o più avanti con il Psg, le due che si sfideranno stasera: «Nel calcio non si sa mai». Non è solo una questione tecnica, ma pure di testa, come racconta Szczesny, uno che ha guantoni e cervello: «Adesso il mister fa il nostro psicologo». Dando qualche consiglio: «Nei momenti di difficoltà la cosa più semplice da fare è quella di giocare una partita normale — argomenta Allegri — mettersi al servizio della squadra: spingere quando si deve, rallentare quando la gara lo richiede. La fretta e l’ansia ti portano a sbagliare».
Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, Bremer, Rugani, Danilo; Locatelli, Paredes, Rabiot; Di Maria, Vlahovic, Kostic. All. Allegri Maccabi Haifa (3-5-2): Cohen; Batubinsika, Seck, Goldberg; Sundgren, Chery, Mohamed, Abu Fani, Cornud; Pierrot, Tchibota. All. Bakhar Arbitro: Scharer (Svizzera)
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Chelsea-Milan, probabili formazioni e ultime notizie
I rossoneri a Londra con nove indisponibili. Pioli in difesa ha gli uomini contati
Emergenza in difesa
Il Diavolo arriva a pezzi al trittico di fuoco Chelsea-Juve-Chelsea, con l’infermeria sempre più affollata: mancheranno Maignan, Theo Hernandez, Kjaer, Calabria e Saelemaekers (per gli ultimi due il rientro è previsto per il 2023), Messias, Ibrahimovoc (che ha appena compiuto 41 anni) e Florenzi. Rientra Origi, ma solo per la panchina. Non ha insomma molto da inventarsi Stefano Pioli, che però come sempre respinge ogni alibi: «Gli infortuni? Il calendario fitto non aiuta, ma ciò che conta è che abbiamo la nostra mentalità e non la cambieremo, nemmeno giocando contro una squadra fortissima. Non sarà una partita decisiva, ma siamo pronti. Vogliamo cominciare a scrivere la nostra storia anche in Champions».
Chelsea-Milan, le probabili formazioni: Chelsea (3-4-1-2): Kepa; Fofana, Thiago Silva, Cucurella; James, Jorginho, Kovacic, Chilwell; Mount; Sterling, Aubameyang. Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Dest, Kalulu, Tomori, Ballo-Touré; Bennacer, Tonali; Krunic, De Ketelaere, Leao; Giroud.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Però bisogna dire che ci mancano dei giocatori troppo importanti per noi.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Bisogna ammettere che a noi manca Kessie...
O chi per lui.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Però bisogna dire che ci mancano dei giocatori troppo importanti per noi.
Direi
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Rischiamo di non vedere gli ottavi neppure quest'anno.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Guardate quanto ha speso il.chelsea in estate
e quanto il Milan.
Sarebbe interessante vedere il Milan con i soldi di una big europea
Non si può sempre vivere di miracoli.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Vittoria fondamentale se si vuole mantenere un minimo di speranza di qualificazione. Partita in teoria facile e non abbiamo neanche giocato male. Però:
1)Strano dirlo dopo aver fatto 3 gol, ma davanti sprechiamo troppo. Per le occasioni in cui abbiamo messo giocatori soli davanti al portiere dovevamo farne almeno un paio in più;
2)Ci sono dei momenti della partita che spariamo, pensando di aver già vinto. Poi subisci gol e vai in crisi. Poi di nuovo fai il 3-1 e pensi di aver vinto e gli altri vanno vicinissimi a segnare.
Così non chiudendo la partita e con cali di testa pensando di aver già vinto si rimette in discussione tutto quando segnano gli avversari. Ci sarebbe anche il terzo problema, Kean che entra in una partita dove il Maccabi ormai non difende più e riesce a non incidere per nulla, quando l'ho visto solo davanti al portiere sapevo l'avrebbe sbagliata. Ma questo non è un problema risolvibile.
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