Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
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    Facile non lo so...a Torino in tutta la sua storia l'Inter vi ha vinto solo 12 o 13 volte. Poi chiaro che può vincere, però non è una partita dove i 3 punti te li guadagni senza stillare sudore.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Venkman85
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      I tifosi milanisti giustamente stanno credendo allo scudetto, solo la scaramanzia fa parlare loro di quarto posto

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      • Françis1992
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        Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
        L'Inter non puo' fare schifo per sempre. Il Mazembe non puo' vincere in modo cosi' striminzito per sempre. Facile che l'Inter batta la Juve e le due successive e che il Mazembe pareggi con con Toro e Genoa, facendo 5 punti in 3 partite.
        roby ma un eventuale scudetto lo festeggeresti o non lo sentiresti tuo perché vinto da una squadra che non ti rappresenta ?


        Tessera N° 7

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          Milan e Napoli credono nello scudetto. L’Inter sempre meno

          MILAN, OPERAZIONE SCUDETTO CON LA FORMULA 1-0

          Tre punti di vantaggio sono niente, ma è indubbio che il campionato abbia preso una piega milanista e che oggi parlare di scudetto non è così assurdo come volevano far credere fino a qualche mese fa Pioli e compagni.

          L’allenatore cerca di esorcizzare la responsabilità che comporta il primato con un “è inutile guardare troppo avanti”, anche perché certezze oggi non può averne nessuno. Le ultime quattro partite che il Milan ha vinto le ha capitalizzate al massimo con quattro gol e quattro 1-0.

          Qualcuno col vocabolario più alla moda parla dei “clean sheets”, ossia della robustezza della squadra capace di far fruttare al massimo l’unico golletto realizzato (a Cagliari una bellissima botta di Bennacer), altri intravedono una certa fragilità della squadra che tra gennaio e febbraio aveva attraversato un periodo di stanchezza, poi superato sotto l’ala protettrice di Leao, Giroud e Maignan. Il portiere a Cagliari è stato fatto oggetto di cori razzisti che hanno anche scatenato una rissa finale avendo lui risposto a tono ai vigliacchi nascosti nel gruppo.

          Anche questo, paradossalmente, contribuisce a fortificare e stringere il gruppo intorno all’allenatore e ai principali giocatori. Chi si rende protagonista di simili episodi di inciviltà qualifica solo se stesso, si espone alle conseguenze della giustizia penale e pure quella sportiva, crea un danno alla sua stessa società, provoca l’esatto effetto contrario nella squadra oggetto del suo barbaro comportamento.

          IL NAPOLI E LE DUE DOPPIETTE DI OSIMHEN

          Cosa sarebbe e soprattutto dove sarebbe il Napoli se avesse avuto sempre Victor Osimhen? Le due doppiette consecutive al Verona e all’ Udinese sollevano curiosità piuttosto che esigere davvero una risposta seria. Osimhen è l’asso pesantissimo entrato nella mano giusta del poker scudetto, Spalletti se lo sta giocando in tutti i modi. Con o senza Insigne, con o senza Mertens, giocando o meno unicamente per lui che è un centravanti travolgente, fisicamente poderoso. Di piede o soprattutto di testa, con uno stacco imperioso, spesso in terzo tempo.

          Doveroso riconoscere a un anno e mezzo di distanza che l’enorme cifra spesa per ingaggiarlo dal Lille – oltre 70 milioni cocciutamente investiti dal ds del Napoli Cristiano Giuntoli – comincia a essere ripagata. Il calciatore si sta rivelando per quel che si sperava, un crack precipitato al Napoli nella miglior tradizione dei grandi centravanti napoletani: da Clerici o Savoldi fino a Higuain.

          E SE OSIMHEN NON FOSSE MANCATO COSì TANTO?

          Gli infortuni e lo zigomo fracassato lo hanno tenuto fuori quasi due mesi, incidendo molto sul suo rendimento e limitando il potenziale del Napoli. Dice Spalletti che “Osimhen ci è mancato molto, perché lui va addosso, ci mette sempre la testa o il piede. E’ un calciatore che va oltre le sue potenzialità, ha lo strappo e la vampata, va oltre i limiti. E io qualche capatina di là oltre questo recinto la vorrei fare”.

          Il Napoli non avrà Osimhen alla ripresa del campionato nella partita con l’Atalanta per squalifica seguente a un’ammonizione che forse non c’era. A Napoli già se ne dolgono molto, e questo fa parte, sinceramente, degli antichi riflessi condizionati per cui ci si accanisce su un dettaglio minimale, temendo che quello faccia davvero la differenza. E cioè lo scudetto oppure un’altra stagione all’ombra di chi lo scudetto poi lo vince per davvero.

          L’INVOLUZIONE DELL’INTER, INZAGHI PRIMA O POI DOVRA’ SPIEGARE

          Il Milan e il Napoli hanno preso il largo anche sull’ Inter, per la quale assistiamo ormai a un’involuzione inspiegabile. Una vittoria e appena 7 punti nelle ultime 7 partite non hanno alcun alibi: l’esser costretti a giocare ossessivamente, la botta psicologica del famoso derby perduto, l’eliminazione dalla Champions League, la stanchezza fisica e mentale, gli infortuni o l’assenza di Brozovic non giustificano un tale regresso nei risultati e nel rendimento.

          Inzaghi ha perso per strada un attacco intero – tuttora il migliore e il più prolifico della Serie ADzeko e Lautaro hanno smesso soprattutto di trascinare la squadra, lasciando che si facesse avvolgere in un tran tran stordente e privo di scintilla.

          Prima o poi anche lo stesso Inzaghi si troverà a dover spiegare questa involuzione dell’ Inter con parole che non siano di pura circostanza e con spiegazioni troppo semplici e banali. Comincia a serpeggiare il sospetto che l’ Inter stia veramente buttando via la stagione.

          Milan vince a Cagliari, gol di Bennacer, solo al comando. Serie A, nella lotta scudetto vince anche il Napoli, 2 gol di Osimhen. Inter, 1-1 con la Fiorentina
          Last edited by Sean; 20-03-2022, 09:13:51.
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            SERIE A 2021-2022
            GIORNATA N. 30


            Domenica 20 marzo 2022
            Venezia – Sampdoria 12.30
            Empoli – Verona 15.00
            Juventus – Salernitana 15.00
            Roma – Lazio 18.00
            Bologna – Atalanta 20.45
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              Milan solido, Napoli di personalità. E all'Inter manca troppo Brozovic

              di Massimo Mauro


              Il Milan con la terza vittoria consecutiva per 1-0 dimostra la sua solidità. La squadra di Pioli sta interpretando bene la fase difensiva con due centrali meravigliosi come Tomori e Kalulu, con Calabria tornato a livelli da nazionale, con Theo Hernandez che sta facendo partite serie. Inoltre Kessié e Bennacer sono irrinunciabili. Note semistonata per Leao: sembra sempre che ti faccia il favore a stare in campo, da uno così ti aspetti di più. Anche il Cagliari ha fatto una buona partita, poteva pareggiare con Pavoletti. Ma il Milan ha meritato la vittoria.

              Stesso discorso per Napoli. L'Udinese ha fatto una ottima partita, ma Osimhen e la voglia generale di lottare per lo scudetto hanno prevalso. Spalletti del resto dopo il pari a Cagliari e la sconfitta interna con il Milan lo aveva detto. La sua squadra ha gli attributi, e le vittorie con Verona e Udinese fanno capire come la squadra lotterà fino all'ultimo per lo scudetto. Insomma, difficilmente il Milan si scrollerà gli azzurri di dosso.

              L'Inter invece ce la sta mettendo tutta per aspettare almeno la Juventus. Fatica a vincere, e penso che con questo andazzo il mio pronostico originario che vedeva la squadra di Inzaghi campione d'Italia stia andando a farsi friggere. Strano, perchè l'organico secondo me è il migliore. A difesa del possibile fallimento del mio pronostico, ricordo però di aver detto che la squadra dipende da Brozovic. Inzaghi non ha avuto nè trovato un piano B all'assenza del croato. Barella, Vidal e Calhanoglu non sono riusciti a sostituirlo in maniera adeguata. La partita è stata bella, soprattutto nella ripresa: merito anche della Fiorentina che non ha grosso equilibrio ma gioca a viso aperto. L'Inter non ha approfittato di una situazione del genere, lo dimostra il fatto che ha fatto gol un esterno come Dumfries. Vuol dire che le punte hanno proprio steccato.

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                L’analisi di Sconcerti: Inter senza un regista, Inzaghi poco flessibile. Milan, Bennacer lo accende

                I nerazzurri non devono però pensare di essere dentro una crisi irrisolvibile, sono ancora sulla strada. Si era però sottovalutato l’impoverimento del mercato: il risultato è che ha 10 punti meno dell’anno scorso

                di Mario Sconcerti

                L’Inter ha perduto per intero il vantaggio della partita da recuperare, ma sarebbe un suo grande errore pensare di essere dentro una crisi irrisolvibile. L’Inter trascina i suoi lamenti, ma nonostante i danni che si è inflitta è ancora sulla strada. Bisogna solo capire che questo è un altro campionato. Un anno fa con 63 punti il Milan era a meno undici dall’Inter, adesso con uno in più è in testa da solo. Perdere colpi è ammesso a patto si capisca perché. L’Inter è adesso in confusione, qualunque trovata di Inzaghi non dà risultati, Calhanoglu regista è l’ultima conferma. Ma il vero sospetto è che la lenta ritirata degli Zhang abbia tolto alla fine molto più di quello che si pensava. Avendo avuto molta paura durante il mercato, c’è stato grande entusiasmo quando si sono coperte le partenze con arrivi intelligenti. Ma si è giudicata male la qualità dei dettagli, chi restava non era più da Inter. Non sono andati via solo Hakimi e Lukaku, sono spariti Young, Nainggolan, Sensi, Eriksen, sono rimasti solo quelli che non erano vendibili come Vecino o Vidal.

                I dieci punti che l’Inter ha in meno rispetto a un anno fa riassumono bene il suo progressivo impoverimento. Non è ammissibile non ci sia un sostituto di Brozovic, che in tre partite si siano tentate tre soluzioni diverse, fino ad arrivare al lampante: Calhanoglu non sarà mai un regista, direi che la notizia può essere considerata ufficiale. Non c’è un altro Brozovic, ma potevano esserci soluzioni di giornata. Nell’Inter manca semplicemente un regista di riserva, ce ne sono molti in giro, uno era Sensi, che adesso gioca. Per una squadra da scudetto è una mancanza seria che testimonia le difficoltà della società. Né aiuta la rocciosa fantasia di Inzaghi. Manca la sua flessibilità, un carisma forte che scuota la squadra spaventata. Per merito comune il campionato resta comunque aperto.

                Il Milan ha fatto fatica a Cagliari dove Leao, Messias e lo stesso Giroud non hanno dato peso alla loro partita. Il Cagliari è squadra strana, gioca a uomo a tutto campo ma tenendo abbastanza bassa anche la linea di difesa. Il resto è però un assalto intelligente. È un avversario che ti fa fare brutta figura, per questo il risultato del Milan è importante. Si è vista decisione, tratti di gioco verticale persi nel disordine della battaglia. Da cui è emersa l’idea di gioco di Bennacer. È rimasto a distanza anche il Napoli di Osimhen, il giocatore di moda, quello che forse è più mancato in stagione, quello dall’energia straripante e il salto più alto del campionato sull’ultima mattonella d’erba. Osimhen che sarà squalificato a Bergamo.

                CorSera
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                • spronchise
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                  Due mesi che hanno cucito lo scudetto sul petto all'Inter..due mesi

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                  • Sean
                    Csar
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                    • In piedi tra le rovine
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                    Pellegrini c'è, Zaniolo out

                    Mourinho recupera Lorenzo Pellegrini: il capitano ci sarà, dal primo minuto, ci teneva troppo a esserci dopo aver saltato il derby d'andata e non si risparmierà. Chi rischia di saltare il match contro la Lazio, invece, è Nicolò Zaniolo, reduce da tre partite storte e dai fischi dell'Olimpico dopo il cambio contro il Vitesse. Mourinho ha parlato al giocatore, spiegandogli che preferisce usarlo come arma a partita in corso e se non cambierà idea riproporrà il modulo visto contro lo Spezia: 3-4-2-1, con Mkhitaryan e Pellegrini alle spalle di Abraham. La scelta è tecnica ma anche tattica, perché mira alla stabilità. Al posto del numero 22 giocherà Sergio Oliveira, favorito su Veretout. L'altro dubbio è a sinistra: El Shaarawy o Zalewski, con il polacco favorito. In difesa dovrebbero giocare Mancini, Smalling e Kumbulla.


                    (corsport)
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                    • Nasser95
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                      Originariamente Scritto da spronchise Visualizza Messaggio
                      Due mesi che hanno cucito lo scudetto sul petto all'Inter..due mesi
                      Si sono cagati addosso, la rosa è forte, ma Inzaghi non sarà mai Conte, quindi.

                      Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
                      (ride)

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                      • Sean
                        Csar
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                        Originariamente Scritto da spronchise Visualizza Messaggio
                        Due mesi che hanno cucito lo scudetto sul petto all'Inter..due mesi

                        Anche la critica è stata, per così dire, poco prudente...perchè già dopo le primissime giornate io ricordo che si facevano valutazioni e confronti tra Inzaghi e Conte, col primo che "non ha fatto rimpiangere" il secondo...e grandi lodi al mercato interista, con Lukaku subito portato in soffitta, nello scatolone dei ricordi inutili.

                        Inzaghi non ha il carisma e il fuoco di Conte, ha solo il sistema di gioco ma un sistema possono averlo miliardi di allenatori...è tutto il resto che poi fa la differenza e che è patrimonio di pochi, perchè se bastasse solo il sistema di gioco sarebbero tutti uguali, non esisterebbero gerarchie qualitative o vincenti.

                        Lukaku poi in Italia era travolgente e Lautaro ne giovava. Con Dzeko Lautaro rende meno. L'Inter poi sconta un appannamento di Barella, l'assenza di Brozovic e un Inzaghi che non riesce a ridare una quadratura mentale al gruppo...che nelle prime giornate si portava dietro quella di Conte e che da dopo il derby, quando si è trattato di infondere nuova convinzione, l'opera di rinvigorimento è fallita: è in questo che si vede la trasparenza di Inzaghi.

                        Ora a Torino o l'Inter vince e si rilancia per una volatona finale oppure non gli resterà che gufare il Milan, perchè il destino non sarà più nelle sue mani e anzi a quel punto sarà più scritto che da scrivere.
                        ...ma di noi
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                          Roma-Lazio, probabili formazioni e dove vederla in tv

                          L'Olimpico sarà sold out: oltre 50mila spettatori, in attesa di poter tornare al 100% della capienza. Mourinho contro Sarri, che non avrà lo squalificato Zaccagni e schiera Pedro, l’ex che ha segnato 9 gol dopo essere stato scartato


                          «Il calcio senza tifosi non è calcio, il derby senza tifosi non è derby. Stiamo tornando alla normalità, per questo sarà più bello». La sintesi di José Mourinho è efficace. Oggi pomeriggio lo stadio Olimpico sarà sold out: oltre 50mila spettatori, in attesa di poter tornare al 100% della capienza. Non è un derby da scudetto come quelli a cavallo del 2000, quando i campioni in campo non si contavano. È una gara da Europa League — Lazio quinta e Roma sesta — ma l’entusiasmo dei tifosi c’è lo stesso.

                          In vetrina ci sono i due bomber. Immobile, contro il Venezia, ha sorpassato Silvio Piola tra i marcatori laziali all time in serie A (144 a 143). Ora vorrebbe raggiungere e magari superare il «monumento» anche nei gol segnati al derby: Piola è a 7, Ciro a 6. Abraham, con il gol a tempo scaduto contro il Vitesse, ha qualificato la Roma ai quarti di finale di Conference League e ha raggiunto Montella e Batistuta nella speciale classifica dei marcatori alla prima stagione giallorossa: 21 reti.

                          Per molti, però, è ancora più interessante il duello delle panchine, Mourinho contro Sarri. Lo Special One, per allenarsi, alla vigilia ha attaccato a testa bassa Zeman, reo secondo lui di aver detto che la Lazio è favorita nel derby perché più avanti nel progetto di gioco: «Non aspettatevi che un tecnico con 25 titoli vinti come me risponda a un allenatore con due campionati di serie B. Se mi fate una domanda in relazione a Trapattoni o Capello posso rispondere, su Zeman no». Una strana idea della libertà di opinione, vincolata ai successi e non all’eventuale bontà dell’analisi. Meglio pensare al campo, con il recupero dell’influenzato Pellegrini.

                          Sarri ha smussato: «Non ho alcuna rivalità con Mourinho. Giocano Lazio contro Roma, non dobbiamo sentirci più importanti delle squadre. Con lui ho parlato un paio di volte, mi ha fatto una buona impressione. La battuta fatta dopo la partita con il Vitesse, quando ha detto che loro giocavano e i miei giocatori fumavano a casa insieme a me? È arrivato tardi. Ho smesso di fumare da diversi giorni, poi magari ricomincio».

                          La Lazio non avrà lo squalificato Zaccagni ma ci sarà Pedro, l’ex che ha segnato 9 gol dopo essere stato scartato dalla Roma. Uno proprio ai giallorossi, all’andata. Perché è derby 365 giorni all’anno.

                          Roma, ore 18
                          Roma (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Kumbulla; Karsdorp, Pellegrini, Cristante, Mkhitaryan, Zalewski; Zaniolo, Abraham.
                          Lazio (4-3-3): Strakosha; Lazzari, Luiz Felipe, Acerbi, Marusic; Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro.
                          Arbitro: Irrati
                          Tv: ore 18 Dazn

                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • robybaggio10
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                            • Dec 2011
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                            • Franciacorta
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                            Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
                            roby ma un eventuale scudetto lo festeggeresti o non lo sentiresti tuo perché vinto da una squadra che non ti rappresenta ?
                            L'ho gia' detto. NON lo festeggerei. NON me ne frega niente del Mazembe!
                            I SUOI goals:
                            -Serie A: 189
                            -Serie B: 6
                            -Super League: 5
                            -Coppa Italia: 13
                            -Chinese FA Cup: 1
                            -Coppa UEFA: 5
                            -Champions League: 13
                            -Nazionale Under 21: 19
                            -Nazionale: 19
                            TOTALE: 270

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                            • robybaggio10
                              Bodyweb Senior
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                              • Franciacorta
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                              Originariamente Scritto da Nasser95 Visualizza Messaggio
                              Si sono cagati addosso, la rosa è forte, ma Inzaghi non sarà mai Conte, quindi.

                              Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
                              Non si sono cagati addosso. Hanno finito la benzina. Giocano sempre gli stessi...i ricambi sono stati poco utilizzati ed hanno perso totalmente il ritmo partita. Pero' ad una flessione corrisponde poi una risalita di condizione...e potrebbe avvenire sin da subito...dopo la sosta. Quindi occhio a dare l'Inter per morta!
                              I SUOI goals:
                              -Serie A: 189
                              -Serie B: 6
                              -Super League: 5
                              -Coppa Italia: 13
                              -Chinese FA Cup: 1
                              -Coppa UEFA: 5
                              -Champions League: 13
                              -Nazionale Under 21: 19
                              -Nazionale: 19
                              TOTALE: 270

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                              • spronchise
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                                • magliano in toscana
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                                Hai ragione ma se la ripresa ti impone di recuperare 5/6 punti a due squadre in 8 partite ci sta che sia tardi..di sicuro la sosta gli serve più che alle altre due..

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