Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[Sean]

Non capisco perchè i giornalisti continuino supinamente a lasciare Mourinho nella sua convinzione di essere stato "l'unico che ce l'ha fatta (a conquistare le 3 coppe europee), nessun altro allenatore o giocatore ci è riuscito"...il che rappresenta un falso storico e pure grosso...

...perchè Giovanni Trapattoni conquistò la coppa campioni ('85), la coppa delle coppe ('84) e la coppa Uefa (3 volte: '77; '91; '93), ed erano le coppe, le 3 coppe europee della UEFA che c'erano allora. In sovrappiù vinse pure la supercoppa europea ('84) e l'Intercontinentale ('85) che non sono nel palmares di Mourinho: insomma ha vinto tutto e di più.

Però evidentemente l'ignoranza tra i giornalisti regna sovrana e quindi bene così. Chiaramente ad aver completato il tris ci sono anche dei giocatori, chi cioè ha partecipato a quelle imprese trapattoniane.

[Sean]

Tra l'altro basterebbe perdere due minuti su Wikipedia:

diventando al contempo il primo allenatore nella storia ad aver vinto le tre principali competizioni per club organizzate dall'Unione delle Federazioni Calcistiche Europee (UEFA) con la stessa squadra e, in seguito, tutte le manifestazioni allora gestite dalla confederazione — un'impresa mai riuscita prima nel calcio europeo

https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Trapattoni#Competizioni_internazionali_2

[Sean]

C'è anche Udo Lattek: coppa campioni nel '74, coppa coppe nell'82 e coppa Uefa nel '79: https://it.wikipedia.org/wiki/Udo_Lattek

Quindi l'unico e solo un paio di balle...quelle da cui ormai siamo sommersi.

[Sean]

Mihajlovic, dopo l’esonero lettera ai tifosi del Bologna: «Scelta che non capisco, ma uno di voi»

L’ex tecnico rossoblu, appena esonerato, scrive una missiva pubblicata dalla Gazzetta dello sport, in cui saluta una città che si è stretta attorno a lui da quando oltre 3 anni fa ha scoperto di avere la leucemia: «Adesso sto bene»

«Nulla è eterno». Lo scrive Sinisa Mihajlovic nella lettera pubblicata dalla «Gazzetta dello Sport». Appena esonerato dal Bologna, con Thiago Motta in vantaggio ormai su Claudio Ranieri, il tecnico serbo ha voluto salutare una città che si è stretta attorno a lui da quel triste, tristissimo, 13 luglio 2019, quando annunciò in conferenza stampa di aver contratto una forma di leucemia mieloide acuta.

Stessa cosa il 26 marzo scorso, quando rivelò di doversi sottoporre a un nuovo ciclo di cure per contrastare la ricomparsa della malattia: «Stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un’ultima volta è più triste. Perché non saluto solo una tifoseria che mi ha voluto bene e appoggiato in questi tre anni e mezzo ricchi di calcio e di vita, di lacrime di gioia e di dolore, di successi, cadute e ripartenze. Saluto dei fratelli e dei concittadini. La mia avventura a Bologna non è stata solo calcio, non è stata solo sport. È stata un’unione di anime, un camminare insieme dentro un tunnel buio per rivedere la luce. Ho sentito la stima per l’allenatore e quella per l’uomo. Il vostro calore mi ha scaldato nei momenti più difficili», scrive Mihajlovic. E ancora: «Ho cercato di ripagare tutto questo affetto con il mio totale impegno e attaccamento alla maglia: non risparmiandomi mai sul campo o da un letto di ospedale. Tanti anni in Italia e la sofferenza vissuta mi hanno addolcito, ma non cambiato del tutto. Ho smussato qualche angolo, ma resto un serbo spesso duro, schietto, brusco: non sempre ho saputo esprimere i miei sentimenti di gratitudine. Magari non so regalare troppe parole dolci, non so lanciarmi in tanti abbracci: ma ho risposto “presente” con il mio feroce senso del dovere, non trascurando nulla del mio lavoro, svolgendo al massimo il mio ruolo, anche nelle condizioni più drammatiche, per regalare ai tifosi e al Bologna le soddisfazioni che meritano».

L’avventura al Bologna, in questi tre anni e mezzo, è stata meravigliosa. Salvezze conquistate, il tentativo di alzare l’asticella, fino a questo inizio di campionato. Poi i tre punti in cinque gare e la dolorosa decisione del club rossoblù di esonerarlo: «Nei nostri tre anni e mezzo insieme abbiamo ottenuto un incredibile decimo posto, poi due volte un dodicesimo e infine un tredicesimo. Raggiungendo sempre, nonostante tutto – e sapete bene cosa è stato quel “tutto” – una salvezza tranquilla: provando a fare un calcio propositivo e offensivo, lanciando giovani e permettendo al club di guadagnare molto col mercato in uscita, come dimostrano le ultime sessioni. Potevo fare ancora meglio? Forse. Ho dato tutto me stesso? Sì, senza il minimo dubbio. E questo mi permette di guardare tutti a testa alta e di non rimproverarmi nulla. Se ci sono riuscito però è anche merito di voi tifosi e di tutta Bologna. Non dimenticherò mai le vostre processioni al santuario di San Luca per me, gli incoraggiamenti, i “forza Sinisa non mollare” quando mi incontravate per strada, a Casteldebole, allo stadio. E la mia emozione quando ho ricevuto la cittadinanza onoraria sentendomi un bolognese tra i bolognesi».

Sinisa, poi, non può non parlare dell’esonero: «Non sono mai stato un ipocrita, non lo sarò neanche stavolta: non capisco questo esonero. Lo accetto, come un professionista deve fare, ma ritenevo la situazione assolutamente sotto controllo e migliorabile. La società non era del mio stesso avviso. Siamo appena alla quinta giornata, faccio fatica a pensare che tutto questo dipenda solo dagli ultimi risultati o dalla classifica e non sia una decisione covata da più tempo. Peccato». A Bologna, infatti, si mormora che il club volesse cambiare in estate, ma poi abbia deciso di proseguire l’avventura con Mihajlovic. Che sulla salute rassicura i tifosi, dicendo di essere in via di miglioramento: «Ci tengo però a dire che le mie condizioni di salute sono buone e in costante miglioramento. Io non mi sto più curando, sto solo facendo controlli sempre più saltuari. Ho seguito a Casteldebole tutti gli allenamenti in queste settimane: l’unico mio temporaneo impedimento è quello di non poter espormi per troppe ore a un sole forte. Ma non sono mancato un giorno. Nulla mi impedisce di lavorare e di andare in panchina. Non è questo il momento per analisi calcistiche sull’ultimo periodo, sul mercato, sulla gestione di alcune situazioni che non mi hanno trovato d’accordo. Ora, nel ricordare tanti momenti unici e indimenticabili, voglio solo dire grazie», continua il serbo. Tendendo una mano ai sostenitori rossoblù, al Bologna e ai giocatori. Senza dimenticare i medici: «Ci rivedremo, spero presto, sul campo. Qualunque maglia vestirò, non sarò mai un avversario, ma sempre uno di Voi».

CorSera

[topscorer]

Immagino sia riferito alle 3 coppe attualmente in palio.

[robybaggio10]

Tra l'altro basterebbe perdere due minuti su Wikipedia:

Ma come fa Trapattoni ad essere il primo...se l'ultima delle 3 coppe l'ha vinta nell'85...mentre Lattek l'ha vinta nell'82?

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[robybaggio10]

Ah...ok...il.primo con la stessa squadra...

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[Sean]

Immagino sia riferito alle 3 coppe attualmente in palio.

No, perchè si parla delle coppe europee ufficiali della UEFA, e allora (e per decenni) ci sono state la coppa campioni/champions, la coppa coppe e la coppa UEFA/EL.

Erano 3 ufficiali allora e sono 3 ufficiali adesso. Quindi chi è in possesso delle 3 coppe ufficiali sono 3 allenatori: Trapattoni, Lattek e Mourinho, tant'è che Wikipedia lo riporta correttamente.

[Nasser95]

[emoji779]? La Juventus potrebbe ingaggiare un nuovo terzino a gennaio: il club bianconero è interessato a Grimaldo, il quale contratto con il Benfica scade nel 2023. [Gazzetta dello Sport]

speriamo,non voglio più vedere quello zombie di Sandro,linfa nuova.

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[topscorer]

Nel saprei Sean, se guardi la classifica marcatori non c'è Schiavio perché ai suoi tempi c'era il girone unico e la classifica prende in conto solo i marcatori del girone doppio.
Come se Schiavio quei gol nella lì avesse mai fatti.

[KURTANGLE]

Mi piace citare anche Giuntoli, grande dirigente e anima del mercato del Napoli, un posto dove De Laurentiis magari impone di cambiare questto o quello e lui sostituisce sempre i pezzi egregiamente.

Spalletti a Napoli sta vivendo la sua seconda giovinezza. Già lo scorso anno grande campionato e terzo posto finale, sciorinando ottimo calcio; quest'anno è ripartito benissimo, amalgamando i tanti nuovi e sopperendo alle assenze di Insigne, Mertens e soprattutto Koulibaly.

Chi vuole entrare in champions dovrà fare i conti anche col Napoli.

Per quanto riguarda l'avversario, il Liverpool è comunque una big della Premier: ci saranno certo dei suoi demeriti in questo averne presi 4 ma è altrettanto evidente che ci sono i meriti di chi 4 gliene ha fatti.

giuntoli è incredibile
gli cedono insigne e lui scova il georgiano
anguissa era mezzo sconosciuto quando l'ha preso, kim idem
lobotka considerato un mezzo giocatore
di lorenzo preso a 8 milioni dall'empoli
rahkmani a 14
ecc.

Il centrocampo del Liverpool è andato a picnic,ieri fabihno non era a Napoli,pensava ad altro;pessima prestazione per un centrocampista del genere,per citarne uno.

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si non sono scesi in campo con la giusta concentrazione.
Il fatto che avessero molti assenti non giustifica la magrissima figura.
Poteva finire 6 a 0 eh

abbiamo vinto 4-1
sbagliando un rigore
prendendo un palo a pota vuota
sbagliando un altro goal a porta vuota


in champions anche se sei superiore.....se non vai in campo concentrato al 100% i tuoi rivali inferiori ti spaccano il kulo

[Sean]

Nel saprei Sean, se guardi la classifica marcatori non c'è Schiavio perché ai suoi tempi c'era il girone unico e la classifica prende in conto solo i marcatori del girone doppio.
Come se Schiavio quei gol nella lì avesse mai fatti.

Top, fino alla invenzione della conference gli unici due allenatori ad aver vinto tutte e 3 le competizioni ufficiali UEFA erano Trapattoni e Lattek. Con la conference (che prima non c'era) si è aggiunto Mourinho, non sono stati aboliti i titoli precedenti nè chi li ha conquistati. Quindi Mourinho si aggiunge alla lista, non decade la lista visto che i titoli sono ufficiali ed in essere (chi ha vinto la coppa coppe la esibisce nell'albo anche se la manifestazione è confluita nella EL per dire).

Diversa la questione di Schiavio, perchè dal momento che fu istituito il girone unico si decise di conteggiare i goal da quello, essendo due formule di torneo completamente e ampiamente differenti, questo per armonizzare la statistica - nel calcio pre girone unico il torneo durava poche giornate, era diviso per gironi regionali e si concludeva con una finale nazionale.

[Sean]

Tra l'altro il titolo rimane, quindi le squadre campioni di Italia lo sono sia che abbiano vinto lo scudetto nel pre girone unico e sia nel girone unico, e qua di conquista di titoli si parla.

La Pro Vercelli è 7 volte campione di Italia, come il Genoa 9, anche se mai lo sono state nel girone unico. Il titolo resta. Se il Genoa vincesse domani lo scudetto avrebbe la stella anche se i 9 precedenti li ha vinti agli albori del calcio e disputando 3 partite, ma il titolo quello è.

Trapattoni e Lattek hanno in bacheca le tre coppe delle tre competizioni che allora esistevano. Mourinho ha in bacheca le 3 coppe delle tre competizioni oggi esistenti. Prima di lui ad aver "vinto tutto" ci sono stati gli altri due signori.

[fede79]

Tra l'altro il titolo rimane, quindi le squadre campioni di Italia lo sono sia che abbiano vinto lo scudetto nel pre girone unico e sia nel girone unico, e qua di conquista di titoli si parla.

La Pro Vercelli è 7 volte campione di Italia, come il Genoa 9, anche se mai lo sono state nel girone unico. Il titolo resta. Se il Genoa vincesse domani lo scudetto avrebbe la stella anche se i 9 precedenti li ha vinti agli albori del calcio e disputando 3 partite, ma il titolo quello è.

Trapattoni e Lattek hanno in bacheca le tre coppe delle tre competizioni che allora esistevano. Mourinho ha in bacheca le 3 coppe delle tre competizioni oggi esistenti. Prima di lui ad aver "vinto tutto" ci sono stati gli altri due signori.

Tecnicamente allora sono 4: col Porto vinse la coppa Uefa.

[marcu9]

Bologna, Mihajlovic: "Non capisco l'esonero, difficile non pensare fosse covato da tempo"

https://bit.ly/3TLJqE6

Lettera dell'allenatore a città, club e tifosi: "Le mie condizioni sono buone, non sono mai mancato un giorno. Sempre ottenuto salvezze tranquille"
#SportMediaset

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