Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    L’analisi di Sconcerti: il ciclo della Juventus spezzato da Ronaldo. E Allegri sta sbagliando con Vlahovic

    Il tecnico tornato a Torino ha sottovalutato la situazione, convinto di conoscere una squadra invece invecchiata e presuntuosa. Ora bisogna ricostruire, tutto. Molto difficile rimanendo competitivi

    di Mario Sconcerti

    Il ciclo della Juve è stato una lunga anomalia dovuta alla diversità della sua gestione (un presidente bravo e operativo), alla sua ricchezza e ai 10 anni di deriva del calcio di Milano. La fine del ciclo e la sottovalutazione iniziale di Allegri arrivano dalla vecchiaia del nucleo della squadra, da quello che io chiamo il sentimento della Juve. Non ci sono più Chiellini, Bonucci, Barzagli, perfino Evra, il vecchio Vidal, il vecchio Pirlo. È finito Marchisio, che era l’equilibratore della vera Juve «socialista», intendo una squadra che giocava per se stessa, aiutandosi uomo su uomo continuamente. Quella Juve si è conclusa con l’arrivo di Cristiano Ronaldo, un fantastico errore della società, che ne ha sottovalutato le conseguenze dentro una squadra ormai abituata a vincere da sola, quindi sicura di sé e portata a credere nel valore del complesso, non del singolo. La Juve non è il Real, è una squadra per cultura e geopolitica abituata alla durezza, all’essenziale. Ronaldo ha cominciato a rompere questo equilibrio, ha dato a tutti un alibi e un rancore. I grandi giocatori non credono nelle differenze, si sentono tutti indispensabili. Dopo che hanno vinto 6 scudetti e giocato finali di Champions maturano l’idea di essere alla pari con chiunque, sopportano male differenze acute. Lì si è rotta la Grande Juve proprio quando la società era convinta di averla costruita.

    Allegri è tornato dopo due anni di non lavoro, è un allenatore ancora giocatore, era convinto di conoscere la squadra in cui tornava, ma l’ha trovata impoverita, invecchiata e ormai presuntuosa. Le vittorie facili aiutano a non credere alle sconfitte difficili. Allegri si è trovato davanti una squadra sconosciuta nella mentalità, una squadra di individui, quindi un complesso non organico. Sarri aveva definito i giocatori «inallenabili». E Sarri è uno specchio reale del tempo perché è bravo e impolitico, dice quello che vede. Ronaldo se n’è andato, la Juve aveva già in mano Vlahovic ma non poteva dirlo, ha dovuto aspettare mezza stagione per sostituirlo, ma era tardi ed era sbagliato il terreno su cui impiantare Vlahovic. I giocatori non hanno accettato un’altra differenza, un giocatore con alto ingaggio e altissimo costo immesso in una squadra che era rimasta convinta di essere la migliore anche senza di lui. Questo spiega la normalizzazione tentata da Allegri sul ruolo di Vlahovic. È un ragazzo, deve capire dove gioca ora, è troppo ansioso sulla palla. Cose che al tuo miglior giocatore non diresti mai. Cose che la squadra ha ascoltato e Vlahovic subìto. Il risultato è che hai avuto meno squadra e meno Vlahovic.

    In realtà era finito il tempo, la Juve si era sovradimensionata lasciando solo il proprio tecnico. In parole secche, severe, c’è stato un grande equivoco. Così Vlahovic è rimasto solo dentro una squadra che non lo cerca perché non ha voglia di altri capi, tantomeno se devono ancora dimostrare molto. Dybala è il perfetto interprete di questa Juve, uno straordinario giocatore a metà, indispensabile nella sua luce relativa, nel suo gioco di contorno, meno nella sostanza. La bellezza è un momento del calcio imprescindibile ma quasi mai decisivo. Dybala è l’ulteriore ed è arrivato a questa dimensione nel momento in cui tutta la squadra era andata oltre se stessa, creando così un problema doppio. Allegri ha capito in inverno di aver dato troppa importanza alle sue convinzioni originali, ma non aveva più la base per rimediare. Danilo vale D’Ambrosio, vale Calabria, Di Lorenzo. De Ligt è splendido ma irregolare, porta tanti rigori. Cuadrado si sta involvendo, il centrocampo non è un reparto. Perfino Chiesa è stato e sarà un problema se si aspettano da lui i cross per Vlahovic. Chiesa non crossa, va da solo.

    Questa stagione non è stata la stagione di un errore, ma del dovunque. Allegri ha giocato male, ma ha fatto vedere che può giocare meglio. Ora bisogna ricostruire, tutto. Molto difficile rimanendo competitivi. Ma dopo dieci anni, un momento così era inevitabile.

    CorSera
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    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Donnarumma e le panchine al Psg: «È stata dura. Il club scelga tra me e Navas»

      Il portiere parla del suo primo anno al Psg: «Resto qui, non è stato facile ambientarmi sono felice per il titolo vinto. Eliminati dal Real Madrid? Io non colpevole, loro gol irregolare». Sull’Italia fuori dal Mondiale: «Giorni difficili»


      Al Psg non dovrà esserci più alternanza con Keylor Navas. Parola di Gigio Donnarumma, che sta vivendo una stagione difficilissima sia in campo sia lontano dal terreno di gioco, vista la scomparsa del suo procuratore, e secondo padre, Mino Raiola (sabato 30 aprile all’ospedale San Raffaele di Milano all’età di 54 anni). «Penso che non dovrebbe esserci alternanza. Non accadrà più, sì. Il club deve fare delle scelte», ha spiegato l’ex portiere del Milan, riferendosi alla continua alternanza con Navas al Psg, in un’intervista rilasciata all’Afp. «Ho un ottimo rapporto con Keylor, siamo due bravi ragazzi, abbiamo capito la situazione, ma è stata dura, anche per lui». E ancora: «Voglio rimanere al Psg. Sono molto felice per il mio primo titolo, è il mio primo trofeo con la maglia del Paris Saint-Germain. Sono molto orgoglioso di appartenere a questo club, molto ambizioso, che punta sempre più in alto. Quando sono arrivato non ho avvertito la pressione derivante dall’Europeo, anche se non è stato facilissimo ambientarmi».

      Nella stagione di Donnarumma ci sono stati tanti errori, ma quello più pesante è stato negli ottavi di ritorno di Champions, al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid. Che ha permesso a Benzema di ribaltare il match, finito poi 3-1 per i Blancos (9 marzo) che avevano perso 1-0 all’andata: «Non mi sento colpevole, per niente. Sappiamo com’è andata, il gol non era regolare, ma avremmo potuto gestire meglio il prosieguo della partita. Ora, però, dobbiamo guardare avanti, il passato è passato, non c’è niente che possiamo fare per tornare indietro e giocare di nuovo la Champions. L’anno prossimo mostreremo a tutti chi siamo. Abbiamo i mezzi per vincere in Europa ma non deve diventare un’ossessione. L’ossessione non ci porterebbe da nessuna parte, dobbiamo solo mantenere la calma, fare quello che sappiamo fare, giocare a calcio, lavorare e i risultati arriveranno».

      E sull’Italia ancora fuori dai Mondiali, Donnarumma ha concluso: «È stata dura, durissima da digerire. Sono stati giorni difficili, ma non si torna indietro. Quello che abbiamo fatto all’Europeo rimarrà nella storia, abbiamo ottenuto un risultato incredibile. Ma l’Italia deve andare al Mondiale, sempre, e purtroppo non ci siamo riusciti».

      CorSera
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      • marcu9
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        [B]Donnarumma e le panchine al Psg: «È stata dura. Il club scelga tra me e Navas»

        CorSera
        Ahaha dopo la stagione di merda che ha fatto si sente pure in diritto di dire una cosa simile..

        Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        • Sean
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          Se il Var non scopre la simulazione di Lautaro che ci sta a fare?

          di Massimo Mauro

          Se il Var non scopre la simulazione di Lautaro sul rigore del 2-2, allora che ci sta a fare? Una delle più belle cose che poteva fare il Var è scoprire i furbi, ma non ne è stato capace. Non voglio che questo infici la vittoria dell'Inter, per carità: sia i nerazzurri che la Juve non hanno giocato bene dal punto di vista tecnico, anche perché tendenzialmente quando si incontrano si annullano. Ma dal punto di vista della quantità, della voglia di vincere a tutti i costi, la gara è stata godibile. Ormai purtroppo è il Var che decide i risultati: gli interisti diranno diranno che è rigore netto, gli juventini diranno che è inesistente, gli analisti onesti non potranno non dire che è simulazione. Se io ho ragione, il Var è la morte futura del calcio: il povero arbitro Valeri è andato al video convinto di confermare quello che aveva visto sul rigore di Lautaro, e non se l'è sentita di cambiare la sua decisione del campo. Se non ci fosse il Var direi 'va bene così', ma in questo caso...

          La controprova di quello che dico è il secondo rigore, che Valeri non dà: poi però, visto al Var, è costretto a darlo. Il rallentatore mistifica la realtà, i due rigori di stasera ne sono la prova. L'uso di questo aggeggio è cervellotico, e mi meravigliano gli uomini di calcio, telecronisti e talent che ne parlano bene. La tecnoclogia deve essere usata, ma per migliorare. Invece qui si peggiora costantemente.

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            Zeman, stoccata a Mourinho: ''La Conference league è una competizione per paesi sottosviluppati'

            Nel giorno del suo 75° compleanno, il tecnico del Foggia critica la competizione che vede la Roma finalista: ''E' un torneo di basso livello''. Stoccata anche allo Special One: ''Ha sempre trionfato in società già vincenti prima di lui''.

            "Mourinho ha portato la Roma in finale di Conference League? E' un segno di quello che è questa competizione. Ma che coppa è? È un torneo di basso livello, una coppa nuova dove giocano i paesi calcisticamente sottosviluppati, anche se ci sono state anche squadre grandi". Nel giorno del suo 75° compleanno Zdenek Zeman si conferma mai banale e non le manda a dire allo "Special One" prendendo di mira la neonata competizione europea che la Roma cercherà di portare a casa il prossimo 25 maggio nella finalissima contro il Feyenoord.

            Stoccata a Mourinho, elogi a Italiano

            L'attuale tecnico del Foggia, in piena corsa nei playoff di Serie C con i pugliesi, non ha risparmiato qualche frecciatina a Jose Mourinho, che dal canto suo aveva dichiarato di non volergli rispondere dall'alto dei suoi 25 titoli in bacheca rispetto ai due campionati di Serie B vinti dal boemo: "Non sa che ho vinto anche la C2 - commenta Zeman nell'intervista al programma 'Un Giorno da Pecorà su Rai Radio 1 -. Ma il discorso non è chi ha vinto o cosa ha vinto. Lo ha fatto in squadre dove anche prima di lui si vinceva, tranne che al Porto. E quindi penso che così è più facile". Di tutt'altro tono le parole su Vincenzo Italiano, tecnico rivelazione della Fiorentina: "Mi piace molto, ha idee di gioco interessanti". Arriva poi un commento sulla vittoria dell'Inter della Coppa Italia: "La partita non mi è piaciuta, intendo il calcio in modo diverso. C'è stata poca verticalizzazione e troppa difesa. Il gol di Vlahovic è nato da un'azione in verticale? Sì, ma una rondine non fa primavera". E su Allegri: "Troppo rinunciatario? No, è stata la squadra semmai ad esserlo".

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              Una delle stagioni più disastrose della storia arbitrale italiana, una storia grande, una scuola illustre...ma che, quasi fatalmente seguendo la parabola del calcio italiano, dalla vetta è precipitata all'abisso.

              Non mi riferisco certo alla finale di coppa Italia, l'Inter ha meritato la vittoria: è al complesso dell'annata che guardo e agli ultimi anni. Il Var, che avrebbe dovuto semplificare le cose, la ha invece grandemente complicate...ed è uno strumento che gli arbitri o non sanno usare o non amano - o entrambe le cose.

              Circa la Juventus, dieci anni di vittorie, un tempo enorme nel calcio, una intera era geologica. In 10 anni vinti la metà dei campionati che le due squadre di Milano hanno rispettivamente conquistato in oltre un secolo: questo fa capire la portata di quanto è stato fatto.

              Ogni fine ciclo è pesante, perchè dalle certezze si passa al loro rovescio, alla più completa mancanza di ogni punto di riferimento...ma la situazione strutturale del calcio italiano ci avvantaggia: non esiste uno squadrone, non c'è un vero e proprio dominus, i club vivono tutti una fase di regresso e di penuria (anche economica), per cui non si può creare nessun gap incolmabile.

              Nel breve-medio periodo avremo piuttosto campionati aperti ad ogni soluzione, dunque anche alla nostra.

              Per quanto riguarda Zeman-Mourinho, non è vero quanto dice er profeta dei poveri: Mourinho ha vinto in società sì "già vincenti prima di lui" ma che però non vincevano da molto: Porto ed Inter le ha condotte a vincere la champions: per il Porto una vera e propria impresa; l'Inter non la vinceva da 50 anni. La sua bravura è stata quella, è con quelle imprese che ha costruito il suo piedistallo.

              Circa la conference diciamo questo: se proprio si dovevano avere 3 coppe, meglio era tornare alla tripartizione storica: coppa campioni, coppa Uefa (l'EL) e coppa coppe, cioè la coppa destinata alle vincitrici delle coppe nazionali.

              Si è scelto di dedicare un trofeo ai settimi classificati: qualcuno ne sentiva il bisogno? Prima aboliscono la coppa delle coppe, riducendo a 2 le competizioni europee, e poi all'improvviso si torna alle 3 coppe ma con invenzioni e intenzioni cervellotiche. E' lo sclerotismo del calcio.

              Detto questo, Zeman rende patente quanto una vita senza mai nemmeno sollevare il trofeo birra Moretti ti renda inacidito e rancoroso...E se Italiano è consigliato dal Maestro, ciò vuol dire che è assolutamente da evitare.
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                Zazzaroni sta pompando all'inverosimile Dybala alla Roma.
                Ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah
                Se non fosse che è oggettivamente ipertricotico, sarebbe da bruciallo.

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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Donnarumma e le panchine al Psg: «È stata dura. Il club scelga tra me e Navas»

                  Il portiere parla del suo primo anno al Psg: «Resto qui, non è stato facile ambientarmi sono felice per il titolo vinto. Eliminati dal Real Madrid? Io non colpevole, loro gol irregolare». Sull’Italia fuori dal Mondiale: «Giorni difficili»


                  Al Psg non dovrà esserci più alternanza con Keylor Navas. Parola di Gigio Donnarumma, che sta vivendo una stagione difficilissima sia in campo sia lontano dal terreno di gioco, vista la scomparsa del suo procuratore, e secondo padre, Mino Raiola (sabato 30 aprile all’ospedale San Raffaele di Milano all’età di 54 anni). «Penso che non dovrebbe esserci alternanza. Non accadrà più, sì. Il club deve fare delle scelte», ha spiegato l’ex portiere del Milan, riferendosi alla continua alternanza con Navas al Psg, in un’intervista rilasciata all’Afp. «Ho un ottimo rapporto con Keylor, siamo due bravi ragazzi, abbiamo capito la situazione, ma è stata dura, anche per lui». E ancora: «Voglio rimanere al Psg. Sono molto felice per il mio primo titolo, è il mio primo trofeo con la maglia del Paris Saint-Germain. Sono molto orgoglioso di appartenere a questo club, molto ambizioso, che punta sempre più in alto. Quando sono arrivato non ho avvertito la pressione derivante dall’Europeo, anche se non è stato facilissimo ambientarmi».

                  Nella stagione di Donnarumma ci sono stati tanti errori, ma quello più pesante è stato negli ottavi di ritorno di Champions, al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid. Che ha permesso a Benzema di ribaltare il match, finito poi 3-1 per i Blancos (9 marzo) che avevano perso 1-0 all’andata: «Non mi sento colpevole, per niente. Sappiamo com’è andata, il gol non era regolare, ma avremmo potuto gestire meglio il prosieguo della partita. Ora, però, dobbiamo guardare avanti, il passato è passato, non c’è niente che possiamo fare per tornare indietro e giocare di nuovo la Champions. L’anno prossimo mostreremo a tutti chi siamo. Abbiamo i mezzi per vincere in Europa ma non deve diventare un’ossessione. L’ossessione non ci porterebbe da nessuna parte, dobbiamo solo mantenere la calma, fare quello che sappiamo fare, giocare a calcio, lavorare e i risultati arriveranno».

                  E sull’Italia ancora fuori dai Mondiali, Donnarumma ha concluso: «È stata dura, durissima da digerire. Sono stati giorni difficili, ma non si torna indietro. Quello che abbiamo fatto all’Europeo rimarrà nella storia, abbiamo ottenuto un risultato incredibile. Ma l’Italia deve andare al Mondiale, sempre, e purtroppo non ci siamo riusciti».

                  CorSera



                  e ribadisco una cosa, quel tiro di Trajokovski era tutto forchè imparabile
                  Originariamente Scritto da Marco pl
                  i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  IO? Mai masturbato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  Io sono drogato..

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                  • Sean
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                    Dybala resterà in Italia, anche perchè all'estero difficile che qualcuno se lo pigli...in Italia la destinazione naturale parrebbe l'Inter, vista anche l'aperta stima di Marotta e il suo debole per i parametri zero...però ogni sorpresa è possibile. Parliamo di un giocatore svincolato, decide lui cioè.
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                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

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                    • Virulogo.88
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                      Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio


                      e ribadisco una cosa, quel tiro di Trajokovski era tutto forchè imparabile
                      Per un portiere normale era imparabile, per un portiere top era parabile.
                      Originariamente Scritto da Pesca
                      lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                        Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                        Zazzaroni sta pompando all'inverosimile Dybala alla Roma.
                        Ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah
                        Se non fosse che è oggettivamente ipertricotico, sarebbe da bruciallo.
                        Ho un amico a Roma che ci ha lavorato insieme per un po' in redazione anni fa, mi ha detto che è un pezzo di merda arrogante. Diciamo che è stata più una conferma va.

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                          Csar
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                          • 119953
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                          • Italy [IT]
                          • In piedi tra le rovine
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                          Basta vedere cosa ha combinato con Mihajlovic: lui in amicizia gli confida che ha una grave malattia e Zazzaroni lo sbatte sui giornali, svendendo l'amicizia sull'altare di uno "scoop", nel più repellente dei tradimenti.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • fede79
                            Stratocaster Addicted
                            • Oct 2002
                            • 3980
                            • 241
                            • 14
                            • Roma
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                            Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                            Zazzaroni sta pompando all'inverosimile Dybala alla Roma.
                            Ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah
                            Se non fosse che è oggettivamente ipertricotico, sarebbe da bruciallo.
                            Originariamente Scritto da Death Magnetic Visualizza Messaggio
                            Ho un amico a Roma che ci ha lavorato insieme per un po' in redazione anni fa, mi ha detto che è un pezzo di merda arrogante. Diciamo che è stata più una conferma va.

                            Inviato dal mio Pixel 4a utilizzando Tapatalk
                            Confermo.

                            Gli lavoro di fronte, spesso lo becco per strada che sbraita contro qualcuno passeggiando tra vagabondi che bevono il Tavernello.
                            sigpic
                            Free at last, they took your life
                            They could not take your PRIDE

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                            • Nasser95
                              Bodyweb Advanced
                              • May 2013
                              • 3684
                              • 210
                              • 66
                              • Send PM

                              Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                              Zazzaroni sta pompando all'inverosimile Dybala alla Roma.
                              Ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah
                              Se non fosse che è oggettivamente ipertricotico, sarebbe da bruciallo.
                              Fabi, immagina Dybala alla Roma. SEEEEEEEEEEEESEEEEEEEESEEEEEEEEEE

                              Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
                              (ride)

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                              • Death Magnetic
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                                • Jan 2009
                                • 18604
                                • 573
                                • 89
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                                Sarà sicuramente una mia impressione sbagliata, ma mi pare che Dybala post covid abbia perso e non più ripreso qualcosa in termini di condizione.

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