If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
L'Inter sembra tornata in forma. Sara' dura perda punti d'ora in avanti.
Lautaro aveva un blocco psicologico dall'ansia di tornare al gol, la tripletta alla Salernitana e il gran gol di oggi lo avranno caricato e penso non starà a digiuno nelle restanti partite. I nerazzurri potrebbero aver risolto il mal di gol di questo periodo
Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk
Lautaro aveva un blocco psicologico dall'ansia di tornare al gol, la tripletta alla Salernitana e il gran gol di oggi lo avranno caricato e penso non starà a digiuno nelle restanti partite. I nerazzurri potrebbero aver risolto il mal di gol di questo periodo
Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk
E c'è chi crede allo scudetto alla Juve hahahahah. Neanche in un mondo parallelo.
Champions League, Inter vince a Liverpool, segna Lautaro. Fuori per rosso a Sanchez
DOPO LAUTARO LA DOCCIA FREDDA: A SANCHEZ LA RESPONSABILITA’ DELL’ELIMINAZIONE
Inter fuori dalla Champions League, dopo aver sognato per due minuti l’impresa di restituire gli schiaffi di San Siro al Liverpool. E lasciarlo lì, ad Anfield. Vittoria per 1-0, ma è troppo poco non basta. Inutile girarci troppo intorno. Colpa soprattutto di Alexis Sanchez, soprannominato El Niño Maravilla, – Maravilla soprattutto per il Liverpool che ringrazia sentitamente – autore di due falli scellerati e sconsiderati. Al primo gli è andata bene con la sola ammonizione, al secondo più o meno uguale (in scivolata la suola tacchettata sulla caviglia invece che sul ginocchio) l’arbitro gli ha mostrato il secondo giallo e l’ha buttato fuori. Matematico, inevitabile e pure corretto.
E’ vero che dovevi fare un miracolo in casa del Liverpool, e stavi vincendo, ma anche ai miracoli non puoi chiedere l’impossibile.
MA E’ COLPA ANCHE DI INZAGHI: NON CAMBIA SANCHEZ, LASCIA DZEKO IN PANCHINA
L’Inter era appena passata in vantaggio con uno straordinario gol di Lautaro ma Sanchez ha subito spento la speranza dell’impresa. Con l’espulsione arrivata ad appena due minuti dal gol dell’entusiasmo e della pazza idea di fare davvero d’impresa non c’era già più speranza.
In secondo luogo, è in parte colpa anche di Simone Inzaghi, che Sanchez stava per sostituire ma l’ha tenuto dentro dei minuti troppo. Lui che è sempre molto attento a sostituire quelli ammoniti proprio per non rimanere in dieci. E soprattutto strano, molto strano anche che tra i cinque giocatori buttati dentro nel secondo tempo non ci sia stato Dzeko, che la zampata del gol avrebbe potuto cercare. Arrivato a Liverpool in Champions League il troppo timido Simone Inzaghi si è fatto prendere dal braccino, dai timori, dalla mania dei calcoli, da quei retropensieri del solito calcio italiano sempre così speculativo, si è messo insomma a pensare alla partita col Torino. Segno che il fuoco, la grande ambizione ancora non ce l’ha dentro e che nella sua testa c’è un limite che deve spostare molto in avanti.
UNA BELLA INTER, UNA TRAVERSA E DUE PALI DEL LIVERPOOL
Ma se vinci ad Anfield, diciamolo, è per definizione una bella Inter. Così come se ne prendi due in casa dal Liverpool non può essere stata una bella Inter. Non è stata perfetta, ma non puoi cercare la perfezione in partite del genere, che si giocano anche sui nervi, sugli episodi, sul tutto per tutto. Per quanto sconfitto dopo aver giocato un po’ distrattamente e senza far valere il suo maggior potenziale, il Liverpool ha pur sempre preso una traversa e due pali con Salah.
Ovviamente nel conto ci sono i due gol presi all’andata a San Siro da Firmino e Salah nell’ultimo quarto d’ora di partita. Si esaltarono molto i primi tre quarti di quella partita, ma il calcio non è uno sport dove si vince o si perde ai punti, gli episodi contano e pesano. Anzi dirò di più, il calcio è fatto di episodi. Tutto il resto sono i se e i ma.
INZAGHI A LIVERPOOL PENSA A DZEKO IN CAMPIONATO A TORINO…
Adesso, ad eliminazione ormai maturata, dice Inzaghi: “C’è il grande rimpianto di essere stati sorteggiati contro una delle squadre migliori d’Europa e di averlee comunque tenuto testa. Paghiamo l’ultimo quarto d’ora della partita d’andata. L’Inter esce fortificata dal doppio confronto. Non ho il rimpianto di non aver sostituito Sanchez, stava facendo bene e non stavo per sostituirlo”. Ma in panchina in una partita del genere sono rimasti inspiegabilmente giocatori come Dzeko, Gosens e Caicedo che avrebbero potuto giocare le loro carte disperate in attacco. “Avevamo problemi fisici, stavamo giocando in dieci. Dzeko aveva giocato tre partite consecutive, ho preferito preservarlo per Torino. Ho cercato di tenere la partita in ballo fino all’ultimo”.
I SOLITI TABU’ SU CHAMPIONE LEAGUE E SCUDETTO
Insomma il braccino e i calcoli che non si addicono a una grande squadra. L’Inter ha disputato un bell’ottavo di finale contro il Liverpool ma l’impressione è che non se la sia giocata fino all’ultimo. Le resta adesso la lotta scudetto, quelli che pensano che Champions League e Scudetto siano come l’acqua e l’olio, diranno che ora in campionato l’Inter può andare più facilmente fino al traguardo.
Secondo me la mancanza della Champions League si farà sentire, eccome.
Champions League, l'Inter vince a Liverpool con un gol di Lautaro Martinez ma è eliminata. L'espulsione di Sanchez compromette la qualificazione dell'Inter
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Liverpool – Inter 0-1 (andata 2-0)
AI QUARTI: LIVERPOOL
Mercoledì 9 marzo 2022
Manchester City – Sporting Lisbona (andata 5-0)
Real Madrid – Paris Saint Germain (andata 0-1)
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
L'analisi di Sconcerti: Juventus e lo scudetto: i numeri dicono che non si può fare
Un po' di conti: se la Juve ha recuperato a Milan e Inter 4-5 punti in 14 partite, è molto difficile ne possa recuperare 7-8 in dieci giornate. Le proiezioni finali dicono che lo scudetto si vince a 81 punti, molto pochi. Inter ancora davanti, Milan regolare
di Mario Sconcerti
Aggiungerei qualche dato solido alle parole sulla corsa scudetto. Solido vuol dire basato su dati oggettivi e non su giudizi di parte. E, per esempio, vedere il calcio da tifosi come facciamo tutti, significa per definizione vederlo da una parte. La base oggettiva la forniscono le 14 partite senza sconfitta della Juve, cioè la sua rimonta. Dove ha portato? Guardiamo il dettaglio. Questa era la classifica dopo la quattordicesima giornata, metà campionato fa: Napoli 35 punti, Milan 32, Inter 31, Juventus 21.
Sono dati quasi dimenticati, ma evidenti. La Juve ha recuperato 10 punti al Napoli, 4 al Milan, 5 all’Inter. Per capire che cosa può accadere nelle ultime dieci giornate è importante stabilire la velocità di queste quattro squadre, cioè la media punti tenuta ogni partita durante le 14 giornate di rimonta della Juve. È il dato più realistico che possiamo mettere in campo: Napoli 1,57 (punti a partita), Milan 2, Inter 2,07, Juve 2,28.
Primo dato molto intuitivo. Se la Juve ha recuperato a Milan e Inter 4-5 punti in 14 partite, è molto difficile ne possa recuperare 7-8 in dieci giornate. Naturalmente la media dell’Inter è calcolata su 13 partite. Manca il recupero con il Bologna. Ma questa classifica permette di arrivare comunque a una proiezione reale di fine campionato. Con questi punti medi la classifica finale sarebbe questa: Inter 80,77 punti, Milan 80, Juve 76-75, Napoli 72-73.
A questo punto dipende da che significato vogliamo dare al decimale di differenza tra Inter e Milan. È molto semplice: la cifra viene fuori moltiplicando la media dell’Inter nelle ultime 13 partite (cioè 2,07) per le undici giornate finali. Ma la media, 2,07, è impossibile da realizzare nel recupero di Bologna dove si possono fare tre risultati che darebbero tutti più o meno di 2, mai 2. Quindi, per questa strada teorica, a Bologna l’Inter deve per forza vincere. A quel punto arriverebbe a 81 finali. È interessante guardare la Juve. Riprenderebbe il Napoli e finirebbe al terzo posto. Si può fare un’osservazione classica: dieci partite si possono anche vincere tutte, quindi per chi ci riuscisse, la media si alzerebbe fino a livelli imprevedibili. È vero, ma vincere sempre non è un’ipotesi, è una speranza. Può succedere, ma quest’anno dieci vittorie consecutive non sono riuscite a nessuno.
Resta da prendere in considerazione un’ultima ipotesi reale, il risultato di Juventus-Inter, ultimo scontro diretto rimasto. Vincesse la Juve il suo totale punti non cambierebbe molto perché la Juve parte da una media già alta, 2,28 a partita. Resterebbe terza sempre intorno ai 76 punti. Per l’Inter invece è un altro risultato decisivo. Perdesse, la sua proiezione finale scenderebbe da 80,7 a 78; a 79 se pareggiasse. Non basterebbero.
In fondo a questo viaggio le conclusioni sono cinque: lo scudetto si vince intorno agli 81 punti. Cioè molto pochi. Basta ricordare che l’ultimo Napoli di Sarri con 91 punti arrivò secondo.
Altra conclusione: nemmeno il netto miglioramento della Juve consente di pensare allo scudetto. Terzo, il Napoli è sulla strada del quarto posto. Quarto, l’Inter è ancora in vantaggio su tutti, sia pure di pochi decimali. Quinto, il Milan è la squadra più regolare, ma di una regolarità che non basta. Serve una piccola accelerazione. Ripeto, queste sono proiezioni basate sui risultati effettivi della seconda metà di campionato, hanno quindi un carattere forte, ma non definitivo. Non sono però il parere di nessuno. Rispondono a un criterio oggettivo. Ma perfino il vecchio Popper, dal suo giardino di Londra, ricordava che dietro un ciuffo d’erba si nasconde il caos.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta