Lampi di vera Inter, dopo la partenza sbagliata a San Siro contro il Bayern una facile vittoria contro il Viktoria Plzen, addirittura in dieci. I gol di Dzeko e Dumfries ridanno speranza alla squadra di Inzaghi precipitata in un girone di ferro con Bayern e Barcellona. Lentamente l’Inter sta tornando alla luce, forse. Anche se sullo sfondo restano sempre i dubbi sulle intenzioni di Zhang
Viktoria Plzen – Inter 0-2
Due gol al Viktoria Plzen per scoprire che tutto sommato l’usato sicuro – gol e assist – di Edwin Dzeko è sempre una delle migliori scelte possibili. In questo momento forse una garanzia migliore anche di quella di Lukaku, che pure è tornato a Milano tra molti squilli di fanfare. E anche qualche perplessità, che si va sempre più accentuando, soprattutto dopo l’infortunio.
L’Inter sta tirando il fiato dopo aver tremato molto e sentito il dolore degli schiaffi presi in questo primo scorcio di stagione da Lazio, Milan e Bayern Monaco. Inzaghi si è sentito circondato da troppi dubbi, i nostalgici di Antonio Conte avevano rialzato la voce, tutto lasciava presagire di dover scontare l’etichetta di squadra più forte e in qualche maniera favorita. Almeno in Italia. Cosa che per adesso non è così comprovata vista l’alta concorrenza interna. Oltre che quella di Champions League, addirittura spietata.
L’esser capitata poi in un girone con Bayern Monaco e Barcellona (dopo aver vinto 2-0 a San Siro, altrettanto il Bayern ha fatto col Barcellona nello scontro diretto con i gol di Hernandez e Sané) faceva pensare al classico cilicio da dover indossare soffrendo in silenzio. Adesso, dopo la bufera, il tempo volge alla schiarita e già qualcuno vagheggia di imprese al momento però molto poco ipotizzabili.
Sullo sfondo intanto resta l’incertezza di Zhang che non si sa se su quest’Inter voglia ancora investire – difficile – o purtroppo trovare quanto prima un compratore che gli faccia trovare fruttifero l’investimento fatto ormai sei anni fa. Diciamo, probabile.
Quanto vale l’Inter? A quanto potrebbe essere ceduta? Un miliardo, un miliardo e mezzo di euro, grosso modo quello che è stato il business Milan col passaggio da Elliott a RedBird. Da fondo americano a fondo americano, da uno speculatore all’altro. Non che siano tutti tifosi alla Moratti questi presidenti: comprare, investire, rivendere, guadagnarci. Ufficialmente Zhang di soldi ne vorrebbe molti, molti di più, ma voi presentatevi contanti alla mano e lui vi consegnerà ben volentieri tutto il castello.
Viktoria Plzen – Inter 0-2
Due gol al Viktoria Plzen per scoprire che tutto sommato l’usato sicuro – gol e assist – di Edwin Dzeko è sempre una delle migliori scelte possibili. In questo momento forse una garanzia migliore anche di quella di Lukaku, che pure è tornato a Milano tra molti squilli di fanfare. E anche qualche perplessità, che si va sempre più accentuando, soprattutto dopo l’infortunio.
L’Inter sta tirando il fiato dopo aver tremato molto e sentito il dolore degli schiaffi presi in questo primo scorcio di stagione da Lazio, Milan e Bayern Monaco. Inzaghi si è sentito circondato da troppi dubbi, i nostalgici di Antonio Conte avevano rialzato la voce, tutto lasciava presagire di dover scontare l’etichetta di squadra più forte e in qualche maniera favorita. Almeno in Italia. Cosa che per adesso non è così comprovata vista l’alta concorrenza interna. Oltre che quella di Champions League, addirittura spietata.
L’esser capitata poi in un girone con Bayern Monaco e Barcellona (dopo aver vinto 2-0 a San Siro, altrettanto il Bayern ha fatto col Barcellona nello scontro diretto con i gol di Hernandez e Sané) faceva pensare al classico cilicio da dover indossare soffrendo in silenzio. Adesso, dopo la bufera, il tempo volge alla schiarita e già qualcuno vagheggia di imprese al momento però molto poco ipotizzabili.
Sullo sfondo intanto resta l’incertezza di Zhang che non si sa se su quest’Inter voglia ancora investire – difficile – o purtroppo trovare quanto prima un compratore che gli faccia trovare fruttifero l’investimento fatto ormai sei anni fa. Diciamo, probabile.
Quanto vale l’Inter? A quanto potrebbe essere ceduta? Un miliardo, un miliardo e mezzo di euro, grosso modo quello che è stato il business Milan col passaggio da Elliott a RedBird. Da fondo americano a fondo americano, da uno speculatore all’altro. Non che siano tutti tifosi alla Moratti questi presidenti: comprare, investire, rivendere, guadagnarci. Ufficialmente Zhang di soldi ne vorrebbe molti, molti di più, ma voi presentatevi contanti alla mano e lui vi consegnerà ben volentieri tutto il castello.
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