Ibra al Milan, Boban apre al sì. Ma ci sono anche Mandzukic e Kean
Le difficoltà dei giovani portano a rivalutare il profilo del 38enne Zlatan ma la dirigenza valuta anche l’esperienza dello juventino e le qualità del 19enne che vuole lasciare l’Everton
Mentre il Milan si interroga sulla crisi di Piatek, che da Pistolero si è ridotto a segnare 3 gol in 12 partite, e sulle potenzialità di Leao, devastante nell’aggredire gli spazi ma così indisciplinato da meritarsi i rimproveri di Pioli, Ibrahimovic dà l’addio alla Mls. A modo suo. Con un tweet ma dai toni non proprio umili. «Sono venuto qui, ho visto, ho conquistato. Grazie Los Angeles Galaxy per avermi fatto sentire ancora vivo. Ai tifosi del Galaxy, volevate Zlatan, vi ho dato Zlatan. Prego. La storia continua ...ora tornare a guardare il baseball».
Dunque Ibra saluta il soccer americano, pronto ad abbracciare una nuova avventura. Del corteggiamento del Bologna si sa: ne ha parlato lui in un’intervista recente alla Gazzetta dello sport in cui ha rivelato dei contatti con Sinisa Mihajlovic, lo hanno confermato i dirigenti degli emiliani. Dell’opzione Napoli è cosa nota: Aurelio De Laurentiis non si è sottratto alle domande, alimentando il sogno. È stato proposto alla Juventus che avendo però già una rosa ipertrofica ha risposto «no, grazie». La novità è che dopo l’ostracismo mostrato dai dirigenti rossoneri fino a poco tempo fa, soprattutto per la riluttanza di Elliott e dell’ad Gazidis di derogare dal progetto giovani, il 38enne Ibra è finito di nuovo sui taccuini di Maldini e Boban.
La scarsa esperienza e il deficit di personalità mostrato da un gruppo di ragazzi che alla prima difficoltà vengono assaliti dall’ansia uniti a un problema oggettivo dell’attacco hanno indotto i manager del Diavolo a valutare di nuovo il profilo di Zlatan. Non per sei mesi, soluzione che sarebbe considerata offensiva per un campione con il suo curriculum, ma con una proposta di 18 mesi. L’idea è viva, ma Ibrahimovic — che pur ha appena venduto la sua casa nel cuore di Milano — non è l’unico nome sul tavolo.
Nell’identikit potrebbe rientrare anche Mandzukic, estromesso dalla lista Champions di Sarri, e in attesa di essere ceduto a gennaio. Certo, guadagna 7 milioni compresi i bonus e la Juventus difficilmente regalerebbe il cartellino — visto che il croato è legato a Madama fino al 2021 —. Però la punta ha carattere da vendere e una voglia di rivalsa sfrenata dopo questi mesi alla Continassa da separato in casa. La terza pista conduce a Kean, mai esploso nell’Everton e già desideroso di fuga dopo pochi mesi in Premier. Ma c’è un ma. Nonostante le qualità indubbie, ha 19 anni: se può essere un ottimo spacca-partite, difficilmente può garantire quel plus a livello di leadership di cui il Milan ha bisogno in questo momento. È stato offerto al Diavolo da Mino Raiola che rappresenta Kean come Ibrahimovic del resto. Considerando che l’agente cura già gli interessi di Bonaventura e Romagnoli, sta per acquisire la procura di Suso e last but least dovrà trattare con il Milan il rinnovo di Donnarumma, potrebbe essere vantaggioso per i rossoneri allacciare un dialogo con il procuratore per uno degli assistiti. Ibra intanto ha detto addio alla Mls, vediamo se la prossima fermata sarà Milano.
CorSera
Le difficoltà dei giovani portano a rivalutare il profilo del 38enne Zlatan ma la dirigenza valuta anche l’esperienza dello juventino e le qualità del 19enne che vuole lasciare l’Everton
Mentre il Milan si interroga sulla crisi di Piatek, che da Pistolero si è ridotto a segnare 3 gol in 12 partite, e sulle potenzialità di Leao, devastante nell’aggredire gli spazi ma così indisciplinato da meritarsi i rimproveri di Pioli, Ibrahimovic dà l’addio alla Mls. A modo suo. Con un tweet ma dai toni non proprio umili. «Sono venuto qui, ho visto, ho conquistato. Grazie Los Angeles Galaxy per avermi fatto sentire ancora vivo. Ai tifosi del Galaxy, volevate Zlatan, vi ho dato Zlatan. Prego. La storia continua ...ora tornare a guardare il baseball».
Dunque Ibra saluta il soccer americano, pronto ad abbracciare una nuova avventura. Del corteggiamento del Bologna si sa: ne ha parlato lui in un’intervista recente alla Gazzetta dello sport in cui ha rivelato dei contatti con Sinisa Mihajlovic, lo hanno confermato i dirigenti degli emiliani. Dell’opzione Napoli è cosa nota: Aurelio De Laurentiis non si è sottratto alle domande, alimentando il sogno. È stato proposto alla Juventus che avendo però già una rosa ipertrofica ha risposto «no, grazie». La novità è che dopo l’ostracismo mostrato dai dirigenti rossoneri fino a poco tempo fa, soprattutto per la riluttanza di Elliott e dell’ad Gazidis di derogare dal progetto giovani, il 38enne Ibra è finito di nuovo sui taccuini di Maldini e Boban.
La scarsa esperienza e il deficit di personalità mostrato da un gruppo di ragazzi che alla prima difficoltà vengono assaliti dall’ansia uniti a un problema oggettivo dell’attacco hanno indotto i manager del Diavolo a valutare di nuovo il profilo di Zlatan. Non per sei mesi, soluzione che sarebbe considerata offensiva per un campione con il suo curriculum, ma con una proposta di 18 mesi. L’idea è viva, ma Ibrahimovic — che pur ha appena venduto la sua casa nel cuore di Milano — non è l’unico nome sul tavolo.
Nell’identikit potrebbe rientrare anche Mandzukic, estromesso dalla lista Champions di Sarri, e in attesa di essere ceduto a gennaio. Certo, guadagna 7 milioni compresi i bonus e la Juventus difficilmente regalerebbe il cartellino — visto che il croato è legato a Madama fino al 2021 —. Però la punta ha carattere da vendere e una voglia di rivalsa sfrenata dopo questi mesi alla Continassa da separato in casa. La terza pista conduce a Kean, mai esploso nell’Everton e già desideroso di fuga dopo pochi mesi in Premier. Ma c’è un ma. Nonostante le qualità indubbie, ha 19 anni: se può essere un ottimo spacca-partite, difficilmente può garantire quel plus a livello di leadership di cui il Milan ha bisogno in questo momento. È stato offerto al Diavolo da Mino Raiola che rappresenta Kean come Ibrahimovic del resto. Considerando che l’agente cura già gli interessi di Bonaventura e Romagnoli, sta per acquisire la procura di Suso e last but least dovrà trattare con il Milan il rinnovo di Donnarumma, potrebbe essere vantaggioso per i rossoneri allacciare un dialogo con il procuratore per uno degli assistiti. Ibra intanto ha detto addio alla Mls, vediamo se la prossima fermata sarà Milano.
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