Allegri con quelle parole ha fatto una strage.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Inzaghi-Inter: «Io a rischio? Normale. Su Dybala scelto con la società»
L’esame di coscienza del tecnico dell’Inter alla vigilia della sfida di Champions: «È giusto aspettarsi di più da tutti, me compreso. Io in discussione? Sempre»
La certezza è che tra i pali domani contro il Barcellona, e come nelle precedenti due partite di Champions League contro Bayern Monaco e Viktoria Plzen, ci sarà André Onana, ormai a tutti gli effetti portiere di Champions. Inzaghi, però, non fa cenno al momento non particolarmente brillante di Handanovic e glissa l’argomento in poche battute: «Tra i pali valuterò sempre di partita in partita, giocherà Onana». Qualche parola in più, invece, sulle condizioni di Lautaro Martinez, uscito acciaccato dalla partita contro la Roma: «Stamattina ha fatto un esame e non è stato evidenziato nulla. Ha chiuso la gara affaticato, farà un allenamento parziale. Devo parlare coi medici e vedremo le sue condizioni». Situazione da valutare, insomma, come quella di Gagliardini. Non ci saranno, invece, Brozovic e Lukaku, che non ha ancora debuttato in questa edizione della Champions.
La grande opportunità
La conferenza stampa dell’allenatore dell’Inter alla vigilia del Barcellona, come prevedibile, è quasi tutta sul momento di difficoltà dei nerazzurri: «Analizzeremo la gara con la Roma e poi andremo nel particolare per il Barcellona. Veniamo da un momento difficile per i risultati. A mio parere abbiamo fatto una buona gara, purtroppo condita dagli episodi dei gol subiti. In campo avremmo meritato altro, ma è un momento in cui dobbiamo fare di più». C’è da riaccendere una scintilla e il tecnico non conosce altri ingredienti fuorché «vittorie e risultati, avremmo potuto cominciare sabato ma non è andata bene». E sfide come quella al Barcellona sono grandi opportunità: «Incontriamo una squadra fortissima, una delle migliori in Europa, che a Monaco ha perso immeritatamente. Hanno grandi qualità in tutti i reparti. Dovremo fare una partita di corsa e determinazione. Il Barcellona è fortissimo, è una delle squadre che propone il miglior calcio in Europa. Sappiamo che importanza ha la partita, la classifica è aperta. Il girone è proibitivo, ma siamo l’Inter e cercheremo di giocarcela con tutte le nostre forze».
Mancano punti e certezze
E servirà un approccio emotivo diverso: «Da tutti penso ci si debba aspettare di più. È un momento non semplice, colpevolizzare qualcuno nello specifico è sbagliato. Anche dal sottoscritto è lecito aspettarsi di più. Asllani ha fatto una buona gara, per domani vedremo condizione e schieramento ma è pronto». Così come De Vrij, che potrebbe tornare titolare: «Acerbi si è inserito molto bene, è un giocatore di qualità, ma non lascio indietro De Vrij che prima del mio arrivo ha fatto due anni molto bene». La fase difensiva, con 13 gol subiti nelle prime 8 di campionato e troppe insicurezze dopo i primi errori: «È il momento, rivedo la partita con la Roma e tatticamente, per corsa, non posso dire nulla. La squadra ha tantissima voglia, siamo in un grande club e domenica sono venuti in 70mila nonostante il periodo e ci hanno trascinato fino alla fine. Sicuramente la squadra risente della mancanza di punti e certezze. È chiaro che sul secondo gol preso non possiamo fare quell’errore. Eravamo in sette in area, abbiamo lasciato due buchi che non abbiamo lasciato mai. Avevamo lavorato 20’ sulle inattive il giorno prima. Dobbiamo fare meglio, ma i ragazzi hanno messo tutti sul campo».
Tra Dybala e Correa
Anche perché la sua panchina comincia a scottare: «Io a rischio? Noi allenatori dipendiamo sempre dai risultati ed è normale essere il primo in discussione». E si prende la sua parte di responsabilità sulla rinuncia all’ingaggio di Dybala per puntare su Correa: «Non sono io a decidere, siamo tutti in un’unica direzione da un anno e mezzo da questa parte. C’è un confronto quotidiano e la scelta è stata condivisa».
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Inter-Barcellona
(Ore 21 su Canale 5, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e in streaming su Now Tv)
Servirà una vittoria contro il Barcellona per far tirare un sospiro di sollievo a Simone Inzaghi, che non ha iniziato benissimo la sua seconda stagione sulla panchina dell’Inter. E c’è già chi gli contesta il mancato arrivo di Dybala per trattenere Correa: «Ho una società con la quale si lavora in un’unica direzione. È una scelta condivisa con tutti. Sono a rischio? Dipendiamo dai risultati, in questo momento non stanno arrivando. È normale essere in discussione. Il calcio è questo». Tra i pali ci sarà Onana, come ha ribadito il tecnico nella conferenza di vigilia. Per poi analizzare la gara: «Sappiamo che arriviamo in un momento difficile. Secondo me con la roma abbiamo fatto una buona gara. Purtroppo nei due gol loro ci abbiamo messo del nostro, dobbiamo fare di più». Da parte sua, il Barcellona ha problemi nel reparto arretrato, ma in attacco si affida a Lewandowski. Non sarà facile per la difesa interista duellare con l’attaccante polacco.
Classifica: Bayern Monaco 6 punti; Barcellona e Inter 3; Viktoria Plzen 0.
Ajax-Napoli
(Ore 21 su Sky Sport e Sky Sport Arena e in streaming su Mediaset Infinity e Now Tv)
Il Napoli vola in campionato e nel proprio girone di Champions. E dopo solo due partite del girone, ha la chance di ipotecare la qualificazione agli ottavi. Insomma, Luciano Spalletti, non poteva immaginare un avvio migliore. E Kvaratskhelia è sempre l’uomo in più di questo Napoli. Il georgiano vuole continuare a stupire. Contro l’Ajax non c’è nessun precedente in Champions o Europa League. Gli ultimi due (e unici) precedenti risalgono alla Coppa delle Fiere 1969-70. Curiosità: il Napoli non ha mai vinto in Olanda. I Lancieri, però, sanno di affrontare una grande squadra: «Noi siamo motivati, ma loro sono forti. Sono una delle migliori squadre europee. Hanno sei punti, è una partita che conta molto. Sulla carta il Liverpool è il favorito per vincere il girone, ma il Napoli è vicino a quel livello», le parole dell’allenatore, Alfred Schreuder.
Classifica: Napoli 6 punti; Liverpool e Ajax 3; Glasgow Rangers 0.
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Infortuni dei calciatori: sono aumentati del 20%, Juventus la più colpita
Il report redatto dal gruppo assicurativo inglese Howden, sottolinea un forte incremento nel 2021-22 rispetto al 2020-21. In Italia, Juventus, Napoli e Milan sono le squadre più colpite
Un record preoccupante, che potrebbe addirittura peggiorare con il Mondiale in Qatar 2022: tra la stagione 2020-21 e la scorsa, quella del 2021-22, gli infortuni nei Top 5 campionati europei sono aumentati esponenzialmente. Come si evince infatti dall’«Howden’s European Football Injury Index», un report redatto dal gruppo assicurativo inglese Howden, c’è stato un preoccupante aumento degli infortuni, che arriva a toccare circa il 20%.
L’analisi, infatti, ha evidenziato come tra il 20-21 e il 21-22 ci sia stato un incremento di quasi mille «sinistri» (in gergo assicurativo così si chiamano gli eventi negativi): da 3.988 a 4.810. Spesso sono i tecnici delle squadre a lanciare l’allarme relativo a calendari troppo fitti e impegni particolarmente ravvicinati, ma nella maggior parte dei casi gli appelli rimangono tali, senza che nessuno si incarichi di prendere qualche provvedimento.
Ma il dato del report che forse fa più clamore è rappresentato dai costi che gli infortuni comportano, perché ad ogni sinistro corrisponde una somma, che viene calcolata moltiplicando il costo giornaliero del singolo calciatore per il numero di giorni in cui rimane indisponibile. Per fare un esempio, nel prossimo report sarà particolarmente gravoso per la Juventus il nome di Federico Chiesa, indisponibile dallo scorso gennaio e che presumibilmente rientrerà un anno (o quasi) dopo il crac dell’Olimpico datato 9 gennaio 2022.
Gli infortuni, sempre facendo riferimento alla stagione 21-22, hanno avuto un costo complessivo, nei 5 maggiori campionati europei, di 610,7 milioni. Spaventoso, in questo caso, l’aumento del 29% rispetto alla stagione precedente. E, di nuovo, torna prepotentemente al centro della discussione il Mondiale invernale, che renderà i calendari ancora più pieni di partite.
Un altro esempio lampante di come i calendari siano ormai troppo compatti riguarda il dato relativo agli infortuni di giocatori Under 21: 30 nella stagione 2018-19, 326 lo scorso anno. In serie A, il totale degli infortuni passa dai 781 del 20-21 agli 835 del 21-22, con un incremento del 7% (costo totale: 97,82 milioni).
La squadra più colpita è stata la Juventus con una media di 3 infortunati a partita, per un totale di 88 «injuries» nel corso dell’anno che corrisponde a 1.157 giorni di indisponibilità e a 22,6 milioni. 2° il Napoli: 71 infortuni, 984 giorni di indisponibilità, 11,78 milioni di costo. 3° il Milan: 55 infortuni, 800 giorni di indisponibilità, 9,76 milioni di impatto economico. Venezia, Empoli e Udinese le squadra meno falcidiate. Per quanto riguarda invece i campionati, il più colpito risulta la Premier League: 1.231 infortuni, corrispondenti a 219,6 milioni (nonostante le singole squadre che hanno «perso» di più siano Psg, 40,7 milioni, Real, 40,4, e Barcellona, 33,2). Il campionato inglese, lo scorso anno, ha visto trionfare il Manchester City (67 infortuni) ad un solo punto di distanza dal Liverpool (80 infortuni). Ma se gli infortuni fossero stati pari, come sarebbe andata a finire?
CorSera...ma di noi
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio3 infortuni a partita di media, impressionante
Inviato dal mio SM-A202F utilizzando TapatalkI SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Chiesa sta tornando! [emoji91][emoji776]
Alla Continassa si è rivisto Federico Chiesa, da ieri parzialmente in gruppo. Il suo sarà un rientro graduale ma di certo il numero 7 bianconero non vedeva l’ora di sentirsi più vicino ai compagni dopo quasi 9 mesi di stop.
L’esterno azzurro aveva provato a forzare i tempi nelle prime settimane di agosto, poi il ginocchio operato si era gonfiato a seguito di un’infiammazione e gli ha chiesto maggiore pazienza nel rispettare le tappe intermedie della terapia. Ora invece è pronto per alzare il ritmo e provare a rimettere piede in campo nel giro di qualche altra settimana di lavoro: l’obiettivo è farlo per qualche minuto prima della sosta per il Mondiale, tra le sfide con Benfica (25 ottobre) e Psg (2 novembre) potrebbe ambire a convocazione e debutto stagionale.
Lo stesso Federico ha espresso tutta la sua gioia attraverso un post pubblicato su Instagram in cui si è detto felice per essere tornato in campo ad allenarsi con la squadra. E allora in bocca al lupo per il rientro, Fede!
#gazzetta #chiesa #juventus
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioInfortuni dei calciatori: sono aumentati del 20%, Juventus la più colpita
Il report redatto dal gruppo assicurativo inglese Howden, sottolinea un forte incremento nel 2021-22 rispetto al 2020-21. In Italia, Juventus, Napoli e Milan sono le squadre più colpite
Un record preoccupante, che potrebbe addirittura peggiorare con il Mondiale in Qatar 2022: tra la stagione 2020-21 e la scorsa, quella del 2021-22, gli infortuni nei Top 5 campionati europei sono aumentati esponenzialmente. Come si evince infatti dall’«Howden’s European Football Injury Index», un report redatto dal gruppo assicurativo inglese Howden, c’è stato un preoccupante aumento degli infortuni, che arriva a toccare circa il 20%.
L’analisi, infatti, ha evidenziato come tra il 20-21 e il 21-22 ci sia stato un incremento di quasi mille «sinistri» (in gergo assicurativo così si chiamano gli eventi negativi): da 3.988 a 4.810. Spesso sono i tecnici delle squadre a lanciare l’allarme relativo a calendari troppo fitti e impegni particolarmente ravvicinati, ma nella maggior parte dei casi gli appelli rimangono tali, senza che nessuno si incarichi di prendere qualche provvedimento.
Ma il dato del report che forse fa più clamore è rappresentato dai costi che gli infortuni comportano, perché ad ogni sinistro corrisponde una somma, che viene calcolata moltiplicando il costo giornaliero del singolo calciatore per il numero di giorni in cui rimane indisponibile. Per fare un esempio, nel prossimo report sarà particolarmente gravoso per la Juventus il nome di Federico Chiesa, indisponibile dallo scorso gennaio e che presumibilmente rientrerà un anno (o quasi) dopo il crac dell’Olimpico datato 9 gennaio 2022.
Gli infortuni, sempre facendo riferimento alla stagione 21-22, hanno avuto un costo complessivo, nei 5 maggiori campionati europei, di 610,7 milioni. Spaventoso, in questo caso, l’aumento del 29% rispetto alla stagione precedente. E, di nuovo, torna prepotentemente al centro della discussione il Mondiale invernale, che renderà i calendari ancora più pieni di partite.
Un altro esempio lampante di come i calendari siano ormai troppo compatti riguarda il dato relativo agli infortuni di giocatori Under 21: 30 nella stagione 2018-19, 326 lo scorso anno. In serie A, il totale degli infortuni passa dai 781 del 20-21 agli 835 del 21-22, con un incremento del 7% (costo totale: 97,82 milioni).
La squadra più colpita è stata la Juventus con una media di 3 infortunati a partita, per un totale di 88 «injuries» nel corso dell’anno che corrisponde a 1.157 giorni di indisponibilità e a 22,6 milioni. 2° il Napoli: 71 infortuni, 984 giorni di indisponibilità, 11,78 milioni di costo. 3° il Milan: 55 infortuni, 800 giorni di indisponibilità, 9,76 milioni di impatto economico. Venezia, Empoli e Udinese le squadra meno falcidiate. Per quanto riguarda invece i campionati, il più colpito risulta la Premier League: 1.231 infortuni, corrispondenti a 219,6 milioni (nonostante le singole squadre che hanno «perso» di più siano Psg, 40,7 milioni, Real, 40,4, e Barcellona, 33,2). Il campionato inglese, lo scorso anno, ha visto trionfare il Manchester City (67 infortuni) ad un solo punto di distanza dal Liverpool (80 infortuni). Ma se gli infortuni fossero stati pari, come sarebbe andata a finire?
CorSeraOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Pirlo, avvio disastroso al Karagümruk!
L'ex tecnico della Juventus in difficoltà in Turchia: "Stiamo lavorando, ma non vedo novità positive purtroppo"
La prima parte di campionato è stata horror per l’ex allenatore della Juve: 6 punti in 7 partite
Ultima ed unica vittoria fin qui, il 27 agosto scorso!
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio@Sean
Che mi dici del nuovo look di John Elkann
https://m.calciomercato.com/news/joh...e-a-new--94334...ma di noi
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nella necropoli deserta»
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Inter-Barcellona, probabili formazioni e ultime notizie: Calhanoglu regista
Non è cambiato nulla
Un mese dopo non è cambiato nulla, a parte il fatto che l’Inter ha perso la metà delle partite giocate fin qui, 5 su 10, tra campionato e Champions, smarrendo per strada ogni certezza, a partire da quelle sul futuro del proprio allenatore. A inizio settembre, dopo il ko nel derby si passava al Bayern, alla paura di una doppia sconfitta pesante, diventata presto certezza: adesso, a tre giorni dal ko in casa con la Roma ecco il Barcellona, primo nella Liga a pari punti con il Real ma avanti per l’eccezionale saldo fra i gol segnati (19) e quelli subiti, appena 1. Anche se la difesa blaugrana è in emergenza e nonostante la partita persa 2-0 a Monaco (con una ottima prestazione), sarà durissima per l’Inter lottare per il secondo posto. Ma se c’è un momento per dimostrare orgoglio, fame, classe e temperamento da parte dei nerazzurri allora è qui e adesso.
Onana portiere di Champions
Per ora però non è cambiato nulla, perché dopo ogni sconfitta Inzaghi si aggrappa ai singoli episodi negativi o al classico «momento in cui non gira niente», senza dare l’impressione di riuscire a incidere sul contesto, nel quale si moltiplicano i gol subiti per errori marchiani, già 15, e stanno scomparendo quelli segnati (7 in meno): oggi c’è pure il dubbio Lautaro, affaticato ma senza guai muscolari e quindi arruolabile, non senza rischi. Non cambia nemmeno la strategia sull’alternanza dei portieri, Onana (cresciuto nel Barça) è ormai consacrato numero uno di Champions, senza aver debuttato in A, dove Handanovic è sempre meno convincente: per una difesa in difficoltà, adattarsi a due portieri così diversi nella loro interpretazione del ruolo, può essere un handicap in più. Prima verrà fatta una scelta, meglio sarà, ma Inzaghi conferma che sceglierà «partita dopo partita».
Questione regista
Non cambia nulla nemmeno nella gestione delle altre seconde linee: Asllani, impiegato appena 30 minuti nelle prime nove gare, ha debuttato da titolare contro la Roma senza un vero rodaggio precedente, nonostante la fatica mostrata da Brozovic poi sfociata nell’infortunio che lo terrà fuori fino a fine mese. Morale? Contro la squadra che «forse ha il recupero palla migliore d’Europa» potrebbe giocare da regista al posto di Brozovic, uno tra Mkhitaryan e Calhanoglu, anche perché il 20enne albanese due partite di fila in quattro giorni da titolare le ha giocate solo con l’Under 21.
Senza Brozovic...
In ogni caso, considerando che Inzaghi non ha mai vinto una partita nei 90’ senza Brozovic in 4 occasioni, quello di stasera è un esame durissimo. Ma allo stesso tempo stimolante, «un’opportunità» secondo Darmian, che esclude peccati di presunzione di una squadra che ha perso tre volte da situazione di vantaggio.
Le probabili formazioni di Inter-Barcellona
Inter (3-5-2): Onana; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Correa. All. Inzaghi
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Christensen, Marcos Antonio; Gavi, Busquets, Pedri; Raphinha, Lewandowski, Dembelé. All. Xavi
CorSera...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio@Sean
Che mi dici del nuovo look di John Elkann
https://m.calciomercato.com/news/joh...e-a-new--94334
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
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