Zaniolo, gol da capitano: il segnale di Mourinho al mercato
Nicolò in campo nel secondo tempo dell'amichevole contro la Portimonense con la fascia al braccio e in coppia con Abraham. Solo due giorni fa la chiacchierata con Pellegrini in campo
Qualcosa è cambiato? A dar retta alle voci del mercato non sembra, ma chissà. Nell'amichevole contro la Portimonense, Nicolò Zaniolo è entrato in campo nella ripresa, in coppia con Abraham e con la fascia di capitano la braccio. Una scelta studiata, come sono tutte quelle di José Mourinho. Che con ogni probabilità ha voluto mandare un segnale: a chi vorrebbe prendersi il talento romanista a prezzo di saldo, nonostante un contratto fino al 2024. E allo stesso Zaniolo. Come a dire: se vuoi, la Roma è ancora casa tua.
Zaniolo capitano: la scelta di Mourinho
Solo un paio di giorni fa, Zaniolo si era fermato, dopo un allenamento a parlare, per una mezz'ora circa, con Lorenzo Pellegrini. Seduti a terra, con tutti i compagni già sotto le docce, loro si sono seduti in terra, parlando lungamente. Sembrava a tutti gli effetti uno scambio profondo, non superficale, tra due giocatori che non hanno mai avuto uno straordinario rapporto, troppo diversi nella vita che conducono - uno felicemente sposato, l'altro convintamente single - nel modo di essere, ma anche troppo ingombranti per potersi amare. Ma forse qualcosa ha cambiato: se non nella sostanza, almeno nella forma. Certo schierare Nicolò con Abraham, l'unico intoccabile (oltre a Pellegrini) nello scacchiere, è quasi un segnale. E anche se per il resto la squadra era piena di riserve, vuol dire una cosa sola: a oggi, Zaniolo è un titolare della Roma, e lo resterà se il mercato non produrrà scossoni. Quelli che fino a qualche giorno fa si auguravano tutti, sia il giocatore, sia Mourinho.
Nicolò in campo nel secondo tempo dell'amichevole contro la Portimonense con la fascia al braccio e in coppia con Abraham. Solo due giorni fa la chiacchierata con Pellegrini in campo
Qualcosa è cambiato? A dar retta alle voci del mercato non sembra, ma chissà. Nell'amichevole contro la Portimonense, Nicolò Zaniolo è entrato in campo nella ripresa, in coppia con Abraham e con la fascia di capitano la braccio. Una scelta studiata, come sono tutte quelle di José Mourinho. Che con ogni probabilità ha voluto mandare un segnale: a chi vorrebbe prendersi il talento romanista a prezzo di saldo, nonostante un contratto fino al 2024. E allo stesso Zaniolo. Come a dire: se vuoi, la Roma è ancora casa tua.
Zaniolo capitano: la scelta di Mourinho
Solo un paio di giorni fa, Zaniolo si era fermato, dopo un allenamento a parlare, per una mezz'ora circa, con Lorenzo Pellegrini. Seduti a terra, con tutti i compagni già sotto le docce, loro si sono seduti in terra, parlando lungamente. Sembrava a tutti gli effetti uno scambio profondo, non superficale, tra due giocatori che non hanno mai avuto uno straordinario rapporto, troppo diversi nella vita che conducono - uno felicemente sposato, l'altro convintamente single - nel modo di essere, ma anche troppo ingombranti per potersi amare. Ma forse qualcosa ha cambiato: se non nella sostanza, almeno nella forma. Certo schierare Nicolò con Abraham, l'unico intoccabile (oltre a Pellegrini) nello scacchiere, è quasi un segnale. E anche se per il resto la squadra era piena di riserve, vuol dire una cosa sola: a oggi, Zaniolo è un titolare della Roma, e lo resterà se il mercato non produrrà scossoni. Quelli che fino a qualche giorno fa si auguravano tutti, sia il giocatore, sia Mourinho.
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