If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Elliott e Maldini separati in casa. Milan bloccato, Botman sfuma
Cardinale ha investito l’ex capitano di un ruolo centrale nei destini rossoneri. Il fondo dei Singer ha altre visioni. E gli affari in entrata si complicano
Tutto sto casino inutile per arricchire ulteriormente le casse di Elliott e poi tutta la baracca tornerà a loro.
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Elliott e Maldini separati in casa. Milan bloccato, Botman sfuma
Cardinale ha investito l’ex capitano di un ruolo centrale nei destini rossoneri. Il fondo dei Singer ha altre visioni. E gli affari in entrata si complicano
Milanello è ancora chiuso. Ma quando riaprirà per l’inizio ufficiale della stagione, il prossimo 4 luglio, assomiglierà più a un set cinematografico che a un centro sportivo dove ci si attrezza per difendere lo scudetto, conquistato solo un mese fa. Perché la situazione al vertice del Milan assomiglia sempre più a un possibile remake della “Guerra dei Roses”, dove i ruoli dei due coniugi separati in casa e sempre più ai ferri corti, vengono interpretati da una parte dai responsabili del fondo Elliott, che fino a settembre può dire la sua su ogni decisione venga presa nel club rossonero, e dall’altro dai due responsabili dell’area tecnica, Paolo Maldini e Ricky Massara. Il tutto in attesa che venga traguardata l’estate e il pacchetto di maggioranza passi nella mani di RedBird, il fondo americano che fa capo all’ex banchiere di Goldman Sachs Gerry Cardinale, quando finalmente la situazione societaria sarà più chiara.
Peccato che, nel frattempo, ci sia un mercato da impostare, una squadra da rafforzare per la Champions e da respingere l’assalto dell’Inter. Inzaghi e compagni non hanno ancora digerito la sconfitta in volata e meditano rivincite: il dominus nerazzurro Beppe Marotta ha “arruolato” allo scopo il figliol prodigo Lukaku (tra i mugugni degli ultras), per riprendersi subitoquella seconda stella smarrita tra la rimonta del derby e la sconfitta di Bologna. Così, mentre l’Inter è già data come favorita dai bookmakers per la prossima stagione, assieme alla Juventus, la situazione al Milan è più altro un rebus per risolutori più che abili. Fra una settimana scade il contratto di Maldini e Massara: non c’è addetto ai lavori che non si dica certo che verranno rinnovati ma intanto la firma slitta giorno dopo giorno.
Anche perché nel lungo colloquio che Cardinale ha avuto a Milano con l’ex capitano della Nazionale, dopo la firma del contratto preliminare, ha dichiarato che il Milan non può fare a meno di Maldini.
Di fatto, lo avrebbe investito di un ruolo di primo piano. Ma non sembra essere d’accordo Elliott e sicuramente non è il ruolo che gli aveva promesso il fondo arabo Investcorp nel caso in cui avesse preso il Milan. Maldini ha accarezzato l’idea di assumere un incarico proprio alla Marotta: invece, deve sempre dipendere dagli uomini della famiglia Singer per avere il via libera a operazioni di mercato. Ecco perché Sven Botman, il centrale difensivo scelto dall’area tecnica per potenziare la retroguardia e reggere l’urto con i più forti club europei, si allontana verso il Newcastle. Troppo alta la cifra chiesta dal Lille per il Milan. Allo stesso tempo, i tifosi si domandano perché ci sono ancora incertezze su Renato Sanches, talento portoghese da mesi ormai dato in arrivo. La parola magica è “budget”, anche troppo abusata. Perché Elliott, nonostante lo scudetto vinto o proprio per questo, ritiene che il progetto di puntare sui giovani a basso costo, scommettendo sul fatto che diventino campioni, sia quello giusto. Ecco perché non si parla più del possibile arrivo di Nicolò Zaniolo, talento che piace a Maldini ma il cui nome è stato depennato da Elliott dopo le richieste della Roma.
Diverso per Paulo Dybala a parametro zero: in questo caso l’ostacolo potrebbe essere lo stipendio. In ogni caso, anche se il rinnovo si farà, sarà da separati in casa. In attesa che Cardinale a settembre arrivi con i 300-400 milioni per chiudere l’affare. Altrimenti glieli presterà Elliott, che rimarrà ancora per qualche anno azionista. Sperando che al Milan, dopo la volata scudetto, siano in grado di ribaltare anche il finale della Guerra dei Roses. Ma in questo caso non basterà una magia di Giroud in giravolta
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Fatto sta che a 5 giorni dalla scadenza contrattuale della dirigenza dell'area sportiva, il Milan non ha ancora rinnovato i contratti...e tutto tace.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Mi chiedo quali siano queste squadre che fanno la champions e che potrebbero ingaggiare Ronaldo: in Italia nessuno, in Spagna idem, in Francia pure. In Premier no. Forse il Bayern ma non mi pare la loro politica, quella cioè di pagare molto giocatori in là con gli anni.
Bisogna dunque andare a vedere quelle di EL. Non è che ha molte strade Ronaldo. O un ritorno (ma quasi gratis) in Portogallo o andare ora negli USA oppure squadre di campionati di un certo livello ma che non fanno per l'appunto la champions.
Detto questo credo che resterà alla United e l'anno prossimo andrà in America.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
RETE SPORT - La Roma sta provando a prendere Cristiano Ronaldo. E' quanto sostiene Fabio Petruzzi, ex calciatore giallorosso ora opinionista radiofonico, nel suo intervento: "So per certo da una persona molto accreditata che lavora nel mondo del calcio che la Roma sta provando in tutti i modi a prendere Cristiano Ronaldo. Ci sarebbero dei dettagli da limare, soprattutto sui diritti d'immagine. CR7 lascerà lo United"
Petruzzi è uno che almeno, se le spara, ama spararle grosse. Un anno di fa di questi tempi:
Sergio Ramos? Lo prenderei di corsa. E' uno dei difensori più forti al mondo e permetterebbe alla difesa giallorossa di fare il salto di qualità. Un operatore di mercato mi ha rivelato poco fa che la Roma lo ha già preso (FABIO PETRUZZI, Retesport 104.2)
La Roma non ha la forza a bilancio per sostenere i costi di un Ronaldo, se Ronaldo chiede 18 milioni. Si può pensare ad una operazione simile solo fuori dalla logica del bilancio, ovvero come colpo extra che i Friedkin si incaricheranno di sostenere in qualche modo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ma infatti per me resta dove sta. Allo United prende 23 milioni: la domanda da porsi è dunque perchè dovrebbe spostarsi per andare a prendere sicuramente meno. Forse qualcuno lo ingaggia ma tipo a 10 milioni.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ma che se ne fa di 10 milioni in più.
Fossi in lui se arrivasse un'offerta da qualche squadra che gioca la Champions preferirei prendere la metà ma giocarla.
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Ángel Di María a ‘ESPN : ”La Juve è il club più grande d'Italia, una delle squadre interessate a me. Al momento sto riflettendo, ma mi concentro sulle vacanze e la famiglia".
Ángel Di María a 'ESPN' sul Barça: "È una delle migliori squadre al mondo. Ci ho sempre giocato contro nei momenti in cui era fortissima, è un club dove mi sarebbe piaciuto giocare".
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Quindi ancora non ha detto no, a differenza di quanto scriveva la Gazzetta, e sta ancora riflettendo. C'è speranza.
Il mercato da fare per me è vendere de Ligt, coi soldi prendere un difensore, un altro centrocampista da affiancare a Pogba, prendi Zaniolo (o Berardi) e Di Maria a zero.
Perdi un giovane e forte difensore ma ci guadagni come logica di squadra.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta