Totti attacca ancora: «Alla Roma non torno. Il nuovo americano? Dubito che arrivi...»
L’ex campione boccia Pallotta e manifesta i suoi dubbi su Friedkin. Poi parla di Zaniolo: «Basta paragoni con me, lasciamolo crescere. Non credo resterà in giallorosso a lungo»
Al bersaglio per la via più diretta. Così era in campo e così Francesco Totti è rimasto fuori. Le parole di venerdì a Radio Radio del simbolo romanista (307 gol in 786 presenze, poi, nel giugno scorso, le dimissioni dal ruolo di dirigente) hanno fatto rumore perché su argomenti scottanti.
Il rapporto con Pallotta e i dubbi su Dan Friedkin: «Quando prendo un percorso lo porto a termine. Se mi chiedessero di tornare alla Roma direi di no per rispetto della mia decisione. Voglio fare una nuova esperienza. Spero che quest’altro americano possa venire ma ne dubito, quando ci metti le mani dentro capisci la realtà di Roma».
Il futuro di Nicolò Zaniolo: «Ora faccio questa battuta: in quella casa dove sono stato per 15 anni ci ho messo Alisson che è diventato il più forte del mondo e poi Zaniolo. Ora sarà una casualità, però… Dargli la numero 10? Per il suo bene eviterei questi paragoni. Se continuasse così meriterà tutto il bene che il calcio potrà riservargli. Cerchiamo di farlo crescere, che è ancora giovane. Spero rimanga a Roma il più possibile, ma credo che non sarà così».
Parole dolci per Marcello Lippi: «Vincere la Coppa del mondo è il coronamento di un sogno, ma ancor più bello è stato il rapporto umano che si è creato con il mister».
CorSera
L’ex campione boccia Pallotta e manifesta i suoi dubbi su Friedkin. Poi parla di Zaniolo: «Basta paragoni con me, lasciamolo crescere. Non credo resterà in giallorosso a lungo»
Al bersaglio per la via più diretta. Così era in campo e così Francesco Totti è rimasto fuori. Le parole di venerdì a Radio Radio del simbolo romanista (307 gol in 786 presenze, poi, nel giugno scorso, le dimissioni dal ruolo di dirigente) hanno fatto rumore perché su argomenti scottanti.
Il rapporto con Pallotta e i dubbi su Dan Friedkin: «Quando prendo un percorso lo porto a termine. Se mi chiedessero di tornare alla Roma direi di no per rispetto della mia decisione. Voglio fare una nuova esperienza. Spero che quest’altro americano possa venire ma ne dubito, quando ci metti le mani dentro capisci la realtà di Roma».
Il futuro di Nicolò Zaniolo: «Ora faccio questa battuta: in quella casa dove sono stato per 15 anni ci ho messo Alisson che è diventato il più forte del mondo e poi Zaniolo. Ora sarà una casualità, però… Dargli la numero 10? Per il suo bene eviterei questi paragoni. Se continuasse così meriterà tutto il bene che il calcio potrà riservargli. Cerchiamo di farlo crescere, che è ancora giovane. Spero rimanga a Roma il più possibile, ma credo che non sarà così».
Parole dolci per Marcello Lippi: «Vincere la Coppa del mondo è il coronamento di un sogno, ma ancor più bello è stato il rapporto umano che si è creato con il mister».
CorSera
Commenta