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Non ha dato un impronta di gioco alla squadra,ieri, chi aveva il pallone,o faceva retropassaggio o passaggio orizzontale al compagno vicino, e quello gridava "HALMA HALMA".
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Te sbaji...
Diceva HALLAAAA, HALLAAAA...HALLANIMADELIMORTACCITUAAAAAAAAA!
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Champions League, che botta per la Juve, non solo è eliminata, prende tre gol in casa dal Villarreal. E scatta il processo…
LA JUVE AL PUNTO DI PARTENZA
Tre gol dal Villarreal è molto più di un’eliminazione, è un’umiliazione, il fallimento dell’ennesimo progetto di ricostruzione della Juventus. Sembra che la Juve sia condannata a un eterno gioco dell’oca: costretta sempre a tornare alla casella di partenza. Lo scorso anno fuori col Porto agli ottavi e c’era Pirlo in panchina, due anni fa fuori ancora agli ottavi contro il Lione e c’era Sarri in panchina. L’anno prima ancora fuori ai quarti contro l’Ajax e c’era Allegri in panchina.
Punto e a capo, lì siamo tornati. Anzi a essere precisi, pure una casella più indietro.
LA RESTAURAZIONE FALLITA DI ALLEGRI
La rivoluzione della Juve non è mai cominciata, e per la verità questa non era nemmeno una rivoluzione, era una restaurazione. Mettiamo da parte progetti di calcio progressista alla Guardiola o chissà altro e torniamo al vecchio calcio che sappiamo fare. Agnelli, Nedved e l’intero management della Juve – rinnovato pure quello – hanno fatto tutto il giro dell’arco costituzionale degli allenatori italiani.
Ma Max Allegri non ha mai preso le misure a questa Juventus, ha fatto enorme fatica a costruirne a sua immagine e somiglianza, si è ritrovato con l’esplosione del caso Ronaldo e da lì in poi è stato tutto mettere una toppa sul vestito slabbrato della Vecchia Signora. I gol di Vlahovic finora hanno inciso poco, soprattutto se nella partita decisiva prendi la traversa o te li fai parare da Rulli.
OLTRE LA JUVE E’ IL CALCIO ITALIANO A ESSERE IN CRISI
Per amor del vero bisognerebbe dire che a essere depresso è tutto il calcio italiano, non solo la Juventus. Anzi tutto sommato la Juventus ha resistito più delle altre, è stata l’ultima della Champions League a uscire. In questo caso è il modo che offende.
Si può discutere all’infinito sugli episodi, sui due rigori due che hanno fatto la differenza e sull’ingenuità dei difensori nel commetterli, e sul fatto che la Juventus fino al primo rigore non avesse giocato nemmeno male, ci si può costruire un alibi con i tanti infortuni, ma comunque la formazione mandata in campo sembrava presentabile, e ci si può pure lamentare del fatto che il Villarreal si sia messo in difesa (ma perché storicamente il calcio italiano ha sempre giocato all’olandese e basta?).
Questo però è un disperato aggrapparsi sugli specchi, la rudezza del calcio ci dice un 3-0 non si discute, si accetta, si spiega e soprattutto si cerca di trovare una soluzione.
ALLEGRI E IL PARAGONE CON PIRLO E SARRI
La realtà ci dice che Allegri non ha fatto niente di più di Sarri e Pirlo, anzi alla fine rischia di aver fatto pure meno. Poi sarà colpa solo in parte sua e la maggior parte invece della società che gli ha costruito una squadra mediocre facendola passare per eccezionale.
Ma oggi a questo punto siamo e lui stesso fa fatica a trovare spiegazioni, si preoccupa unicamente delle giustificazioni e della facciata: “Ai ragazzi non devo rimproverare niente perché hanno fatto una bella partita. Loro si sono messi dietro e non ripartivano neanche. Bisogna accettare la sconfitta, perché il calcio è questo. Bisogna switchare e pensare subito al campionato, staccarsi dalla delusione e dall’amarezza. Stiamo facendo un buon lavoro”.
Non credo che Allegri sia il colpevole unico e assoluto, anzi certamente non lo è. Sono sicuro che in questo ritorno alla Juve abbia messo tutto se stesso, ma dubito molto che questo sia un buon lavoro, almeno come risultato. Il problema principale forse è stato accettare un ruolo non da allenatore ma da salvatore della patria.
L’ELIMINAZIONE AGLI OTTAVI E IL PARADOSSO DELLA SUPERLEGA
Trovare una maniera consolatoria di uscire da una batosta del genere non è facile, anzi forse è impossibile. I tre gol del Villarreal – non il Real Madrid, il Manchester City o il Bayern Monaco – apriranno una lunga discussione interna sulla Juve, sulla guida tecnica e soprattutto societaria. Pensare e tramare di Superlega quando non si mette da tempo il naso oltre gli ottavi di Champions League è un paradosso con cui è francamente complicato andare a braccetto.
Champions League, la Juventus battuta a Torino dal Villarreal 0-3. Bianconeri eliminati agli ottavi dcome nei 2 anni precedenti. Processo ad Allegri
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Scherzi a parte trovo grave ma non gravissima l'uscita della Juventus.
Non era certamente l'anno giusto per arrivare sino alla fine.
Certo uscire già ora col Villareal è piuttosto grave, ma un turno in più non avrebbe cambiato la vita a nessuno immagino, se non per qualche soldo che entrava.
Onestamente non mi aspettavo che la Juve ci mettesse così tanto tempo a tornare al vertice, evidentemente non è facile neanche per loro.
Alcuni giocatori sono assolutamente da cambiare ma anche il gioco Imho è diventato mediocre a lunghi tratti, e quando è così la colpa all'allenatore è palese darla.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Beh, tanto tempo...questo sarebbe solo il secondo anno senza scudetto, Milano ce ne ha messi 10 od 11. In questi due anni senza vincere il campionato si è sempre comunque portata a casa la qualificazione in champions e almeno un trofeo.
Vediamo a fine stagione.
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Beh, tanto tempo...questo sarebbe solo il secondo anno senza scudetto, Milano ce ne ha messi 10 od 11. In questi due anni senza vincere il campionato si è sempre comunque portata a casa la qualificazione in champions e almeno un trofeo.
Vediamo a fine stagione.
il vostro problema è che vi accontentate di partecipare...
Sottolineate sempre da quante stagioni partecipate alla champions e mai da quanto non ne vincete una...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
il vostro problema è che vi accontentate di partecipare...
Sottolineate sempre da quante stagioni partecipate alla champions e mai da quanto non ne vincete una...
Se non hai una squadra da campionato, ovvero dominante in campionato, non ce l'hai nemmeno per vincere la champions. E' difficile che una squadra che non renda a casa, ipso facto dunque con vari problemi strutturali qua e là (gioco o giocatori o reparti o un pò di tutto questo) possa compiere l'impresa in coppa.
Ieri sera difatti sono riesplose tutte assieme le deficienzr strutturali e di gioco. Non puoi andare avanti a sorteggi benevoli per tutta la manifestazione, e qualche volta non bastano nemmeno quelli.
Il tempo per ricostruire è però un dato che non si può eliminare a priori, in specie se passi da Ronaldo a Morata-Kean.
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L’analisi di Sconcerti, Juventus in Champions tenera. Scomparso Vlahovic si è spenta
È chiaro che è una sconfitta di tutto il mondo Juve attuale. Ed è chiaro anche che il campionato italiano non dà più riferimenti: la Juve non perde da novembre, in Europa esce subito
di Mario Sconcerti
È stata da subito una partita contro natura per la Juve, costretta a cercare l’attacco costante senza giocatori che lo sappiano pensare. Gli unici spunti sono stati di Cuadrado che funziona sui cross, meno nell’ultimo passaggio. Vlahovic è entrato subito in partita, ma ne è uscito dopo venti minuti e una traversa bellissima e sfortunata. Ha preso molte botte da Albiol, ma l’errore è stato lamentarsi senza renderle. Non è stato lui il problema, non ha avuto palloni. La domanda semmai è se per caso l’avesse avuto Emery un centravanti cos’altro sarebbe successo. È un risultato impensabile e francamente non corretto.
Il Villarreal ha confermato la sua organizzazione, ma non ha fatto un tiro in porta fino al primo rigore. Non c’è stato grande merito per gli spagnoli, ma nemmeno colpa. Sono una squadra di qualità media che tiene la palla disinteressandosi del gol. Si sa difendere in modo moderno e ha tutti giocatori molto fisici. La sorpresa è stata questa Juve tenera, senza costruzioni di gioco e senza che Vlahovic abbia potuto portare tutti oltre questo limite.
È un risultato tremendo, incomprensibile, che causa però un’eliminazione non sorprendente. Il Villarreal gioca meglio della Juve, ha giocatori che si cercano e costruiscono pezzo per pezzo la loro azione. Non sono mai pericolosi, ma nel momento in cui nemmeno la Juve sa diventarlo, è corretto portino via il risultato. Non con tre gol, non in un modo che non rispecchia in niente la partita, lasciando però la sensazione che il calcio parziale sia stato dalla loro parte.
È chiaro che è una sconfitta di tutto il mondo Juve attuale. Ed è chiaro anche che il campionato italiano non dà più riferimenti. La Juve non perde in Italia da novembre, in Europa esce ancora quasi agli inizi. Quelle sue frasi di calcio che sono sempre sembrate interrotte, anche in Italia, in Europa non sono praticamente esistite. Scomparso subito Vlahovic, si è spenta tutta la Juve. È stata ovvia, generosa ed inutile. Una squadra condannata a una partita che non sa giocare. È una lezione che dobbiamo capire, non siamo competitivi, non esiste ancora una Juve di vera qualità. Ed è un peccato perché gli altri, tutti gli altri, anche gli inglesi, non sono più fenomeni. Ronaldo e Messi, Ibra, stanno lasciando tutti molto soli.
CorSera
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La scelta di Mou: «Derby? Conta solo il Vitesse». Poi punge i suoi attaccanti
LEGGO (F. BALZANI) - Non vede l'ora di andare via, tanto da chiedere dopo solo due domande quanto manca alla fine della conferenza. Un segnale per il futuro? Speriamo di no. Intanto Josè Mourinho si appresta a vivere una 4 giorni intensa tra l'ottavo di ritorno di Conference col Vitesse di stasera (ore 21) e il derby di domenica. Ma l'unica partita che mi interessa è il Vitesse, non la Lazio - dice Mou -. "Dopo lo 0-1 dell'andata se vinciamo o pareggiamo siamo ai quarti di finale, e in casa vinciamo spesso. Non mi interessa altro, penso solo a questa gara senza pressioni. Poco prima aveva lanciato un appello per la fine della guerra: Di politica non parlo pubblicamente, ma una cosa la voglio dire: stop alla guerra in Ucraina, e ovunque sia. E se dovesse servire lo riporterò anche ogni giorno, anche urlandolo in caso". Non urla ma sorride quando fa la conta dei gol degli attaccanti: "Sono giocatori che hanno sempre fatto gol e ora non segnano o che hanno fatto sempre pochi gol e stanno continuando cosi?. La seconda, ovviamente considerati i ruolini di marcia di Shomurodov e compagni. Ecco, la risposta è chiara. Non è che qui abbiamo Lewandowski che ora nella Roma non segna. Non è un problema di qualità, ma di profilo dei giocatori".
E Mou era abituato a ben altri profili. Un'altra risata se la lascia alla fine. "Zaniolo a riposo? Ma perché mi chiedete proprio di lui? Nicolò ha già riposato 25 minuti ad Arnhem. Sarà in campo? Non lo so. Ma il turn over sarà limitato."
LEGGO (F. BALZANI) - Non vede l'ora di andare via, tanto da chiedere dopo solo due domande quanto manca alla fine della conferenza. Un segnale per il futuro? Speriamo di no. Intanto Josè Mourinho si appresta a vivere una 4 giorni intensa tra l'ottavo di ritorno di Conference col Vitesse di sta...
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Scherzi a parte trovo grave ma non gravissima l'uscita della Juventus.
Non era certamente l'anno giusto per arrivare sino alla fine.
Certo uscire già ora col Villareal è piuttosto grave, ma un turno in più non avrebbe cambiato la vita a nessuno immagino, se non per qualche soldo che entrava.
Onestamente non mi aspettavo che la Juve ci mettesse così tanto tempo a tornare al vertice, evidentemente non è facile neanche per loro.
Alcuni giocatori sono assolutamente da cambiare ma anche il gioco Imho è diventato mediocre a lunghi tratti, e quando è così la colpa all'allenatore è palese darla.
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2 acquisti azzeccati e l'anno prossima è la favorita per lo scudetto
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
In una partita come quella di ieri solo noi potevamo prendere 3 pere. Hai avuto sfiga e bravura del loro portiere nel non andare in vantaggio nel primo tempo, capita l'episodio del rigore, ma poi non puoi crollare in questo modo. Spero che ora non ci siano grosse conseguenze in campionato, perché uscire in questo modo credo pesi nel morale dei giocatori. L'ondata di entusiasmo per l'arrivo di Vlahovic è ormai finita.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Non voglio difendere Allegri che quest'anno ha le sue colpe, ma qualche anno fa a centrocampo c'erano:
pogba
vidal
marchisio
pirlo
ieri in campo:
cuadrado, che tutto sommato è quello che si salva
locatelli, giocatore discreto ma vale 1/10 di un Pirlo 35enne tanto per dirne una
arthur, un bidone
rabiot, un bidone
de sciglio, un bidone
poi vabbè anche la difesa fai i confronti con i bonucchi chiellini barzargli dei tempi d'oro e adesso c'è quell'handicappato di rugani....
ripeto, allegri ha assolutamente le sue colpe ma questa rosa non è minimamente attrezzate per poter arrivare in fondo in champions
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
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