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Il matrimonio tra la Lazio e Sarri proseguirà fino al 2025. Il tecnico ha firmato e guadagnerà 3.5 milioni di euro più bonus. Sul contratto non ci sarà nessuna clausola liberatoria.
Repubblica
Giusto dargli fiducia.
La squadra potrebbe migliorare ancora con sarri
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Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Ultimatum a Micki. La Roma avverte: il sì entro oggi. Ma la Champions lo spinge verso l'Inter
E’ il giorno decisivo per Henrik Mkhitaryan. La Roma ha dato tempo fino ad oggi, al giocatore armeno, per dare una risposta alla nuova offerta del club giallorosso. La società di Friedkin non avrebbe voluto rilanciare, ma la spinta di Mourinho, che ha convinto il gm Tiago Pinto a fare un passo avanti. Il seguente: un contratto di un anno da 3,6 milioni di base fissa, più 200 mila euro da aggiungere ogni 15 presenze, fino a un tetto massimo di 4,2 milioni, oltre ai premi di squadra. Contratto che si rinnoverebbe automaticamente per una seconda stagione, fino al 2024, alle stesse cifre in caso di qualificazione alla prossima Champions della Roma, oppure qualora l'armeno dovesse disputare almeno la metà delle partite. Il rinnovo scatterebbe anche in caso di qualificazione all'Europa League o alla Conference dei giallorossi, ma a quel punto sarebbe a cifre ridotte.
La Roma pensa di aver fatto il massimo, anche in considerazione della carta d'identità del calciatore. Ea maggior ragione tenendo a mente quanto l'armeno ha già guadagnato nella sua avventura con la Roma (circa 20 milioni netti in 3 anni). L'Inter ieri non ha avuto nuovi contatti con l'entourage del giocatore. Marotta e Ausilio ritengono di aver fatto tutto il necessario per convincerlo a scegliere Milano. Prova ne sia anche il fatto di aver informato la Roma della trattativa, passaggio formale che solitamente viene effettuato quando si ha la certezza di andare a dama con l'operazione.
(Gasport)
Caccia all'erede: se Micky saluta la Roma cerca la fantasia di Isco e Farias
Un bivio di mercato per la Roma. Se Mkhitaryan decidesse di restare in giallorosso, la dirigenza non avrebbe più bisogno di coprire quella casella con un giocatore che abbia caratteristiche analoghe. Se invece sceglierà di andare all'Inter, bisognerà pensare a una alternativa che possa avere un impatto analogo negli schemi di Mourinho.
Per ora sembrano essere due i calciatori che possano riempire eventualmente quella casella: lo spagnolo Isco, 30 anni, svincolato dal Real Madrid e l'argentino Facundo Farias, 19 anni, giocatore del Colon di Santa Fé. I media spagnoli raccontano come Isco sia stato offerto alla Roma (ma anche il Milan) da Mendes e che il giocatore chiede un triennale da 7 milioni a stagione. Discorso diverso quello che riguarda Farias, nazionale Under 20 e un prospetto di grande valore. Ha un contratto col Colon fino al 2025 e il suo club, proprio puntando sulle potenzialità del ragazzo, non chiede meno di 12 milioni. Nella stagione in corso, per intenderci, ha già disputato 20 partite, realizzando cinque reti.
Occhio però anche ad altre soluzioni. La Roma potrebbe anche decidere di investire tanto sul regista che Mourinho chiede dallo scorso anno. In questo senso si continuano a battere le piste che portano a Ruben Neves del Wolverhampton e a Yves Bissouma del Brighton. Occhio all’ex Paredes, in scadenza nel 2023 con il Psg, che a Roma tornerebbe volentieri, essendo considerato un esubero a Parigi. Titoli di coda su un altro usato sicuro, Xhaka, il cui feeling con Mourinho non si è mai interrotto.
(Gasport)
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
De Sciglio ha rinnovato con la Juve fino al 2025...ma solo perchè ha accettato la proposta al ribasso. Ha firmato per 1,5 milioni (rispetto ai 3,5 che prendeva fino a qui)...quindi alla fine ok, così va bene.
Come riserva va bene
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Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Porta e difesa
In porta c'è Gigio Donnarumma, con tutta una carriera da scrivere anche a tinte azzurre. Con lui c'è Carnesecchi: classe 2000, al secondo anno in Serie B (anno scorso a Trapani, da un anno e mezzo alla Cremonese) in cui ha dato conferme del suo grande talento centrando la promozione con i grigiorossi. La Serie A lo aspetta. In difesa, è finito il ciclo Bonucci-Chiellini: la nuova colonna sarà Bastoni. Insieme a lui, Gianluca Mancini è la spalla giusta. E da dietro ci si può aspettare grandi cose da talenti come Scalvini (2003) e Lovato (classe 2000) dell'Atalanta (che stanno già acquisendo tanta esperienza in Serie A). Da tenere in considerazione anche Mattia Viti (2002) che, dopo la crescita in uno dei migliori settori giovanili d'Italia (Empoli), sta confermando grandi potenzialità anche in Serie A. E come lui, c'è anche Simone Canestrelli (2000, in prestito a Crotone nell'ultima stagione), e Lorenzo Pirola, classe 2002 ma già protagonista nella promozione dell'ambizioso Monza di Galliani e Berlusconi (in prestito dall'Inter). Tanti difensori centrali su cui appoggiarci, ma anche qualche esterno di talento, come Raoul Bellanova (classe 2000 del Cagliari e al centro delle attenzioni di mercato dell'Inter) e Fabiano Parisi (2000), un'altra - l'ennesima - bella sorpresa offerta dall'Empoli.
Centrocampo
A centrocampo, alcune forze fresche su cui puntare sono già presenti nel gruppo di Mancini: parliamo di Tonali e Barella. Lorenzo Pellegrini poi potrà avere più spazio per apportare alla Nazionale il suo carisma e la sua classe in mezzo al campo, così come lo stesso accadrà per Frattesi, Pessina e Manuel Locatelli. E a proposito di Juve, potrebbe presto arrivare il momento anche di Fagioli, il regista che Allegri lanciò in Serie A e che si è messo in luce in Serie B (alla Cremonese) per prepararsi a un grande futuro. Basti pensare che quattro anni fa Allegri parlava così di lui: "Vederlo giocare è un piacere, è uno che conosce il calcio". Non vediamo l'ora di vederlo anche con la maglia della Nazionale maggiore. Dove ci sarà bisogno anche della corsa e della grinta di uno come Pobega, altro ragazzo in grande crescita. Poi sarà anche il tempo di responsabilità per Nicolò Zaniolo: il futuro è dalla sua e ora più che mai l'Italia ha bisogno di appigliarsi alla sua classe.
Attacco
In attacco è linea (nero)verde: in prima fila ci sono Scamacca e Raspadori, i due più promettenti e più pronti dei giovani italiani. Occhio anche a Lorenzo Lucca (2000) e Luca Moro (2001), tanto per restare in tema Sassuolo. Dall'Under 21 sarà interessante capire anche gli sviluppi e la crescita dei vari Nicolò Cambiaghi (2000), Matteo Cancellieri (2002), Lorenzo Colombo (2002), Gianuca Gaetano (2000) e Kelvin Yeboah (2000), con quest'ultimo arrivato a gennaio al Genoa e già nel giro della Serie A. E infine, tornerà anche Federico Chiesa, uno dei più grandi talenti del nostro calcio. Da coccolare e tenerci stretto.
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Ma chi kazzo sono....
I pari età inglesi e spagnoli fanno già i buchi a terra in premier e in liga....
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Originariamente Scritto da SPANATEMELA
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Originariamente Scritto da GoodBoy!
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Sabatini-Salernitana, è addio. Che cosa è successo
Divergenze tra il direttore sportivo e il presidente Iervolino: i due si lasciano dopo l'incredibile salvezza. Sabatini: «Nel calcio succede, spero che resti Nicola»
Dietro l’addio ci sarebbero delle divergenze tra il direttore sportivo e il presidente del club granata, Danilo Iervolino. Sabatini era arrivato a Salerno lo scorso inverno, proprio insieme alla nuova proprietà che aveva salvato la Salernitana sul gong. Poi, la rivoluzione nel mercato di gennaio: dentro, tra gli altri, Ederson, Bohinen, Verdi, Fazio e Sepe, protagonisti assoluti del miracolo salvezza. L’intenzione dichiarata era quella di costruire un «instant-team» che potesse rimanere in serie A, come dichiarato dallo stesso Iervolino: missione compiuta, anche grazie alla guida di Davide Nicola in panchina. La vera svolta è arrivata tra aprile e maggio, quando i granata hanno collezionato cinque vittorie e un pareggio in sei partite, uscendo per la prima volta dalla zona salvezza a tre giornate dal termine del campionato. Archiviati i festeggiamenti, però, a Salerno è già tempo di pensare al futuro. Che verrà affrontato senza il principale artefice del mercato granata.
Le parole di Sabatini
Sabatini ha poi spiegato: «La rottura con la Salernitana? Sono cose di calcio, niente di importante. Ho conquistato una meravigliosa salvezza e ne sono orgoglioso. E colgo anche l’occasione per salutare tutta la gente di Salerno, che non rivedrò e mi dispiace molto. Nel calcio ci sono diatribe quotidiane, dipende da come si sviluppano. In questo caso si è sviluppata in una certa maniera, ma non fa niente, succede. Ci sono abituato. Da dove ripartirò? Da qualcuno che mi cercherà e saranno anche in diversi. Però mi dispiace perché Salerno è una città che mi ama o mi ha amato tanto e io ci credevo. Auguro loro tutta la fortuna del mondo. Davide Nicola non è legato a me. È un uomo libero e ha già firmato un pre-contratto. Anzi, un contratto che deve essere depositato, e spero che resti perché è il vero deus ex machina della Salernitana. Con il presidente Iervolino ci siamo lasciati bene, con un arrivederci e buona fortuna. Direi che è una buona maniera per lasciarsi. Dispiaciuto per non aver portato a termine il progetto? Io l’ho portato a termine perché ho tirato fuori la Salernitana dalle sabbie mobili. Quello era il mio progetto. E direi che sia andato a buon fine, magicamente. Che mercato avrei voluto fare? Avrei fatto un mercato che mi assomiglia, quindi non molto bello come vedete».
Ma perchè non li mandiamo in vacanza tutti quanti e la chiudiamo qua la stagione? Ma che, seriamente dobbiamo giocare pure la nations league? E per che cosa? Che sono qualificazioni mondiali/europee? No, e allora mandiamoli al mare e amen.
La Juventus accelera per Kostic: sfumato Perisic, il serbo è la prima scelta di Allegri per la fascia sinistra. I bianconeri hanno trovato l’accordo con l’entourage del ragazzo per un triennale con opzione per la quarta stagione, ma tra la Juventus e l’Eintracht Francoforte la fumata bianca ancora non c’è. I tedeschi, nonostante il contratto in scadenza nel 2023, chiedono 20 milioni di euro per il classe 1992. La Juventus ha offerto 15 milioni comprensivi di bonus. I contatti tra le parti sono continui e la fiducia cresce giorno dopo giorno. Kostic spinge per andare alla Juventus e conta sulla promessa fatta un anno fa dalla dirigenza tedesca, cioè lasciarlo andare via in caso di offerta di una big. Il ds Cherubini vorrebbe chiudere subito la trattativa, per consegnare l'esterno ad Allegri già prima del ritiro bianconero.
Countdown Pogba: in settimana la firma
La prossima sarà la settimana del ritorno di Pogba alla Juventus. Il francese ha salutato il Manchester United ed è pronto ad intraprendere la nuova avventura in Italia. Pogba ha respinto le lusinghe del Psg e per tornare alla Juventus ha fatto un sacrificio importante a livello economico. Il momento delle firme è arrivato, con i tifosi bianconeri che hanno iniziato il conto alla rovescia.
Repubblica
è bono sto kostic?
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Da quello che leggo sui social juventini c'è chi dice che è ok e chi che non sposta o non per quel che servirebbe adesso.
Il punto per me è uno solo: noi dobbiamo prendere Di Maria. Qua non c'è decreto crescita che tenga. Biennale, annuale, semestrale...ma chissenefrega. L'importante è farlo firmare.
Alla Juve serve elevare il tasso tecnico e di qualità complessiva. Di Maria lo fa. Poi per l'anno dopo Dio vede e provvede. Se ne sono buttati tanti di soldi per delle pippe, per dei bidoni...adesso che stiamo a guardare i risparmi fiscali per un anno di contratto?
Bisogna guardare il campo, e meglio di Di Maria non trovi.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Intanto butta in rosa i giocatori buoni poi si vede. I progetti nel calcio sono questi. Il resto sono chiacchiere.
...ma di noi
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forse, tra mille inverni
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