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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      Andata...
      Ma soffriamo troppissimo.









      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

      (L. Pirandello)

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        Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
        Andata...
        Ma soffriamo troppissimo.
        Sempre così.. Mah

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        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          Col culo stretto fino alla fine..una settimana fa a Napoli li hanno messi in mezzo..boh

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            IL PRIMATO TEORICO DEL MILAN “CORTO MUSO”

            Questo è il momento in cui ci si preoccupa di vincere e basta. La pratica del “corto muso” – concetto introdotto dal cavallaro Allegri, vecchio frequentatore di ippodromi – fa sempre più proseliti. E alla scuola filosofica ora si è iscritto anche Stefano Pioli che per il primo posto in classifica non sta più lì a guardare i dettagli. Vale per la Juve, vale per il Milan, probabilmente vale per tutti: la situazione è talmente fluida che tutti oggi si sentono legittimati al grande colpo. Per cui è decisivo ridurre al minimo i rischi.

            UN GOL DI KALULU, IL RESTO NON CONTA

            Non Giroud, non Ibrahimovic un gol di Kalulu per far fuori l’Empoli e basta, il resto della partita si può anche ingannare con un lunghissimo tran tran che altro non serve che a far scorrere il tempo e portarsi a casa questo temporaneo e ipotetico +5 sull’Inter. Che in realtà con due partite ancora da giocare può rovesciare il piatto e andare addirittura a +1 sul Milan. Il campionato attaccato ai se non è granché e rende tutti più guardinghi. Pioli continua a ripetere, abbastanza seccatamente, che la classifica non è reale. Ma intanto ogni vittoria, strappata anche alla meno peggio, scarica il peso sulle altre che devono fare altrettanto per mantenersi in gruppo.

            Credo che ormai ogni squadra e ogni allenatore si stia adeguando all’idea che le partite che rimangono vadano vinte assolutamente tutte, perché poi alla fine sarà un dettaglio a decidere. Milan e Napoli non avranno scontri diretti, Inter e Juventus si incontreranno per cercare di togliersi punti a vicenda.

            ALLA JUVE BASTA VINCERE, NON IMPORTA COME

            La Sampdoria è una squadra modesta, che non ha cambiato gioco e risultati da un allenatore all’altro. La Juventus l’ha battuta con un autogol di Yoshida, un rigore di Morata, e un altro gol di Morata che aveva tirato addosso al portiere Falcone. Szczesny – confermandosi il migliore nella specialità – ha parato pure un rigore a Candreva. E in mezzo a tutto questo non c’è una partita particolarmente brillante.

            Per quanto diffidi delle statistiche applicate pedissequamente al pallone, la Lega di Serie A dice che la Sampdoria ha tirato 16 volte in porta e la Juve 6 (5 contro 3 la Gazzetta, Google e gli altri). A conferma che spesso le partite prendono la loro strada a prescindere da quello che dicono i numeri più disparati. E comunque, per concludere, tre gol sono tre gol, non si può fare troppo gli schizzinosi con una squadra che ha il nono attacco della Serie A.

            DUE GOL DI MORATA E VLAHOVIC A SCARTAMENTO RIDOTTO

            Senza star qui a discettare sul perché e sul per come Vlahovic (stavolta tenuto a riposo in panchina) sia sotto il ritmo dei gol che segnava con la Fiorentina, è evidente che non si può stare in eterno ad aspettare dalla Juve un gioco e una spettacolo che non esistono. E’ una discussione inutile, teorica e del tutto oziosa. La Juve è la Juve per la sua capacità di fare risultato, non altro. C’è anche un certo dna che lo stabilisce, a prescindere se ci sia Allegri o meno in panchina.
            Siamo ormai a 15 partite senza sconfitte dal 30 novembre 2021. E dentro queste 15 partite il 3-1 alla Sampdoria è la decima vittoria. Gli evidenti benefici sulla classifica, con tanto di ipotesi scudetto, mandano in secondo piano l’aspetto puramente estetico che ormai frega sempre meno.

            VINCERE COSì ANCHE CON IL VILLARREAL

            In attesa di strappare un’altra vittoria di questo genere col Villarreal in Champions League – dove si firma? – se il risultato è positivo e se la vittoria arriva, qualunque essa sia, nessuno ne rifiuterà scandalizzato o inorridito il conseguente guadagno in classifica. Ma anzi lo accoglierà a braccia aperte pensando che non tutto di questa stagione è da buttare via. Anzi, molti cominciano pure a pensare che se ne possano ancora vedere delle belle, in Italia e in Europa.
            Allegri intanto vi dirà che Vlahovic non fa gol perché “lui tira dritto verso la porta, mentre gli altri gestiscono la palla”. E che “bisogna recuperare Dybala perché ci dà altre soluzioni offensive”. In realtà che Vlahovic faccia o non faccia gol, che Dybala giochi o non giochi – tanto a fine stagione un caro saluto e addio – la Juve oggi sta bene a tutti così com’è.

            Serie A, la Juventus vince a Marassi contro la Sampdoria 3-1 con due gol di Morata. Il Milan batte 1-0 l'Empoli, gol di Kalulu, è primo a 63 punti
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              GIORNATA N. 29
              Sabato 12 marzo 2022
              Salernitana – Sassuolo 2-2
              Spezia – Cagliari 2-0
              Sampdoria – Juventus 1-3
              Milan – Empoli 1-0


              Domenica 13 marzo 2022
              Fiorentina – Bologna 12.30
              Verona – Napoli 15.00
              Atalanta – Genoa 18.00
              Udinese – Roma 18.00
              Torino – Inter 20.45
              Lunedì 14 marzo 2022
              Lazio – Venezia 20.45
              ...ma di noi
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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                L’analisi di Sconcerti: Milan, la superiorità calma dei primi. Ma la Juve c’è

                Il gioco è sempre in controllo e meno affidato al colpo del singolo anche contro avversari che di solito incontrano la distrazione del Milan. La Juve ha vinto senza problemi, in questo momento ha la fortuna dei semplici

                di Mario Sconcerti

                Il Milan si porta piuttosto avanti sul lavoro e batte un Empoli scolastico, sempre piacevole, mai seriamente dentro la partita. Non è stata una grande prestazione, è stato un successo regolare, normale, da squadra vera che ha qualche difficoltà al momento di trovare il gol. Sono appena sei le reti nelle ultime otto gare. Gioca bene il Milan dei tre centrocampisti, ognuno regista nella sua zona, lascia poco agli avversari e poco regala anche a se stesso.

                Ha giocato una partita veloce subito all’inizio, quando si è tolto il pensiero del gol, poi ha cominciato a gestire la partita con insistenza, mestiere e un accenno di noia. Non c’è mai stata davvero incertezza, l’Empoli ha confermato di conoscere il calcio, ha schemi e velocità ma non per questi livelli. È poi vicina alla pace dei risultati, questo gli ha fatto perdere cattiveria, non vince dal 12 dicembre. Il piccolo vuoto al gusto della vittoria è venuto dalla mancanza del secondo gol milanista, ma non era una grande richiesta, il risultato non è mai stato in bilico. Con un po’ meno di accademia, con un Leao meno spettacolare e più denso, si poteva abbinare serenità e gol.

                La nota forse decisiva è che con i tre centrocampisti, in sostanza con Kessie numericamente al posto di Diaz, il gioco è sempre in controllo e meno affidato al colpo del singolo anche contro avversari che di solito incontrano la distrazione del Milan. È una superiorità calma, mai eccessiva, mai in pericolo. È un annuncio diverso, una specie di grande rilancio per la parte finale di stagione. È entrato un po’ in gioco anche Ibrahimovic, più sostituendo Leao che Giroud. Una presenza che è comunque stata un’aggiunta dichiaratamente leggera. Comincia a stupire Kalulu, autore di un gran gol perché non segnato con la parte piatta del piede, ma quasi di collo, cercando in corsa la forza e il colpo a giro. Questo ragazzo ha fisico, disciplina, e classe, una scoperta ormai definitiva.

                Intanto la Juve continua a vincere. Una partita chiara per differenza tecnica, un po’ avventurosa per episodi: due rigori e in pratica quasi tre autogol. La Juve ha vinto senza problemi, in questo momento ha la fortuna dei semplici. La Samp è un po’ alla deriva, gioca alla pari, non pressa, si è spenta sulle due linee della Juve quasi con rassegnazione. La Juve c’è, è viva, ha voluto confermare che era forte anche senza tutto il mercato di gennaio. È un’onda di qualità diventata anomala, non è chiaro dove il suo piccolo tsunami si sfrangerà. Ma è pronta a molte cose.

                CorSera
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                  Torino-Inter, probabili formazioni e dove vederla in tv

                  I nerazzurri in emergenza, in difesa manca De Vrij e a centrocampo non c’è Brozovic. Al posto del croato dovrebbe giocare Vecino. Nel Torino tra i pali spazi ancora a Berisha

                  Qui Inter

                  La trappola perfetta. Uscita dall’orbita Champions, l’Inter deve tornare a correre sul pianeta serie A. La trasferta di Torino è svincolo cruciale della stagione.



                  Se davvero la vittoria di Anfield ha messo qualcosa di positivo nel motore nerazzurro lo si capirà stasera. Di certo ha lasciato strascichi pesanti per Simone Inzaghi, costretto a giocarsi un match vitale senza De Vrij e soprattutto Brozovic. Dell’olandese si sapeva, la defezione del croato, non convocato, è inaspettata. Sembrava recuperabile, non ce l’ha fatta a salire sul pullman. Ha provato ad allenarsi con il gruppo, sentiva dolore, è rientrato in spogliatoio. Da vedere se riuscirà a esserci per il match di sabato prossimo contro la Fiorentina.


                  L’assenza stravolge l’assetto dell’Inter e aumenta i timori. Brozovic non c’era contro il Sassuolo, l’allenatore decise di abbassare Barella al suo posto: finì con una sconfitta dolorosa per morale e classifica. Stavolta il piano gara dovrebbe essere diverso, con uno tra Vecino (favorito) e Vidal davanti alla difesa, dove D’Ambrosio potrebbe sostituire De Vrij. La perdita di Brozovic può essere compensata dal ritorno di Dzeko e dal ritrovato stato di forma di Lautaro. I quattro gol segnati nelle ultime due partite hanno restituito all’argentino forma e tranquillità per lo sprint finale.

                  L’arma in più di Inzaghi però è Dzeko. Il bosniaco è stato tenuto a riposo a Liverpool, «preservato per il Torino» aveva confermato Inzaghi nella notte di Anfield. Il centravanti è l’uomo per mettere in difficoltà Bremer, il centrale granata che ha cancellato Vlahovic nel derby contro la Juve. Il Torino non attraversa un gran momento: zero vittorie nelle ultime sei partite, l’Inter però in trasferta si è inceppata, tre pareggi in tre uscite. Lontano da San Siro ha perso il passo scudetto e nel girone di ritorno ha messo insieme, fin qui, 3 punti in meno rispetto alle stesse gare giocate all’andata. Le altre corrono, l’Inter segna il passo, consola solo in modo parziale dover recuperare la partita contro il Bologna.


                  Inzaghi ha bisogno di uno scatto e di farlo adesso, lasciare punti per strada rischia di segnare la stagione e la corsa scudetto, quello del Toro però è un campo durissimo, con una difesa, la quarta migliore del campionato, che fa poche concessioni. Per l’Inter è ora di riaccendersi, il rischio è complicarsi la vita.


                  Qui Torino

                  Arbitra il Toro. Sia per quanto riguarda lo scudetto sia nella corsa Champions. Questa sera i granata ospiteranno l’Inter, e da qui a fine campionato all’Olimpico-Grande Torino sono attesi anche Milan, Napoli e Roma, senza dimenticare le trasferte di Bergamo (contro l’Atalanta) e di Roma (sponda laziale). La banda Juric ha nel frattempo fermato sull’1-1 la Juve («grande partita, siamo andati vicini alla vittoria», il pensiero del croato), unico punto raccolto finora contro le prime 6 della classe.

                  Tutte di misura però le varie sconfitte, spesso immeritate. Stimoli ulteriori, forti, per dare un sapore piacevole a una stagione comunque già positiva se paragonata alle due precedenti, vissute pericolosamente ai confini della zona retrocessione. «Dobbiamo conquistare ancora tutto — dice Juric —. La sensazione è che abbiamo ribaltato la situazione su tante cose, ma per varie ragioni in molte partite ci è mancato uno step ulteriore e non abbiamo raccolto quello che meritavamo. Ci sono periodi in cui incidono gli episodi, tra portieri che parano tutto, momenti discutibili, pali colpiti... Problemi con alcune decisioni arbitrali? A volte gira bene, a volte no. Dal gol contro il Venezia in avanti siamo stati un po’ danneggiati, compreso l’ultimo episodio di Bologna che era abbastanza chiaro».

                  L’avvicinamento alla gara di questa sera «è stato complicato — racconta Juric —, perché l’influenza è entrata nello spogliatoio». Lukic, Bremer e Rodriguez hanno pochi allenamenti nelle gambe e vanno verificati fino all’ultimo, Sanabria rischia, Zima non ci sarà. E in porta giocherà ancora Berisha. «Abbiamo comunque voglia di fare una bella partita contro i campioni d’Italia — conclude Juric —. Per ottenere punti dovremo essere stracompetitivi, va alzato il livello tecnico».

                  Probabili formazioni

                  Torino, ore 20.45
                  Torino (3-4-2-1): 1 Berisha; 26 Djidji, 3 Bremer, 13 Rodriguez; 17 Singo, 10 Lukic, 38 Mandragora, 27 Vojvoda; 4 Pobega, 14 Brekalo; 9 Belotti. All.: Juric
                  Inter (3-5-2): 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 37 Skriniar, 95 Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barella, 8 Vecino, 20 Calhanoglu, 14 Perisic; 9 Dzeko, 10 Lautaro. All.: Inzaghi
                  Arbitro: Guida
                  Tv: ore 20.45 Dazn

                  CorSera
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Mou a Udine, tour de force Champions: dubbio Zaniolo, El Sha subito in campo

                    Dopo la sofferta vittoria con il Vitesse Josè Mourinho ha puntato tutto sul recupero delle energie da parte del gruppo in vista dell'Udinese e del tour de force che attende la Roma: oltre all'impegno di oggi, i giallorossi scenderanno nuovamente in campo per la Conference giovedì, quando si giocheranno la qualificazione, per poi affrontare la Lazio in campionato. La squadra giallorossa è arrivata in Friuli ieri sera, con un charter Eindhoven-Trieste organizzato ad hoc per evitare un ulteriore spostamento dalla Capitale.

                    Al netto delle assenze per squalifica di Kumbulla e Mkhitaryan, il portoghese sembra avere le idee chiare per la sfida contro la squadra di Cioffi: Smalling, Mancini e Ibanez a difendere Rui Patricio, con Karsdorp, Pellegrini, Cristante, Oliveira e uno tra Zalewski e El Shaarawy - azioni al rialzo per il numero 92 dopo la prestazione infrasettimanale - ad agire in mediana. Davanti pochi dubbi sulla coppia Zaniolo-Abraham, anche se nel ritiro di Arnhem è stato provato Felix in più di un'occasione.


                    (Repubblica)
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                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                          Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio


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                          Pensa quanto rosica Donnarumma...
                          Originariamente Scritto da Marco pl
                          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          IO? Mai masturbato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          Io sono drogato..

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                            Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                            Pensa quanto rosica Donnarumma...
                            Grande acquisto del Milan,e di ingaggio non costa neanche tanto.

                            Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
                            (ride)

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                              Partita bruttina di Ronaldo eh
                              Originariamente Scritto da Alberto84
                              Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                              Originariamente Scritto da debe
                              Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                              Originariamente Scritto da Zbigniew
                              Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                              Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                                Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
                                Partita bruttina di Ronaldo eh
                                Per tanti era finito... [emoji23] [emoji23] [emoji23]
                                Che stolti.

                                Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎