Comunque con ste maglie tipo Luis Enrique post gomitata di Tassotti l’Atletico non poteva andare troppo oltre.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Cholo suca
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza MessaggioCholo con evidenti buche in testa ormai.
Ricordo quanno cercava de buttalla in caciara stirandoseli e mettendoseli indietro... appena soffiava un vento malandrino...je se scopriva na piotta teribbile.Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Champions League: avanti il City di Guardiola, da Madrid a Madrid. Da Simeone ad Ancelotti Talvolta tutta questa differenza tra Simeone e Guardiola non esiste…
DUE INGLESI E DUE SPAGNOLE IN SEMIFINALE DI CHAMPIONS LEAGUE
La Champions League se la giocano Spagna e Inghilterra: 2-2 al momento. Real Madrid e Villarreal, Manchester City e Liverpool. Il miglior calcio d’ Europa oggi è in questi due campionati, che poi siano le squadre migliori in assoluto, può forse essere vero per l’ Inghilterra, un po’ meno per la Spagna visto che il Real Madrid va a braccetto con il Villarreal di Emery che non è che pratichi il gioco più spettacolare che esista. Ma va bene così, tanto di cappello a Unai Emery, le cui vittorie parlano da sole. Non ha bisogno di difensori (in campo sì).
Non poteva non finire in rissa Atletico Madrid – Manchester City, sono due squadre e due allenatori troppo diversi perché non ci siano tensioni e nervosismi, i giocatori sono tesi come corde di violino.
SE ALLA FINE ANCHE GUARDIOLA GIOCA ALLA SIMEONE…
Attenti ora a non scoprire che perfino Guardiola può giocare alla Simeone, altrimenti saltano anni di racconto stereotipato del pallone. Il City di Guardiola è andato in semifinale con un gol segnato all’andata, l’allenatore stesso ha allargato le braccia: “Non si possono fare sempre tre o quattro gol. Non abbiamo avuto altra scelta che difenderci. Qui nel loro stadio. Il Cholo può giocare come vuole, non abbiamo attaccato perché era difficile”. Insomma Guardiola in difficoltà e in difesa, costretto a rinunciare alle sue idee.
Simeone è lo sconfitto sul campo, ma tutto sommato la sua filosofia o il suo metodo hanno vinto, perché Guardiola non ha vinto alla Guardiola ma alla Simeone. “Ha vinto perché ha fatto un gol più di noi – ha detto l’allenatore dell’Atletico Madrid – Noi siamo orgogliosi di quello che siamo. Sono contento che il City abbia festeggiato così tanto il passaggio del turno anche quando ha giocato meno bene. Così si dimostra che l’unica cosa che conta è vincere”.
Insomma Guardiola alla fine ha dovuto adattarsi e giocare a Madrid la partita che voleva Simeone, aspra, dura, con le difese chiusissime. Lo spettacolo il City lo aveva fatto in Premier con il Liverpool di Klopp e gli bastava. Qui Guardiola ha badato al sodo, pensato al risultato, alla semifinale di Champions.
E anche a non prendere gli sganassoni che, in un copione abbastanza scontato, sono volati al ritorno negli spogliatoi.
UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2021-2022 Quarti di finale - Andata Martedì 5 aprile 2022 Manchester City - Atletico Madrid 1-0 (70' De Bruyne MC) Benfica - Liverpool 1-3 (17' Konaté L, 34' Mané L, 49' Nuñez B, 87' Luis Diaz L) Mercoledì 6 aprile 2022 Chelsea - Real Madrid 1-3 (21' Benzema RM, 24' Benzema RM,...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Rissa in Atletico Madrid-City: polizia negli spogliatoi. Cosa è successo
Nel finale si accendono gli animi, Felipe viene espulso per un fallo su Foden e il campo diventa una bolgia. Poi nel tunnel che porta agli spogliatoi nuovi scontri: deve intervenire la polizia
Non è riuscita la rimonta all’Atletico Madrid, che al Wanda Metropolitano non va oltre allo 0-0 e in semifinale va così il Manchester City, vittorioso 1-0 nel match di andata del 5 aprile, che sfiderà il Real Madrid. Ma sono stati minuti concitati quelli finali tra la squadra di Diego Pablo Simeone e quella di Pep Guardiola.
Succede tutto al minuto 89: i Citizens partono in contropiede, dopo che l’Atletico Madrid aveva avuto qualche istante prima una potenziale occasione per trovare la rete del vantaggio. Foden sfida la difesa dei Colchoneros, ma sulla linea laterale, il giovane fuoriclasse inglese viene steso da Felipe. Foden resta a terra e ne nasce un parapiglia tra i giocatori dell’Atletico Madrid e quelli del Manchester City. Dal parapiglia alla rissa, è un attimo. L’arbitro estrae due gialli all’indirizzo di Aké e Savic, mentre Felipe — autore del fallo e già ammonito — viene espulso.
Il recupero viene allungato, il Wanda Metropolitano diventa una bolgia, mentre i Colchoneros si riversano in attacco alla ricerca del gol che porterebbe la gara ai supplementari. Le ultime occasioni, tra il 98’ e il 102’, sono una punizione di Carrasco smanacciata da Ederson e un destro sporco di Correa. Il risultato non cambia ed è Guardiola a festeggiare la qualificazione in semifinale. Simeone, accusato di un calcio preistorico all’andata, viene così eliminato ai quarti. Ma la rissa non finisce in campo: la tensione è proseguita anche nel tunnel che porta agli spogliatoi dove ci sarebbe stato un duro faccia a faccia tra Savic e Grealish e insulti tra i membri dei rispettivi staff, con la polizia costretta ad intervenire per calmare gli animi. La Uefa è pronta a intervenire e non è da escludere, in base al referto arbitrale e a quello che tutta Europa ha visto in tv, un duro intervento da parte del massimo organismo continentale.
CorSera...ma di noi
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Immobile conferma l'addio alla Nazionale. Milinkovic vuole la Juve, ma Lotito non ci sta
Il serbo ha scelto la squadra dove vorrebbe giocare la prossima stagione, ma il Psg offre di più.
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IL TEMPO (A. AUSTINI) - Chi lo avrebbe mai detto. Giocarsi l’accesso a una semifinale europea contro una squadra norvegese, dovendola battere al quarto tentativo dopo aver fallito i primi tre, per spazzare via in un colpo solo sconfitte, veleni e il brutto ricordo di una rissa. La Roma è chiamata alla rimonta stasera nel ritorno dei quarti di Conference League: nell’Olimpico di nuovo tutto esaurito (settore ospiti a parte), bisogna battere il Bodo Glimt con almeno due gol di scarto. E un’eventuale vittoria di misura, con qualsiasi punteggio, porterebbe la sfida ai supplementari e agli eventuali rigori.
Chi passa troverà la vincente tra Psv Eindhoven e Leicester. Stasera non c’è il Barcellona di fronte, tantomeno il Liverpool o un’altra grande d’Europa, ma sarà comunque una di quelle notti da ricordare. Nel bene o nel male. I giallorossi possono qualificarsi alla terza semifinale di una competizione Uefa in cinque stagioni e avvicinarsi a quel sogno di vincere un trofeo dopo 14 anni. Non c’è quindi figura carismatica migliore di Mourinho a cui aggrapparsi, lo fanno i romanisti e lo fanno i giocatori, chiamati a cancellare in una gara sola l’umiliazione di un 6-1 subìto al Circolo Polare Artico e il mancato riscatto nelle due sfide successive.
«Siamo più bravi - dice senza paura il tecnico romanista - mi aspetto di vincere e di andare in semifinale. Con tutto il rispetto per il Bodo, che è un rivale difficile, pensiamo di vincerla. Abbiamo tutti i giocatori a disposizione, avremo 11 titolari motivati, una panchina piena di qualità e ci sarà un pubblico incredibile». Mourinho punta forte sull’effetto-fomento dello stadio. Si sente il re del suo popolo e lo carica: «Mi faceva effetto anche quando c'era il 50% di capienza fare il percorso tra Trigoria e l'Olimpico e vedere le persone per strada. È la passione dei tifosi per il club che alleno, per questo diventano i miei club anche se non sono nato qui. Ora non ci stiamo giocando lo scudetto, la gente viene allo stadio per pura passione. Purtroppo non gioco, non sono lì dentro».
Sul piano partita spiega che «non abbiamo bisogno di fare un cambio "drammatico" nella dinamica della partita, basta un gol per pareggiare la differenza. Non abbiamo alcuna sorpresa tattica da presentare, ma dobbiamo andare forte. Se mi chiedete se ci siamo allenati ai rigori, dico di sì. Se mi chiedete se voglio andare ai rigori, dico no, non voglio andarci». Inevitabile un passaggio sulla panchina di «bad boys» che lui guida, tra cartellini, squalifiche, risse e polemiche. «Utilizzo uno dei principi più vecchi della propaganda: una bugia che viene continuamente ripetuta può diventare una verità per la gente. Ma sarà sempre una bugia» dice Mourinho riferendosi a chi accusa lui e il suo staff di essere troppo esagitati. Oggi mancherà Nuño Santos. E per tutti gli altri sarà davvero difficile contenere le emozioni. Sperando che quella finale sia una gioia piena.
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Chi lo avrebbe mai detto. Giocarsi l’accesso a una semifinale europea contro una squadra norvegese, dovendola battere al quarto tentativo dopo aver fallito i primi tre, per spazzare via in un colpo solo sconfitte, veleni e il brutto ricordo di una rissa. La Roma è chiamat......ma di noi
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Il calcio piange Freddy Rincon: l'ex attaccante del Napoli si è spento a 55 anni
Troppo gravi le ferite riportate in un incidente automobilistico.
Freddy Rincon è venuto a mancare a 55 anni. L’ex attaccante di Napoli e Real Madrid era rimasto vittima di un incidente stradale
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Tra Simeone e Guardiola la differenza sta nel fatto che Guardiola se vuole può far giocare la squadra, Simeone può dire lo stesso? Non credo. Alla fine i risultati sono quelli che contano, all'Atletico senza Simeone i risultati degli ultimi anni se li sarebbero sognati ma anche Simeone fuori dal quel contesto non credo avrebbe gli stessi successi. Il fatto sta che se tutte le squadre giocassero a quella maniera le persone facili alla noia come me sicuramente cambierebbero canale e sport.Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!
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Stavo pensando...c'e' un modo affinche' Mazembe o Napoli possano vincere lo scudetto...massacrare Brozovic nel derby... slogargli una caviglia magari, se non rompergli una gamba.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza MessaggioTra Simeone e Guardiola la differenza sta nel fatto che Guardiola se vuole può far giocare la squadra, Simeone può dire lo stesso? Non credo. Alla fine i risultati sono quelli che contano, 1) all'Atletico senza Simeone i risultati degli ultimi anni se li sarebbero sognati ma 2) anche Simeone fuori dal quel contesto non credo avrebbe gli stessi successi. Il fatto sta che se tutte le squadre giocassero a quella maniera le persone facili alla noia come me sicuramente cambierebbero canale e sport.
1) questo è sicuro
2) mmmm su questo non sono d'accordo proprio per nullaOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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