E' pure vero che si sta giocando moltissimo, in maniera ravvicinata, con sempre l'obbligo del risultato. Qua due vittorie in due trasferte (derby e Mosca) e quindi, insomma, va bene così. Andiamo avanti passo dopo passo e vediamo che esce fuori.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Sti fraseggi corti con allegri ce li sognavamo eh
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Originariamente Scritto da M K KDesade grazie di esistereOriginariamente Scritto da AK_47si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.
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A Sarri non ho nulla da dire. Le ha vinte tutte da inizio stagione tranne 3 pareggi, di cui uno a Madrid dopo che vinceva 3-0. Quindi sull'allenatore non metto penna...ma si sapeva che era bravo, questo lo sanno tutti.
Mi fa piacere che stia cercando una via mediana tra gioco e risultati. Inoltre fa turnover. In sintesi ha il controllo della squadra, e questa è la cosa più importante. E' lucido....ma di noi
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D'altro canto lo stesso Sarri (che a differenza di Conte ama parlare di calcio, così da farci capire lo stato delle cose) ha detto che la Juve non ha fatto una delle sue migliori prestazioni e che nel primo tempo la squadra era troppo aperta e nel secondo ha fatto girare il pallone troppo lentamente.
Su Ronaldo ha detto che lamentava un fastidio al ginocchio....ma di noi
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Originariamente Scritto da DR. MERDONSO Visualizza MessaggioMaddona quante critiche io vedo solo risultati
Pure Ronaldo criticate ahaha
Inviato dal mio POCOPHONE F1 utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da THE ALEX Visualizza MessaggioHai ragione... Peggio di interisti e napoletani messi insieme
Non sto a sindacare sui motivi ma a me pare limpido che FINO AD OGGI E IN QUESTA STAGIONE le prestazioni di Cristiano Ronaldo sono state deludenti, ovviamente rapportate al suo livello.
Sono anche sicuro che farà meglio nei mesi a venire, come ogni anno d'altronde.
Diciamo che da agosto ad oggi i giocatori decisivi della Juventus sono stati altri.
Poi se non si può nemmeno dire che sta deludendo solo perché è Ronaldo allora alziamo le mani e spompiniamolo anche quando non azzecca mezzo dribbling e spreca azioni promettenti per tirare da 35 metri.[
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Originariamente Scritto da GoodBoy! Visualizza MessaggioIn quanto tifoso penso di aver il diritto ad esprimere un'opinione, condivisibile o meno.
Non sto a sindacare sui motivi ma a me pare limpido che FINO AD OGGI E IN QUESTA STAGIONE le prestazioni di Cristiano Ronaldo sono state deludenti, ovviamente rapportate al suo livello.
Sono anche sicuro che farà meglio nei mesi a venire, come ogni anno d'altronde.
Diciamo che da agosto ad oggi i giocatori decisivi della Juventus sono stati altri.
Poi se non si può nemmeno dire che sta deludendo solo perché è Ronaldo allora alziamo le mani e spompiniamolo anche quando non azzecca mezzo dribbling e spreca azioni promettenti per tirare da 35 metri.
Tieni però conto che non è più un giovincello e ai ritmi del calcio odierno non puoi reggere sempre al top.
Ad ogni modo la sua professionalità è sempre impeccabile, è quello che ci crede sempre fino all'ultimo e se non gioca bene si incazza, e questo conta pure, e spesso fa la differenza
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Se avesse segnato per un soffio a Madrid a Quest ora parlavate di pallone d oro, ma smettetela oggi ha segnato con io Lecce si è notata l assenza
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Originariamente Scritto da M K KDesade grazie di esistereOriginariamente Scritto da AK_47si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.
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Originariamente Scritto da DR. MERDONSO Visualizza MessaggioSe avesse segnato per un soffio a Madrid a Quest ora parlavate di pallone d oro, ma smettetela oggi ha segnato con io Lecce si è notata l assenza
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O magari il Cristiano Ronaldo che conosco io è diverso .[
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La sconfitta dell'Atletico fa gioco nell'ottica del primo posto....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSì, Ronaldo gioca troppo, ma ha la testa che credo gli rifiuti l'idea di centellinarsi.
Tra l'altro, appunto, c'è tutto un discorso di sponsor, seguito, fan, visibilità che ovviamente pesa.*** indirizzo email non valido, controllare prima che il forum metta in sospensione ***
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La Juventus vince a Mosca contro la Lokomotiv con un gran gol “brasiliano” in dribbling di Douglas Costa. Ronaldo sostituito da Sarri non gradisce ma risulta tra i non pervenuti e oggettivamente nella Juve di Sarri ancora non ha fatto la differenza e giocato da Ronaldo. E intanto si comincia a scalfire il muro della sua insostituibilità. Juventus comunque già agli ottavi di Champions League, e come dice sempre Allegri: quello che conta è vincere… E l’Atalanta tiene testa al City
LOKOMOTIV MOSCA – JUVENTUS 1-2
Vincere con un gol alla brasiliana all’ultimo minuto. Avete presente, che so, Ronaldinho, Neymar, Robinho, senza tornare indietro a Pelé o Garrincha, che mi sembrerebbe francamente troppo? Ecco quando non sai più che fare, quando l’ 1-1 della partita è già scritto nel tabellino e conteggiato in classifica, tu dai la palla al brasiliano che ci pensa lui.
Non toglierei dal quadretto della meravigliosa serpentina che ha superato ben sei avversari anche il tacco di Higuain, che magari non segna però quando serve ci mette il colpo giusto, l’ assist che svolta la partita. E che stavolta consente alla Juve di sbarcare già con due turni di anticipo agli ottavi di Champions League. La Juve non ha fatto una gran partita, anzxi, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, e come direbbe Allegri quello che conta è vincere… Tra un po’ magari lo dirà anche il buon Sarri, chissà.
Per Douglas Costa trattasi del primo gol stagionale in uno scorcio d’annata segnato più che altro da un brutto infortunio che lo ha tenuto fermo praticamente per due mesi. Il giocatore, pur molto disciplinato e ligio all’ ordine tattico sarriano, e del resto già passato e irregimentato attraverso il calcio ucraino (Shakhtar) e quello tedesco (Bayern Monaco) è a tutta evidenza l’ala che deve andar via a briglia sciolta secondo estro ed ispirazione. Un calciatore brasiliano moderno, ma anche un po’ bizzarro e un pizzico all’antica.
Douglas Costa, Dybala e Higuain in questo momento incidono più di Ronaldo. Per la prima volta sostituito da Sarri, e per questo osservato con uno sguardo torvo e un volto tetro come raramente si vede. Siccome già altre volte si era detto “ma che Ronaldo non si può sostituire?” si tratta di una prima, piccola, infinitesimale scalfittura al teorema dell’ insostituibilità di Ronaldo. L’allenatore ha sostenuto che l’arrabbiatura di Ronaldo era dovuta al problema di un dolore che lo sta tormentando da qualche giorno. Spiegazione da accettare, anche se resto convinto che se la prossima volta l’improvvido Sarri dovesse riprovare a sostituirlo, il nostro lo incenerirà con i raggi X.
ATALANTA – MANCHESTER CITY 1-1
Quel gol di Pasalic, lasciato solo dalla superficiale difesa del Manchester City, servito perfettamente dal cross pennellato del Papu Gomez, non solo significa il primo importantissimo punto in Champions League, ma consente all’ Atalanta anche di restare in corsa e di conservare una piccola speranza di qualificazione
Se riuscisse a vincere le prossime partite a San Siro con la Dinamo Zagabria, e in Ucraina contro lo Shakhtar Donetsk, potrebbe anche qualificarsi agli ottavi, se il City fermasse le sue avversarie dirette. Sarebbe un’impresa, così come lo è stata già il pareggio strappato al Manchester City, finito nel pallone, col rigore clamorosamente sbagliato da Gabriel Jesus e poi il portiere espulso per fallo in uscita su Ilicic (in fuga verso la porta e finito a terra invece di cercare di restare in piedi e puntare al gol vittoria), e la squadra di Guardiola ridotta in dieci e con un difensore (Walker) in porta.
L’ Atalanta non è riuscita a fare il colpo pur avendo la possibilità di farlo, ma ci sta che a una piccola squadra tremino un po’ le gambe in un’occasione del genere. E comunque evidente il progresso della squadra di Gasperini rispetto alle prime tre partite in cui ha pagato lo scotto del noviziato in Champions. Da adesso comincia un’altra Champions, l’ Atalanta può giocarsela benissimo, senza alcuna angoscia. Tutto quello che verrà sarà guadagnato.
LOKOMOTIV MOSCA - JUVENTUS 1-2 Vincere con un gol alla brasiliana all'ultimo minuto. Avete presente, che so, Ronaldinho, Neymar, Robinho, senza tornare indietro a Pelé o Garrincha, che mi sembrerebbe francamente troppo? Ecco quando non sai più che fare, quando l' 1-1 della partita è già scritto nel tabellino e conteggiato in classifica, tu dai la palla al brasiliano che ci pensa lui. Non toglierei dal quadretto della meravigliosa serpentina che ha superato ben sei avversari anche il tacco di Higuain, che magari non segna però quando serve ci mette il colpo giusto, l' assist che svolta la partita. E che stavolta consente alla Juve di sbarcare già con due turni di anticipo agli ottavi di Champions League. La Juve non ha fatto una gran partita, anzxi, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, e come direbbe Allegri quello che conta è vincere... Tra un po' magari lo dirà anche il buon Sarri, chissà. Per Douglas Costa trattasi del primo gol stagionale in uno scorcio d'annata segnato più...ma di noi
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Lo sfogo di Conte per far capire che l’Inter ha ancora troppi limiti
Le dichiarazioni dell’allenatore nel post-Dortmund sono un chiaro messaggio al club, ai giocatori e a tutto l’ambiente nerazzurro
La sorpresa della società, le ragioni di Antonio Conte, l’equilibrio di Beppe Marotta. L’Inter non deflagrerà per la sconfitta di Dortmund né per lo sfogo pesante del tecnico. È fuori strada chi pensa a una contrapposizione tra l’allenatore e l’ad nerazzurro. Il rapporto è saldo, di fiducia. L’obiettivo dell’allenatore era far aprire gli occhi all’ambiente Inter, a chi pensava di aver colmato il gap con la Juventus e le big europee. A chi soprattutto non è stato abbastanza chiaro nel dire quali sono gli obiettivi di questa squadra e quali le sue reali potenzialità.
«La programmazione l’ho fatta io insieme ai dirigenti, l’ho sempre detto e lo ribadisco. Magari mi sono fidato di alcune situazioni e non avrei dovuto. Mi riferisco ai limiti della rosa. Per provare a essere competitivo, per fare bella figura, bisogna essere attrezzati numericamente per fare competizioni importanti. Siamo l’Inter», le parole come macigni nel ventre del Westfalenstadion di Dortmund.
Non serve granché per interpretarle, Conte è chiaro. A parte lo sfogo dettato dalla sconfitta, sotto c’è la voglia dell’allenatore di vincere al primo anno. Una ribellione contro l’idea di partecipare e basta, di farsi andar bene un piazzamento. Una sfida di mentalità, per scardinare un concetto pericoloso: non si può fare, accontentiamoci.
La possibilità di vincere invece Conte la vede, per questo la sconfitta di Dortmund gli brucia il doppio.Pregiudica il cammino in Champions (ora ci si qualifica di certo e senza far calcoli solo con due vittorie), ma un’eventuale eliminazione sottrarrebbe risorse vitali per il mercato. La preoccupazione di Conte sono proprio i prossimi due mesi e come arriverà a gennaio. Con una rosa così ristretta tenere il passo della Juve non è semplice. L’allenatore ha fatto un miracolo a rimanere in scia ai bianconeri, l’anno passato a questo punto i Campioni d’Italia avevano già 6 punti di vantaggio sulla seconda. L’obiettivo è ritrovarsi a gennaio attaccati alla Juventus, così da avere un’arma in più da spendere con la proprietà per tentare davvero di vincere subito lo scudetto.
Su questo c’è stato un confronto mercoledì ad Appiano Gentile tra Conte, Marotta, Oriali e Ausilio. Servono rinforzi, anche perché quando il tecnico dice «mi sono fidato di alcune situazioni» si riferisce alla rosa attuale. Sperava che certi elementi facessero un salto di qualità, ma non c’è stato. In estate aveva chiesto gente esperta come Dzeko, Llorente e Vidal. La proprietà ha fatto un mercato importante, ma incompleto e s’era già visto a Barcellona e nella partita con la Juve: per certi livelli servono i giocatori giusti.
Marotta da settimane deve fare da pompiere, sa stare vicino al tecnico e sa, soprattutto, che il «pacchetto Conte» comprende anche sfoghi duri. L’ex c.t. ha quel carattere: lo porta a vincere, ma anche a fare di testa sua.
Il tecnico si è reso conto di aver trasceso nella forma, la sostanza però rimane. L’ad nerazzurro si adopererà per andargli incontro, per mettergli a disposizione tre giocatori di livello internazionale a gennaio, non rincalzi numeri: quelli non servono a nessuno.
Il presidente Steven Zhang non era in Germania. Gli uomini di Suning, in Cina, hanno però registrato le parole del tecnico. «Spero solamente che questo tipo di partite facciano capire alcune cose a chi le deve capire. Che venisse qualche dirigente a dire qualcosa», un altro punto saliente dello sfogo di Conte. Alla proprietà saranno fischiate le orecchie. Pure lo spogliatoio è rimasto colpito dallo sfogo, più di un giocatore era incredulo. L’Inter è a un bivio, decidere di essere vincente e investire o accontentarsi di partecipare. La seconda opzione però non contempla Conte.
CorSera...ma di noi
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