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Champions League, brutta mazzata per l’Inter. Il Liverpool arriva a San Siro e lo sbanca con una vittoria cinica e con i gol implacabili di Firmino e Salah. Si parla di grande partita della squadra di Inzaghi e di sconfitta immeritata: ne siamo così sicuri? A parte che il match è stato la fotocopia del derby perduto col Milan – allora è un vizio! – nel calcio conta chi fa più gol, e se li sprechi finisci nei guai. Secondo Inzaghi è stata un’Inter che avrebbe meritato ben altro. Sarà, ma la botta c’è stata e si può vincere o perdere anche così. Facciamocene una ragione…
Lo dico subito, non sono d’accordo con quello che sento in giro. Per me non è stata una grandissima Inter. Se fosse stata una grandissima Inter, non avrebbe perso 2-0 a San Siro contro il Liverpool. Ecco partiamo da qui, giochiamo a carte scoperte. Io credo che, proprio perché aveva un grande avversario davanti, ci volesse un’Inter più tosta e più cattiva. Chi mastica calcio lo chiama cinismo. Significa fare gol senza sprecarsi troppo, approfittare di quello che si riesce a produrre, giocare non necessariamente bene o in maniera spettacolare ma comunque spuntarla. Il calcio è un malefico misto di questa roba qui.
Simone Inzaghi non è un tipo abbastanza cinico e non può di conseguenza guidare un’Inter cinica, vagheggia l’Inter del bel gioco e padrona del campo. Se fosse un po’ meno esteta e un po’ più cinico, se non pensasse di doversela per forza giocare alla pari, dovrebbe dire a Calhanoglu che prendere una traversa non è un tiro sfortunato, ma sbagliato perché ci vuole venti centimetri più basso. E a Lautaro dovrebbe rimproverare che non può arrivare un attimo in ritardo sul pallone o tirare al lato, perché giocando contro il Liverpool solitamente di occasioni non se ne riescono a creare tantissime e dunque quelle poche vanno “cinicamente” sfruttate. Lo stesso potrebbe dire a Dzeko, che non è stato all’altezza del compito e non ha mai impegnato Alisson.
Il Liverpool sì che è stato cinico, ha giocato una partita ordinaria e poi quando gli è capitato eccolo lì, doppio colpo al mento e ti spedisce ko. Firmino e Salah sono molto “cinici” e forse pure una spanna superiore oggi ai calciatori dell’Inter.
Capisco. Il clima è molto giustificazionista. Sarà anche stata una bella partita quella dei nerazzurri, ma io non ho visto un’Inter che ha giocato clamorosamente meglio del Liverpool, e quelle occasioni che ha creato le ha tirate fuori lo specchio della porta. Non sono state molte di più di quelle del Liverpool e per di più non mi sembra un pregio.
Per me il calcio non è teoria, dire che “è mancato solo il gol” è un controsenso, una consolazione, un luogo comune, uno stupido ossimoro che pretende di dimostrare l’inesistenza di quello che non può mancare. Può stare in piedi casomai il concetto contrario: “C’è stato il gol è mancato tutto il resto”. Piaccia o no poi diventa solo questione di gusti.
Dire che l’Inter ha dominato per 75’, a parte che non è vero e a parte che ricorda terribilmente il derby col Milan – cioè deve essere un vizio oppure ci deve essere uno spiritello malefico a San Siro: al 75? segna Giroud e al 75? segna Firmino – significa considerare il calcio come i tuffi e la ginnastica. Partita vince chi ha fatto più gol al 90’, direbbe Boskov, e i punti soprattutto non sono quelli delle pagelle che poi facciamo tutti. La partita l’ha vinta il Liverpool che ha fatto un po’ meno gioco, ma non troppo di meno, e meno controllo a centrocampo, e quando gli è capitata l’occasione non l’ha sbagliata. Probabilmente è vero, questo sì, la differenza l’hanno fatta i cambi. L’Inter ha messo dentro Sanchez che non ha fatto nulla di più di Lautaro, e il Liverpool ha messo dentro Firmino al posto di Diogo Jota e ha vinto la partita.
Il commento di Inzaghi va ovviamente nel senso giustificazionista ed è una sequenza di rimpianti. “Speriamo di non incontrare il Liverpool tutte le partite. Abbiamo fatto una grande gara. Alla prima mezza distrazione loro hanno fatto un gol incredibile. Questa partita sarà di buon auspicio. La mia Inter avrebbe sicuramente meritato di più. Abbiamo giocato una una grandissima partita”.
Concludendo. E’ finita come si poteva immaginare, il Liverpool era favorito e ha rispettato il compito. Nessuno pretendeva moltissimo da un’Inter che comunque sta facendo un’ottima stagione, dopo che la società in estate – è bene ricordarlo – l’ha semismontata per poi ricostruirla, sia pure molto efficacemente, sul mercato. Dunque l’apprezzamento del lavoro e dell’impegno dimostrato c’è tutto, questo sì.
Ma la mazzata indubbiamente resta e fa male. Se poi ci si vuol convincere per forza di non aver meritato la sconfitta e di aver fatto una grandissima partita, credo che faccia soffrire ancora di più. Bisognerebbe farsene una ragione, tutto qui.
CHAMPIONS LEAGUE 2021-2022 OTTAVI DI FINALE ANDATA Martedi 15 febbraio 2022 Sporting Lisbona - Manchester City 0-5 (7' Mahrez MC, 17' Bernardo Silva MC, 32' Foden MC, 44' Bernardo Silva MC, 50' Bernardo Silva MC) Paris Saint Germain - Real Madrid 1-0 (90'+4' Mbappé) Mercoledì 16 febbraio 2022 Salisburgo - Bayern Monaco 1-1 (in corso)
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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Purtroppo ho acceso la tv mentre facevo colazione e mi sono apparse le prime pagine dei giornali "occasione sprecata Inter" la può ribaltare al ritorno, non sono imbattibili, Inter beffata.
Non ho visto la partita ma quei pochi minuti che ho acceso vedevo sempre maglie rosse nei 20 metri, leggo le statistiche e l'Inter ha fatto 0 tiri in porta,dispiace abbia perso ma sono totalmente sbigottito dalla mistificazione oppure han ragione i giornalisti? Non avendo visto la partita non posso valutare
Ma infatti tutta questa supremazia dell'Inter non l'ho vista affatto.
Non che il Liverpool abbia fatto chissà che, ma l'Inter non meritava di vincere.
Poi se non tiri in porta che vuoi fare.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Il dispetto del Psg al Real Madrid, prendere Haaland per vendicarsi di Mbappé
L'attaccante francese ha rifiutato il rinnovo e firmerà con il club spagnolo che sogna di affiancargli il bomber norvegese. Ma Leonardo si è mosso con Raiola per anticipare tutti e portare a Parigi il giocatore del Borussia Dortmund
L'attaccante francese ha rifiutato il rinnovo e firmerà con il club spagnolo che sogna di affiancargli il bomber norvegese. Ma Leonardo si è …
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Parigi aspetta il vero Messi, il campione che ha smesso di stupire
Nella vittoria del Psg sul Real c'è la firma di Mbappé, non quella della Pulce. Che oltre ad aver sbagliato un rigore è apparso lontano parente del giocatore capace di infiammare il pubblico. Oggi Leo sembra un vecchio regista che fa correre gli altri: come se ne vedono molti nei tornei minori
Nella vittoria del Psg sul Real c'è la firma di Mbappé, non quella della Pulce. Che oltre ad aver sbagliato un rigore è apparso lontan…
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Parigi aspetta il vero Messi, il campione che ha smesso di stupire
Nella vittoria del Psg sul Real c'è la firma di Mbappé, non quella della Pulce. Che oltre ad aver sbagliato un rigore è apparso lontano parente del giocatore capace di infiammare il pubblico. Oggi Leo sembra un vecchio regista che fa correre gli altri: come se ne vedono molti nei tornei minori
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Messi come sempre detto è un Campione assoluto, ma gran parte dei risultati li ha ottenuti oltre che grazie alle sue enormi qualità, al benessere della sua comfort zone, coltivata e coccolata a puntino.
Tolta quella, sono subentrante tutte le difficoltà di questo mondo.
Mentalmente abbastanza fragile sotto questo aspetto e non da Campione puro.
Un Maradona se ne sbatteva le palle della Comfort zone, era un fenomeno a prescindere da dove giocasse e con chi.
Ambiente o meno.
Imho, eh.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
L'Inter non ha un attacco di livello champions. Dzeko e Lautaro non garantiscono quella pesantezza e letalità che hanno altri reparti offensivi. E' da un pò che davanti si è inceppato il meccanismo.
Se andiamo a vedere alla fine le occasioni concrete sono state una, forse due. Il resto è un volume di gioco, espresso principalmente nei primi 20 minuti del primo tempo e nei primi 20 minuti del secondo tempo, che però non ha prodotto il risultato, non si è concretizzato in goal.
Detto che l'avversario era di massimo grado di difficoltà, la pagina dei "rimpianti" (che nel calcio sono comunque inutili, essendo un gioco dove è il risultato a determinare vittorie e sconfitte) si potrebbe aprire se ci fossero stati dei goal e si fosse stati puniti da uno sbaglio all'ultimo, da un rigore contestato, da un qualsivoglia impiccio del fato che in un nanosecondo ti manda a catafascio una partita che stai vincendo...ma in questo caso i goal non sono stati fatti, mentre il Liverpool l'ha risolta coi cambi, avendola sostanzialmente controllata per il resto del tempo.
Quindi il "mangiarsi le mani" della Gazzetta sarebbe esatto se chiamasse in causa gli Dzeko ed i Lautaro che non hanno segnato un goal, solo così avrebbe un senso il chiamare in causa un "rimpianto". Diversamente, a calcio vince chi segna. L'Inter non era 2-0 ed è stata raggiunta sul 2-2...era 0-0 e ne ha presi 2.
Se si vuol vedere invece il lato dolce, proiettandoci sul campionato possiamo dire che l'Inter non è in crisi (lo ha già dimostrato a Napoli), che atleticamente sta bene, che Inzaghi è comunque in controllo e che non ci sono particolari preoccupazioni per quel Milan (momentaneamente) in testa...per cui la marcia in serie A riprenderà a pieno ritmo.
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Messi come sempre detto è un Campione assoluto, ma gran parte dei risultati li ha ottenuti oltre che grazie alle sue enormi qualità, al benessere della sua comfort zone, coltivata e coccolata a puntino.
Tolta quella, sono subentrante tutte le difficoltà di questo mondo.
Mentalmente abbastanza fragile sotto questo aspetto e non da Campione puro.
Un Maradona se ne sbatteva le palle della Comfort zone, era un fenomeno a prescindere da dove giocasse e con chi.
Ambiente o meno.
Imho, eh.
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ormai ha i suoi anni anche lui, ma aspetterei a darlo per finito...
certo che il Messi visto fino ai 25/26 anni resta qualcosa di inumano per qualunque giocatore mai esistito sulla faccia della terra, era assurdo, ma non è più stato a quei livelli...
negli ultimi 2 anni poi un lento declino, ma vedo che con il rivale di sempre è in buona compagnia
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Inter-Liverpool di Champions, 0-2: Sconcerti: troppo rispetto per i Reds, forse ha pesato la gioventù di Inzaghi
Non si è mai avuta una vera sensazione di inferiorità, soprattutto nel secondo tempo, ma l’Inter ha giocato con la convinzione di avere davanti un avversario superiore
di Mario Sconcerti
È stata una bella partita tra due squadre che si sono rispettate a lungo, perfino troppo, per questo snaturando entrambe i loro schemi migliori. Il Liverpool ha tenuto sempre bassi i tre centrocampisti lasciando a Jota o Firmino il compito di tenere insieme i due reparti finali. L’Inter ha fatto la stessa cosa, soprattutto nel primo tempo, lasciando Brozovic molto indietro e Vidal a fare il bravissimo mediano, con l’unica corsa di Calhanoglu a cucire e inventare.
Due ottime squadre hanno cioè sacrificato metà di se stesse alla paura o al rispetto dell’altra. Il Liverpool si è scordato di aggredire per confermare la sua qualità migliore; l’Inter non ha scelto fino in fondo né la partita di gioco né un vero contropiede. È stata alla fine sfortunata l’Inter, non si è mai avuta una vera sensazione di inferiorità, soprattutto in apertura di secondo tempo quando parte della riverenza iniziale era ormai scomparsa.
La curva della partita si è appiattita su un gol estemporaneo di Firmino, forse bello, certamente glaciale per il grande freddo portato. Poi ha segnato Salah. La partita ha assunto così la crudeltà della differenza vera, i bravi da una parte, tutti gli altri in fondo. Non è stato così, l’Inter ha giocato spesso bene ma con la convinzione di avere davanti un avversario superiore, mai incontrato. Non ha cercato la forza, la qualità che invece ormai conosce. Ha pensato a trovare spazio alle spalle dell’avversario, con ripartenze mai davvero convinte e non fortunate. Resta troppo vuoto tra le mani, come un’ingiustizia subìta. In realtà è qualcosa che va oltre la qualità morale del risultato. I due gol del Liverpool, proprio perché ingiustificati, danno il segno di una differenza spontanea, portata a nascere da sola. Il migliore è stato Calhanoglu, in partita sono stati anche Dumfries, Perisic e Vidal. È mancata l’anarchia di Barella, fondamentale contro un avversario matematico. Non è finita la doppia gara, però è mal avviata. Come nessuno meritava davvero. Forse nell’indirizzare la gara ha pesato anche la gioventù di Inzaghi. Ma come lo dico, mi pento.
CorSera
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ormai ha i suoi anni anche lui, ma aspetterei a darlo per finito...
certo che il Messi visto fino ai 25/26 anni resta qualcosa di inumano per qualunque giocatore mai esistito sulla faccia della terra, era assurdo, ma non è più stato a quei livelli...
negli ultimi 2 anni poi un lento declino, ma vedo che con il rivale di sempre è in buona compagnia
Se fosse ancora in una situazione di comfort zone non sarebbe a questo livello mediocre che è attualmente.
Il suo limite Imho è caratteriale/mentale, non certo tecnico dove è maestro.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Messi come sempre detto è un Campione assoluto, ma gran parte dei risultati li ha ottenuti oltre che grazie alle sue enormi qualità, al benessere della sua comfort zone, coltivata e coccolata a puntino.
Tolta quella, sono subentrante tutte le difficoltà di questo mondo.
Mentalmente abbastanza fragile sotto questo aspetto e non da Campione puro.
Un Maradona se ne sbatteva le palle della Comfort zone, era un fenomeno a prescindere da dove giocasse e con chi.
Ambiente o meno.
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tutto quello che vuoi, ma ha 34 anni e non è un mostro fisicamente alla CR7
Già da diverse stagioni (al Barcellona) era in calo
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
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