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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioQuesto perché non vi sapete godere un *****
E piuttosto che perdere in finale preferisco uscire ai gironi
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Inter, battere l'Empoli per impaurire il Milan. Inzaghi: "Massima attenzione"
Venerdì sera al Meazza i nerazzurri ricevono i toscani, occasione per tornare al comando in attesa del match dei rossoneri, impegnati domenica a Verona. Il tecnico: "Le motivazioni faranno la differenza". Bastoni ancora fuori, rientra Çalhanoglu
Seconda a due punti dal Milan capolista, l'Inter si prepara a ricevere a San Siro l'Empoli (venerdì, ore 18.45), nella terzultima giornata del campionato. I nerazzurri da qui alla fine della stagione di Serie A sono chiamati a vincere sempre e sperare che il Milan, che domenica giocherà a Verona, non faccia più di 6 punti. In caso di parità, infatti, lo scudetto sarà assegnato ai rossoneri per effetto dei risultati negli scontri diretti. Alla vigilia della gara del Meazza contro gli azzurri di Aurelio Andreazzoli, l'allenatore interista Simone Inzaghi ha risposto alle domande di Inter Tv, emittente ufficiale del club: "Mi aspetto una partita molto insidiosa. L'Empoli è una squadra di qualità, che ha già centrato il proprio obiettivo stagionale, e bene organizzata. Verrà a Milano per fare la sua partita. Dovremo fare una gara molto attenta".
Bastoni ancora fuori, rientra Çalhanoglu
Per quanto riguarda la formazione, Inzaghi dovrà ancora fare a meno di Alessandro Bastoni, fermo per un risentimento muscolare al soleo della gamba sinistra. La speranza dell'allenatore è poterlo schierare mercoledì allo stadio Olimpico contro la Juventus, nella finale di Coppa Italia. Contro l'Empoli in difesa dovrebbero quindi scendere in campo D'Ambrosio, De Vrij e Skriniar, sempre che il tecnico all'ultimo non decida di impiegare Dimarco, fra i migliori in campo domenica scorsa contro l'Udinese. "A Udine abbiamo vinto una partita che non era semplice", riavvolge il nastro Inzaghi. "Sono molto contento della prestazione che abbiamo fatto. La squadra ha dimostrato personalità e determinazione. Volevamo questa vittoria e la abbiamo ottenuta, con la concentrazione delle grandi squadre". Rientra dalla squalifica Çalhanoglu, che tornerà a comporre il trio di centrocampo con Barella e Brozovic. Sulle fasce, spazio a Dumfries e Perisic. In attacco potrebbe riposare Dzeko, lasciando spazio a Lautaro e Correa.
Quattro partite (finale di Roma compresa) per sognare
Dopo la gara al Meazza con l'Empoli, l'Inter è attesa dalla trasferta a Cagliari del 15 maggio. All'ultima giornata riceverà a San Siro la Sampdoria. Fare bottino pieno è imperativo, per non perdere i sogni di scudetto. Nelle ultime tre giornate il Milan, padrone del proprio destino, sarà impegnato a Verona, poi in casa con l'Atalanta e infine a Reggio Emilia col Sassuolo. Secondo le previsioni dell'allenatore nerazzurro, più che il valore delle rose e le strategie, conteranno le motivazioni. "Chiaramente in queste ultime quattro partite, compresa la finale di Coppa Italia, gli aspetti tecnici e tattici verranno un pochettino meno. Io penso che saranno le motivazioni a fare la differenza e ho la fortuna di avere una squadra che le motivazioni le ha sempre trovate. Sappiamo che domani dovremo tirare fuori il 120 per cento di fronte al nostro pubblico, contro una squadra di qualità che gioca bene a calcio", ha detto il tecnico nerazzurro.
La spinta di San Siro sold out
Inzaghi è tornato a parlare di un tema spesso sollevato dal suo collega rossonero Stefano Pioli: lo spezzatino del calendario, con anticipi e posticipi dettati dalle esigenze televisive. "Non dobbiamo pensarci", ha detto Inzaghi. Il compito mio e del mio staff è incidere su quello che abbiamo in mano, quindi sulla nostra squadra, senza stare lì a vedere cosa fanno gli altri e se giocheranno prima o dopo. Noi dobbiamo fare la corsa su noi stessi e dare il 120 per cento". Un sostegno verrà senz'altro dal pubblico, visto che San Siro si avvia verso il tutto esaurito, anche grazie a una politica di "prezzi amici", con i tagliandi per il terzo anello messi in vendita a partire da 10 euro. "In tutta la stagione abbiamo avuto un pubblico meraviglioso", ha detto Inzaghi. "Anche domani ci sarà tutto esaurito e sono sicuro che i tifosi ci daranno quel qualcosa in più per fare una partita di cuore. I ragazzi hanno dimostrato di tenerci molto, sia a San Siro, sia quando domenica siamo andati a Udine, dove ci hanno fatto sentire a casa nonostante fossimo in trasferta". Ai tifosi nerazzuri la gara con l'Empoli ricorda la sfida al cardiopalma del 2019, con cui l'Inter di Spalletti vincendo per 2-1 riuscì a qualificarsi in Champions League per il secondo anno consecutivo.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioVolevi dire "preferiscono" il senso è quello, perchè se non si va in finale come si ha la possibilità di vincere il trofeo? E' chiaro che è legittimo dunque festeggiare il traguardo, perchè una finale è un traguardo...potenziale...che poi, chiaro, andrà concretizzato nell'ultimo atto.
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Originariamente Scritto da Nasser95 Visualizza MessaggioSi,poi perdi la finale, e voglio vedere se non ti penti di esserci arrivato, si gode della vittoria finale, il trofeo.
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E preferisco un milione di volte quelle stagioni rispetto ad uscire agli ottavi col Villareal
Ma dai tuoi post è chiaro che non sei un tifoso per cui è inutile discuterne
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Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioNe ho visto perdere 6 di finali
E preferisco un milione di volte quelle stagioni rispetto ad uscire agli ottavi col Villareal
Ma dai tuoi post è chiaro che non sei un tifoso per cui è inutile discuterne
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Originariamente Scritto da Nasser95 Visualizza MessaggioSi Sean, ma la finale non è un trofeo , si festeggia il trofeo, sennò ti rimane l amaro in bocca(ad essere arrivati in finale)
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La Roma poi è 14 anni che non alza un tubo quindi che ci sia contentezza, festa è scontato.
Una finale permette da qui al suo svolgimento di immaginarsi di poter vincere un trofeo...e quindi fa entrare il tifoso in uno stato di soavità...al quale è bene abbandonarsi proprio perchè poi magari si resta delusi all'atto finale e si rimpiange di non essersi goduti in precedenza il traguardo raggiunto....ma di noi
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Se sei tifoso non puoi pensarla così, perché non c'è solo la vittoria finale, c'è anche il percorso, non dirmi che ne so che non hai esultato al gol di Danilo con la Fiorentina per una merdosissima semifinale di Coppa Italia
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Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza MessaggioMa io ero convinto che la Conference League fosse l'Europa League...mi sa che sono rimasto un po' indietroOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza MessaggioMa io ero convinto che la Conference League fosse l'Europa League...mi sa che sono rimasto un po' indietroOriginariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggioè quello che avevo capito anche io.... non è così?...ma di noi
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Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioSe sei tifoso non puoi pensarla così, perché non c'è solo la vittoria finale, c'è anche il percorso, non dirmi che ne so che non hai esultato al gol di Danilo con la Fiorentina per una merdosissima semifinale di Coppa Italia
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLo so che non è un trofeo, ma è la conquista dell'atto che ti permette di giocartelo un trofeo...allora essere soddisfatti, "festeggiare" è più che naturale, perchè poi se nel calcio si dovesse tutti restare algidi e mummificati fino alla vittoria vera di qualcosa sarebbe un mortorio e alla fine festeggerebbero due gatti e due topi visto che le cose da vincere nel calcio si contano in una stagione sulle dita di una mano.
La Roma poi è 14 anni che non alza un tubo quindi che ci sia contentezza, festa è scontato.
Una finale permette da qui al suo svolgimento di immaginarsi di poter vincere un trofeo...e quindi fa entrare il tifoso in uno stato di soavità...al quale è bene abbandonarsi proprio perchè poi magari si resta delusi all'atto finale e si rimpiange di non essersi goduti in precedenza il traguardo raggiunto.
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