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Abbiamo vinto senza soffrire. Non dovrebbe essere una notizia per una partita in casa con il Bologna che ha da poco cambiato l'allenatore, ma questa stagione lo è
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Sylv non iniziare a piangere dai, che avete leao che vi risolve i problemi
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Non piango
Ma ammetterai che non è proprio il nostro momento migliore.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Alla Juve mancano Pogba ,Chiesa e Di Maria...e quelli appena rientrati non sono al top di condizione.
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A noi ne mancano il doppio...
Pure il portiere.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Milik come al solito tra i migliori in campo. Se non fa come Morata che dopo grandi avvii dormiva per mesi, questo va assolutamente riscattato. Bastano una decina di milioni
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In fondo a tutto c’è sempre la Juventus, che torna a vincere dopo un mese. Tre gol a un Bologna a sua volta in crisi non possono dirci se i suoi guai sono già nel passato, probabilmente no. Di certo la coppia Vlahovic – Milik è ormai una delle poche sicure e indiscutibili certezze cui Allegri è arrivato, più per esclusione che per scelta o convinzione. La Nazionale ha restituito alla Juve un Bonucci ricostruito psicologicamente. Resta il nodo del centrocampo in cui salgono Kostic e Rabiot, ma che certo non è stato messo alla corda dal Bologna, per cui non abbiamo controprove. Il rientro, prima o poi, di Pogba schiuderà una nuova fase ancora e vedremo a quel punto come se la caverà Allegri, salvato fino a ora per convenienza più che per convinzione. Sette punti dal primo posto sono molti, ma soprattutto non abbiamo prove e conferme di una Juve realmente trasformata. Senza contare che la Champions League cambierà ulteriormente il panorama.
Ci restano il primato dell’ Atalanta, col suo ritorno a un gioco crudo, essenziale, diretto. E soprattutto poco reclamizzato. Oggi fare i conti con Lookman, Muriel e Koopmeiners è dura per tutti. Ma l’Atalanta è tradizionalmente considerata una parentesi, un inciso, mai una frase completa.
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 8 Sabato 1 ottobre 2022 Napoli - Torino 3-1 (6' Anguissa N, 12' Anguissa N, 37' Kvaratskhelia N, 44' Sanabria T) Inter - Roma 1-2 (30' Dimarco I, 39' Dybala R, 75' Smalling R) Empoli - Milan 1-3 (79' Rebic M, 90'+2' Bajrami E, 90'+3' Ballo Touré M, 90'+7' Leao
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Juve: devono giocare sempre Milik, Bonucci e altri 9
di Massimo Mauro
La Juventus è cambiata completamente. Basta pensare che le prime due sostituzioni sono state Cuadrado e Paredes, il che la dice lunga sul fatto di avere tutti a disposizione per Allegri fermo restano che ancora mancano Di Maria, Pogba e Chiesa. Va detto che inoltre la squadra ha messo una intensità di gioco e una parte psicologica in crescita. La testa, va sempre ricordato, viene sempre prima del resto. Ribadisco che Milik deve assolutamente giocare sempre: lui, Bonucci e altri nove. Ci sono delle pietre miliari in questa squadra che non vanno mai tolte: ovviamente poi devi averle al 100% dal punto di vista nervoso. Faccio l’esempio di Rabiot, un altro che deve giocare sempre arrabbiato, in senso positivo ovviamente, per rendere al meglio. Bene anche Vlahovic: ha giocato, ha legato con la squadra, ha convinto al pari di Kostic. Certo, il Bologna per rialzarsi era la squadra perfetta, ora sarà il Milan nella prossima gara a dire la verità. Quello di Thiago Motta mi è sembrato un gruppo in difficoltà, con l’assurdità di prendere gol in contropiede.
Passo all’Atalanta, che ha fatto una bella vittoria con la Fiorentina. Ora, Gasperini sicuramente amava la sua squadra di 3 o 4 anni fa, ma questo non significa che rifiuti tutti i punti fatti. Se migliora sul piano del gioco e visto che non ha le coppe (importante per una squadra che corre molto), allora l’Atalanta potrà anche dire la sua fino all’ultimo.
Lazio buona, ma senza avversario. Lo Spezia non è quasi sceso in campo. In proiezione ipotizzo un buon campionato per la squadra di Sarri, che però non vedo arrivare prima del quarto posto.
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Florentino Perez attacca la Uefa e il Psg e rilancia la Superlega: "Il futuro del calcio va cambiato"
Il presidente del Real Madrid: "Se nel tennis ci fossero i sistemi del calcio, Nadal e Federer si sarebbero affrontati tre volte"
Parla del presidente del Psg ma non lo nomina. Discute l'organizzazione del calcio europeo determinata dalla Uefa, definendola "monopolio". Rilancia, almeno a parole, la Superlega. Florentino Perez, lider maximo del Real Madrid, ha approfittato dell'Assemblea dei soci del club per annunciare il proprio manifesto programmatico. Che è una sfida all'ordine costituito della Uefa del "nemico" Aleksander Ceferin e al suo principale sostenitore politico, Nasser Al Khelaifi, vertice del Paris Saint-Germain e dell'Eca, l'associazione dei club europei, che una decina di giorni fa aveva attaccato il Real che aveva "festeggiato la vittoria di una coppa contro cui poi combatte".
Perez: "Superlega? La Corte europea segnerà il futuro del calcio"
Nella partita che i due stanno giocando non rotolano palloni, ma col calcio è strettamente legata: è il pronunciamento della Corte di Giustizia europea sul regime di monopolio del calcio europeo, attesa tra l'inverno e l'inizio della primavera. Un verdetto che potrebbe, nelle idee dei "superleghisti", rappresentare una nuova sentenza Bosman in grado di rivoluzionare il sistema attuale di potere, amministrazione dei ricavi e organizzazione delle competizioni europee. Certo, il vecchio format della Superlega non è riproponibile perché rigettato dal sistema. Ma l'idea resta una carta sul tavolo. E il gran capo del Real ha detto chiaramente cosa vorrebbe: "Con il massimo rispetto per i campionati nazionali, i grandi campionati europei devono offrire partite tutto l'anno, partite che riavvicinino i giovani: la Corte segnerà il futuro del calcio".
"Se Nadal e Federer fossero stati calciatori si sarebbero affrontati 3 volte"
Prima di tutto, Florentino ha ricordato le entrate perse per il Covid: "Il calcio europeo ha visto ridurre le sue entrate di 7,2 miliardi. E ora bisogna valutare gli effetti della guerra. Il calcio ha davanti un futuro cupo, se non facciamo qualcosa perché è sempre meno interessante per i giovani, chiedono un prodotto di qualità che il calcio non offre più". La sua ricetta, è inevitabile, è intensificare il confronto tra grandi club: insomma, la Superlega. "Nadal e Djokovic nel tennis hanno giocato 59 volte. È stato noioso vederli? Eppure, Real e Liverpool si sono incontrate solo 9 volte in 67 anni. Che senso ha negare ai tifosi queste partite? Altri sport ragionassero come fa il calcio avremmo visto Nadal contro Federer solo tre volte. La Uefa sta aumentando il numero di partite irrilevanti. Questo accelererà solo il declino del calcio europeo. Per Forbes, il Real Madrid era il 5° club al mondo di tutti gli sport, ora è il 13°. In questa classifica solo 3 club sono squadre di calcio. La tendenza è indiscutibile. Negli Stati Uniti lavorano bene e in Europa molto male".
Florentino, attacco al Psg di Al Khelaifi
Parole su cui innesta il primo attacco ad Al Khelaifi: "Dobbiamo fermare questo deterioramento del calcio. Ecco perché abbiamo deciso di proporre una competizione come la Superlega. Alcuni pretendono poi che accetti normalmente gli abusi di alcuni club con il fair play finanziario. Abusi che tutti conosciamo e nessuno fa nulla". Poi, si fa più diretto, sempre senza fare il nome del dirigente qatarino: "La Superlega non sarebbe una competizione chiusa, in quanto avrebbe il 25% dei suoi posti aperti. Il presidente dell'Eca ha detto che il Real Madrid ha paura della concorrenza. Al presidente dell'Eca dovrebbe ancora essere ricordato chi è il Real Madrid". Vale la pena ricordarlo: il presidente dell'Eca è proprio Al Khelaifi. E Perez lo avverte: "La Corte di giustizia europea sta già mettendo in discussione il monopolio della Uefa sul calcio. La Corte, con la sua risoluzione, segnerà il futuro del calcio. Da lì, lavoreremo per invertire l'attuale tendenza in Europa del calcio. Dobbiamo avviare un dibattito senza pressioni in tutta la famiglia del calcio. Nessuno dubiti dell'impegno del Real in questo". Un avvertimento, che a qualcuno potrà anche suonare come una minaccia.
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Milik, giocatore sul quale avevo espresso forti riserve, si è rivelato invece un acquisto azzeccato. A noi però serve che Vlahovic segni di più.
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Inter, cinque motivi della crisi: da Inzaghi ad Handanovic e Skriniar
I nerazzurra alla quarta sconfitta in otto partite in campionato devono velocemente voltare pagina per non compromettere definitivamente la stagione. Cinque problemi da risolvere per ripartire
Inter in difficoltà
Il giorno dopo si tirano le somme, si cerca la strada giusta per ripartire. L’Inter si risveglia fragile e insicura, battuta dalla Roma in quella che è la quarta sconfitta su otto partite in campionato. Numeri che fanno paura e impongono diverse riflessioni. Inzaghi parla di «sconfitta immeritata» ma ora è a rischio. Il calendario compresso causa Mondiale infila i nerazzurri in un tunnel lungo che attraversa serie A e Champions League: 11 partite fino a metà novembre che segneranno il resto della stagione. Inzaghi ha cinque nodi da sciogliere per non andare a picco.
Handanovic-Onana
Partiamo dal portiere, ruolo chiave. Anche con la Roma capitan Handanovic non è stato perfetto. Sul gol di Dybala è in ritardo, in modo goffo prova a respingere un tiro che non sembrava impossibile.I tifosi sui social lo criticano, Inzaghi continua a schierarlo titolare nonostante in estate sia arrivato Onana. Alternare i portieri tra campionato e coppa non si sta dimostrando il modo migliore per gestirli. C’è bisogno di continuità, fiducia, va fatta una scelta definitiva. Handanovic ha 38 anni e un contratto in scadenza a giugno, forse è arrivato il momento di lanciare Onana.
Skriniar smarrito
L’Inter ha incassato 13 gol, di cui 3 degli ultimi 5 su palla inattiva. Come successo contro la Roma. Tra gli imputati Skriniar: è lui ieri a perdersi Smalling nel duello che decide la partita. Il tormentone del contratto da rinnovare gli ha fatto perdere i superpoteri. Il centrale corteggiato dal Psg sembra smarrito. Per ritrovare la solidità difensiva serve rivedere la miglior versione di Skriniar. Non semplice fin quando i discorsi sul rinnovo resteranno irrisolti.
Asllani-Brozovic
Con la Roma ha esordito dal primo minuto. Poteva avere una chance anche prima ma tant’è: Asllani, il piccolo prodigio scuola Empoli, è chiamato a crescere velocemente e non far rimpiangere Brozovic. Il croato rischia di rientrare tra fine ottobre e novembre: ci sono tante partite e un ruolo chiave da coprire. Ieri l’albanese è partito un po’ timido, poi col passare dei minuti è migliorato. Dovrà continuare a farlo.
Attacco inceppato
Inutile nascondersi. L’attacco è in difficoltà. Lukaku, infortunato da un mese, è un caso. «C’è stato un rallentamento nel suo recupero — ha detto ieri Inzaghi —. Speriamo di averlo in breve tempo, è un’assenza pesante. Lui sta facendo di tutto, sta lavorando mattina e sera, ma non può ancora rientrare in gruppo». Quando rientrerà? Il timore è che i tempi siano ancora lunghi. Romelu manca per gol e leadership. Lautaro ha vissuto un mese, settembre, di astinenza totale e ha rimediato contro la Roma un affaticamento muscolare. L’Inter ha bisogno dei suoi gol, anche perché senza di lui restano il 36enne Dzeko e l’evanescente Correa, acquisto da 30 milioni di euro solo un’estate fa. Ad oggi, un grosso errore di valutazione.
La leadership di Inzaghi
Più di tutto l’Inter ha bisogno di una guida che dia segnali diversi. Il gruppo ha dimostrato di avere fragilità neanche troppo nascoste. Contro la Roma è bastato subire un gol, il pareggio di Dybala, per perdere fiducia, indietreggiare, per lunghi tratti lasciare il pallino del gioco agli avversari. Alla squadra manca un leader, soprattutto ora che Lukaku è fuori.Inzaghi deve coprire con la sua personalità questa lacuna. Sarà in grado di farlo?
CorSera
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