Real Madrid-Manchester City, le formazioni
Ancelotti fresco trionfatore nella Liga vuole trasformare in eccezionale la sua stagione già ottima conquistando la finale col Liverpool. Guardiola lo affronta con il vantaggio di 4-3 dell’andata
Ancelotti fresco trionfatore
L’Italia siamo noi, anzi è lui, Carlo V, l’unico capace di vincere i cinque campionati europei più importanti e adesso pronto, con il cuore leggero, a giocarsi l’accesso alla finale della Champions. Sono giorni intensi e pieni di magia. Ancelotti si gode la sua rivincita senza astio. Dopo Napoli e Everton gli davano del bollito, credevano che andasse in giro solo a caccia di un ingaggio o che lavorasse per aiutare la crescita del figlio Davide, diventato il suo prezioso secondo. E invece aveva ancora molto da dire. Grazie all’emiliano doc e a Guardiola, appena una settimana fa abbiamo ammirato la partita dell’anno (finita 4-3 per il City), 90’ di calcio totale e, ahinoi, irraggiungibile. Siamo su un altro pianeta e su quel pianeta Ancelotti ha piantato la bandierina dell’Italia.
Guardiola un altro figlio di Sacchi
Carlo e Pep sono un po’ figli di Sacchi, che è stato per entrambi un punto di partenza, verso una carriera da oltre 50 trofei in due. Ma hanno scelto strade e percorsi diversi, opposti. Guardiola ha messo il gioco al centro del suo progetto, cambiandolo, modificandolo, aggiustandolo stagione dopo stagione, come un vecchio artigiano. Ancelotti punta soprattutto sugli interpreti, i califfi del Madrid che non hanno voglia di pensione. Modric, il professore del centrocampo, carica la sfida-evento: «Dimostriamo che siamo i migliori del mondo». Per Benzema parlano i gol, 42 in altrettante partite: «Karim non va allenato e neanche gestito, va utilizzato e vincerà il Pallone d’Oro», racconta Ancelotti nell’intervista esclusiva a Amazon Prime in cui, per la prima volta, accenna alla possibilità di smettere: «Dopo il Real potrei farlo ma se Florentino mi tiene qui 10 anni, allenerò per 10 anni». Poi racconta di essere tentato da una Nazionale, magari quella canadese, Paese della moglie. Insomma, non è ancora il momento di farsi da parte. È il momento di prendersi la quinta finale di Champions
Si parte dal 4-3 per il City
Si gioca stasera a Madrid (ore 21) il ritorno della seconda semifinale di Champions League tra Real Madrid e Manchester City. Chi passa affronterà nella finale di Parigi il 28 maggio il Liverpool che martedì 3 maggio ha sconfitto 3-2 il Villarreal in Spagna dopo il successo per 2-0 nell’andata in casa. Al Bernabeu si ripartirà dal 4-3 per il City all’andata, risultato figlio di una delle partite più belle e pazze degli ultimi anni. Indicare una favorita è ovviamente impossibile, perché se gli uomini di Guardiola partono in leggero vantaggio è vero che il Real, neo campione di Spagna, ha tutte le armi (Benzema in primis) per ribaltare il confronto.
City alla ricerca della quarta di fila contro il Real
Solamente due squadre hanno battuto quattro volte di fila il Real Madrid nelle Coppe europee (l'Ajax tra il 1973 e il 1995 e il Bayern Monaco tra il 2000 e il 2002). Il Manchester City ha vinto le ultime tre partite contro i Blancos e cerca di unirsi al club questa sera.
Probabili formazioni
REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Militao, Nacho, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Valverde, Benzema, Vinicius. All.: Ancelotti
MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Walker, Dias, Laporte, Cancelo; Rodri, De Bruyne, Bernardo Silva; Jesus, Foden, Mahrez. All.: Guardiola
Arbitro: Orsato
TV: ore 21 Amazon Prime
CorSera
Ancelotti fresco trionfatore nella Liga vuole trasformare in eccezionale la sua stagione già ottima conquistando la finale col Liverpool. Guardiola lo affronta con il vantaggio di 4-3 dell’andata
Ancelotti fresco trionfatore
L’Italia siamo noi, anzi è lui, Carlo V, l’unico capace di vincere i cinque campionati europei più importanti e adesso pronto, con il cuore leggero, a giocarsi l’accesso alla finale della Champions. Sono giorni intensi e pieni di magia. Ancelotti si gode la sua rivincita senza astio. Dopo Napoli e Everton gli davano del bollito, credevano che andasse in giro solo a caccia di un ingaggio o che lavorasse per aiutare la crescita del figlio Davide, diventato il suo prezioso secondo. E invece aveva ancora molto da dire. Grazie all’emiliano doc e a Guardiola, appena una settimana fa abbiamo ammirato la partita dell’anno (finita 4-3 per il City), 90’ di calcio totale e, ahinoi, irraggiungibile. Siamo su un altro pianeta e su quel pianeta Ancelotti ha piantato la bandierina dell’Italia.
Guardiola un altro figlio di Sacchi
Carlo e Pep sono un po’ figli di Sacchi, che è stato per entrambi un punto di partenza, verso una carriera da oltre 50 trofei in due. Ma hanno scelto strade e percorsi diversi, opposti. Guardiola ha messo il gioco al centro del suo progetto, cambiandolo, modificandolo, aggiustandolo stagione dopo stagione, come un vecchio artigiano. Ancelotti punta soprattutto sugli interpreti, i califfi del Madrid che non hanno voglia di pensione. Modric, il professore del centrocampo, carica la sfida-evento: «Dimostriamo che siamo i migliori del mondo». Per Benzema parlano i gol, 42 in altrettante partite: «Karim non va allenato e neanche gestito, va utilizzato e vincerà il Pallone d’Oro», racconta Ancelotti nell’intervista esclusiva a Amazon Prime in cui, per la prima volta, accenna alla possibilità di smettere: «Dopo il Real potrei farlo ma se Florentino mi tiene qui 10 anni, allenerò per 10 anni». Poi racconta di essere tentato da una Nazionale, magari quella canadese, Paese della moglie. Insomma, non è ancora il momento di farsi da parte. È il momento di prendersi la quinta finale di Champions
Si parte dal 4-3 per il City
Si gioca stasera a Madrid (ore 21) il ritorno della seconda semifinale di Champions League tra Real Madrid e Manchester City. Chi passa affronterà nella finale di Parigi il 28 maggio il Liverpool che martedì 3 maggio ha sconfitto 3-2 il Villarreal in Spagna dopo il successo per 2-0 nell’andata in casa. Al Bernabeu si ripartirà dal 4-3 per il City all’andata, risultato figlio di una delle partite più belle e pazze degli ultimi anni. Indicare una favorita è ovviamente impossibile, perché se gli uomini di Guardiola partono in leggero vantaggio è vero che il Real, neo campione di Spagna, ha tutte le armi (Benzema in primis) per ribaltare il confronto.
City alla ricerca della quarta di fila contro il Real
Solamente due squadre hanno battuto quattro volte di fila il Real Madrid nelle Coppe europee (l'Ajax tra il 1973 e il 1995 e il Bayern Monaco tra il 2000 e il 2002). Il Manchester City ha vinto le ultime tre partite contro i Blancos e cerca di unirsi al club questa sera.
Probabili formazioni
REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Militao, Nacho, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Valverde, Benzema, Vinicius. All.: Ancelotti
MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Walker, Dias, Laporte, Cancelo; Rodri, De Bruyne, Bernardo Silva; Jesus, Foden, Mahrez. All.: Guardiola
Arbitro: Orsato
TV: ore 21 Amazon Prime
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