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La zampata scudetto del Napoli, vince in casa della Lazio con i gol di Insigne e Fabian Ruiz, approfitta del momento no di Milan e Inter e balza in testa affiancando i rossoneri. Più che una corsa è una rissa scudetto ormai aperta a quattro squadre: Napoli, Milan, Inter e Juventus. E Spalletti dopo essersi fatto il segno della croce sul campo dell’Olimpico esplode: “Ma non rompete i cog….i! Qui c’è una brutta atmosfera, avete visto ora se abbiamo carattere o no?”. Insomma la tensione è altissima, la rissa scudetto è già cominciata
Napoli vince in casa della Lazio con Insigne e Fabian Ruiz, nel momento no di Milan e Inter e va in testa. Lotta scudetto fra Napoli, Milan, Inter e Juventus.
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nella necropoli deserta»
La vittoria ottenuta dal Napoli a Roma con la Lazio è un concentrato di grande personalità e grande gioco. La squadra di Spalletti ha meritato perché ha giocato meglio, creando molte più occasioni della Lazio. Ci sono state tante cose positive, a cominciare da Insigne: nonostante quello che sarà l'epilogo malinconico con la partenza per il Canada, sta facendo il leader vero. Il colpo del gol è abbastanza facile per lui, ma sottolineo la delicatezza della palla data a Fabian Ruiz per il tiro della vittoria. Lo ha messo nelle condizioni di tirare senza dover controllare, anche perché un attimo più forte e quel passaggio non gli avrebbe consentito di tirare di prima. E poi Ounas, Elmas e Lobotka sono entrati perfettamente in partita: merito di Spalletti, perfetto nell'azzeccare i cambi. Insomma, una squadra che gioca così merita di arrivare fino in fondo. La Lazio invece non mi è piaciuta, non ha saputo essere umile continuando a giocare da dietro e sbagliando molto. Domenica la sfida di vertice Napoli-Milan, ma non possiamo dire che chi vince avrà lo scudettO. C'è infatti l'Inter da tenere in considerazione assoluta. Inoltre vediamo le prossime tre partite della Juve.
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L’analisi di Sconcerti su Inter e Milan: ai nerazzurri manca gioco, rossoneri senza equilibrio e col mistero Ibra
La squadra di Inzaghi ha il problema del gol. Barella e Calhanoglu si sono persi. Nel Milan reparti distanti. Siamo tutti innamorati di Leao ma quello che serve per vincere è Giroud
di Mario Sconcerti
La prima cosa osservabile oggi è che Milan e Inter sono due squadre lunghe. Significa che lasciano troppo spazio tra un reparto e l’altro, questo aumenta le difficoltà nel costruire gioco e apre ai contropiedi di avversari facili che partono dal basso. A Genova l’Inter ha fatto una partita quasi onesta per il periodo, ma ha rischiato troppo contro una squadra che segna pochissimo. E non è mai stata arrogante, mai con la sicurezza di chi si sente più forte. L’Inter migliore è rimasta alla vigilia della partita con il Liverpool. Poi non l’ha soltanto persa, si è sentita inferiore. Conte avrebbe rivoltato lo spogliatoio incendiando l’orgoglio di tutti, Inzaghi e l’ambiente sono stati invece consolatori.
Ma una squadra sa quando è fuori misura, lo sente dalla fatica che fa a trovare l’avversario. Lì si è spenta un’idea di futuro, una parte di progetto. Questo ha subito ingrigito i più dotati, i più sensibili alle grandi illusioni: si sono persi Barella e Calhanoglu, idea e istinto del gioco. Certo, sono stanchi, ma soprattutto sono stupiti, come avessero perso l’illusione di essere immortali. Tutto quello fatto nel tempo li aveva portati a vedere il Liverpool vincere in scioltezza a casa loro. Non è stanchezza, è confusione, non capire perché, cosa sei davvero. Non è un segreto del calcio, capita a ognuno di noi. Avesse battuto il Liverpool, oggi l’Inter avrebbe 4-5 punti in più e non sentirebbe nessuna fatica.
Poi c’è il problema del gol, che è di Lautaro, ma anche di Sanchez e Dzeko. Nelle ultime otto di campionato tra gli attaccanti ha segnato solo Dzeko e appena due gol. Quando la crisi è generale vuol dire che alla fonte c’è un problema di gioco. Quello di Inzaghi tende a escludere sia Lautaro che Sanchez perché pieno degli scatti di Perisic e Dumfries che si chiudono con palloni al centro adatti solo a Dzeko. Lautaro e Sanchez sono in una zona di campo neutra, perduta tra la spinta di Calhanoglu e Barella e i palloni tesi degli esterni. Guardano il gioco da un punto vuoto. Quando si è fuori pensiero è questo che capita, si diventa tutti più lenti e inadatti. Va aggiunto che Brozovic ormai è marcato a uomo davanti alla sua area. Questo lo costringe a fare il giro più lungo nel cominciare il gioco. C’è troppo spazio tra lui e Barella, poi tra lui e la linea di difesa. Questo a sua volta apre spazio ai contropiedi. In sostanza l’Inter da due mesi è una squadra fuori asse. Non sarà sempre così, il calcio è anche caso e il caso si moltiplica quando si hanno buoni giocatori come l’Inter. Ma adesso va così.
Nel Milan siamo tutti innamorati di Leao ma quello che serve per vincere è Giroud. Lui solo ha i gol che mancano al Milan. Leao ha i gol belli, Giroud quelli facili. Potrebbe bastare anche Ibrahimovic su cui però non so dire nulla nel senso che appartiene ormai a un territorio inesplorato, è un esperimento in ogni partita. È lungo sul campo anche il Milan perché Kessie dà meno e Tonali corre da troppe parti. Credo però si sia rinunciato in fretta a un equilibratore come Saelemaekers. Messias ha più idee, ma meno peso tattico. Forse è un caso, ma da quando sono cominciati gli avvicendamenti tra lui e Saelemaekers, alla tredicesima giornata (sconfitta a Firenze), il Milan ha perso equilibrio. La mia impressione è che il Milan sia stato tenuto in gara dalla perdita di fiducia dell’Inter, ma ormai c’è e arriverà fino in fondo.
Un discorso a parte merita la Juve di Vlahovic. In un campionato di pressing e difese schierate a centrocampo, il contropiede di Allegri è una sorpresa. E il calcio questo deve essere, sorpresa. Spesso abbiamo un concetto strano della modernità, pensiamo sia la cosa migliore. In realtà è solo l’ultima e non cancella il buono di quello che è venuto prima. In sostanza, Einstein è stato un genio, ma della fisica di Galileo se ne parla ancora tanto. Allegri è Galileo, vecchio di secoli, ma sempre capace di vincere. E Vlahovic gli è cascato come un pennello.
CorSera
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L'anima de li mejo mortacci loro.
Credo racchiuda un po' tutto il livore e il rancore, cistifellea compresa, che questa squadra o meglio CONDANNA, sono in grado di regalarci.
La doppia traversa presa dallo stesso giocatore pensavo fosse possibile solo su Fifa Ultimate
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In 42 anni che tifo sta squadra demmerda, mai avevo visto una cosa del genere: pali, traverse, Provedel che ha parato pure i moscerini, giocatori nostri che manco co la porta co le rotelle segnano: se devono svejà freddi tacci loro.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
Spalletti devi capire che se a 11 giornate dalla fine sei in gioco per lo scudetto col Napoli è normale che avrai addosso uno stress folle.
non puoi lamentartene
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
In 42 anni che tifo sta squadra demmerda, mai avevo visto una cosa del genere: pali, traverse, Provedel che ha parato pure i moscerini, giocatori nostri che manco co la porta co le rotelle segnano: se devono svejà freddi tacci loro.
Il pallone che Pellegrini non riesce a ribattere in rete (credo per due volte) nel finale, credo andrebbe studiato al CERN
Il Napoli ha un calendario molto complicato. Come il Milan, ha poco (il Milan per nulla) approfittato della stanca dell'Inter, quando invece c'era da accumulare un vantaggio per mettersi un attimo con dei punti in cascina sull'Inter. E' questa mancanza delle due avversarie che molto probabilmente farà vincere il campionato all'Inter, perchè poi le crisi o crisette passano e non siamo nemmeno ancora a marzo.
Già alla prossima l'Inter potrà approfittare dello scontro diretto tra Napoli e Inter.
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Mi sono confuso ovviamente Napoli-Milan. Ecco l'Inter ha l'ulteriore vantaggio che ha già giocato contro entrambe.
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Credo anche io vincerà l'Inter, ma i discorsi sul calendario facile sono relativi quando poi vedi l'Inter e Milan pareggiare con le ultime due in classifica.
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