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Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Il Milana scorsa stagione non ci credeva allo scudetto,e poi sappiamo com'è finita. Bisogna crederci.
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Nass, io onestamente n so manco se je la famo a arriva tra le quattro che vanno in Champions.
Speravo di avere Wjnaldum e niente...gli infortunati crescono tra l'altro, come per molte squadre è vero..a noi avevamo bisogno di un upgrade importante e al momento non ce lo abbiamo.
Poi il pallone è strano e imprevedibile...ma un campionato intero non lo vinci con gli imprevisti, né degli altri né tuoi.
Il Milan ha vinto perché è stato sempre lì...ma pure l'Inter c'ha messo parecchio del suo imho.
Quest'anno vedo molta più ressa, che non significa avere una Serie A migliore...ma questo è.
Bremer è un signor difensore. Quelli sono soldi ben spesi. Lo dimostra il fatto che lo metti con Gatti o lo metti con Danilo e risulta sempre sicuro, lucido, in controllo.
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ragazzi, alla quarta dell'anno scorso era secondo il Sassuolo con 10 punti e l'Inter era staccata di 5 dalla vetta.
La classifica alla quarta giornata non esiste...inizia ad avere una messa a fuoco, come ripeto tutti gli anni, verso la tredicesima, quattordicesima giornata...posto che poi grava su tutto il diverso peso che ha il ritorno rispetto all'andata, perchè il ritorno è, con l'inverno di mezzo e poi la decisiva primavera, un altro campionato....dove i risultati davvero peseranno perchè i turni, al contempo, si accorceranno.
Detto questo non devono stupire i punti che sta facendo la Roma perchè i giocatori ce li ha...ma adesso non siamo nemmeno all'aperitivo.
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Sì ma se non era lo Spezia minimo la pareggiavi (infatti con la Roma l'hai pareggiata). Io non dico attaccare 90 minuti o guardioleggiare tipo City...ma è l'atteggiamento che non mi piace. Non c'è una azione di attacco nemmeno a pagarla.
Vlahovic continua ad essere isolato davanti, lo si vede anche in televisione. C'è la difesa e poi Vlahovic lassù da solo...perchè è una squadra spaccata in due: tra difesa e attacco non esiste infatti il centrocampo, non tira su la squadra, non armonizza o sviluppa il gioco. C'è questo buco nero che è tanta parte della sonnolenza generale.
Non potendo fare molto affidamento su Pogba (...) vediamo che succede con Paredes, se la manovra migliora.
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Pensasse a recuperare e a tornare in campo e facesse pulizia in casa sua, che qui non siamo a Los Angeles.
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“I fischi? In questo momento conta il risultato, poi è chiaro che bisogna crescere. Ci vuole entusiasmo e l’aiuto di tutti. C’è una differenza tra essere belli ed essere efficaci. Bisogna essere efficaci, che non vuol dire non essere belli. A me essere bellini e non efficaci, però, non piace”
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Il risultato nel calcio è sacro. Alla gente non gliene frega niente per quale via vinci, purchè tu vinca...ma appunto devi vincere però. E' tutto lì.
E' la forza che è più pregnante nel calcio rispetto al "bello" (che non esiste, nel calcio è una categoria metafisica). La forza ti porta a vincere: una squadra deve essere forte. Se è forte è pure bella, in quanto vincente...difatti di tutte le squadre che hanno vinto la memoria ti porta a dire: "che bella squadra che era"...e magari in verità faceva catenaccio e contropiede, ma era forte...e vincente.
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Tutto molto vero...ma giocando male puoi vincere con lo Spezia e poche altre squadre, probabilmente.
Tecnicamente giocare bene è comunque sempre meglio di giocare male..
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Tutto molto vero...ma giocando male puoi vincere con lo Spezia e poche altre squadre, probabilmente.
Tecnicamente giocare bene è comunque sempre meglio di giocare male..
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Chiaro, io non parlavo dei casi presenti ma in generale.
Il caso presente ti dice invece che se per battere lo Spezia devi inserire Di Maria hai dei problemi...e quindi non sei nè forte e nè bello per adesso, per cui ogni assunto cade.
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Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Ste partite co ste squadre arroccate so n cazz0 per cul0.
Veramente il Napoli ha creato tantissimo e alcuni tiri sono usciti per questione di millimetri...altri li ha parati bene sto cazz0 de Falcone che pare Zenga a metà/fine anni '80 mortacci sua.
Comunque bene così eh, io spero che arivate ottavi seeeeeeeeeee seeeeeeeeeee seeeeeeeeeee seeeeeeeeeee seeeeeeeeeee seeeeeeeeeee seeeeeeeeeee
Zenga hahahahha
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Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Non paga il turnover eccessivo. La Roma solida si gode la testa
Come dice Allegri dopo sole tre partite non esiste l’esigenza fisica di cambiare mezza squadra. Gli allenatori rischiano per l'esigenza "politica" di dare un'occasione alle riserve
di Paolo Condò
La tagliola del turno infrasettimanale, dopo aver interrotto la corsa del Milan, scatta anche ai piedi di Lazio e Napoli, bloccandole sul pareggio e togliendo pure loro dalla testa della classifica. In attesa di Atalanta-Torino di oggi, imprevedibile duello al vertice, la Roma si gode il primato solitario mentre Inter e Juventus risalgono la corrente. Il loro mercato si chiude oggi con l’ultima difesa di Skriniar e l’aggiunta di Paredes, mentre ieri il primo gol di Milik ha ricordato quanto ricco e profondo sia stato il rinnovamento bianconero, evitando che per la seconda gara consecutiva una punizione di Vlahovic fosse il suo prodotto intero lordo. Ma un gol di margine è troppo poco, in queste gare: il Napoli se l’è fatto risucchiare subito, quando il tempo per ristabilire le gerarchie era ancora tanto. Eppure non è bastato.
Troppi cambi
Il computer che stila il calendario è istruito affinché le partite di metà settimana non siano mai scontri diretti, e dunque i punti perduti grondano rimpianti. Uno di questi potrebbe essere l’eccesso di turnover: tranne la Lazio - impiombata proprio sul traguardo, e anche lei colpevole di non aver segnato un secondo gol alla Samp lasciando la porta socchiusa all’assalto finale doriano - le altre hanno fatto ampio ricorso alla panchina, salvo immettere i pezzi grossi via via che cresceva l’ansia da trappolone. Sul tema la pensiamo come Allegri: dopo sole tre partite non esiste l’esigenza fisica di cambiare mezza squadra. Semmai esiste quella “politica”, maglie da titolare da elargire alle riserve - parola scomparsa dal lessico calcistico: oggi chi non gioca “parte dalla panchina” - per non perderle psicologicamente. Non proprio un discorso da professionisti, ma è probabile che sulla scelta delle formazioni abbia inciso il SuperSabato in arrivo: Fiorentina-Juve, Milan-Inter e Lazio-Napoli in un giorno costituiscono la prima svolta possibile del campionato.
La felice partenza di Mou
La felice partenza della Roma non sorprende, perché dopo gli ingaggi di Dybala e Wijnaldum si era già sottolineato come le ambizioni non dovessero limitarsi al quarto posto, e di come il calendario resti favorevole fino alla pausa nazionali. Sono piuttosto le modalità di questi primi risultati a essere curiose, e istruttive: nelle tre partite contro avversarie chiaramente inferiori (due neopromosse più la Salernitana), José Mourinho è riuscito a farsi concedere un contropiede purissimo, spazi enormi nei quali i suoi attaccanti hanno ottenuto davvero poco rispetto alla mole di occasioni prodotte. Dybala contro il Monza ha rotto un ghiaccio che lui stesso, Zaniolo soprattutto e Abraham non erano riusciti a incrinare a Salerno e contro la Cremonese: ma se recuperiamo le palle-gol prodotte in contropiede fin qui siamo più vicini alla ventina che alla decina, e questo malgrado la grammatica dei confronti sulla carta così distanti preveda la squadra grande in attacco alla ricerca di spazi e quella piccola arroccata per non concederli. Il fatto che il campionato sia ancora in fasce incide, in estate le neopromosse sono sempre più spavalde rispetto all’inverno; e però c’è anche lo zampino di Mourinho nel 3-0 inflitto in ariose praterie al Monza, cui resta l’inservibile primato del possesso palla.
Una fatamorgana che attira i rivali fuori dal castelletto difensivo, lasciandolo esposto alle rappresaglie in campo aperto. Gli spazi per esempio sono stati il problema del Milan in casa del Sassuolo, perché la tendenza a portare palla - Theo Hernandez era oltre il crinale della decisione che ne fa un grande, nel territorio della testardaggine che è il suo limite - consentiva alla squadra di Dionisi di riposizionarsi con la massima calma una volta persa la boccia. E così il Milan, dopo essersi trovato in vantaggio di un punto, arriva al derby con analogo distacco. Alla quinta giornata conta il giusto, cioè poco, ma avvisa i campioni che i pareggi in trasferta stanno uscendo troppo facili: siamo già a due, l’anno scorso furono quattro in tutto. A fronte di 14 vittorie.
Repubblica
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