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Quindi, se ho ben capito, "spirtusiare" significa "succhiare il cappellone"...
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Nono, vi apriamo il culo.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Te piacerebbe eh....
Ed Io che pensavo ti piacessero le donne.
E vabè oh, sono gusti..
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
[emoji32]Dato shock per la Juventus nel secondo tempo contro la Fiorentina
La squadra di Max Allegri infatti, nei secondi 45 minuti, non ha effettuato neanche un tiro. Come riporta Opta, dal 2004 ad oggi, è soltanto la quinta volta che succede ai bianconeri
#SportMediaset
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Il derby di Milano ha sempre lo stesso verdetto, più Milan che Inter. Leao e Giroud in partita, l’Inter di Inzaghi invece è uscita dal campo, e soprattutto si è svegliata troppo tardi. Certo il Milan deve anche ringraziare Maignan, ma ci sono certe similitudini inquietanti per i nerazzurri: un altra sconfitta dura da accettare dopo quella con la Lazio, un derby andato storto come lo scorso anno quando nella supersfida di San Siro Inzaghi consegnò lo scudetto al Milan. Insomma qualche perplessità su Inzaghi c’è, mentre Pioli ha di nuovo il vento in poppa
Milan – Inter 3-2
Per quanto il derby alla fine abbia mostrato una sua dignità e suo equilibrio e il risultato presenti una differenza minima tra Milan e Inter (con Maignan alla fine supeprotagonista e impegnato a distruggere qualsiasi illusione di rimonta nerazzurra), resta comunque un risultato che per il Milan vale moltissimo, rimettendolo in carreggiata dopo parecchi tentennamenti, e dunque si parte di osanna per i soliti Leao e Giroud. Mentre gli sganassoni presi dall’Inter fanno scopa con la pesante sconfitta contro la Lazio. E’ stata un’Inter migliore di quella, ma la prima mezzora di Inter è stata quasi terrificante, completamente in balia dell’avversario. Il ko soprattutto fa scopa anche con la sconfitta nel derby dello scorso anno, quando di fatto la squadra di Inzaghi abdicò allo scudetto.
Non si prende nemmeno in considerazione l’assenza di Lukaku, Dzeko ad esempio, quando è entrato, è stato tra i migliori in campo. Il problema è l’eclissi della difesa, su cui Inzaghi aveva chiesto di lavorare tanto. E’ solo una questione di uomini oppure di assetto della squadra? Alla prima uscita ufficiale dopo la chiusura del mercato, l’Inter si diede sul banco degli imputati insieme alla Juventus.
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Il Napoli riprende a volare con Kvaratskhelia e Kim. Il centrocampista georgiano è la nuova arma a sorpres di Spalletti, pesa di più in squadra dello stesso Osimhen che ormai è stato sorpassato. Il Napoli è lassù ma lascia sempre tutti interdetti: è una grande squadra o no? E lo scudetto lo può davvero vincere?
Lazio – Napoli 1-2
Non abbiamo forse una fotografia perfetta del Napoli – è una grande squadra o no? – ma stavolta l’impressione non è affatto sfocata. Spalletti ha ben caricato il Napoli mentre la Lazio di Sarri si è un po’ spenta, ha fatto un passo indietro.
In queste partite il gioco psicologico è importante: Kvaratskhelia è stato più decisivo di Immobile, che è una delle poche armi sicure disposte da Sarri.
Mi sembra che nel NapoliOsimhen sia stato sorpassato, non è più la novità, stanno imparando a marcarlo, è rimasto attaccato troppo a due o tre movimenti abbastanza scontati. Dovrà lavorare molto con se stesso per ritrovare imprevedibilità, scatto, gol.
Kvaratskhelia è il nuova mossa che spariglia il gioco, palloni e occasioni convergono tutti su di lui, Kim difensore e uomo gol è un’altra sorpresa: l’addio di Koulibaly non ha aperto, al momento, alcuna rischiosa voragine. Il Napoli, dopo due pareggi abbastanza deludenti, ne guadagna punti in classifica e una posizione di tutto rispetto. Quando vince si pensa al Napoli come squadra scudetto, quando pareggia o perde il calo diventa crollo, Spalletti & C ovviamente preferirebbero molto di più correre al coperto.
SERIE A 2022-2023 Giornata N. 5 Sabato 3 settembre 2022 Fiorentina - Juventus 1-1 (9' Milik J, 29' Kuamé F) Milan - Inter 3-2 (21' Brozovic I, 28' Leao M, 54' Giroud M, 60' Leao M, 67' Dzeko I) Lazio - Napoli 1-2 (4' Zaccagni L, 38' Kim N, 61 Kvaratskhelia N) Domenica 4 settembre
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
L’1-1 di Fiorentina – Juventus può andar bene a Italia, ma non certo alla Juve. Si apre ormai il caso Allegri, possibile che la Juventus debba sempre fornire questo tipo di partite insufficienti, non solo dal punto di vista del gioco. Allegri dice che “bisogna cambiare mentalità”, ma chi è che deve provvedervi se non lui? E poi non è assurdo avere Vlahovic, il miglior attaccante oggi in campionato, e lasciarlo l’intera partita in panchina? Perché c’è sempre una scusa?
Fiorentina – Juventus 1-1
Le tante facce di un 1-1. Per la Fiorentina è già un progresso non aver fatto 0-0, che cominciavano a essere troppi. Un 1-1 in casa con la Juventus, come si diceva una volta, si prende e si porta a casa (effettivamente non bisogna fare troppa strada…). Se poi Jovic si fa deviare pure un rigore sul palo, aggiungiamo pure qualche rimpianto, però a questo punto comincerei a chiedere a MisterItaliano, senza troppa vergogna, “perché?”: scusi mister, che gli avete fatto a Jovic che non ne azzecca una? Ma non disdegnerei, scaramanticamente, anche un consulto con Wanna Marchi e il Mago do Nascimiento, capisco che non sia dignitoso e soprattutto fuori schema, ma il calcio è materia oscura e soprattutto esoterica. Per cui non scandalizziamoci.
Per quanto identico. visto dalla parte della Juve, l’1-1 del Franchi è invece discretamente disdicevole per Madama. E’ la Juve del mai una gioia, di un guizzo, di un’invenzione, dell’occasione perduta, del tran tran che diventa che la ossessione. Parliamo di Juventus, diamine questa roba qui non è certamente Juventus.
Per quanto Allegri abbia messo dentro una buona fornitura di nuovi giocatori (Bremer, Paredes, Di Maria, Milik e Kostic) con un reparto d’attacco fresco di spacchettamento da Amazon , la partita è stata il solito incomprensibile “mappazzone” di calcio macinato grossolanamente nel tritatutto. Questo per farsi capire con la drastica incisività da superchef di Bruno Barbieri. Poi se Allegri stesso dice che “bisognava azzannare la partita e serve un cambio di mentalità”, beh si resta abbastanza interdetti di fronte al rifiuto quasi della Juve di proporre gioco d’attacco. Scusi Mister: ma chi deve darlo questo cambio di mentalità, se non lei?
Poi ci resta la questione di fondo, Vlahovic che non gioca e resta in panchina. Non ha problemi particolari, è semplicemente una ingiustificabile scelta tecnica. Allegri ha messo dentro a partita in corso De Sciglio, Bonucci, Miretti, Fagioli e Kean. Vlahovic è rimasto a scaldare la panchina dopo aver segnato 4 gol in 4 partite.
E’ un po’ come alla Ferrari quando la macchina va ai box e resta non avvitato incredibilmente un bullone. “Boh, e che vi devo dire? M’avanzava, non so che serve. Vai, vai parti così!”. Si avvicina rapidamente il giorno in cui si dovranno fare quattro chiacchiere serie con Mister Allegri e aprire ufficialmente il problema. Voglio vedere chi dei principali media lo sottolinerà in maniera decisa e senza soggezione alcuna.
SERIE A 2022-2023 Giornata N. 5 Sabato 3 settembre 2022 Fiorentina - Juventus 1-1 (9' Milik J, 29' Kuamé F) Milan - Inter 3-2 (21' Brozovic I, 28' Leao M, 54' Giroud M, 60' Leao M, 67' Dzeko I) Lazio - Napoli 1-2 (4' Zaccagni L, 38' Kim N, 61 Kvaratskhelia N) Domenica 4 settembre
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Juve, involuzione totale. Milan-Inter da Premier. Napoli, che bellezza
di Massimo Mauro
Fiorentina-Juventus mi è sembrata la contrapposizione tra una squadra che cerca di creare e non ci riesce, e un'altra che segna e poi si perde completamente. E' difficile capire la difficoltà che hanno i giocatori della Juve nel correre senza palla. Coloro che ne sono in possesso, spesso non sanno cosa fare perché i compagni non dettano il passaggio. Una involuzione tecnica e psicologica che mi suggerisce la provocazione: che giochino solo under 23, almeno i giovani sono più spensierati, non hanno quella paura di sbagliare qualsiasi cosa. In difesa la Juve va bene, rischia poco e qui apro una parentesi: quel rigore per la Fiorentina è una idiozia del calcio moderno. Ma Allegri deve iniziare a preooccuparsi: c'è carattere, ma anche l'incapacità di fare le cose semplici. In tutto il secondo tempo la squadra non ha messo in fila 3 passaggi, e questo nonostante Milik sia uno che sa dialogare.
Il derby di Milano è stato bellissimo, sembrava una partita di calcio inglese. L'Inter mi è piaciuta moltissimo, bellissima l'azione del primo gol: in quei tre passaggi per il gol di Brozovic c'è il calcio in tutte le sue sfaccettature. Poi la squadra è calata quando quando Calhanoglu ha rimesso in gioco il Milan con quel passaggio scaigurato che Tonali ha trasformato nell'assist per Leao. Il Milan ha una voglia di andare verso la porta avversaria straordinaria, un sacco di giocatori vanno senza palla che è una meraviglia. Leao dribbla, Tonali corre e picchia, De Ketelaere prova sempre cose importanti, Theo ligita ma poi la cosa giusta la fa sempre. E poi Maignan, autore di due parate strepitose, mentre dalla parte opposta Handanovic, pur non essendo responsabile sui gol presi, non ha fatto miracoli.
Il Napoli ha vinto a Roma con la Lazio da grande squadra. E' andata in dificoltà nei primi minuti, ma poi ha dominato. Il problema della squadra di Spalletti, se problema si può chiamare, è che fa poche vittorie sporche, per vincere deve giocare bene. E poi Kim che fa gol, Kvaratskhelia che fa gol, Osimhen che gioca una gara importante. E' una vittoria delle scelte della società. Il Napoli insomma è una bella realtà. vedremo se arriverà fino in fondo, ma una squadra così è una bellezza.
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L’analisi di Sconcerti: Milan domina come pochi poi paga in fatica. Inter perché Dzeko in panchina?
Il derby di Milano è stata una bellissima partita, per il Milan hanno deciso Leao e Tonali. Nell’Inter sono mancati soprattutto i più talentuosi, Barella e Calhanoglu
di Mario Sconcerti
È stata una bellissima partita, piena di gesti tecnici, di falli e di gol. Con il Milan che ha dominato per lunghi momenti del primo tempo e a inizio ripresa, finendo poi per andare quasi in panico nel finale. Hanno deciso Leao e Tonali, ognuno dei quali ha dominato il suo raggio d’azione. Non ha funzionato De Ketelaere sperduto nell’agonismo generale e in difficoltà nel trovare un senso alla marcatura di Brozovic. Ma non c’è partita quando Leao trova tutta la sua facilità nel saltare l’uomo. L’equilibrio del Milan viene poi ritrovato nel moltiplicarsi di Tonali e nel senso del gioco di Bennacer. Questo desta quasi stupore perché il Milan non era messo benissimo in campo. La leggerezza di Messias e De Ketelaere lo portava in continua inferiorità numerica in tante zone del campo.
De Ketelaere mostra qualità evidenti ogni volta che tocca un pallone, ma non è questo in discussione. Il giudizio su di lui non è nel tempo, è in quello che doveva fare in partita e non ha fatto. Il vantaggio dell’Inter ha quasi aiutato il Milan perché ha abbassato l’avversario finendo per dare a Pioli un’idea obbligata di partita. Come spesso accade, la confusione ha portato spettacolo e gol. Non ho capito l’assenza di Dzeko nell’Inter, Correa non ha l’anima per queste partite. L’altro assente è stato Dumfries, nervoso e incapace di capire la sua partita tra Theo e Leao. Ma sono mancati soprattutto i più talentuosi, Barella e Calhanoglu, dominati dagli avversari diretti. L’Inter è stata quasi tutta nella differenza di Dzeko che ha da solo rimesso in linea la partita e spinto nel gioco Lautaro.
In fondo a una gara indubbiamente meritata dal Milan si ha così la sorpresa di trovare Maignan secondo migliore in campo dopo Leao. Non ho visto due squadre corrette, equilibrate, forse in un derby non è possibile. Ho visto una grande partita a inseguirsi fra avversari che devono finire di capirsi. L’Inter fa più fatica a prendere qualità nella lotta, prende tanti gol e impiega molto a darsi spessore. Il Milan ha fasi di gioco sconosciute in Italia, soffoca gli altri e paga in fatica.
Intanto la Juve quasi non gioca a Firenze, poche volte passa la metà campo, Di Maria è sostituito a metà gara, Milik usa l’unica occasione. La Juve sembra staccarsi dal gruppo con andamento lento, da vecchio signore di campagna, come se il destino del mondo non la riguardasse più. E forse è così.
CorSera
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Vlahovic in panchina, come se dovessi preservarlo per il PSG, quando per stessa ammissione del tecnico le "vere" partite del gruppo saranno quelle col Benfica...e allora perchè non mettere Vlahovic a Firenze?
Ci si sta avvitando in una zona grigia e senza stimoli, quasi si giocasse per onor di firma ormai.
Come lo scorso anno a quest'ora si torna a parlare di scudetto Napoli...Al Centro-Sud in oltre un secolo di campionato sono stati vinti 8 campionati: 3 la Roma, 2 il Napoli, 2 la Lazio, 1 il Cagliari. Come ripete spesso Sacchi la storia ha un suo perchè ed un suo peso: sotto a Bologna la parola scudetto è una epifania e come tale non va citata, evocata, scritta o parlata ma semmai al più silenziosamete, segretamente pregata come si fa coi santi quando vuoi un segno od un miracolo.
Non mi pare ancora il tempo dei miracoli: il Milan ieri ha dimostrato di essere ancora il padrone del mazzo.
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Maurizio Sarri torna poi ancora sugli arbitri, lamentando soprattutto il rigore non dato su Lazzari, e sbotta: «Arbitri prevenuti contro di noi. Mi sembra ci sia poco da commentare e c’era fallo anche sul gol di Kim su corner, perché lui per prendere posizione ha spinto. Nell’era della Var o sono scarsi oppure vengono qui prevenuti, e ce lo dicono anche: “vi siete comportati male con il Bologna” e queste sono le conseguenze. Credo sia arrivato il momento per Rocchi di intervenire. La partita con il Napoli è stata corretta hanno ammonito tutti i nostri. Abbiamo affrontato una squadra forte, che poteva vincere anche in un altro modo, ma così ci lascia l’amaro in bocca».
CorSera
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Inzaghi dopo la sconfitta nel derby Milan-Inter: «Io responsabile»
«Abbiamo pagato caro un blackout di mezz’ora», spiega con un filo di voce uno sconsolato Inzaghi, riferendosi al momento in cui la marea rossonera è montata schiacciando la sua Inter. «All’inizio la partita è stata equilibrata, poi dopo il pareggio si è spenta la luce e questo ci è costato altre due reti — continua il tecnico —, Con quello che abbiamo creato avremmo meritato il pari, ma quella mezz’ora ha lasciato a desiderare e io sono il primo responsabile, dovevo fare meglio».
Inzaghi fa autocritica, sa bene che qualcosa, contro il Milan come con la Lazio, non ha funzionato. L’Inter subisce troppi gol: otto in cinque partite di campionato (solo lo Spezia non ha battuto Handanovic), un quarto dei 32 subiti in totale nella scorsa stagione. E dire che i giocatori non sono cambiati. «In questo momento ci segnano con troppa facilità — ammette Inzaghi —. Dopo quasi due mesi di allenamenti mi aspetto di più perché in fase difensiva siamo gli stessi dell’ultima stagione». È rimasto infatti Skriniar, a lungo nel mirino del Psg, ma anche lo slovacco è stato sommerso dalla furia di Leao.
CorSera
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Non capisco perchè gli stia cedendo la difesa visto che è quella dell'anno scorso.
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