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La roma non perdeva dall' otto gennaio, resta la squadra con più punti dell'anno solare.
Partita negativa contro una squadra molto più motivata, che lotta per lo scudetto.
Adesso arriva la vera partita della stagione giovedi, sono sicuro che sarà un'altra roma a livello di atteggiamento e intensità in campo.
ma siamo sicuri che l'Inter farà 15 punti nelle prossime 5 partite ?
E' che il Milan non farà i suoi di punti.
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Sì, c'era stata una agenzia prima della partita Inter-Roma.
Ci aggiungiamo anche noi all'augurio che formula il figlio di Tacconi perchè possa farcela e riprendersi. 64 anni non sono molti, per come è la vita oggi per niente, per cui al Tacconi nazionale ogni in bocca al lupo.
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Ma perche' dovrebbe regalare la partita al Mazembe? Secondo quale criterio? Guarda che la Lazio e' gemellata con voi merdazzurri...non con il Mazembe.
Oltretutto...vincendo...la Lazio supererebbe la Roma in classifica. Facile che domani diano il 110% per vincere.
È così purtroppo.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
La Lazio ha tutto l'interesse di vincere la partita, è chiaro che non regalerà niente.
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Il tecnico giallorosso dopo il ko contro la sua ex squadra: "Per batterli devi essere perfetto, noi non lo siamo stati"
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
L’Inter è più forte di tutti e spicca il salto verso lo scudetto. Liquidata la Roma – ultimo ostacolo di un certo livello – con una vittoria netta. Per l’ex Mourinho solo tanti cari ricordi e applausi, e poi giù con i gol di Dumfries, Brozovic e Lautaro. Per la squadra di Inzaghi adesso ci sarà anche il recupero col Bologna e poi un calendario non certo proibitivo. Insomma forse il campionato ha imboccato l’epilogo che tutti sapevamo. Forse…
LA (QUASI) ANNUNCIAZIONE DELLO SCUDETTO
Non è stato un’ Inter-Roma normale, è stata l’annunciazione o quasi dello scudetto all’Inter. La partita in cui l’Inter ha detto a tutti di essere più forte, di avere la squadra migliore, e di avere le probabilità più alte di vincere lo scudetto. Cioè, vista Inter-Roma 3-1 si va forzatamente più in là della matematica.
La Roma, squadra in buona condizione e in risalita, era l’ultimo grande ostacolo. Adesso c’è il recupero col Bologna, e poi un cammino agevolmente percorribile fino allo scudetto (Udinese, Empoli, Cagliari, Sampdoria). Se l’Inter le vince tutte non c’è niente che tenga, è matematica appunto.
Adesso è il Milan che va all’inseguimento e che in un periodo già non semplice per i rossoneri, costellato di troppi passi falsi e di troppi gol perduti, può essere preso da attacchi di ansia e di affaticamento.
DALLA JUVE 5 VITTORIE NERAZZURRE
Sarà un luogo comune, sarà un leitmotiv stanco e ripetitivo ma si conferma che la vittoria di Torino contro la Juve ha fatto scattare qualcosa nella testa di Inzaghi e dei suoi giocatori. Quattro vittorie nette in campionato, una in Coppa Italia (il derby) per la vittoria che è valsa la finale. Sempre contro la Juve.
Oggi i giocatori dell’ Inter sono tutti più decisi, più concentrati. Lautaro irriconoscibile in positivo, Brozovic un leader a centrocampo e più o meno allo stesso livello anche Calhanoglu, Barella, Perisic. Persino Dumfries è diventato decisivo.
NON E’ STATA LA PARTITA DI MOURINHO
Doveva essere la partita di Mourinho, ma non lo è stata. A lui sono stati riservati ricordi, affetto e applausi, com’è giusto che fosse, ma di fatto non c’è stata partita. L’Inter è stata molto più sostanziale, veloce, spietata nell’esecuzione, micidiale sul contropiede.
E’ stata la partita dell’ Inter, dello show dei suoi gol uno più bello dell’altro: Dumfries in contropiede, Brozovic di gran classe con una personalità enorme e un diagonale fra i pali nell’angolo opposto, il colpo di testa di un Lautaro ritrovato nel momento decisivo della stagione. L’argentino in gol nelle ultime tre partite.
MOU CHE TIFA INTER E INZAGHI CHE TIFA LAZIO
La partita e i suoi riflessi sulla corsa scudetto hanno ripercussioni anche su cuore e sentimenti. Mourinho ha detto che passata questa partita si dedicherà a tifare Inter augurandosi che vinca lo scudetto. Simone Inzaghi ha ammesso che la Lazio si tifa sempre, a prescindere. Soprattutto quando gioca contro il Milan…
L'Inter batte la Roma 3-1 (gol di Dumfries, Brozovic, Lautaro e Mkhitaryan) e va al comando. Adesso il recupero col Bologna. Strada aperta verso lo scudetto
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Milan, battere la Lazio e sperare. Pioli: «Testa fredda e cuore caldo»
All’Olimpico contro la Lazio torna Ibrahimovic. Pioli: «È il nostro faro». Manca Bennacer: il regista ha una distorsione, al centro giocano Kessie e Tonali
Non resta che vincere. Vincere e sperare. Il Milan non è più padrone del suo destino, ma a cinque partite dalla fine non può far altro che provarci, in modo da evitare eventuali — ma improbabili — rimpianti dell’ultima ora.
L’Inter ha in pugno lo scudetto, è sempre più evidente, ma il Diavolo non si vuole ancora arrendere. Ed è giusto così. Stasera in casa della Lazio servono tre punti per riportarsi in testa alla classifica almeno fino a mercoledì, quando finalmente verrà recuperata la trasferta dei nerazzurri a Bologna. «Testa fredda e cuore caldo» è la richiesta di Stefano Pioli, che non ha nascosto l’orgoglio per quanto fatto fin qui dai suoi ragazzini: «Siamo consapevoli del percorso che stiamo facendo e del momento che stiamo vivendo, che è il momento più elettrizzante ed eccitante che possiamo vivere. A cinque partite dalla fine siamo in lotta per vincere lo scudetto, siamo concentrati».
Stasera all’Olimpico serve però una reazione forte dopo la clamorosa disfatta del derby di Coppa, che rischia di avere un contraccolpo pesante in questo sprint finale. Di positivo c’è il recupero di Ibrahimovic, che andrà in panchina per dare il cambio a Giroud: lo svedese è rimasto fuori tre partite per un sovraccarico al solito ginocchio, l’autonomia sarà di un quarto d’ora massimo, ma la sua leadership può essere utile, specie se la partita non dovesse sbloccarsi. L’attacco nelle ultime settimane s’è piantato. «Ibra è indomabile, è il nostro faro» ha sorriso Pioli. La notizia negativa è la pesante assenza di Bennacer: distorsione. In mezzo spazio a Tonali-Kessie. Davanti è recuperato anche Rebic: era ora.
L’Olimpico sarà rossonero: i tifosi biancocelesti sono in polemica con Lotito per il caro prezzi dei biglietti e hanno scelto di disertare lo stadio. Dei ventimila spettatori attesi, più della metà saranno lì per il Diavolo. «Ma la protesta non ci condizionerà» ha assicurato Maurizio Sarri, che in attacco al centro del tridente schiererà Immobile, 25 gol fin qui.
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sulla carta l'inter ha un calendario più facile, ma è tutto da vedere...
invece oggi per il milan non ci sono alternative ai 3 punti, ma ho come l'impressione che non sarà così facile...
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
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