Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
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    Fallimento azzurro: Nazionale ko con la Macedonia del Nord, fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva. Mancini resti, ma almeno il gesto delle dimissioni, dai…

    BUTTATI FUORI DA TRAJKOVSKI. NON RONALDO…

    Buttati fuori dalla Macedonia del Nord, sembra impossibile, ma è così. Italia fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva. Diciamo la verità, ce ne eravamo già fatti una ragione, avevamo capito che buttava male e che probabilmente a questo strano Mondiale di novembre e dicembre in Qatar non saremmo andati dopo quello in Russia.
    Ma pensavamo di poterlo fare quantomeno in maniera un po’ più dignitosa, che so buttati fuori da un paio di gol di Cristiano Ronaldo. Sarebbe stato comunque doloroso e imbarazzante, ma tutto sommato accettabile. Il prezzo che avremmo dovuto pagare al tanto (troppo?) che abbiamo avuto con la vittoria all’Europeo. Inconsciamente stavamo già elaborando questo percorso di penitenza.

    DAL TRIONFO DI WEMBLEY ALLO SHOCK DI PALERMO

    E invece il gol di Trajkovski (ex Palermo e ora all’ Al Fayha, in Arabia Saudita) va a fare il paio con quello di Johansson che ci buttò fuori allo spareggio con la Svezia quattro anni fa. E’ un’umiliazione enorme e dolorosa, ancor più incomprensibile e scioccante proprio perché a luglio l’Italia era diventata campione d’Europa a Wembley contro l’Inghilterra. In nove mesi dal trionfo al fallimento, dal massimo al minimo storico, dalle stelle al fango.
    Non è un dettaglio da poco esser buttati fuori alla seconda partita da una grande Nazionale, invece che alla prima in casa dalla Macedonia del Nord, che fino alla partita di Palermo occupava il 62° posto nel ranking Fifa.

    QUELLE PARTITE ORRENDE DOPO L’EUROPEO

    Inutile adesso camuffare la realtà e cercare di contrabbandare l’eliminazione come un’ingiustizia tecnica sportiva. L’Italia va fuori perché se lo merita, perché dopo l’Europeo con partite memorabili e straordinarie anche se vinte ai rigori contro Spagna e Inghilterra, ha giocato delle partite orrende, incomprensibili e inaccettabili, dei brutti pareggi con Bulgaria, Svizzera e Irlanda del Nord che l’hanno affossata. Due Nazionali diverse, irriconoscibili e incomparabili.
    La partita stessa con la Macedonia del Nord a Palermo è stata inguardabile, un tran tran senza costrutto. E’ vero che la Macedonia ha fatto il colpo con un tiro, ma l’Italia di tiri buoni ne ha fatti sì e no tre, conclusi in maniera del tutto scellerata. A cominciare da quel “non tiro” in porta di Berardi, un colpo da calcetto del giovedì sera.

    GLI STRANIERI, IL CALENDARIO: TRA VERITA’ E CHIACCHIERE

    Quando perdi con la Macedonia del Nord tutti gli alibi e le responsabilità degli altri (il calendario, i troppi stranieri etc) vanno a finire in un frullatore che tira fuori il solito spumone montato fatto di chiacchiere e aria. Nelle parole del dopo dal presidente della Federcalcio Gravina sento al solito parlare di stranieri, di campionato Primavera dove solo il 30% è fatto da giocatori convocabili in azzurro, di club che nemmeno hanno spostato una giornata di campionato per facilitare la preparazione della Nazionale.

    E’ ovviamente tutto vero, giusto, sensato, ma non è vero che in tutto il mondo si faccia calcio in condizioni migliori, e comunque quando aprirai l’Almanacco Panini tra dieci o venti anni – se ci sarà ancora… – ti ricorderai che l’Italia non andò ai Mondiali per non aver saputo fare un gol alla Svezia e averne preso uno da Trajkovski. E’ sacrosanto che c’è un discorso di ingestibilità della Nazionale, ma è altrettanto sicuro che anche così si è vinto e che questo è stato solo autolesionismo puro.

    MANCINI, GRAVINA E IL SOCCORSO AZZURRO

    Se non ci fosse stato l’Europeo vinto prima ci sarebbe ovviamente da tirare un riga e cancellare tutto, ma non si può. Sento adesso moltiplicarsi gli appelli affinché Mancini resti, mentre il presidente della Federcalcio lo asseconda, promette a sua volta di restare e già recita – secondo copione – tutte le parti classiche di queste situazioni imbarazzanti già vissute. L’operazione di soccorso azzurro è generalizzata, molto vasta.

    Ci resta ora lo sbalordimento dei giocatori e le parole di Mancini. “Come a luglio è successa la cosa più incredibile, questa è stata la più grande delusione professionale. Dall’Europeo in poi la fortuna si è tramutata in sfortuna. Quando si perde e si va fuori bisogna sapere anche soffrire. La delusione è troppo grande per parlare di futuro” ha detto sconsolato Roberto Mancini. Adesso che è finita, possiamo dirgli che sarebbe stato meglio anche evitare quelle frasi ridicole e smargiasse, tipo “Al Mondiale voglio andarci per vincerlo”. Ecco, tanto per fare figura ancora peggiore.

    DALLA MACEDONIA AL PORTOGALLO, LE COSE CAMBIANO

    Per quello che mi riguarda non chiederò che il ct lasci la Nazionale. Avevo promesso fin da prima che non avrei fatto drammi di un’eliminazione che ormai già tutti stavamo cominciando ad accettare. Anche se penso che andar fuori contro la Macedonia del Nord e non contro il Portogallo cambi molto le cose. Non è più un incidente, qui siamo in presenza di una frana della Nazionale.

    GRAVINA E MANCINI: ALMENO IL GESTO DELLE DIMISSIONI…

    Sinceramente fossi stato in Gravina e Mancini almeno il gesto più o meno simbolico, più o meno concreto delle dimissioni (vedi Prandelli e Abete ai Mondiali in Brasile, vedi Tavecchio e Ventura dopo la Svezia) lo avrei fatto. Capisco che sarebbe ipocrisia, falsità e forse anche furbizia, ma nemmeno facciamo finta che non sia capitato nulla e che le responsabilità siano tutte nel sistema, nelle malattie congenite del calcio e comunque negli altri.

    COME BEARZOT E LIPPI

    Certi fallimenti hanno nomi e cognomi. Mancini ha le sue gravi colpe, la squadra gli si è sciolta in mano, come già in passato era accaduto con le nazionali campioni del mondo di Bearzot e di Lippi, e lui nemmeno se ne è accorto. Gli sarò sempre grato della felicità che ci ha fatto provare per l’Europeo che ci ha fatto vincere, ma questo tonfo dovrebbe spiegarlo un po’ meglio che non parlare continuamente di sfortuna e di non so quanti tiri in porta.

    Due Mondiali mancati uno dietro l’altro, questo è. Abbiamo assistito a un altro triste fallimento dell’Italia. Se bisogna ripartire, ripartiamo almeno dalla verità.

    Italia fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva. Macedonia del Nord batte Italia a Palermo 0-1, gol Traikovski. Gravina e Mancini non si dimettono
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
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    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Nasser95
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      Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
      Ma Sean si è suicidato?
      Inizio a essere preoccupato ...
      Ma no, preferisce magari commentare a mente fredda

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      • Sean
        Csar
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        Le dimissioni di Mancini dalla Nazionale sono da evitare: l’analisi di Sconcerti

        La sua Nazionale è stato l’unico successo in mezzo a 12 anni di sconfitte e beffe terribili di tutto il nostro calcio. Non c’è dignità nell’andare via così. Il c.t. ha un contratto, lo rispetti e sia responsabile

        La prima cosa da evitare adesso è il Grande Gesto di Mancini. Non servono martiri adesso, e nemmeno gentiluomini esasperati. Dico a Mancini che non è colpa sua. Che sarebbe un sacrificio inutile. Se vuole andarsene, vada, se qualcuno lo vuole cacciare, lo cacci. Ma il suo dovere è con la gente, un rapporto costruito in decine di partite senza sconfitte, di radicamento, perfino di tanta retorica, tutto ha sempre detto che non era per una notte, che è giusto andare avanti.

        La sua Italia è stato l’unico successo in mezzo a dodici anni di sconfitte e beffe terribili di tutto il nostro calcio. Non ricominciamo sempre da capo. Siamo dentro un momento così confuso da non poter dare torto o ragione a nessuno. Oggi è già difficile capire cosa stia accadendo, uno strano tempo in cui il presente non c’è più e l’Italia sarà senza partite reali per più di un anno. Oggi non si può andare via, oggi si deve ragionare, capire cosa rimane nel fondo del calcio italiano, serve una riflessione complessiva. Non ha perso solo l’Italia di Mancini, ha perso una straordinaria azienda nazionale che non sa più riconoscere se stessa. E non riesce a capire il perché di questo lungo declino.

        Lippi perse il Mondiale e coprì tutto con le sue dimissioni immediate. Prandelli uguale, Ventura anche. Non una spiegazione, non un parere. Non è dignità questa, è voglia di essere dimenticati in fretta, investire sul silenzio. Non abbiamo bisogno di una nuova fuga. Non vinca adesso la rabbia, non si aprano le vendette o i casi personali. Quelle sono cose da campionato, dove tutto muore e ritorna ogni domenica. Ma l’Italia è la somma di troppe sentimenti.


        Il commissario tecnico Mancini è stato molto più di un allenatore. Non è stato il tecnico a essere sbagliato, è l’intero nostro calcio a non reggere più, a fare troppa fatica. È sbagliata l’idea di calcio che è stata costruita per tutti noi da pochissime persone, questa specie di superlega italiana dove tanti diritti sono annullati e niente viene mai davvero discusso, cambiato. Siamo in un deserto dove stanno arrivando i tartari, ancora sei mesi e le società non saranno più a maggioranza italiane. Abbiamo bisogno di rifondazioni continue, di continue nuove leggi che fermino per sei mesi sempre nuovi problemi.

        Nessuno, Mancini, costruisce più. Tutti scappano. Lei ha un contratto, lo rispetti. Noi capiremo. Se ricominciamo da uno possiamo arrivare al secondo scalino, poi forse al terzo. Abbiamo appena capito che lei non è una garanzia. Nessuno ci può salvare, abbiamo solo bisogno di un nuovo inizio. E abbiamo noi il diritto di scegliere, non lei. Questa è la vera responsabilità.


        CorSera
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        • marcu9
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          Dov'è Steel....

          Paradossale e quasi da "Karma is a bitch" che a buttare fuori l'Italia sia stato TRAJKOVSKI ,
          ex giocatore del Palermo presente nella partita che si giocò contro il Frosinone per salire in A, dove il Frosinone commise irregolarità su irregolarità e la FIGC ci voltò le spalle con grande infamità e da lì il definitivo crollo del Palermo Calcio.



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          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          • Virulogo.88
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            Cmq è un danno economico enorme, dovrebbero fare una superleague di europei-mondiali con le nazionali importanti e via.
            Originariamente Scritto da Pesca
            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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            • Sean
              Csar
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              La Nazionale fuori dai Mondiali, il calcio italiano tocca il livello più basso di sempre

              di Aldo Cazzullo

              Troppa tattica, poca tecnica. Stipendi troppo alti rispetto al valore e al rendimento, poca cultura calcistica: la sconfitta con la Macedonia del Nord è la Caporetto del nostro sport


              È la Caporetto del nostro sport. Eliminati da una nazione, la Macedonia del Nord, di cui molti non conoscevano l’esistenza. Un disastro che chiama in causa tutti: atleti, allenatore, staff, federazione, e il movimento calcistico nel suo complesso. La vittoria degli Europei non si cancella, è evidente. E nel calcio moderno basta perdere tre uomini decisivi – Chiellini, Bonucci, Chiesa – e averne altri fuori forma – Barella, Immobile, Jorginho – per ritrovarsi con un esito opposto. Se il trionfo di Londra era frutto di una congiuntura astrale irripetibile, anche questo tonfo è il risultato di una serie pazzesca di occasioni perdute, di errori evitabili, di colpi di sfortuna. Ma lo sport nazionale non può essere affidato al caso; perché il caso prima o poi ti volta le spalle.

              Il calcio italiano ha toccato il livello più basso di sempre. Peggio delle sconfitte con la Corea del Nord nel 1966 e con la Corea del Sud nel 2002. Peggio dei disastrosi Mondiali in Sud Africa e in Brasile. La Nazionale fuori dalla competizione più importante per la seconda edizione consecutiva. Tutti i club eliminati dalla Champions già agli ottavi, con quello più rappresentativo, la Juventus, sconfitto in casa 3 a 0 da una squadra che è settima nella Liga spagnola.

              Il Milan capolista ha due centravanti che contano quasi ottant’anni in due; l’Inter campione d’Italia nella Premier inglese sarebbe forse ottava. E stiamo parlando di squadre dove gli italiani titolari sono due o tre al massimo; non a caso ieri nei momenti cruciali avevamo in campo l’attacco del Sassuolo. Buoni calciatori, ma del tutto privi di esperienza internazionale. E forse lo stesso Mancini, dopo la divina sorpresa in Inghilterra, ha perso concentrazione, e si è compiaciuto troppo di se stesso. Ma le Caporetto non hanno mai un solo responsabile. Tutto il calcio italiano è da ripensare.

              Troppa tattica, poca tecnica. Stipendi troppo alti rispetto al valore e al rendimento, poca cultura calcistica. E troppo potere ai procuratori. La parabola di Donnarumma – che per inseguire superstipendi ha lasciato il suo ambiente naturale ed è andato a cacciarsi nei guai – è purtroppo esemplare.

              Ora è il momento di ricostruire tutto - stadi e vivai, mentalità e scuole per i tecnici - partendo dai giovani; anche da quei nuovi italiani che ieri sera sono mancati pure loro alla prova. Ricordando quel che diceva Borges: “Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per strada, ricomincia la storia del football”.

              CorSera
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              • Sean
                Csar
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                Lo si dice ogni volta, ogni volta dopo disastri calcistici sempre più epocali: è "il momento di ricostruire tutto"...e se siamo a due mondiali falliti consecutivamente, se da dopo il 2006 è buio pesto (lasciamo perdere gli europei per le ragioni già note e illustrate) vuol dire che in verità non si ricostruisce niente..

                L'Italia, 60 milioni di abitanti, una delle nazioni del calcio, si ritrova ad essere una ex nazione del calcio: perchè? Cos'è questo scollamento delle nuove generazioni dall'ex sport nazionale? Perchè le scuole calcio non ci danno più gli attaccanti? Che cosa sta succendo? Che cosa si è inaridito e si è rotto, quando, come?

                Se non sappiamo fare da soli copiamo gli altri, ad esempio la Germania dei primi anni 2000, quando il suo calcio sprofondò ma con un piano di riforme teutonicamente attuato riuscì in pochi anni a riportarsi al suo livello storico.

                Ha in parte anche ragione Cazzullo quando poi cita un caso come Donnarumma: quando mai si è visto il portiere della nazionale lasciare il nostro campionato? Non se ne ha memoria.

                Il calcio italiano è in disfacimento, forse è davvero lo specchio del Paese in questo senso. L'Italia come nazione ormai è quella che vediamo, che conosciamo: un completo disfacimento, una crisi perpetua con una classe politica che fa ribrezzo. La politica che governa il pallone è come quella che governa la nazione e i risultati sono gli stessi.

                I giovani non hanno più il mito del calcio, si dedicano ad altro, così come i giovani italiani abitano qui ma sognano altro...e come dar loro torto?

                Non ci perderemo un gran mondiale, in fondo andare a giocare in dicembre nel deserto qatariota, senza nemmeno poter vivere l'evento socialmente e collettivamente come si sarebbe fatto in estate, rende un minimo meno agghiacciante questa eliminazione.

                Questo calcio fa di tutto per non farsi rimpiangere: almeno in Italia ci sta riuscendo. Se non riconquisti prima i giovani, i ragazzini, la cultura, la scuola calcistica, la sapienza, chi manderai a giocare domani, naturalizziamo l'Africa?
                Last edited by Sean; 25-03-2022, 09:37:19.
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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Chiunque abbia un bimbo che gioca a calcio sa che il problema parte proprio da lì

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                    Sarebbe bello se tutti i big team in Italia avessero la squadra B che partecipi in Serie C/B e con l'obbligo del 75% dell'organico formato da ragazzi Italiani.

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                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    • marcu9
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                      Di Mancini non ho sopportato che si è fissato..
                      Siccome abbiamo vinto l'Europeo con sta gente, doveva per forza continuare così.
                      Poi se facevamo schifo (cosa che è successa) amen.
                      Ma che senso ha?
                      Immobile ad esempio, hai già visto che all'Europeo ha fatto cagare, ha fatto cagare anche nelle partite dopo, perché ostinarlo a mettere a prescindere sempre? solo perché in Italia segna? e quindi?

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                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      • Sean
                        Csar
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                        Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                        Chiunque abbia un bimbo che gioca a calcio sa che il problema parte proprio da lì

                        Le riforme a che so io vanno sempre fatte a partire dalla base. Ma Gravina queste cose non le sa? Si parte dalla base e su su fino al vertice, un processo trasformativo in senso rigenerativo funziona così.

                        Non serve un nuovo CT, tanto hai un parco attaccati da fare pietà e chiunque verrebbe non potrebbe inventarsi niente di nuovo: Mancini per altri due anni può anche restare. Serve un commissario alla ricostruzione, uno che inizi davvero a mettere il dito nelle varie piaghe e che poi, punto per punto, stili un piano di rinascita.

                        Lavoro immane, perchè lasciato incancrenire da troppi anni.
                        ...ma di noi
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                        • robybaggio10
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                          • Franciacorta
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                          Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                          Sarebbe bello se tutti i big team in Italia avessero la squadra B che partecipi in Serie C/B e con l'obbligo del 75% dell'organico formato da ragazzi Italiani.

                          Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
                          Però nella squadra A ti vanno bene colorati e stranieri in generale!
                          I SUOI goals:
                          -Serie A: 189
                          -Serie B: 6
                          -Super League: 5
                          -Coppa Italia: 13
                          -Chinese FA Cup: 1
                          -Coppa UEFA: 5
                          -Champions League: 13
                          -Nazionale Under 21: 19
                          -Nazionale: 19
                          TOTALE: 270

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                          • marcu9
                            Bodyweb Advanced
                            • May 2009
                            • 42137
                            • 713
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                            • Sicilia
                            • Send PM

                            Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                            Però nella squadra A ti vanno bene colorati e stranieri in generale!
                            Nella squadra A funziona così in tutto il mondo.



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                            Originariamente Scritto da Sean
                            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            • topscorer
                              Lo sborone.
                              • Oct 2012
                              • 19060
                              • 599
                              • 1,395
                              • Paradiso Scampia
                              • Send PM

                              Non facciamo un dramma però.
                              Il calcio fa sempre più schifo, sempre più mercenari e sempre meno sportività, insulti di vario genere, truffatori e simulazioni varie, arbitraggi discutibili, plusvalenze gonfiate, tifoserie violente, una merda insomma.
                              Non giocheranno a Natale in un paese a dittatura religiosa e privo di diritti umani? Amen.

                              Se abbiamo fortuna si parlerà e si investirà di più in sport così detti minori.
                              Originariamente Scritto da BLOOD black
                              per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                              • CRI PV
                                Mufasa
                                • Nov 2007
                                • 7407
                                • 1,325
                                • 1,460
                                • esperto a 360°
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Le riforme a che so io vanno sempre fatte a partire dalla base. Ma Gravina queste cose non le sa? Si parte dalla base e su su fino al vertice, un processo trasformativo in senso rigenerativo funziona così.

                                Non serve un nuovo CT, tanto hai un parco attaccati da fare pietà e chiunque verrebbe non potrebbe inventarsi niente di nuovo: Mancini per altri due anni può anche restare. Serve un commissario alla ricostruzione, uno che inizi davvero a mettere il dito nelle varie piaghe e che poi, punto per punto, stili un piano di rinascita.

                                Lavoro immane, perchè lasciato incancrenire da troppi anni.
                                Manca tutto Sean, bimbi che abbiano voglia, campi, anche solo oratori, in più la Figc che mette regole cervellotiche

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