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1° FASCIA [emoji655]
Real Madrid [emoji633], Eintracht Francoforte [emoji629], Man. City [emoji1022]??????, Milan [emoji634], Bayern Monaco [emoji629], PSG [emoji632], Porto [emoji1201], Ajax [emoji1179]
2° FASCIA [emoji655]
Liverpool [emoji1022]??????, Chelsea [emoji1022]??????, Barcellona [emoji633], Juventus [emoji634], Atletico Madrid [emoji633], Siviglia [emoji633], Lipsia [emoji629], Tottenham [emoji1022]??????
3° FASCIA [emoji655]
Borussia Dortmund [emoji629], RB Salisburgo [emoji1038], Shakhtar Donetsk [emoji1255], Inter [emoji634], Napoli [emoji634], Sporting CP [emoji1201], Bayer Leverkusen [emoji629], Benfica [emoji1201]
Sorteggi Champions: Milan, Juve, Inter e Napoli, ecco chi evitare
Il Milan, in quanto vincitore dello scudetto, è in prima fascia. La Juventus in seconda, mentre Inter e Napoli sono in terza fascia
L’effetto Champions, come l’effetto farfalla? Un battito d’ali dall’altro capo d’Europa (il sorteggio è a Istanbul, che dopo due slittamenti per la pandemia ospiterà la finale il 10 giugno) può scatenare una sorta di uragano da queste parti: negli ultimi due anni lo scudetto lo ha vinto una squadra arrivata quarta ai gironi, quindi nemmeno destinata alla discesa in Europa League e con la mente sgombra da febbraio in poi, prima l’Inter di Conte e quindi il Milan di Pioli.
Solo un caso? Può darsi, visto che le altre contendenti non sono andate oltre gli ottavi, giocando appena due partite in più. Ma il mutamento del paesaggio — dal Triplete interista del 2010 alle attuali difficoltà di gestire il doppio impegno (passando per le finali juventine del 2015 e del 2017) — è sotto gli occhi di tutti. Mettiamola così: fare meglio e riportare una squadra almeno ai quarti di finale (ultima a riuscirci l’Atalanta nel 2020) non è una missione impossibile, anche se in Champions ci vuole pure una buona dose di fortuna, oltre alla rosa competitiva e profonda.
Chissà se basterà — tanto per cominciare — un solo sorteggio, stasera in Turchia, perché a dicembre ne servirono due, causa clamoroso errore nell’estrazione. Quindi l’Inter passò dall’Ajax al Liverpool e la Juve dallo Sporting Lisbona al Villarreal, sorpresa dell’ultima edizione visto che ha fatto fuori anche il Bayern. Chissà poi se la sede della finale stavolta «resisterà»: la capitale turca ha rinunciato due volte di fila per il Covid (Lisbona e Porto le sedi sostitutive), mentre l’ultima edizione si doveva giocare a San Pietroburgo, poi sostituita da Parigi a causa dell’invasione russa in Ucraina (motivo per cui non ci sono squadre russe al via). Un cambio sfortunato: come dimenticare il caos assoluto della finale allo Stade De France, iniziata con 36’ di ritardo a causa della pessima gestione della Uefa e della polizia francese, con tanti tifosi inglesi che non sono entrati e lo spray urticante spruzzato anche sui bambini?
La vittoria del Real di Ancelotti sul Liverpool e soprattutto il suo incredibile percorso di rimonte su Psg, Chelsea e City, hanno reso però indimenticabile l’ultima edizione anche per le cose belle. Incertezza assoluta, ritmi forsennati, giocate sublimi: uno sport a cui le big italiane vogliono provare a partecipare, per vedere l’effetto che fa, per misurarsi, mettersi alla prova. E capire se la distanza invece di aumentare ancora, magari si accorcia, possibilmente grazie al salto di qualità di chi in Champions deve ancora dimostrare, per ragioni di curriculum, come Lukaku (che comunque 15 gol in 33 gare li ha segnati), ma soprattutto d’età, Vlahovic, De Ketelaere e Kvaratskhelia, la nuova gioventù dorata del nostro calcio, che si misura con i più forti.
E lo farà fin da subito, perché le grandi sfide sono già dietro l’angolo (6-7 settembre il via) e in due mesi si giocheranno le sei partite del girone. Il Milan è in prima fascia, la Juventus in seconda, Inter e Napoli sono in terza. Ma nessuno è tranquillo. Un esempio? I rossoneri un anno fa erano in quarta fascia e pescarono Liverpool, Atletico e Porto, il girone più duro. Adesso in teoria possono ritrovarsi con Liverpool, Dortmund e Marsiglia. E comunque, in alternativa ai Reds, rischiano di incrociare un avversario tra Chelsea, Barcellona, Atletico e Tottenham. Le avversarie più temibili della terza fascia oltre al Dortmund, sono Benfica e Sporting, che possono capitare anche alla Juve. Allegri, così come Inzaghi e Spalletti, pescherà una avversaria di prima fascia, un’urna che ospita anche Ajax, Porto e Eintracht (detentore dell’Europa League): con un pizzico di fortuna si può sperare di dribblare Real, City, Bayern e Psg. Ma per provare a tornare quelli che eravamo, bisogna pur ricominciare da qualche parte.
Le quattro fasce
Prima fascia: Real Madrid, Eintracht, Bayern, Psg, Porto, Milan, Manchester City, Ajax. Seconda fascia: Liverpool, Chelsea, Barcellona, Juventus, Atletico Madrid, Siviglia, Lipsia, Tottenham. Terza fascia: Borussia Dortmund, Salisburgo, Shakhtar, Inter, Napoli, Benfica, Sporting Lisbona, Bayer Leverkusen. Quarta fascia: Olympique Marsiglia, Bruges, Celtic, Viktoria Plzen, Maccabi Haifa, Rangers, Dinamo Zagabria, Copenhagen
CorSera
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Sorteggi Champions, un ricco affare da due miliardi e quel fantasma che incombe: la Superlega
Un montepremi da 2 miliardi di euro, stessa cifra investita sul mercato da chi partecipa. Ma chi vince porta a casa alla fine 150 milioni
Vincere per guadagnare, guadagnare per vincere. È la Champions, bellezza, il torneo più ricco al mondo, un colossale affare da due miliardi di euro. Un montepremi da capogiro che la Uefa ha sensibilmente alzato per il triennio 2021-2024 con l’obiettivo dichiarato di contrastare i progetti di Superlega. Basterà? Una cosa è certa: a gennaio, prima degli ottavi, arriverà la sentenza definitiva della Corte di Giustizia Europea che potrebbe stravolgere la governance del calcio dei prossimi decenni, nel caso in cui i giudici lussemburghesi dessero ragione a Real Madrid, Barcellona e Juventus.
Lo scenario è tutto da scrivere: i tre club ribelli hanno portato in giudizio Uefa e Fifa per presunto monopolio illegale nell’organizzazione delle competizioni internazionali, intanto però puntano alla vittoria del trofeo 2022/23, come il Real ha già fatto a maggio. Insomma: la Champions si gioca dentro il campo e fuori. Madrid, Barça e Juve sono peraltro tre fra le squadre che hanno speso di più in questo calciomercato: rispettivamente 80, 150 e 100 milioni. Alla faccia della crisi post Covid. Ma la Champions è un’ossessione per tutti e la regola è chiara: spendere per vincere, vincere per spendere. Significativo un dato: la spesa complessiva dei 32 club è di 2 miliardi di euro fra acquisti, riscatti e prestiti, quindi pareggia esattamente l’incasso potenziale.
Davanti a tutti c’è il Chelsea del neo proprietario Todd Boehly, che ha investito oltre 200 milioni per Cucurella, Sterling e Koulibaly. Sul podio dei big spender, come si definiscono in finanza, Barcellona con 150 milioni e Bayern con 140. Giù dal podio il Manchester City, fermatosi a 121. La verità è che Guardiola, per la coppa dalle grandi orecchie ha un’ossessione come nessun altro, i soldi li ha investiti anche negli anni passati. Senza peraltro riuscire mai a vincere. Detto dei 100 milioni messi sul piatto dalla Juventus, ecco che il Milan s’è fermato a 40 (quasi tutti per De Ketelaere) come l’Inter, mentre il Napoli è a 70. Per tutte, che dalla partecipazione ai gironi hanno già incassato circa 40 milioni, il primo obiettivo è sbarcare almeno agli ottavi, che valgono altri 9,6 milioni. Si calcola che chi vince può arrivare a circa 150.
Una corsa all’oro che scatta oggi da Istanbul, sapendo che dal 2024 partirà la riforma dell’Uefa firmata Ceferin. Più partite, più soldi: la Champions passerà da 32 a 36 squadre, con un gruppo unico e 8 partite, 4 in casa e 4 fuori. Cresceranno i ricavi e quindi anche gli introiti per le squadre: da 2 miliardi complessivi si salirà a oltre 3. Riproponiamo il quesito: basterà a scongiurare la Superlega?
CorSera
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Juve, è fatta per Milik. Roma, ecco Belotti. Milan, nessuna offerta per Leao
L’attaccante ex Torino potrebbe essere disponibile anche per Juve-Roma di sabato. Il Milan non accetterebbe nessuna offerta per il portoghese
Tutti a caccia di gol. Sono gli attaccanti a rendere effervescente l’ultima settimana di trattative consentendo a Mourinho e Allegri di tirare un sospiro di sollievo. Il Gallo Belotti è a un passo dalla Roma, tanto da rendere ipotizzabile la sua convocazione già per l’imminente sfida con la Juve a Torino. L’affare si è sbloccato ieri dopo che Thiago Pinto ha raggiunto con la Cremonese l’intesa per cessione di Felix. La punta si trasferisce alla corte della neopromossa per la cifra di 6 milioni più 2,5 di bonus e la percentuale del 10% sul ricavato da futura rivendita. Sorride il Gallo che si rilancia nella Capitale, dopo aver declinato tutte le proposte provenienti dall’estero — dal Nizza al Galatasaray — e cercando una nuova ribalta dopo sette anni nel Toro.
Ora lo Special One attende il centrocampista necessario per colmare la lacuna nella rosa provocata dal forfait di Wijnaldum. Inutile il tentativo dei giallorossi di rimediare chiedendo in prestito Zakaria alla Juventus: «Non se ne parla, se volete a titolo definitivo» si sono sentiti rispondere i dirigenti capitolini.
Max Allegri intanto ha la punta che chiedeva per sostituire Morata. Certo, per caratteristiche Arkadiusz Milik svolgerà più il ruolo di vice-Vlahovic che di esterno complementare al serbo. Il polacco, ex attaccante del Napoli, ora al Marsiglia, ha vinto il ballottaggio con Depay le cui richieste di ingaggio da 8,5 milioni hanno gelato i bianconeri. Milik arriva in prestito oneroso da 2 milioni con diritto di riscatto fissato a 8: guadagnerà intorno ai 3 milioni. Ieri sono state gettate le basi della trattativa, oggi dovrebbe essere formalizzato l’accordo. Milik prima di abbracciare la Juventus ha manifestato infatti il desiderio di parlare con Allegri per comprendere quale ruolo avrà nella squadra. Poi i bianconeri proveranno a stringere con il Psg per il prestito con obbligo di riscatto di Paredes.
Il Milan non ha attaccanti da comprare, anzi è più concentrato sulla necessità di inserire un centrocampista (ancora non ha deciso se investire 5 milioni per l’acquisto di Onana del Bordeaux o proseguire i colloqui per Vranckx del Wolfsburg) e un difensore (Tanganga piace ma solo in prestito con diritto di riscatto mentre il Tottenham pretende l’obbligo). I tifosi rossoneri però sono innervositi dalle voci provenienti dall’Inghilterra dove secondo il «Times» il Chelsea sarebbe pronto a un investimento in tripla cifra per portare Leao, eletto miglior giocatore della Serie A nel campionato scorso, a Londra.
Avviso ai naviganti: nessuna offerta è stata recapitata nella sede rossonera; la clausola da 150 milioni è esercitabile solo nei primi quindici giorni di luglio e perciò è scaduta; anche qualora una proposta monstre, di quelle in linea teorica irrinunciabili, venisse presentata, il Milan a una settimana dalla chiusura del calciomercato direbbe di no. Sarebbero infatti troppo stretti i tempi per sostituire il portoghese con giocatori le cui quotazioni nelle ultime ore di trattative schizzerebbero alle stelle.
Poi certo, sullo sfondo resta il nodo relativo al rinnovo del contratto, ma quella è un’altra storia.
CorSera
...ma di noi
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Anche se ora arrivasse l'offerta da 120mln e lo vendessero..ormai, ad oggi..chi prendi ???
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Il problema del Milan è il monte stipendi che Elliott vuole basso...però siccome hai vinto, non potrai tenere a vita i giocatori con un tetto limitato di stipendi, perchè appunto è una rosa vincente.
Voglio dire, un Tonali non si accontenta più di 2 milioni...e un Leao, se poi gli metti pure la clausola a 150, vuole uno stipendio conseguente alla considerazione che di lui ha il club e il mercato.
Essere "virtuosi" è possibile quando non vinci una mazza...ma se inizi a portare a casa i trofei, a rendere cioè il club vittorioso, la prima cosa che ti toccherà fare è distribuire denari...perchè i giocatori dopo aver vinto verranno a bussare alla cassa.
...ma di noi
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popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il problema del Milan è il monte stipendi che Elliott vuole basso...però siccome hai vinto, non potrai tenere a vita i giocatori con un tetto limitato di stipendi, perchè appunto è una rosa vincente.
Voglio dire, un Tonali non si accontenta più di 2 milioni...e un Leao, se poi gli metti pure la clausola a 150, vuole uno stipendio conseguente alla considerazione che di lui ha il club e il mercato.
Essere "virtuosi" è possibile quando non vinci una mazza...ma se inizi a portare a casa i trofei, a rendere cioè il club vittorioso, la prima cosa che ti toccherà fare è distribuire denari...perchè i giocatori dopo aver vinto verranno a bussare alla cassa.
Sean...la soluzione e' semplice...li vendono!
Vendi un Leao e acquisti 2 De Kaetelaere!
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
A Red Bird (in da ass) non glie ne frega niente di fare un upgrade. Vincere costa piu' che arrivare secondi.
E cmq pure Depay e Ziyech prendono gia' troppo.
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Il problema del Milan è il monte stipendi che Elliott vuole basso...però siccome hai vinto, non potrai tenere a vita i giocatori con un tetto limitato di stipendi, perchè appunto è una rosa vincente.
Voglio dire, un Tonali non si accontenta più di 2 milioni...e un Leao, se poi gli metti pure la clausola a 150, vuole uno stipendio conseguente alla considerazione che di lui ha il club e il mercato.
Essere "virtuosi" è possibile quando non vinci una mazza...ma se inizi a portare a casa i trofei, a rendere cioè il club vittorioso, la prima cosa che ti toccherà fare è distribuire denari...perchè i giocatori dopo aver vinto verranno a bussare alla cassa.
Hai assolutamente ragione, ed è una cosa che avevo già scritto giorni fa.
O vendi e perdi giocatori importanti oppure aumenti gli stipendi generalmente a tutti.
Poco da fare.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Senza Wjnaldum stamo male male.
Più grave de Zaniolo, la perdita dell'olandese.
Del centrale di difesa me pare n frega n cazz0 più a nessuno da tempo...
Belotti ok, ma serve maledettamente altro.
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