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Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Il campionato riparte con Milan e Inter vincenti, ma soffrendo molto, come da copione ferragostano. L’Inter vince a Lecce con un gol di Lukaku subito e uno di Dumfries, dopo il pareggio del Lecce, all’ultimo secondo. In mezzo un deludente tran tran di calcio con tanti, forse troppi, attaccanti in campo. Il Milan invece vince tra inquietanti papere difensive e un notevole aiuto del Var, che resta sempre al centro di tutte le contraddizioni del calcio moderno. Altro che “rigorini” finalmente eliminati e maggior chiarezza, dopo dieci minuti della prima partita di campionato, l’arbitro Marinelli vede un rigore assurdo in un normalissimo intervento di Soppy su Calabria. Insomma più tecnologia per non decidere con la propria testa, la propria sensibilità e la propria esperienza ma facendosi fuorviare da mille regole e interpretazioni che hanno distorto il senso del gioco. Se il buongiorno si vede dal mattino…
Nell’ordine alla prima ferragostana di campionato: le vittorie entrambe sofferte da classico copione estivo di Milan e Inter, così da non cominciare a fare subito calcoli e raffronti che sarebbe estenuante visto che siamo solo alla prima tappa di questo lunghissimo duello all’Ok Corral, i gol di Rebic da una parte e il primo gol di Lukaku dall’altra, il Milan che traballa parecchio, combina bei pasticci in difesa ma alla fine si comporta tutto sommato da Campione d’Italia, l’Inter che fa un gol subito all’inizio con Lukaku e quello della vittoria con Dumfries all’ultimo secondo ,in mezzo troppo tran tran nonostante tutti gli attaccanti possibili in campo, a San Siro un grosso e ridicolo abbaglio dell’arbitro al Var.
Detto che i risultati alla fine sono sudati ma nell’ordine delle cose resta su tutto particolarmente quel rigore inesistente regalato al Milan con la collaborazione del Var. Anzi, intendiamoci, il Var non ha fatto altro che fornire le immagini all’arbitro Marinelli, il quale poi ha deciso di testa sua, ha preso un normale intervento in area di Soppy su Calabria e lo ha trasformato in rigore.
Per carità, troppi episodi simili abbiamo visto, ma ci avevano detto che era finita l’epoca dei “rigorini”, dei rigori strappati a filo di un regolamento sempre distorto e tirato da una parte o dall’altra. Invece nemmeno sono trascorsi dieci minuti della prima partita di campionato e già ci siamo con uno di questi soliti strambi casi di moviola applicata al calcio in maniera incomprensibile. Con la tecnologia che finisce con lo stravolgere e tradire il senso del gioco.
Non sappiamo perché e per come – attendiamo anche, come promesso, che gli arbitri parlino e spieghino – penso ormai che un arbitro quando si trova davanti alla moviola in campo entri in confusione cercando di ricordare le mille regole e intepretazioni cervellotiche, invece di ragionare con la propria testa, la propria sensibilità, la propria esperienza. Evidentemente gli arbitri vedono cose che gli altri non vedono.
Insomma, dove eravamo rimasti? Qui, allo stesso identico punto di prima.
SERIE A 2022-2023 1a GIORNATA Sabato 13 agosto 2022 Milan - Udinese 2-2 (2' Becao M, 12' Hernandez rig. M, 15' Rebic M, 45'+4 Masina U, 46' Brahim Diaz M, 68' Rebic M) Sampdoria - Atalanta 0-2 (26' Toloi A, 90' Lookman U) Lecce - Inter 1-2 (2' Lukaku I, 48' Ceesay L, 90'+5' DUMFRIES
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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L’analisi di Sconcerti: Milan vince con la tecnica, Inter Inzaghi azzecca i cambi
Il Milan in difficoltà sul palleggio per l’inferiorità numerica a centrocampo, prede due gol su colpo di testa conferma di un posizionamento quasi mai corretto. L’Inter non bella, il migliore è diventato Dimarco
di Mario Sconcerti
Milan efficace e un po’ disordinato. In difficoltà sul palleggio per l’inferiorità numerica a centrocampo dove l’Udinese aveva un uomo di gioco in più, Walace, e Deulofeu che vagava coprendo spazio anche se senza nessun costrutto. Il Milan cercava una facilità che non ha ancora, ma qualcosa si è visto. Per esempio segna quattro gol senza costruire molto in attacco. Diaz è molto più dentro il gioco, Rebic invecchiando ritrova la sua freddezza sotto porta. La partita scorre via tra errori difensivi frutto di un centrocampo poco in linea, spesso un triangolo allungato, innaturale contro un avversario che invece è solo ordinato. I gol che il Milan subisce sono entrambi su colpo di testa, conferma di un posizionamento quasi mai corretto. Ma l’avversario sa giocare fino almeno all’area di rigore, quindi lascia fare e a sua volta costruisce.
Riassumendo è stata una partita non facile che il Milan ha sofferto, ma mai buttato via. Il risultato dà a tutte e due le squadre i loro meriti. Se qualcuno si aspettava di meglio, penso onestamente che l’errore sia solo suo. Si è visto poco Leao, che è la vera differenza del Milan. Era il riassunto di un Milan cresciuto nella cifra e un po’ disperso nella concentrazione. L’anno del dopo scudetto ha portato confidenza con la propria qualità e forse la pretesa di averla di diritto. Ma è presto per un giudizio serio. Importanti Calabria e Kalulu, ingiudicabile De Ketelaere. Resta il segno di una partita non facile, per epoca, stagione, emozione, dovere, vinta senza mai averla in mano del tutto e senza mai soffrire troppo. Ha deciso la pura differenza tecnica, che è la cosa vitale del calcio.
L’Inter si è trovata dentro una partita di altri tempi, con avversari colpiti dalla gloria improvvisa che corrono, picchiano e restano in partita per pura adrenalina. Il risultato è ingiusto per il tempo in cui arriva, è il segno che resistere non serve a niente, conta il destino. Ma è più che esatto nella sostanza. L’Inter aveva fatto molto di più. La partita stavolta l’ha vinta Inzaghi con i cambi, l’errore c’è stato quando ha messo Calhanoglu regista al posto di Brozovic, errore durato meno di dieci minuti, poi è stato un vero assedio. Il migliore è diventato Dimarco, il suo sinistro è crudele perché corre veloce ma è sempre preciso, smonta le difese schierate. Non è stata una bella Inter. C’è stata un po’ di lentezza e supponenza, una modestia sparsa come la nebbia che saliva dal mare. Ma è successo quello che doveva. E questo l’Inter lo ha meritato.
CorSera
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Rocchi aveva detto: "basta rigorini"...e infatti vedo che hanno ascoltato il designatore.
La verità è che il Var ha ucciso lo spirito del gioco, quanto cioè Cristo nei Vangeli rimprovera ai Farisei, di stare attaccati alla lettera del Libro, alle norme legalistiche ma non al cuore, allo spirito, al senso vero - in questo caso del gioco del calcio.
Se ogni minimo contatto riletto al video diventa un rigore il gioco del calcio non c'è più. Se si ha paura di ignorare il Var perchè si ha paura delle polemiche e delle moviole, allora non hai il carattere per fare l'arbitro. Se non sai decidere con la testa tua, allora non hai l'intelligenza per fare l'arbitro.
Oltre ai Farisei ci stanno pure i sepolcri imbiancati: me li ricordo sti tifosoni, quelli che: "col Var ci sarà finalmente la Giustizia in campo", magari gli stessi che erano eccitatissimi all'introduzione del FPF perchè, sognavano, avrebbe livellato tutto e permesso anche ai disperati di poter vincere...non è accaduto niente nè in un senso e nè nell'altro: il Var non ha cambiato un piffero, anzi semmai ha peggiorato le cose; il FPF esiste solo per i poveracci, cioè per coloro che lo tifavano.
Si sappia che ogni "novità" è sempre un cesso e che si stava meglio quando si stava peggio, perchè poi non si va meglio, non si risale ma, al contrario, si inizia a scavare e il pozzo nero si allarga e sprofonda ancora di più - si è finiti a disputare i mondiali anche in inverno, ormai il circo, nell'ansia di stupire, se le inventa di tutte.
Per intanto nel calcio di agosto va concesso anche agli arbitri di fare pena: è estate per tutti. Speriamo che registrino qualcosa, ad esempio il ricordarsi di distinguere tra un normale contatto di gioco e un rigore.
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Manchester, nelle prossime ore nuovi contatti per Rabiot
Dopo la brutta sconfitta di ieri sul campo del Brentford, il Manchester United vuole accelerare sul mercato. Nelle prossime ore ci saranno nuovi contatti tra il club inglese e Adrien Rabiot per cercare di sbloccare la situazione. Il francese della Juventus chiede un ingaggio da 8.5-9 milioni, con lo United fermo a 7. Filtra ottimismo nella trattativa con il Manchester che spera di chiudere il colpo nelle prossime ore.
Il Torino si regala Schuurs
Dopo la bella prova, e vittoria, sul campo del Monza, il Torino ha preso il difensore dell'Ajax Perr Schuurs, per 13.5 milioni di euro, bonus compresi. Un rinforzo che farà felice il tecnico Ivan Juric che dopo l'arrivo del centrale di difesa si aspetta altri colpi per completare la squadra.
Repubblica
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Calciomercato Roma: entro martedì summit con il Bologna per Shomurodov
Roma e Bologna si incontreranno molto presto. Le due società, che oggi debutteranno in campionato rispettivamente contro Salernitana e Lazio, hanno programmato un incontro nei prossimi giorni per Shomurodov. Manca l’accordo per la formula. I giallorossi chiedono l’obbligo di riscatto a 10 milioni, mentre i rossoblu spingono per il prestito.
(Il resto del carlino)
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